OPUSCOLO N. 24 DI P. NICOLA TORNESE - SECONDA PARTE ERRORI E VERITÀ1 - L'errore:
«In quanto ai doni miracolosi del I secolo, la Bibbia predisse che sarebbero stati "eliminati" (1 Corinzi 13:8). E questo avvenne con la morte dell'ultimo dei dodici apostoli e di quelli che avevano ricevuto i doni miracolosi per mezzo di loro» (Confronta Atti 8:14-20)
9.La verità:
a) Leggendo la Bibbia con un minimo di intelligenza e onestà, appare in modo evidente che in 1 Corinzi 13, 8 san Paolo parla solo di profezia, dono delle lingue e di scienza: «Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà». Nel testo citato non si parla affatto del dono dei miracoli.
Ma la cosa più degna di nota è che san Paolo non parla affatto di tempo limitato alla fine del primo secolo Era Cristiana. Egli dice chiaramente che «quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà» (1 Corinzi 13, 10). Ora ciò che è imperfetto si ha durante tutto il tempo presente fino alla seconda venuta del Signore. La per-
9 Cf. I tdG proclamatori del Regno di Dio, Roma 1993, p. 705; Ragioniamo facendo uso delle Scritture, Roma 1985, p. 181; Perspicacia nello studio delle Scritture, Roma 1990, voi. II, 292.Pag. 18 fezione si avrà solo quando vi saranno «nuovi cicli e terra nuova» (2 Pietro 3, 13). I doni della profezia, delle lingue e della scienza valgono perciò per tutto il tempo in cui bisogna cambiare l'umanità predicando il Regno di Dio o, che è lo stesso, edificare la Chiesa. Questo lavoro di conversione durerà fino alla fine del mondo (cf. Matteo 28, 18-20).
b) Da queste chiare affermazioni paoline è lecito anzi doveroso, dedurre che anche il dono dei miracoli e delle guarigioni miracolose non va limitato al primo secolo Era Cristiana. I miracoli e le guarigioni miracolose sono un dono di Dio alla sua Chiesa finché dura ciò che è imperfetto: finché la creatura umana per accettare il Regno di Dio ha bisogno di prove visibili, tangibili quali appunto sono i miracoli. Come gli Apostoli e i loro collaboratori del primo secolo Era Cristiana hanno guadagnato molti popoli al Vangelo con la predicazione accompagnata dai miracoli e dalle guarigioni miracolose, così Dio nella sua bontà vuole che avvenga in ogni tempo fino alla fine del mondo sempre a vantaggio, cioè per la salvezza dell'umanità, affinché gli uomini vedano e credano o si confermino nella loro fede.
In nessuna parte della Bibbia è detto che i miracoli e le guarigioni miracolose sono stati "eliminati" con la morte degli Apostoli e dei loro cooperatori immediati. Questa è una distorsione della
Pag. 19Bibbia, una pura invenzione geovista col solo scopo di ingannare e far seguaci.
c) Facciamo ora una domanda ai tdG: Se la profezia è stata eliminata con la morte dei dodici Apostoli e di quelli che avevano ricevuto i doni miracolosi per mezzo loro, come mai Carlo Russell, il fondatore della setta geovista, e i suoi successori hanno fatto e fanno profezie soprattutto circa la fine di questo sistema malvagio di cose? Come mai La Torre di Guardia, che è la Gazzetta Ufficiale della società geovista, martella incessantemente che siamo prossimi alla fine? Come mai sentenzia essere «cosa altamente improbabile» che il malvagio sistema di questo mondo sopravviva al volgere di questo secolo? Che «il tempo in cui viviamo è l'epoca che precede l'imminente apocalisse»?
10 Eppure sono passati quasi duemila anni da quando la Bibbia, sempre a sentire i tdG, avrebbe predetto che la profezia sarebbe stata eliminata! E' chiaro che si tratta sempre d'una truffa, di un doppio gioco a danno sempre di quanti incautamente si mettono alla scuola dei profeti geovisti.
d) Esaminiamo ora brevemente il testo di Atti 8,14-20 sfruttato dai geovisti a conferma delle loro erronee asserzioni. Lì è detto solo che Pietro e Gio-
10 Cf. Il N. 4 di questa Collana: «È prossima la fine del mondo?».Pag. 20vanni imponevano le mani sui battezzati e questi ricevevano lo Spirito Santo. Poi è ricordato il tentativo di un certo Simone di avere lo stesso potere dietro un'offerta di denaro. Pietro condanna energicamente il tentativo di Simone, lo invita alla conversione ed ottiene l'effetto: «Pentiti dunque di questa tua iniquità e prega il Signore che ti sia perdonato questo pensiero» (Atti 8, 22).
Che c'entra qui il dono dei miracoli e delle guarigioni miracolose? Che prova si ha in questo episodio che «in quanto ai doni miracolosi del I secolo, la Bibbia predisse che sarebbero stati "eliminati" dopo la morte dei dodici Apostoli» e dei loro immediati successori? Il fatto che non venga dato a Simone che lo chiede in modo sbagliato (lo vuole comprare per denaro), non vuoi dire che non venga dato ad altri in modo giusto. A meno che l'anonimo scrittore geovista, citando il caso di Simone, non abbia voluto insinuare che i miracoli e le guarigioni miracolose dopo il I secolo Era Cristiana siano legati a interessi materiali, a truffe, a stregonerie.
Ma questa è insinuazione maligna, solo propaganda settaria e menzognera. Per convincersene basta domandare a quanti sono stati miracolati a Lourdes, a Fatima e altrove quale contratto di compra e vendita abbiano stipulato con la Madonna, con sant'Antonio o con qualsiasi altro Santo per
Pag. 21ottenere il miracolo richiesto! Oppure chiedere ai rettori dei santuari dove avvengono le guarigioni miracolose il listino dei prezzi, naturalmente aggiornato, per ottenere l'effetto desiderato! Ma è chiaro — ripetiamo — che il caso di Simone di Atti
8, 14-20 è riportato solo con lo scopo maligno di fare insinuazioni deleterie sempre a danno di creduli lettori!
2 - L'errore:
I tdG sono del parere che nel I secolo Era Cristiana i miracoli erano necessari perché allora praticamente la predicazione del Regno si doveva fare solo a voce. «Non esistevano commentari, concordanze bibliche, enciclopedie da consultare... Oggi non assistiamo ai miracoli perché le cose necessarie sono presenti. Per aiutare poi chi non sa leggere, ma è disposto ad ascoltare, ci sono cristiani maturi che hanno conoscenza e sapienza acquisita mediante lo studio e la esperienza...»
11.La verità:
a) Notiamo subito e prima di tutto come i tdG danno lezioni di comportamento al sapientissimo Dio della Bibbia. Non vi potrebbe essere maggiore arroganza! E' il caso di citare le parole dette a Giobbe dal Dio della Bibbia:
«Chi è costui che vuole offuscare il consiglio con parole insipienti?... Cingiti i fianchi come un prode, io ti in-
11 Perspicacia nello studio delle Scritture, vol. II, Roma 1990, p. 292.Pag. 22terrogherò e tu mi istruirai. Oserai proprio cancellare il mio giudizio e darmi torto per avere tu ragione?» (Giobbe 38, 2; 40, 7-8).
Giobbe era un uomo umile e accettò il rimprovero di Dio. Mise da parte i suoi ragionamenti limoni, aprì gli occhi alla luce che veniva dall'Alto e fu salvo. Non così quanti sono vittima dell'orgoglio e schiavi d'una logica umana e settaria.
b) Tentiamo comunque di farli ragionare. Dalla fine del I secolo Era Cristiana, tempo in cui sarebbe cessato il dono dei miracoli, sono trascorsi fino ad oggi millenovecento anni. Si domanda: durante tutto questo tempo, fin dall'inizio del secondo secolo, tutte le cose elencate dai geovisti come enciclopedie, commentari biblici ecc., erano disponibili e alla portata di tutti? Nell'alto Medioevo, nei secoli delle invasioni barbariche, prima dell'invenzione della stampa, vi era dovunque ricchezza di scritti, di biblioteche, di centri di cultura, dove si sarebbe potuto conoscere la Parola di Dio ed accettarla solo e sempre dietro la lettura di tali scritti?
E' chiaro che i tdG si trovano in un errore di fondo. Essi vorrebbero convincere che i miracoli sono stati istituiti per sostituire i libri. Questo è falso. I miracoli infatti non servono per sostituire, ma per confermare ciò che viene detto a voce o per iscritto. Sono le azioni meravigliose di Dio che confermano la predicazione del Vangelo, la Parola
Pag. 23di Dio, allora fatta dagli Apostoli e ora continuata dalla Chiesa.
Chiunque abbia un minimo di intelligenza potrà convincersi della superficialità o piuttosto delle distorsioni insidiose della propaganda geovista nello sforzo di provare la eliminazione dei miracoli fin dalla fine del I secolo Era Cristiana contro quanto dice esplicitamente la Bibbia.
c) Ma possiamo dare anche un'altra risposta al cavilloso sragionamento della intellighentia geovista. Ai tempi di Gesù, durante il primo secolo, c'era a Gerusalemme e in Palestina una classe di persone bene istruite e a conoscenza della Bibbia. Inoltre, tanti di loro hanno avuto la possibilità di ascoltare la voce stessa del Maestro divino e dei suoi Apostoli (cf. Romani 10, 17-18). Esempio tipico può essere quello di Nicodemo. Egli era certamente una persona colta perché «capo dei Giudei» (Giovanni 3, 1). Aveva ascoltato Gesù in pubblico e in privato (cf. Giovanni 3, 1-21). Eppure se si decise di prendere le parti di Gesù (cf. Giovanni 7, 48-52; 12, 42; 19, 344), lo fece perché aveva visto i segni operati da Gesù:
«Rabbì, sappiamo che sei maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui» (Giovanni 3, 2).
d) Alla luce di questa ultima considerazione appare chiaro quanto sia superficiale un'altra affer-
Pag. 24mazione geovista. Nello sforzo di dimostrare la loro assurda tesi contro i miracoli hanno scritto: « Anche se Dio continuasse a dare ai suoi servitori la capacità di compiere miracoli, ciò non convincerebbe tutti, poiché neanche tutti i testimoni oculari dei miracoli di Gesù furono indotti ad accettare i suoi insegnamenti» (Gv. 12, 9-11).
12Il testo citato di Giovanni 12, 9-11 dice chiaramente che, come conseguenza della risurrezione di Lazzaro, molti credevano in Gesù. E poco dopo ci vien detto che «la gran folla... prese i rami e uscì incontro a lui (a Gesù) gridando: Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore!» (Giovanni 12, 12-13).
Ma anche se non tutti credettero, Gesù non cessò di far miracoli. Secondo la logica geovista non avrebbe dovuto farne più né dare ai suoi Apostoli e alla sua Chiesa lo stesso potere. La norma inventata dai tdG è: o tutto o niente! A questa loro norma deve sottomettersi anche Dio.
E' il caso di ripetere le parole di Dio a Giobbe: «Chi è costui che vuole offuscare il consiglio con parole insipienti?» (Giobbe 32,
. Ma quanto sono belle e consolanti le parole del discepolo che Gesù amava: «Dio è più grande del nostro cuore!» (1 Giovanni 3, 20). La sua bontà non cede davanti alla
12 Perspicacia nello studio delle Scritture, vol. II, p. 292Pag. 25durezza e cecità della creatura. E' conforme alla bontà del Dio della Bibbia (non di Geova!) continuare attraverso il tempo la sua amorosa ricerca dell'uomo, la sua salvezza. E non meno belle sono le parole di Paolo: «Se noi manchiamo di fede, egli però rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso» (2 Timoteo 2, 13). Questa è la logica del Dio della Bibbia, radicalmente diversa da quella di Geova.
3 - L'errore:
Si domandano i geovisti: «La facoltà di compiere miracoli può avere origine da una fonte diversa dal vero Dio». Segue un breve sproloquio nel quale l'anonimo scrittore fa d'ogni erba un fascio, accomunando le guarigioni miracolose compiute durante funzioni guidate da ecclesiastici della cristianità con quelle compiute da sacerdoti vudù, stregoni e simili compagni.
13La verità:
a) Si tratta evidentemente d'una autentica insinuazione calunniosa e... «niente di nuovo sotto il sole». Anche Gesù infatti fu accusato dai suoi calunniatori di compiere miracoli in nome di satana (cf. Marco 3, 22). Gesù risponde: «Se satana scaccia satana, egli è discorde con se stesso» (Matteo 12, 26). Gesù aveva guarito un indemoniato, reso
13 Ragioniamo facendo uso delle Scritture, Roma 1985, p. 178.Pag. 26da satana sordo e muto. Questo equivale a liberarlo dal dominio di satana. Se Gesù ha fatto questo, voleva dire che è nemico di satana e più forte di lui. Non agisce col potere di satana, ma distrugge per sempre ogni potere demoniaco.
Gesù poi, guardando nel futuro ai calunniatori d'ogni tempo, predice ai suoi discepoli: «Se hanno chiamato Beelzebul il padrone di casa, quanto più i suoi familiari!» (Matteo 10, 25). Questo appunto fanno oggi i tdG.
b) Per quanto riguarda l'origine dei miracoli, la Chiesa Cattolica, prima di riconoscere come miracolosa una guarigione, si accerta con la massima scrupolosità, mediante innumerevoli testimonianze sia storiche che scientifiche, che l'origine o causa della guarigione è al di sopra delle leggi della natura. E' Dio che opera mediante i Santi, prima di tutti Maria santissima, la sempre Vergine Madre di Dio. I Santi, mediante i quali Dio opera i miracoli, non sono né stregoni né maghi. Sono cristiani, che hanno consacrato tutta la loro vita al servizio del Vangelo. Spesso hanno testimoniato col martirio la loro fede e il loro servizio a bene del popolo. Non furono strumenti di satana.
Al contrario, le cose straordinarie compiute da fachiri, stregoni, vuduisti ecc. hanno una spiegazione naturale come nella capacità di concentrazione psichica, nella possibilità di attivare energie psico-
Pag. 27emotive, nel ricorso a forze paranormali, per altro molto studiate, come ad es. la telepatia. Questi fatti, anche se non sono ben conosciuti, non superano il livello di capacità umane, ed è l'uomo che gestisce le proprie energie come vuole.
Il miracolo, come lo intende la Chiesa, non avviene per sforzi umani, ma solo per volere di Dio. L'uomo compie gesti molto semplici (una parola, una benedizione, una preghiera, il contatto con una reliquia ecc.), che sono assolutamente sproporzionati al risultato. Nel miracolo, infatti, si manifesta la potenza di Dio che salva l'uomo nell'anima e nel corpo.
c) È anche vero che talvolta qualcuno compie cose straordinarie col potere del diavolo. Il satanismo, purtroppo, si diffonde! Ma questo non ha nulla a che vedere coi miracoli riconosciuti dalla Chiesa. Nei miracoli compiuti da Dio anzitutto si verifica sempre una grande crescita nella fede e un maggior impegno di vita cristiana. Il regno di satana è demolito a vantaggio del Regno di Dio in innumerevoli anime. A Lourdes, a Fatima e in tanti altri luoghi dove avvengono guarigioni miracolose, milioni di creature umane acquistano o riacquistano la fede. Le testimonianze sono innumerevoli.
1414 Esempio tipico può essere quello dello scrittore ebreo Alexis, Viaggio a Lourdes, Morcelliana, BresciaPag. 28Questo è ciò che amareggia la vita dei dirigenti della setta geovista ed usano perciò ogni mezzo per screditare questo meraviglioso intervento divino a vantaggio della vera Chiesa di Dio. E' mai possibile che satana sia all'origine di tante conversioni a una vita migliore? A una più forte fede in Dio? A un impegno più generoso e concreto di amore e di servizio verso il prossimo?
d) Nello sforzo di convincere gente incauta e scriteriata i tdG citano Matteo 7, 15-23: «Guardatevi dai falsi profeti!». E' un loro ritornello trito e ritrito. Ma chi sono i falsi profeti? Non predisse forse la Madonna a Fatima, mediante semplici creature, che la Russia comunista sarebbe tornata alla fede? I fatti dimostrano che non si è trattato di false profezie.
Ma dove sono i falsi profeti? Sono certamente in campo geovista. Il fondatore della setta Carlo Russell, e i suoi successori nella presidenza quali Joseph Rutherford, Nathan Knorr, Frederick Franz, hanno predetto con assoluta sicumera l'anno, il mese, il giorno della fine di questo sistema malvagio di cose. Si sono sempre sbagliati, hanno cioè ingannato alcune centinaia di migliaia di gente ignorante e fanatica (cf. Deuteronomio 18, 20-22).
Pag. 294 - L'errore:
A parere dei tdG le sensazionali guarigioni odierne non sono compiute allo stesso modo di come le compivano Gesù e i suoi discepoli. Perché? Perché Gesù e i suoi discepoli guarivano gli ammalati, risuscitavano i morti gratuitamente (cf. Matteo 10,
. Al contrario, sempre secondo il parere dei geovisti, i guaritori odierni fanno le loro sensazionali guarigioni a suon di quattrini.
15La verità'.
E' chiaro che si tratta sempre di volgari calunnie. E' l'arma preferita dalla propaganda geovista. Potrebbe l'anonimo calunniatore geovista citare un solo caso — dico un solo caso — di guarigioni miracolose riconosciute dalla Chiesa, che sono state compiute dietro pagamento o in forza d'un contratto pecuniario o dopo il versamento d'una determinata somma richiesta e versata dalla persona miracolata? Lo chieda a tutti i miracolati a Lourdes, a Fatima e in tanti altri luoghi dove Dio manifesta la sua potenza verso chi lo invoca con tutto il cuore. Lo chieda a quanti hanno ottenuto la guarigione dopo aver invocato un Santo come sant'Antonio di Padova, san Giuseppe Moscati e tanti altri.
«Calunniate, calunniate, qualcosa rimarrà», soleva dire Voltaire, che era ateo. Del resto, l'insistenza dei tdG a parlare di soldi a proposito di mi-
15 Cf. Ragioniamo facendo uso delle Scritture, Roma 1985, p. 179.Pag. 30racoli sembra aver lo scopo di coprire i loro comportamenti. Sono proprio essi che, nelle forme più diverse, storcono soldi ai loro adepti. Infatti, la potenza economica della loro setta cresce continuamente.
165 - L'errore:
Scrivono i tdG: «Percentuali dei successi: "Tutta la folla cercava di toccarlo perché da lui (Gesù) usciva una potenza che sanava tutti" (Luca 6, 19). E ancora: "Portavano i malati... affinché, mentre Pietro passava, almeno la sua ombra cadesse su qualcuno di loro... ed erano guariti" (Atti 5, 15, 16). (Oggigiorno, tutti quelli che vanno dai guaritori e in santuari ottengono guarigioni?)»
17La verità:
a) Abbiamo qui un'altra prova di come i tdG o piuttosto il cervello della setta riesce a convincere gente di poca intelligenza e di nessun senso critico. Se sono tutti miracolati è Dio che opera; se non tutti, c'è il diavolo dietro le quinte. E' il diktat imposto all'Onnipotente dai magnati di Brooklyn, N.
16 Cf. La Torre di Guardia, 1-12-1994, pp. 13-18. Imman¬cabilmente ogni anno, quasi sempre nel mese della 13a, La Torre di Guardia, con parole sdolcinate esorta i creduli membri della setta a dare a Geova le loro cose di valore. « Quando dedichiamo la nostra vita a Geova, in effetti di¬ciamo che tutto ciò che abbiamo, tutte le nostre risorse appartengono a lui... » (La Torre di Guardia, 1-12-1994, p. 18).
17 Cf. Ragioniamo facendo uso delle Scritture, Roma 1985, p. 179.Pag. 31Y.: o tutti o nessuno. Lasciamo la risposta a chiunque abbia un minimo di equilibrio mentale.
b) Ma che cosa dice la Bibbia? In Luca 4, 27 Gesù dice: «C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo di Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro». Come mai? Se la percentuale dei successi è segno che la guarigione viene da Dio, come mai non furono guariti tutti i lebbrosi, i molti lebbrosi in Israele?
In Atti 6, 8 leggiamo che «Stefano faceva grandi prodigi e miracoli tra il popolo», ma non è detto che sanava tutti gli ammalati, che ricorrevano a lui o sui quali cadesse la sua ombra. In Atti 8, 7 è detto di Filippo che «molti paralitici e storpi furono risanati». Non è detto che tutti ottenevano la guarigione. Ancora in Atti 14, 3 di Paolo e Barnaba leggiamo: «Per mano loro si operavano segni e prodigi». Non è detto che facevano tutti i segni e tutti i prodigi (cf. anche Atti 2, 43; 4, 30). Sappiamo pure che Gesù risuscitò alcuni morti: un giovanetto (cf. Luca 1, 11-17), la figlia di Giairo dietro richiesta (cf. Luca 8, 40-42.49-56) e l'amico Lazzaro (cf. Giovanni 11, 38-44). Come mai? Solo tre furono i morti durante i circa trenta anni della sua vita terrena? Non si applica in questo caso la percentuale dei successi per essere certi che all’origine del miracolo c'è Dio, e non satana?
Pag. 32c) Diciamo infine che se nel caso di Gesù e di san Pietro l'autore ispirato fa notare che tutti erano guariti, non è certamente perché voglia fare calcoli matematici, e tanto meno indicare la percentuale dei successi come norma della veridicità dei segni e dei prodigi. Egli vuoi solo mettere in risalto che in Gesù e nel primo degli Apostoli (cf. Matteo 10, 2) la potenza divina si manifestava in un modo del tutto particolare. Non ha voluto stabilire leggi sul comportamento di Dio come pretendono di fare i magnati della setta geovista.
6 - L'errore:
I tdG citano 1 Corinzi 12:29, 30; 13, 8, 13 in modo artefatto e truffaldino: «Non tutti sono profeti, non è vero?... Non tutti hanno doni di guarigioni, non è così? Non tutti parlano lingue, non è così?... L'amore non viene mai meno. Ma se vi sono doni di profezia, saranno eliminati; se vi sono lingue, cesseranno...». (Una volta assolta la loro funzione, quei doni miracolosi sarebbero cessati).
18La verità:
a) Notate prima di tutto come i geovisti corrompono la Bibbia. Pur ammettendo che «anche una cosa apparentemente insignificante come l'uso o l'omissione d'una virgola o di un articolo determinativo o indeterminativo può a volte alterare il signi-
18 Ragioniamo facendo uso delle Scritture, Roma 1985, p. 180.Pag. 33ficato corretto del passo originale»,
19 nel testo citato aggiungono non tanto una virgola o un articolo, ma per ben tre volte un'intera frase: «Non è vero? Non è così?». Con questa aggiunta i propagatori degli errori geovisti si preparano il terreno per affermare che non vi sono più operatori di miracoli e di guarigioni miracolose.
b) Dov'è la verità? Riportiamo anzitutto 1 Corinzi 12, 29-30 com'è fedelmente tradotto dalla Bibbia cattolica
20:
«Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti?... Tutti possiedono doni di far guarigioni? Tutti parlano lingue...». Questo vuoi dire solo che non tutti nella comunità cristiana o Chiesa hanno lo stesso carisma: ma chi uno e chi un altro. Non tutti hanno il dono delle guarigioni, ma solo alcuni. Abbiamo già spiegato che qui Paolo ha in mente la Chiesa nella sua struttura perenne, e non già la Chiesa del I secolo Era Cristiana (cf. supra p. 15). Insinuare pertanto che quei doni col tempo sarebbero cessati equivale a travolgere in modo settario il significato delle parole dell'Apostolo.
c) L'insinuazione geovista diventa più chiara con l'aggiunta che i tdG fanno al testo citato di un altro testo, cioè 1 Corinzi 13, 8-13: «L'amore non vie-
19 Cf. Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture, Revisione 1987, p. 7.
20 La Sacra Bibbia, Edizione Ufficiale della GEI (= Conferenza Episcopale Italiana).Pag. 34ne mai meno. Ma se vi sono doni di profezia, saranno eliminati; se vi sono lingue, cesseranno... Ora, comunque, rimangono fede, speranza, amore, queste tre cose; ma la più grande di questo è l'amore».
Abbiamo pure spiegato che in 1 Corinzi 13, 8 Paolo non parla affatto del dono dei miracoli (cf. supra p. 18), ma delle profezie, del dono delle lingue e della scienza, e dice solo che questi doni scompariranno, saranno cioè eliminati, «quando verrà ciò che è perfetto» (1 Corinzi 13, 10). Ora la perfezione si avrà solo con la seconda venuta del Signore. Durante dunque tutto il tempo presente, che noi cattolici diciamo tempo della Chiesa nella sua fase terrena, Dio elargirà alla sua Chiesa il dono dei miracoli e delle guarigioni miracolose come pure quello delle profezie, delle lingue e della scienza. La funzione dei doni miracolosi, come pure delle profezie, sarà eliminata solo alla fine del tempo presente, e solo allora i doni cesseranno. Questo è quanto dice Paolo, autore ispirato, nei testi citati. Volere insinuare il contrario è pura propaganda settaria.
7 - L'errore:
Altro testo biblico strumentalizzato dei geovisti per inoculare il loro errore è Giovanni 13, 35: «Da questo conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore tra voi».
Pag. 35I geovisti affermano che se, veramente abbiamo fede in Gesù, cercheremo l'amore del prossimo come segno del vero cristianesimo, non le guarigioni miracolose.
21La verità:
Basta dare uno sguardo a ciò che dice la Bibbia per capire subito quanto sia sbagliata e deviante la contrapposizione tra l'amore del prossimo e le guarigioni fatta dalla propaganda geovista:
a) Gesù amava il prossimo con intenso amore. L'immagine che egli da di se stesso è quella del Buon Pastore: «Io sono il buon pastore... e offro la vita per le mie pecore» (Giovanni 10,11-15). Secondo la logica dei geovisti questo comportamento di Gesù sarebbe stato sufficiente perché la gente credesse in Lui. Eppure Egli ha fatto tanti miracoli! Sanava gli ammalati, sfamava le folle, risuscitava i morti. E per provocare la fede in Lui, si appellava a queste sue opere: «Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non volete credere a me, credete almeno alle opere perché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre » (Giovanni 10, 37-38).
E ai discepoli di Giovanni Battista da lui mandati per interpellarlo circa la sua identità, Gesù risponde appellandosi alle sue opere, non al suo
21 Ragioniamo facendo uso delle Scritture, Roma 1985, p. 180.
Pag. 36amore per il prossimo: «Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella» (Matteo 11, 4-5).
b) Le prime comunità cristiane erano legate tra loro da un intenso amore: «La moltitudine di coloro che erano venuti alla fede aveva un cuor solo e un'anima sola» (Atti 4, 32). Eppure in mezza a loro avvenivano miracoli e guarigioni miracolose: «Molti miracoli e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli» (Atti 5, 12). Questo era in piena conformità con la missione ricevuta dal Maestro in virtù della quale: «Essi partirono e predicavano dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano» (Marco 16, 20; Matteo 10, 7-8).
c) Aggiungiamo infine che le guarigioni non sono altro che un segno dell'amore verso il prossimo che Maria santissima e i Santi continuano ad esercitare. Perché amano i poveri, i deboli, i malati, essi intercedono presso Dio e ottengono la loro guarigione. Così ogni cristiano che ama veramente il prossimo, dopo aver fatto tutto quello che poteva per aiutarlo, prega Dio perché dia all'ammalato quella guarigione che la scienza medica non sa dare.
Pag. 378 - L'errore:
«Atti 1:8: "Riceverete potenza quando lo spirito santo sarà arrivato su di voi e mi sarete testimoni... fino alla più distante parte della terra". (Poco prima di lasciare gli apostoli e tornare in ciclo, Gesù disse loro che l'opera principale che dovevano compiere era questa, non le guarigioni. Vedi anche Matteo 24: 14; 28:20».
22La verità;
a) Nessun cattolico ha mai detto che l'opera principale degli Apostoli e dei loro successori sia quella di compiere guarigioni miracolose. Questa è una insinuazione maligna dei tdG. Nella vera Chiesa di Gesù Cristo, che è la Chiesa Cattolica, dalle origini ai nostri giorni, centinaia di migliaia, anzi milioni di sacerdoti, religiosi e religiose, laici di ambo i sessi, fanno soprattutto opera di predicazione in ogni angolo della terra. E questo impegno è costato loro molti sacrifici e spesso anche la vita. Solo negli ultimi trent'anni la Chiesa Cattolica ha avuto 500 martiri tra i suoi figli e le sue figlie, impegnati a predicare ovunque il Regno di Dio. Questa fu ed è la loro opera principale, non fare guarigioni miracolose. Insinuare il contrario equivale a fare propaganda menzognera e calunniosa.
b) Tuttavia è anche vero che la forza dello Spirito Santo, che da ai predicatori del Vangelo il corag-
22 Ragioniamo facendo uso delle Scritture, Roma 1985, p. 180.Pag. 38gio di annunziare ovunque il Regno di Dio, ha confermato e conferma alcune volte l'opera di predicazione con segni prodigiosi, soprattutto con guarigioni miracolose. E' sempre lo stesso Spirito Santo che guida la vera Chiesa, dando ad alcuni dei suoi figli anche il dono o carisma dei miracoli come a Lui piace: questa è la verità. Rimane sempre valida l'esortazione del divino Maestro: «E strada facendo, predicate che il Regno dei cicli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demoni» (Matteo 10, 7-8).
c) L'opera principale da compiere è certamente l'annuncio del Vangelo; ma le guarigioni accompagnano e confermano l'opera principale della predicazione. Se, come pretendono i geovisti, non bisogna compiere guarigioni miracolose, come mai, per loro stessa ammissione, durante il primo secolo, gli Apostoli e i loro collaboratori, oltre alla predicazione, hanno compiute molte guarigioni miracolose? Forse gli Apostoli e i loro collaboratori hanno tradito la missione affidata loro dal Risorto prima di ascendere in ciclo?
La verità è quella insegnata da san Paolo già ricordata, ma che è bene ripetere a beneficio di quanti non vogliono spegnere lo Spirito, ma esaminare ogni cosa e tenere ciò che è buono, come esorta lo stesso Apostolo (cf. 1 Tessalonicesi 5, 19-21). Nella vera Chiesa, oltre ai predicatori del Re-
Pag. 39gno, ai profeti, ai maestri, Dio ha posto anche gli operatori di miracoli e di guarigioni miracolose (cf. 1Corinzi 12, 28). Paolo parla della Chiesa di tutti i tempi. In nessuna parte della Bibbia è detto che tutti questi doni dello Spirito siano stati limitati al I secolo Era Cristiana. Tutte le affermazioni in contrario sono cavilli e sofismi dei tdG, che hanno come scopo l'oscuramento della Parola di Dio.
Negando questa esplicita verità biblica i tdG si collocano fuori della vera Chiesa di Gesù Cristo. Nella loro congregazione non avvengono né miracoli né guarigioni miracolose. E' questo un chiaro segno che la loro congregazione è una società inventata da uomini e si regge solo e sempre su spiegazioni volutamente errate della Parola di Dio.
9 - L'errore:
Domandano i tdG: «Se una persona viene guarita, è davvero importante come ciò avvenga?». E a conferma di questa loro capziosa domanda citano 2 Tessalonicesi 2, 9-10: «La presenza dell'illegale è secondo l'operazione di Satana con ogni opera potente e segni ("miracoli" NVB) e portenti di menzogna, e con ogni ingiusto inganno per quelli che periscono, quale retribuzione perché non hanno accettato l'amore delle verità affinché fossero salvati ».
2323 Ragioniamo facendo uso delle Scritture, Roma 1985, pp. 181-182.Pag. 40La verità:
a) Alla domanda com'è formulata dai tdG la risposta deve essere negativa. La ragione è che essi tendono a minimizzare il modo in cui le guarigioni avvengono. In realtà è importante sia il fatto sia il modo in cui le guarigioni si verificano. L'una cosa e l'altra manifesta l'intervento divino. Le guarigioni miracolose non avvengono in modo naturale, come quando un medico prescrive una medicina e l'ammalato, seguendo la cura, guarisce. Si verificano, invece, in modo straordinario, tale da destare stupore e meraviglia. Così i testimoni di questi fatti possono passare dallo stupore al riconoscimento dell'intervento di Dio e all'accettazione della fede cristiana. Cerchiamo di provarlo con l'aiuto della Parola di Dio, anche se dobbiamo ripetere cose già dette.
— Data l'importanza di come una persona era guarita, Gesù si appellava alle sue opere, tra cui tante guarigioni istantanee (cf. Marco 1, 31-34.42; 2, 10; 3, 5 ecc.) per affermare la sua identità col Padre (cf. Giovanni 10, 37-38).
— Data l'importanza di come una persona era guarita, Gesù, ai discepoli del Battista che vogliono sapere se egli è veramente il Messia, risponde appellandosi proprio al modo come guariva i malati (cf. Matteo 11, 2-6; Luca 7, 18-23). Sia il Battista sia i suoi discepoli avrebbero potuto osservare:
Pag. 41«Nulla di straordinario, nulla di importante nel modo in cui ciò avvenga».
— Data l'importanza di come una persona è guarita, è comprensibile il fatto che l'autore degli Atti degli Apostoli mette in risalto la meraviglia e lo stupore di tanta gente quando vede che Pietro con un solo sguardo e con poche parole guarisce uno storpio fin dalla nascita (cf. Atti 3, 1-10).
— Data infine l'importanza di come avvengono le guarigioni miracolose, appare chiaro il significato delle parole di Gesù quando da agli Apostoli e ai discepoli il potere di guarire gli infermi (cf. Matteo 10, 8; Luca 10, 9). Conferendo loro questo potere Gesù non intendeva certamente dare loro una laurea in medicina!
Queste e tante altre pagine della Bibbia sarebbero incomprensibili ed anche assurde, dato che a guarire gli infermi, a sanare i lebbrosi, a dare la vista ai ciechi potevano pensarci i medici o, peggio ancora, i maghi e i fattucchieri.
b) A sostegno della loro affermazione i tdG citano 2 Tessalonicesi 2, 9-10. In questo testo san Paolo parla dell'anticristo. Gli studiosi della Bibbia discutono circa l'identità di questo misterioso personaggio, ma sono d'accordo nel dire che è una manifestazione di satana. Tanto più che san Paolo lo qualifica come « l'uomo iniquo, il figlio della perdizione » (2 Tessalonicesi 2, 3). E di lui dice ancora:
Pag. 42«La venuta dell'iniquo avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e di prodigi menzogneri e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina» (2 Tessalonicesi 2, 9-10; cf. 1 Giovanni 2, 18-4, 3).
Chiunque sia l'anticristo e gli anticristi, è certo che si tratta d'uno o più esseri la cui opera malefica è sostenuta dalla potenza di satana. Citando dunque 2 Tessalonicesi 2, 9-10 è chiaro che i tdG vogliono insinuare che dietro le guarigioni miracolose ci può essere o addirittura ci sia l'opera di satana. E' la stessa accusa o calunnia che alcuni Giudei facevano a Gesù (cf. Marco 3, 22). Ma qui siamo davanti ad aberrazioni mentali degne solo di compassione, e davanti a insinuazioni, alla cui origine non vi può essere altri che il maligno (cf. supra pp. 26-27).
10 - L'errore:
I tdG hanno scritto: «La Chiesa Cattolica non si pronuncia ufficialmente in merito a queste apparizioni (di Guadalupe, Lourdes, Fatima ecc.) né obbliga i fedeli a crederci. Ma cosa devono dedurre i cattolici sinceri quando vedono papa Giovanni Paolo II bere acqua proveniente dalla grotta di Lourdes o parlare con Lucia, la sola persona tuttora in vita che abbia visto l'apparizione di Fatima?».
24La verità:
a) La Chiesa Cattolica non obbliga i fedeli a credere alle apparizioni di Guadalupe, Lourdes, Fati-
24 Cf. Svegliatevi!, 8-3-1989, p. 3.Pag. 43ma ecc. come se fossero verità di fede necessarie alla salvezza. Tuttavia la Chiesa Cattolica, basandosi su testimonianze di molte persone degne di fede e soprattutto sui frutti spirituali di una più intensa vita cristiana in milioni di pellegrini nei luoghi delle apparizioni, non nega che tali fenomeni, pei segni e i frutti spirituali che l'accompagnano, abbiano una origine soprannaturale e miracolosa. Stando così le cose, i cristiani sinceri possono crederci o non crederci. La Chiesa rispetta la loro libera decisione.
b) Anche il papa, che prima di essere papa è un cristiano sincero, è libero di crederci o di non crederci. La sua è una scelta personale e non ha valore di insegnamento di verità di fede o di morale. Egli può bere l'acqua della grotta di Lourdes, può andare a Fatima e parlare con Lucia, può andare a Guadalupe perché sa come cattolico sincero che quelle apparizioni sono state accompagnate e seguite da fenomeni straordinari, miracoli, guarigioni miracolose non spiegabili dalla ragione umana e non dovute a leggi di natura. I cattolici possono fare o non fare lo stesso nella piena libertà di figli di Dio. Non sono costretti da una disciplina poliziesca come avviene nella congregazione pseudo-cristiana dei tdG.
Inoltre sia il papa sia i cattolici sinceri sanno bene che moltissime persone che vanno a Guada-
Pag. 44lupe o a Lourdes o a Fatima o in altri santuari, anche se non ritornano guarite nel corpo, ritornano guarite nello spirito. Questo è quel che maggiormente importa.
Ma vi è di più. Molti, anzi moltissimi, riacquistano la fede o ritornano fortificati nella fede e decisi a vivere una vita cristiana più impegnata in famiglia e nella società. Questo dispiace molto a satana e ai suoi collaboratori in ogni tempo della storia, al tempo di Gesù e durante il tempo della Chiesa.
11 - L'errore:
Scrivono ancora i tdG: «Secondo le autorità cattoliche le apparizioni devono soddisfare a due condizioni. Primo, essere in armonia con gli insegnamenti della Chiesa... Secondo, bisogna considerare la condotta di chi ha visto le apparizioni».
25La verità:
a) I tdG dicono o scrivono sempre le cose in modo confuso e anche manipolando la verità per indurre in errore chi li ascolta o li legge acriticamente. Infatti la prima condizione a cui devono soddisfare le apparizioni è che siano accompagnate da segni straordinari. Facciamo un esempio. Per approvare le apparizioni di Lourdes le autorità cattoliche si accertarono prima di tutto se le guari-
25 Cf. Svegliatevi!, 8-3-1989, p. 5.Pag. 45gioni istantanee e straordinarie erano veramente prodigiose. A tal fine fu istituita una commissione o équipe di specialisti in medicina, alcuni dei quali anche agnostici o non credenti, per un'analisi oggettiva di quelle guarigioni straordinarie. Solo dopo il loro giudizio sul carattere umanamente inspiegabile di quei fenomeni le autorità cattoliche si pronunciarono sul carattere soprannaturale di quelle apparizioni.
b) Anche la loro armonia con gli insegnamenti della Chiesa è tenuta in debita considerazione. Ma prima viene il carattere straordinario dei segni che accompagnano le apparizioni. E quando la Chiesa le approva per i segni straordinari, esse sono sempre in armonia con gli insegnamenti della Chiesa. Perciò in quelle apparizioni si può, anzi si deve, riconoscere che le dottrine della Chiesa hanno il suggello dell'approvazione divina.
c) Per quanto riguarda la condotta di chi ha le apparizioni, bisogna dire le cose con maggior chiarezza e precisione. Notiamo anzitutto che Dio può rivelarsi a chi vuole, liberamente. Esempio classico è quello di san Paolo. Benché accanito persecutore dei cristiani, benché primo tra i peccatori (cf. 1 Timoteo 1, 15), Dio ha scelto proprio lui. Dio sceglie, quando vuole e come vuole «ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato... perché nessun uomo può gloriarsi davanti a Dio » (1 Corinzi 1, 28-29).
Pag. 46
Nelle apparizioni, di cui trattiamo in modo particolare, è vero che nella maggior parte dei casi sono state fatte a persone di buona condotta, credenti e praticanti. Ma non mancano casi di apparizioni fatte ad atei e miscredenti. Tutti però dopo le apparizioni sono diventati credenti e praticanti in seno alla Chiesa Cattolica.
ConclusioneConcludendo possiamo affermare che i miracoli avvengono in ogni tempo della storia. Ciò che dice la Bibbia è in perfetta armonia con la nostra affermazione. Dio, che ha creato l'universo, interviene sempre che vuole nel mondo per manifestare la sua presenza e compiere opere di salvezza per l'uomo. Perciò Egli, direttamente o per mezzo dei suoi Santi, compie azioni meravigliose e guarigioni miracolose in modo straordinario. I miracoli fatti da Gesù avevano lo scopo di provare la sua divinità. Quelli operati dagli Apostoli intendevano dimostrare la verità del Vangelo e la realtà della risurrezione di Cristo. Quelli che vengono compiuti nella Chiesa di ieri, di oggi, di sempre vogliono manifestare la verità della fede cattolica, la presenza di Dio Salvatore e la bontà della sua Provvidenza che si prende cura dei poveri e dei deboli, allevia le loro sofferenze e restituisce la salute, guarendoli in modo straordinario.
Pag. 47continua ...
Bruno