Quando l'uomo ricevette l'anima?

Si suppone la conoscenza della Dottrina Cattolica in linea di massima. Qui si dà spazio al chiarimento di punti che rimanessero lacunosi per alcuni utenti.

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Quando l'uomo ricevette l'anima?

Messaggioda Mari » ven dic 05, 2008 10:01 pm

ciao!

Con non poca difficoltà sono riuscita a credere che le Sacre Scritture non sono da prendere tutte alla lettera, ma che ci sono racconti, anche fantasiosi, che mirano a insegnare una morale o una dottrina, ed è quella l'ispirazione di Dio, nonostante lo scrittore abbia usato un modo di scrivere tutto suo.

Riguardo la creazione dell'uomo mi sono convinta, a differenza di quel che credevo da tdg, che Adamo ed Eva non sono esistiti realmente ma che Adamo rappresenta in realtà l'umanità in generale ed Eva la madre delle genti, cioè la parte femminile dell'umanità...
Ho cominciato a credere che l'uomo allora sia venuto all'esistenza attraverso l'evoluzione, evoluzione guidata però da Dio.

Ma ora mi chiedo: se l'uomo era prima un animale e poi, mediante l'evoluzione, divenne un essere umano come lo voleva Dio, a che punto della sua evoluzione Dio lo fornì di un'anima? L'evoluzione ebbe un processo molto graduale quindi l'uomo non nacque già bello che fatto da una scimmia, così che la madre scimmia non poteva avere un'anima ma lui sì, quindi? E' possibile avere una spiegazione plausibile?

Grazie.

Saluti Mari
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Re: Quando l'uomo ricevette l'anima?

Messaggioda Mari » ven dic 05, 2008 10:12 pm

... e che ne dite di questa lezione?

http://link.brightcove.com/services/lin ... 3697888001

Chi è questo Prof. Valla? sapete se è un cattolico o evangelico o cosa?

Grazie

Mari
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Re: Quando l'uomo ricevette l'anima?

Messaggioda GrisAdmi » sab dic 06, 2008 1:38 am

Il Prof. Valla è un evangelico ed anche piuttosto "fondamentalista", da quello che ho visto in questo filmato.
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Re: Quando l'uomo ricevette l'anima?

Messaggioda GrisAdmi » sab dic 06, 2008 1:43 am

Per venire alla questione di Adamo ed Eva... beh... il problema concernente il momento dell'origine dell'uomo compete alla scienza, non alla teologia. Sono i paleontologi che devono risolvere il problema, non gli studiosi della Bibbia.
Il racconto biblico ci dice che l'uomo, in quanto ente libero, potendo peccare ha peccato sin dal principio, e, sin dal principio, quindi si è trovato immerso in quella fiumana di peccato che noi non facciamo che ingrossare con i nostri peccati personali. Il peccato non è qualcosa di scientificamente rilevabile ed è questo che compete alla teolgia.
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Re: Quando l'uomo ricevette l'anima?

Messaggioda francocoladarci » sab dic 06, 2008 1:17 pm

Riguardo alla creazione della prima coppia umana, penso che una considerazione oggettiva sia utile.
Mentre per molti credenti non vi è alcuna difficoltà ad accettare ciò che dice la Sacra Bibbia, hanno invece una grande difficoltà ad accettare la creazione della prima coppia umana.

Perché tale difficoltà? È forse il racconto tanto bambinesco da esserne considerati come tali se lo accettassimo come vero?, o forse tale racconto ne lascia l’interpretazione al soggettiva?.

Negare la creazione della prima coppia umana(tralascio i nomi che sono d’inciampo per molti), significa negare la capacità di Dio di fare tale creazione, significa estrapolare dalla Bibbia ciò che più ci pare opportuno, fare una selezione di ciò che comprendiamo,e quindi l’accettiamo, e di ciò che non comprendiamo, quindi rifiutato.

Rifiutare la creazione della prima coppia umana significa mettere in discussione anche le parole di Gesù Cristo, Egli fece riferimento al capitolo 2 di Genesi quando disse” Ed egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: 5 Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? ? 6 Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi».” Matteo 19; 4,5,6

Che dire dunque?, alcuni “ cristiani” non sono soddisfatti di ciò che le Scritture dichiarano, quindi si rivolgono ad altri pascoli, in special modo all’Evoluzione, pensando che la medesima risolva le loro domande, senza rendersene conto che essa stessa procura interrogativi difficilmente risolvibili.
Che la scienza partorisca le proprie opinioni, le proprie teorie al riguardo, ma non dimentichiamo che credere a queste, obbliga ad avere una fede superiore a quella in Dio.
Franco
Ps
Se poi si vuole approfondire l’aspetto evolutivo nel contesto umano, sono disponibile al dialogo.
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Re: Quando l'uomo ricevette l'anima?

Messaggioda GrisAdmi » dom dic 07, 2008 4:24 pm

La dottrina della Chiesa vuole che non possa esservi contraddizione tra scienza e fede. Le verità scientifiche vanno accettate per quello che sono (ammesso, appunto, che si tratti di verità e non di semplici teorie). Da un punto di vista teologico, però, è assolutamente ozioso domandarsi quando l'uomo ha cominciato ad essere persona, perché (grazie alla filosofia ed alla Rivelazione) già sappiamo che l'uomo non avrebbe potuto diventare un ente autocosciente senza un intervento diretto di Dio (del resto, ogni anima viene direttamente creata da Dio) e che l'uomo ha peccato sin dal principio (tramsettendo poi il peccato ai suoi discendenti). Nessuna scoperta scientifica potrà mai smentire questi assunti (perché questi esulano dall'ambito di indagine delle scienze sperimentali), per il resto spetta alla scienza dirci il quando ed il come (da un punto di vista fenomenico) l'uomo apparve sulla terra, anche se ritengo che questo sia un interrogativo che per la scienza non sarà molto facile risolvere (perché troppi e troppo complessi sono i fattori in gioco, mentre troppo poca è la documentazione paleontologica di cui disponiamo o potremo mai disporre).
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Re: Quando l'uomo ricevette l'anima?

Messaggioda algoritmo70 » lun dic 08, 2008 7:06 pm

DIO dice la Sacra scrittura: soffiò nelle narici di Adamo; Il soffio di Dio che è Solo VITA diede vita all'uomo tanto che egli scelse per volere di Dio il nome per ogni specie animale che era sulla terra,e qualunque nome l'uomo avesse scelto Dio disse tale restava il nome.certamente l'evoluzione nel tempo migliorò certe prestazioni della specie umana ,ma questo avvenne per l'intelligenza che certamente solo l'uomo ha completa.algoritmo70.
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Re: Quando l'uomo ricevette l'anima?

Messaggioda berescitte » mer feb 04, 2009 4:45 pm

Nel caso, legittimo, in cui si volesse ipotizzare che il termine "dalla polvere del suolo" che troviamo nella Bibbia si debba intendere metaforicamente nel senso lato di "con elementi della terra", senza ulteriori precisazioni, così che diviene plausibile anche l'ipotesi (ipotesi!) dell'uso da parte di Dio di un sostrato biologico per la creazione dell'uomo; sostrato che pure potremmo (sempre ipoteticamente) immaginare come un animale evolutosi in senso perfettivo verso l'umanizzazione...

Il momento esatto in cui fu infusa l'anima a questo essere vivente animale trasformandolo in essere umano fu esattamente quando in esso spuntò l'intelligenza, ovvero quando il mondo a lui circostante (e ben presto anche se stesso resosi oggetto conoscente a se stesso intelligenza conoscente) iniziò ad avere senso, significato, intelligibilità. La Bibbia (e non solo lei ma anche la filosofia) ci assicura che questo salto di qualità, di livello, è avvenuto grazie ad una iniziativa speciale di Dio sull'uomo, significata da quello alitare su di lui (il che indica anche l'essere l'uomo strutturato ad "immagine di Dio").

Oltre l'ambito della fede rivelata, alcuni scienziati, postulano che l'uomo si sia prodotto esclusivamente per evoluzione biologica. Ma lo fanno andando oltre la propria competenza, giacché su questo fenomeno della ominizzazione la competenza è esclusiva della filosofia. la scienza può analizzare solo i fenomeni-risultati prodotti dall'essere animale a confronto con l'essere umano.
Ora la filosofia può dire, e con la tranquillità di non poter essere smentita da alcuno, che questa supposta evoluzione è impossibile, per due precisi motivi:

1) Perché dal meno non viene il più. Nemo dat quod non habet è un assioma di evidenza filosofica incontrovertibile. Cioè dalla materia, foss'anche biologica, non può scaturire ciò che materia non è ma che entitativamente trascende il mondo fisico, chimico e biologico. I fenomeni prodotti dall'uomo pensante: concetti, ideazione, logicizzazione, volontà, amore, capacità simbolica, poetica, estetica e artistica ecc... sono entitativamente su un piano che trascende il mondo fisico-chimico-biologico. Li definiamo propriamente atti spirituali e dalla loro esistenza deriviamo, con certezza logica, anche la spiritualità entitativa del qualcosa che li produce e che l'uomo possiede: il così definito "spirito" o "anima". L'uomo è qualcosa di più e di diverso della somma delle sue componenti analizzabili scientificamente;

2) Perché non esiste gradualità tra l'avere senso e il non averlo. Le cose non possono avere mezzo senso. O si trovano di fronte a un soggetto non conoscente e non hanno alcun senso, o si trovano di fronte a un soggetto intelligente (da intus=dentro, lego=capisco) e allora ce l'hanno. E quando ce lo hanno hanno tutto il senso che la loro intelligibilità offre alla mente conoscente (anche se essa può essere fatta poi di varie sfaccettature, cioè arricchirsi di particolari intrinseci e di verità relazionali). L'importante è capire che anche il primo barlume di conoscenza, che sostanzialmente si risolve nel concettualizzare (=far nascere nella mente) l'idea, astratta (da abs-traho=tiro fuori) dalla realtà esterna al soggetto, dandole vita nel mondo delle idee interno alla mente conoscente, anche quella prima presa di possesso del senso delle cose è già un qualcosa che ha un suo senso compiuto e non mai un mezzo senso, un mezzo significato. Il... mezzo cane, il... quasi cane, il... canibile e simili, non esistono nel mondo dei concetti.
Questo salto, che è per forza di cose immediato, improvviso, perché si passa dal non esserci affatto all'esserci pienamente, esula del tutto dalla logica evolutiva che ha per postulato la gradualità (e per giunta lentissima) e non mai gli sbalzi. Lo sbalzo è un fenomeno che non si spiega con la naturale evoluzione? Quindi esige l'esistenza di una causa esterna ad essa.
Ed ecco che il dato filosofico viene confermato dal dato rivelato che assicura che quella causa nuova è la Tgrinità in persona che dal profondo del proprio cuore innamorato degli uomini "da prima della fondazione del mondo" li ha progettati nel Cristo suo figlio e li ha realizzati nel tempo con un atto creativo che tutt'ora viene ripetuto per "ogni uomo veniente in questo mondo".
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Re: Quando l'uomo ricevette l'anima?

Messaggioda Mari » gio feb 05, 2009 8:39 pm

Trianello l'ho capito perfettamente, e condivido quel che dice, ma...

Franco pure mi fa meditare riguardo la capacità di Dio, indiscussa, di creare dal nulla una prima coppia umana, citata tra l'altro da Gesù nel Nuovo testamento e non solo da lui..

Berescitte poi mi introduce un'altra possibilità, che ritengo accettabilissima e che mette d'accordo scienza e creazione infatti così spiega:
"Questo salto, che è per forza di cose immediato, improvviso, perché si passa dal non esserci affatto all'esserci pienamente, esula del tutto dalla logica evolutiva che ha per postulato la gradualità (e per giunta lentissima) e non mai gli sbalzi. Lo sbalzo è un fenomeno che non si spiega con la naturale evoluzione? Quindi esige l'esistenza di una causa esterna ad essa.
Ed ecco che il dato filosofico viene confermato dal dato rivelato che assicura che quella causa nuova è la Trinità in persona che dal profondo del proprio cuore innamorato degli uomini "da prima della fondazione del mondo" li ha progettati nel Cristo suo figlio e li ha realizzati nel tempo con un atto creativo che tutt'ora viene ripetuto per "ogni uomo veniente in questo mondo"."


Ma non sono sicura di aver capito bene: vi è stata evoluzione fino a un certo punto e poi, con un salto, per amore Trinitario si fece l'uomo o cosa?

L'insegnamento cattolico cosa pensa dell'evoluzione e dell'esistenza reale o meno di Adamo ed Eva?



Grazie
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Re: Quando l'uomo ricevette l'anima?

Messaggioda Mari » gio feb 05, 2009 8:54 pm

algoritmo70 ha scritto:DIO dice la Sacra scrittura: soffiò nelle narici di Adamo; Il soffio di Dio che è Solo VITA diede vita all'uomo tanto che egli scelse per volere di Dio il nome per ogni specie animale che era sulla terra,e qualunque nome l'uomo avesse scelto Dio disse tale restava il nome.certamente l'evoluzione nel tempo migliorò certe prestazioni della specie umana ,ma questo avvenne per l'intelligenza che certamente solo l'uomo ha completa.algoritmo70.


Cara Anna, grazie anche per il tuo intervento.
Ho però evidenziato una frase che mi ha colpita. Dici che l'evoluzione migliorò certe prestazioni della specie umana, ma come spiegare la conoscenza da parte di civiltà antichissime in campo astronomico, architettonico e nelle scienze della fisica?? A me sembra piuttosto che l'umanità vada verso un'annichilimento delle sue capacità potenziali e non a un miglioramento delle sue prestazioni..

Grazie
Mari
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Re: Quando l'uomo ricevette l'anima?

Messaggioda GrisAdmi » ven feb 06, 2009 11:08 pm

Mari ha scritto:
algoritmo70 ha scritto:DIO dice la Sacra scrittura: soffiò nelle narici di Adamo; Il soffio di Dio che è Solo VITA diede vita all'uomo tanto che egli scelse per volere di Dio il nome per ogni specie animale che era sulla terra,e qualunque nome l'uomo avesse scelto Dio disse tale restava il nome.certamente l'evoluzione nel tempo migliorò certe prestazioni della specie umana ,ma questo avvenne per l'intelligenza che certamente solo l'uomo ha completa.algoritmo70.


Cara Anna, grazie anche per il tuo intervento.
Ho però evidenziato una frase che mi ha colpita. Dici che l'evoluzione migliorò certe prestazioni della specie umana, ma come spiegare la conoscenza da parte di civiltà antichissime in campo astronomico, architettonico e nelle scienze della fisica?? A me sembra piuttosto che l'umanità vada verso un'annichilimento delle sue capacità potenziali e non a un miglioramento delle sue prestazioni..

Grazie
Mari


Questo perché ancora, a mio avviso, risenti del pessimismo dei TdG. E' vero che la salvezza dell'uomo viene solo da Dio, ma è anche vero che indubbiamente, oggi come oggi, la gente vive più a lungo e con un tenore di vita di molto superiore al passato. Oggi, per esempio, non c'è più la schiavitù (o, comunque, questa è considerata universalmente come un male), la gente non muore in seguito ad un'infezione generata da un'unghia incarnita, l'analfabetismo è in moltissimi luoghi una piaga superata, ecc. Questo non significa che la nostra società non soffra anche di molti mali, alcuni derivanti proprio dalla reazione contro quei valori cristiani che ne hanno fatto la grandezza, ma da qui a dire che nell'Egitto di Cheope o nella Cina dei Regni Combattenti l'uomo vivesse in una condizione migliore di quanto non viva oggi... insomma, ce ne corre.

Sul problema dell'evoluzione, ti consiglio di leggere qui:

http://www.esserecattolici.com/modules. ... page&pid=5

In particolare, le lezioni dall'ottava alla quindicesima.
Trianello

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Re: Quando l'uomo ricevette l'anima?

Messaggioda francocoladarci » sab feb 07, 2009 3:05 pm

Cara Mari, tu scrivi che:”…. Ho però evidenziato una frase che mi ha colpita. Dici che l'evoluzione migliorò certe prestazioni della specie umana…”.
Probabilmente sarebbe più appropriato usare il termine” variazione della specie”, in quanto la medesima è sempre dimostrabile, il genere umano è la specie, essere alti, bassi, bruni, biondi, con occhi neri o verdi, è la variazione della specie.

Gli esseri umani hanno caratteristiche tali che li rendono particolari nell’ambito biologico.
Se fosse vero che l’uomo discende come ultimo anello evolutivo dalla scimmia ( proverei un certo disagio ad avere antenati scimmieschi), il che vuol dire che altri tipi di animali formarono altri anelli per avere in ultimo una catena evolutiva, allora mi viene in mente una particolare riflessione.
Dire che vi sia stata una nuova acquisizione di caratteristiche, significa progredire da uno stato inferiore ad uno superiore, permettendo di usufruire prestazioni che precedentemente non si avevano.

Se dunque biologicamente vi sono tali nuove acquisizioni, come mai che L’uomo ultimo anello evolutivo e quindi più “ migliorato” rispetto ai precedenti, è l’essere più debole del regno animale?, come mai vi sono animali che possiedono caratteristiche particolari?, ad esempio la Pulce(grande circa quattro mm) salta intorno ai trenta centimetri, come dire che un uomo può fare un salto il alto di circa centocinquanta metri, l’Aquila possiede una vista di circa otto volte superiore a quella umana, il Pipistrello per il suo volo notturno usa gli ultrasuoni, la Mosca il cui occhio vede a trecentosessanta gradi, si potrebbero citare innumerevoli animali che hanno caratteristiche uniche, e di nuovo riemerge la domanda: perché l’uomo è l’essere più debole del regno animale?.
Se fosse il prodotto delle varie selezioni doveva avere anche caratteristiche fisiche di chi lo aveva preceduto, doveva racchiudere in se tutti i miglioramenti evolutivi, ma così non è, egli è stato creato come il più indifeso degli esseri viventi, il più debole, il più nudo, ma gli fu donata l’Intelligenza, questa caratteristica unica e solo umana, avrebbe permesso di sopperire tutte le capacità proprie degli altri animali e superarle, con l’intelligenza sarebbero state insite in lui le qualità spirituali del suo creatore.

Riguardo poi all’annichilamento della società umana, sono d’accordo con Trianello.
E’ vero che oggi vi sono situazioni che ci lasciano perplessi, ed effettivamente sembrerebbe che il genere umano vada verso il precipizio, ma non bisogna dimenticare che oggi grazie al progresso difficilmente si morirà di Malaria, di Lebbra ecc.
Sotto l’aspetto morale l’uomo ha fatto grandi cambiamenti, basti pensare che nell’antichità, nel medioevo, e non molto lontano da noi, la vita valeva molto poco, se non nulla, oggi abbiamo più sensibilità verso il prossimo, si è acquisito quel senso di responsabilità verso gli altri, se ne cerca il loro benessere, ci si opera affinché si soddisfino le loro primarie necessità.

Vorrei poi considerare sempre inerente alla Teoria dell’evoluzione, l’altra Teoria, riguardante l’estinzione dei dinosauri, ma sarà un altro motivo di discussione. Ciao
Franco
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Re: Quando l'uomo ricevette l'anima?

Messaggioda algoritmo70 » sab feb 07, 2009 3:38 pm

Cara Mari come ho scritto l'intelligenza caratterizza l'uomo lo distingue da tutte le altre creature sulla terra,ma in quanto alle realtà passate è vero che i nostri avi senza dubbio hanno cercato di capire l'universo studiare le stelle, capire cose importanti questo è proprio dell'umanità la ricerca, ma se ci fossero state scoperte più importanti delle nostre di oggi non credi che qualcosa ci sarebbe rimasto? Vedi libri che parlano della preistoria,ci sono scoperte affascinanti ma ricorda che nei tempi molto antichi reperire uomini per costruire piramidi, vedi Egitto Vedi Maya non mancavano perchè c'erano tanti schiavi.Il resto sono teorie affascinanti ma teorie.apresto algoritmo70. :idea:
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Re: Quando l'uomo ricevette l'anima?

Messaggioda Mari » lun feb 09, 2009 12:13 am

Caro Trianello, con quel link mi hai dato un'indicazione che per me è una perla di altissimo valore (da non confondere con la perla di altissimo valore che rappresenta il Regno di Dio descritto da Gesù, :) ) leggerò sicuramente quelle spiegazioni.

In quanto agli altri amici, grazie anche per i vostri commenti. Dall'idea di creazione seguendo le parole della Bibbia in modo fondamentalista ero passata all'idea dell'evoluzione, seppur guidata da Dio e forse mi state aiutando a correggere questa mia veduta, se mai dovrà essere corretta.
Ma, vedete, per ora le vostre idee potrebbero essere da me ancora contestate, non perchè voglio fare la bastian contraria per forza, ma perchè non sono ancora convinta che Dio non abbia guidato l'evoluzione con lo scopo di arrivare all'uomo, non si possono negare le scoperte archeologiche specifiche del percorso evolutivo, e l'uomo sulla terra non può avere solo 6000 anni.
Il fatto che gli animali inferiori abbiano capacità migliori dell'uomo e che l'uomo sia il più debole del mondo animale (ma io non chiamerei l'uomo "animale") non significa niente perchè con l'intelligenza e con la coscienza che Dio gli ha dato, li supera tutti, infatti alcune specie animali si sono estinte, l'uomo no e l'uomo si difende alla grande contro animali ben più potenti di lui, infatti, essendo immagine di Dio, li domina come Dio voleva che fosse (ma oggi questo dominio non mi sembra più il dominio che intendeva Dio, visto come l'uomo tratta gli animali).
Riguardo le scoperte che uomini antichi fecero in campo astronomico e fisico-scientifico, intendo quelle scoperte che poi vennero completamente dimenticate, con la sparizione di quegli stessi popoli, per poi riaffiorare alla fine del XIX secolo.
Riguardo la qualità della vita, sono d'accordo con voi che in questo campo non ci sono stati che miglioramenti.

Leggerò i trattati indicati da Trianello e poi vedrò se la penserò ancora così.

Grazie
Mari
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Re: Quando l'uomo ricevette l'anima?

Messaggioda algoritmo70 » lun feb 09, 2009 4:23 pm

Mari la realtà è che tutto ha un inizio e una fine,quindi la terra ha una origine in quanto Dio l'ha voluta creata naturalmente tutto relazionato ad un fine che ti invito pian piano a scoprirlo, ma certamente è nobile e meraviglioso l'intento di Dio nei nostri confronti.algoritmo70 :?:
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