La Wicca.

Per "minoritari" si intende sia a livello numerico che di notorietà o altro... tuttavia non si tratta di un elenco accademico che li comprenda tutti, ma pastorale, ovvero sulla base della richiesta di informazioni da parte di persone coinvolte.

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La Wicca.

Messaggioda GrisAdmi » dom mag 21, 2006 11:58 pm

Quello della cosiddetta Wicca è oggi il movimento neopagano più diffuso. Si calcola che conti ormai un milione di aderenti ed il loro numero è in costante crescita.

Definizione

Wicca è un’espressione anglo-sassone antica per "stregone", maschile di wicce, "strega", presentata alle origini della corrente - ma in modo filologicamente fantasioso - come versione inglese antica di witchcraft, "stregoneria".

Storia

La nascita della Wicca è da collocarsi attorno alla fine degli anni Trenta del secolo scorso, ma la prima rivelazione pubblica della stessa risale al 1954, anno di pubblicazione del libro Witchcraft today ("stregoneria oggi") di Gerald Gardner.
Gardner sostenne che la sua religione fosse tutto quello che rimaneva dei culti europei preistorici della Dea Madre e che gli fosse stata insegnata da una donna di nome Dorothy Clutterbuck. Oggi, gli studiosi di formazione accademica sono unanimemente concordi nel ritenere che, in reatà, la Wicca sia una creazione di Gardner stesso, il quale non fece che fondere le tesi “eretiche” dell’egittologa Margaret Murray e fonti quali Aradia: Gospel of the Witches ("Aradia, il vangelo delle streghe") di Charles G. Leland, il tutto condito con simbologie e rituali ispirati alla massoneria ed alla magia cerimoniale. Del resto, nonostante la Clutterbuck sia realmente esistita, lo storico Ronald Hutton ha concluso che è molto improbabile un suo coinvolgimento nelle attività di Gardner.
L'idea di un "Culto della Dea Madre" era molto popolare all'epoca di Gardner, sia fra gli accademici (Erich Neumann e Margaret Murray) che fra gli appassionati come Robert Graves. Alcuni accademici hanno proseguito la ricerca in questo senso (JJ Bachofen, Carl Jung, Joseph Campbell, Ashley Montagu e Marija Gimbutas); in particolare, i lavori della Gimbutas sulle culture matriarcali dell'Europa antica furono molto apprezzati, ma, dopo la sua morte, la sua interpretazione dei dati archeologici venne messa in discussione e la sua teoria di una "Dea Madre" universalmente diffusa non è più considerata valida dalla stragrande maggioranza degli storici delle religioni ed esperti in genere.
E’ assodato che gli aspetti rituali della Wicca sono stati modellati sulla base dell'occultismo di era vittoriana, mentre gli aspetti spirituali si ispirano alla lettura che alcuni studiosi tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 facevano del paganesimo nordico, con influenze buddhiste ed induiste. La maggior parte dei riti risultano da un adattamento dei lavori di Aleister Crowley. A titolo di esempio basti citare il gardneriano: Finché non fai del male a nessuno, fa' ciò che vuoi e il motto di Crowley: Fa' ciò che vuoi sarà tutta la tua legge.


Credenze e pratiche

La Wicca non è una chiesa e non possiede un'ortodossia. Alcuni suoi aderenti (wiccan) formano gruppi, in inglese chiamati coven (termine che denota una congregazione sancita in modo solenne), ma molti (i "solitari") celebrano i lori riti in solitudine.
In sintesi, quindi, la Wicca è il trionfo della religione fai-da-te di ispirazione esoterica.
I wiccan adorano due divinità: la Dea (Madre) ed il Dio (di solito rappresentato con aspetto cornuto e chiamato "Cornuto"), anche se in alcuni circoli il Dio riveste comunque un ruolo minore, od è addirittura assente. Il Dio e la Dea sono adorati sotto uno qualunque dei loro aspetti, considerati come diverse manifestazioni (così, ad esempio, la Dea può essere Iside, Diana, Aradia, etc.).
Centrale nella Wicca, come nel neopaganesimo in genere, è l’idea della sacralità della Natura. I wiccan definiscono il proprio culto come un percorso di crescita e sviluppo che consiste nella riscoperta della divinità in noi e nella ricerca di un'armonia con tutti gli altri esseri viventi. Il concetto di "armonia" si trova spesso nelle prescrizioni rituali: ogni cerimonia va eseguita al giusto tempo, seguendo il corso delle stagioni e della luna etc.
La maggior parte dei wiccan possiede un Libro delle ombre (o Grimorio), ossia un diario magico nel quale vengono registrati riflessioni, idee, formule di incantesimi etc. Chiaramente, questo è uno degli aspetti che più di ogni altro contrasta con l'idea della Wicca come di una religione antica, che avrebbe dovuto esistere in tempi di diffuso analfabetismo o persino in epoca preistorica.
I rituali solitamente si svolgono all'interno di un cerchio, dove si recitano le preghiere e si preparano gli incantesimi. Prima di entrare nel cerchio possono essere richiesti un digiuno e delle abluzioni, mentre le cerimonie all'interno del cerchio possono essere seguite da un pasto rituale. Per i rituali vengono utilizzati vari strumenti e materiali: entra qui in gioco il concetto di corrispondenza, ossia l'analogia che collega un particolare oggetto od azione, utilizzato nel rituale, con un altro. Nel gioco delle corrispondenze, fondamentale è il simbolo del Pentacolo (una stella a cinque punte con una punta rivolta verso l'alto, inscritta in un cerchio), solitamente messo in relazione coi "cinque" elementi. Il pentacolo viene spesso indossato come talismano o per simboleggiare l'appartenenza alla Wicca.
Un aspetto particolare della ritualistica wiccan, tipicamente nella Wicca di più stretta osservanza gardneriana, è il celebrare skyclad (ossia nudi), ma come per le altre pratiche, non si tratta di una regola universale. Solitamente i wiccan celebrano i rituali indossando una tunica di cotone (a simboleggiare purezza) stretta in vita da un cordone (simbolo del legame che unisce tutte le cose) che viene utilizzato anche come strumento rituale.


Morale

La morale Wicca è incentrata attorno alla Rede (termine inglese arcaico traducibile anche come "consiglio, proverbio") che, in parte, recita: Finché non fai del male a nessuno, fa' ciò che vuoi. Molti wiccan professano anche la Legge del tre: l'idea che tutto ciò che facciamo (nel bene e nel male) ci ritornerà moltiplicato per tre. L'accento viene posto sul fatto che la morale risiede nella responsabilità individuale, non nelle strutture religiose (?).
La mancanza di rigidi dogmi, l'attenzione all'individualità, il rispetto delle differenze personali e la tolleranza, l'assenza di misoginia (anzi, spesso la centralità della figura femminile), il messaggio ecologico sono sicuramente gli aspetti che caratterizzano la Wicca e che la rendono attraente agli occhi dei suoi membri.
Ultima modifica di GrisAdmi il gio giu 22, 2006 5:44 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda berescitte » mer mag 24, 2006 9:38 am

Ciao Trianello

Siamo ancora agli inizi del forum e dobbiamo chiarirci le idee. Perciò ti avverto che questa scheda sulla Wicca non va postata qui.

La stessa data del 1954, da te indicata, fa capire che è anteriore al fenomeno New Age (che convenzionalmente si aggira attorno al 1968).

Devi postarla nella sezione che raccoglie i movimenti minori.
Grazie comunque per l'intervento.
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Messaggioda GrisAdmi » ven mag 26, 2006 11:56 pm

In effetti, sono stato a lungo combattuto sulla sezione in cui postare questo intervento. Poi ho deciso di inserirlo qui perché so che molti studiosi rubricano i vari movimenti neo-pagani come appartenenti al più ampio movimento New Age, il quale, per quanto abbia preso coscienza di sé solo nei primissimi anni Settanta, affonda le proprie radici un po’ più indietro nel tempo.
Comunque, ubi maior…


:)
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Messaggioda Amministratore » sab dic 08, 2007 2:12 pm

Ho provveduto a spostare questo Topic in una sezione più adatta.
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Messaggioda GrisAdmi » lun dic 17, 2007 7:28 am

Grazie.
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Re: La Wicca.

Messaggioda socrates » sab giu 13, 2009 11:59 pm

Non so se scrivo nel posto giusto, se del caso, mi scuso e spostate il mio intervento.
Qualche tempo fa, ho affrontato il tema della stregoneria (dalle origini fino ai nostri giorni). Ho letto vari testi e mi sono chiesta se parte dell'interesse "storico" che oggi si nota nei riguardi del tema non sia in parte un tentativo di giustificare razionalmente il fenomeno Wicca. Cerco di spiegarmi: in alcuni dei libri che avevo letto, dopo aver tracciato un breve istoriato storico sulla nascita della stregoneria nel mondo antico ed aver evidenziato la presenza sempre viva di "streghe" durante il primo millennio di vita del cristianesimo, si arrivava al punto forte, il periodo della caccia alle streghe, con tutti gli eccessi connessi (dimenticando talvolta di mettere in rilievo come questo abbia interessato sia il mondo cattolico che quello riformato) per arrivare infine alle manifestazioni odierne. Voi cosa ne pensate? È possibile che presso alcuni autori l'interesse per la stregoneria "storica" sia solamente un mezzo per arrivare alla difesa e all'apologia di questo movimento? (anche se fare dei paralleli fra situazioni e realtà storiche mi pare, come sempre, azzardato e improponibile? Socrates
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Re: La Wicca.

Messaggioda GrisAdmi » dom giu 14, 2009 10:05 am

socrates ha scritto:Non so se scrivo nel posto giusto, se del caso, mi scuso e spostate il mio intervento.
Qualche tempo fa, ho affrontato il tema della stregoneria (dalle origini fino ai nostri giorni). Ho letto vari testi e mi sono chiesta se parte dell'interesse "storico" che oggi si nota nei riguardi del tema non sia in parte un tentativo di giustificare razionalmente il fenomeno Wicca. Cerco di spiegarmi: in alcuni dei libri che avevo letto, dopo aver tracciato un breve istoriato storico sulla nascita della stregoneria nel mondo antico ed aver evidenziato la presenza sempre viva di "streghe" durante il primo millennio di vita del cristianesimo, si arrivava al punto forte, il periodo della caccia alle streghe, con tutti gli eccessi connessi (dimenticando talvolta di mettere in rilievo come questo abbia interessato sia il mondo cattolico che quello riformato) per arrivare infine alle manifestazioni odierne. Voi cosa ne pensate? È possibile che presso alcuni autori l'interesse per la stregoneria "storica" sia solamente un mezzo per arrivare alla difesa e all'apologia di questo movimento? (anche se fare dei paralleli fra situazioni e realtà storiche mi pare, come sempre, azzardato e improponibile? Socrates


Dobbiamo distinguere gli studi sulla stregoneria in due grandi filoni. C'è il filone di carattere pamphlettistico ed il filone degli studi accademici. Diciamo che il primo filone è attualmente dominato dai militanti del neo-paganesimo (non bisogna dimenticarsi che la Wicca nasce come movimento vetero-pagano, nella pretesa di essere l'erede diretta di una tradizione religiosa “occulta” che avrebbe attraversato tutta la storia d'Europa), mentre il secondo ha da tempo ormai notevolmente ridimensionato le conclusioni degli “studi” che tra la fine del secolo XIX e l'inizio del secolo XX avevano alimentato il mito delle streghe, nonché l'insorgenza della Wicca stessa (fornendo alla medesima il suo mito di fondazione, per così dire).
Nella fattispecie, va notato che la caccia alle streghe non fu “anche” un fenomeno “protestante”, ma fu un fenomeno che interessò "soprattutto" il mondo protestante (l'unico paese cattolico in cui la caccia alle streghe assunse un carattere abbastanza consistente fu, infatti, la Polonia, non a caso un paese confinante con le terre che furono il cuore della riforma protestante).
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Re: La Wicca.

Messaggioda socrates » gio giu 18, 2009 12:36 pm

Trianello ha scritto:
Dobbiamo distinguere gli studi sulla stregoneria in due grandi filoni. C'è il filone di carattere pamphlettistico ed il filone degli studi accademici. Diciamo che il primo filone è attualmente dominato dai militanti del neo-paganesimo (non bisogna dimenticarsi che la Wicca nasce come movimento vetero-pagano, nella pretesa di essere l'erede diretta di una tradizione religiosa “occulta” che avrebbe attraversato tutta la storia d'Europa), mentre il secondo ha da tempo ormai notevolmente ridimensionato le conclusioni degli “studi” che tra la fine del secolo XIX e l'inizio del secolo XX avevano alimentato il mito delle streghe, nonché l'insorgenza della Wicca stessa (fornendo alla medesima il suo mito di fondazione, per così dire).
Nella fattispecie, va notato che la caccia alle streghe non fu “anche” un fenomeno “protestante”, ma fu un fenomeno che interessò "soprattutto" il mondo protestante (l'unico paese cattolico in cui la caccia alle streghe assunse un carattere abbastanza consistente fu, infatti, la Polonia, non a caso un paese confinante con le terre che furono il cuore della riforma protestante).

Grazie per la risposta. Devo però dire che mi pare che se la caccia alle streghe è un fenomeno protestante, non mancano anche gli episodi "cattolici", soprattutto nelle zone di "confine". Mi spiego con un esempio regionale: abito in Svizzera, nel canton Ticino: ebbene da sempre questo cantone è una zona prevalentemente cattolica. Gli studiosi hanno notato come vi siano stati vari episodi di caccia alle streghe. Il tutto sulla base del famoso manuale quattrocentesco, che se non mi vanno errati i ricordi, proviene dal mondo cattolico (mi riferisco al Malleus). Socrates 56
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Re: La Wicca.

Messaggioda socrates » gio giu 18, 2009 12:38 pm

Mi scuso per gli errori di citatazione. Qualcuno dei moderatori può quotare in maniera giusta il mio messaggio? Grazie anticipatamente. Socrates
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Re: La Wicca.

Messaggioda GrisAdmi » mer lug 01, 2009 11:25 am

socrates ha scritto:Grazie per la risposta. Devo però dire che mi pare che se la caccia alle streghe è un fenomeno protestante, non mancano anche gli episodi "cattolici", soprattutto nelle zone di "confine". Mi spiego con un esempio regionale: abito in Svizzera, nel canton Ticino: ebbene da sempre questo cantone è una zona prevalentemente cattolica. Gli studiosi hanno notato come vi siano stati vari episodi di caccia alle streghe. Il tutto sulla base del famoso manuale quattrocentesco, che se non mi vanno errati i ricordi, proviene dal mondo cattolico (mi riferisco al Malleus). Socrates 56


Il Malleus Maleficarum fu composto da due inquisitori cattolici ed è servito come manuale per un po' tutti i cacciatori di streghe. Il mondo cattolico non fu esente, infatti, da questo fenomeno, ma quest'ultimo ebbe qui una diffusione molto più limitata rispetto a quella che ebbe nel mondo protestante. C'è poi da notare che alcuni grandi cacciatori di streghe cattolici, come San Carlo Borromeo, per esempio, pur avendo inquisito centinaia di streghe, ne consegnarono al braccio secolare (e quindi alla pena capitale, perché, non lo si dimentichi, non era la legge ecclesiastica a volere che le streghe fossero arse sul rogo, ma la legislazione civile, in un tempo in cui si riteneva che queste costituissero davvero un pericolo pubblico) in un numero che si conta sulle dita di una mano, lì dove, invece, nei paesi protestanti le esecuzioni di massa furono per molto tempo all'ordine del giorno.
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Re: La Wicca.

Messaggioda algoritmo70 » mer lug 01, 2009 5:54 pm

La Chiesa cercava di combattere le eresie,con il Canone Episcopi che voleva fermare nelle Chiese le forme di magia ed eresie che spesso i fedeli usavano come forme di superstizione,per saperne di più nel motore di ricerca richiedere Canone Episcopi.algoritmo 70.
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Re: La Wicca.

Messaggioda algoritmo70 » gio mar 25, 2010 6:46 pm

Non sono certa che quì si possa fare la domanda sull'animismo deviato della Nigeria e se sì vorrei sapere qualcosa dipiù su quei riti deviati che spesso sono usati come ricatti? Grazie algoritmo70
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Re: La Wicca.

Messaggioda GrisAdmi » ven mar 26, 2010 11:50 pm

algoritmo70 ha scritto:Non sono certa che quì si possa fare la domanda sull'animismo deviato della Nigeria e se sì vorrei sapere qualcosa dipiù su quei riti deviati che spesso sono usati come ricatti? Grazie algoritmo70


In effetti, questo non è il luogo più adatto per dicutere di questo argomento. La Wicca non ha nulla a che vedere con le pratiche magico-religiose delle varie tradizioni africane. Comunque, a che cosa ti riferisci in particolare?
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Maria Pia Gardini sulla Wicca.

Messaggioda Roby_r0m@ » lun apr 12, 2010 2:50 pm

Questo è un articolo sulla Wicca di Maria Pia Gardini con la risposta di una "simpatizzante" e la controrisposta da parte della redazione e/o M. P. Gardini. Volevo un parere sul tono della risposta che non mi sembra del tutto azzeccato, ma non essendo esperto di Wicca magari qualcuno mi può aiutare.
Ecco l'articolo: (fonte http://www.ilcolleinforma.com/2010/01/neopaganesimo/)

Vi spiegherò perché ho deciso di scrivere di questo: sono stata contattata da Fra Stefano,un francescano che è molto attivo con i giovani,il quale è molto preoccupato perché qui in Toscana,ed in particolare a Firenze e Grosseto, molti giovani che facevano parte di gruppi giovanili parrocchiali, si stanno staccando per seguire dei percorsi “STRANI”in gruppi tutti legati al neopaganesimo; chiaramente questo ha preoccupato anche me. Ho voluto approfondire la cosa anche parlando con alcuni genitori che mi hanno confermato che i figli stanno frequentando strane compagnie e tutti hanno un tatuaggio sul polso in cui tra l’altro compare anche il pentacolo.Dunque cos’è il NEOPAGANESIMO?
Il neopaganesimo è un movimento abbastanza multiforme e difficile da definire; una cosa è certa, di questo movimento fanno parte molte religioni nuove o rispolverate dall’antico,ispirate alle antiche spiritualità pagane che negli ultimi decenni rifioriscono proprio a causa della mancanza di valori dell’attuale società.
Le religioni che sono comprese nel movimento vanno da filosofie di vita che tengono un filo conduttore col passato,a sistemi totalmente nuovi con credenze sincretiche ed universalistiche. I movimenti NEOPAGANI sono definiti come religioni della Terra,non si sa esattamente quanti siano attualmente i seguaci nel mondo ma si parla di milioni,la metà circa dei seguaci è WICCANA.
LA WICCA
La Wicca è considerata la religione delle streghe (dall’inglese witch =strega) basata sulla natura in cui operano il DIO e la DEA. Molti riti della Wicca sono di origine sciamanica,e, anche se le iniziali prove del dolore e l’uso degli allucinogeni sono in parte tralasciati a favore di canti,meditazioni,invocazioni. e drammi rituali,rimane un forte impatto sciamanico in particolare nella musica.
La strega che opera raggiunge uno stato di elevazione spirituale con tecniche spirituali; la wicca infatti insegna che la natura include stati sia spirituali che mentali che noi in gran parte ignoriamo. Con i rituali wicca si recuperano questi stati e si entra in contatto con il Dio e la Dea. La wicca infatti ti dice che le divinità NON sono distanti ma sono dentro di noi e non vi è nulla che non sia degli dei.
La wicca non ha templi o chiese ma i suoi templi sono i prati,le spiagge ed in particolare le foreste dove le streghe entrano in contatto con gli dei,all’aperto dicono si è circondati da divinità.
Molti riti si praticano nel RITUALE SKYCLAD cioè nella nudità totale che è una componente sacra dei riti e permette una maggiore connessione con la Dea.
Come altre religione la Wicca crede nella reincarnazione,con la spirale che è simbolo di nascita e rinascita continua in eterno.Esiste poi la magia religiosa che si pratica implorando le divinità e proiettando le proprie energie all’esterno affinchè le preghiere vengano esaudite.
Esiste poi nella Wicca il cosidetto SANTUARIO DEL CERCHIO che si propone nel ruolo di organizzatore di tutte le cerimonie wiccane tra cui i matrimoni con il rito delle streghe wicca che pare risalga al tempo dei Druidi.
La wicca insomma è una religione/magia che attira in particolare persone molto giovani che trovano nei suoi riti all’aperto in tutta “libertà” del corpo una liberazione dalle costrizioni della società odierna fatta di schemi e doveri.
Questa attrazione però può essere molto pericolosa qualora alcune “streghe” reinseriscano nei loro riti l’uso di droghe e di sesso libero.
IL PENTACOLO
E’ un simbolo in uso in tutti i movimenti neopagani e originariamente apparteneva al culto di Afrodite solo più tardi venne usato come simbolo del demonio e usato dalla varie sette sataniche.
Ancora oggi però il pentacolo viene usato nel NEOPAGANESIMO.

Maria Pia Gardini



Lucia scrive:
23 febbraio 2010 alle 15:09
Gentilissima Signora/Signorina Maria Pia Giardini,

Ho appena terminato di leggere il suo articolo ma ho dei seri dubbi sul come dovrei interpretarlo.
Spero quindi che possa colmare le mie lacuni spiegandomi ulteriormente alcune sue asserzioni.
Le riporto di seguito quelle che maggiormente hanno colpito la mia attenzione.

In attesa di una Sua risposta, Le progo i miei più distinti saluti.

Lucia Tumino.

“religioni nuove o rispolverate dall’antico,ispirate alle antiche spiritualità pagane che negli ultimi decenni rifioriscono proprio a causa della mancanza di valori dell’attuale società”: Cosa intende con questa frase?

“Come altre religione la Wicca crede nella reincarnazione”: non è assolutamente vero. L’affermazione corretta è che molti wiccan credono nella reincarnazione ed altri no.

“La wicca insomma è una religione/magia”: cosa sta cercando di comunicare? Che la parola religione è uguale alla parola magia? Che sono due sinonimi?

“molto giovani che trovano nei suoi riti all’aperto in tutta “libertà” del corpo una liberazione dalle costrizioni della società odierna fatta di schemi e doveri”: quindi la celebrazione della natura divina secondo Lei si riduce alla nudità come ribellione alla società? Trovo questa frase assolutamente offensiva.

“Questa attrazione però può essere molto pericolosa qualora alcune “streghe” reinseriscano nei loro riti l’uso di droghe e di sesso libero”: la droga è una piaga sociale; il consumo di essa non è contemplata nella Wicca. Con questa frase sembra affermare che l’abuso di sostanze stupefacenti sia un fatto ricorrente per le/i wiccan. Non è assolutamente così.

Il Colle Informa scrive:
23 febbraio 2010 alle 18:45
Per ragioni tecniche pubblichiamo per conto di Maria Pia Gardini, la replica alle perplessità della lettrice in merito alle considerazioni espresse sull’articolo dedicato al Neopaganesimo.

Gentile signora Lucia,
che nella nostra società si siano persi quei valori di famiglia e di comunicazione tra figli e genitori che una volta formavano una barriera non sono solo io che lo dico.Da 16 anni studio il settarismo ed i movimenti religiosi e posso dirle che in particolare i giovani cercano in nuove esperienze quello che non trovano a volte in casa o in quelli che una volta erano gli oratori.Che lei appartenga alla Wicca mi pare evidente,ci sono libri che parlano della Wicca e della reicarnazione.Religione e magia non sono la stessa cosa,sono ben diverse purchè parliamo di vere religioni come lo sono le tre grandi religioni monoteiste,una religione non può essere ballare nudi nei boschi e soprattutto non avere un credo.
Proprio ultimamente sono stata chiamata in una città per un fatto increscioso tre ragazzi che erano entrati nella Wicca avevano avuto seri problemi di droghe prese nel movvimento durante certi riti.Io non faccio di tutta erba un fascio ma che questo succeda è stato dichiarato dai ragazzi e da altre persone che avevano frequentato.
Quindi sì, questo può essere pericoloso.
Maria Pia

Lucia scrive:
25 febbraio 2010 alle 19:17
Gentile Signora Maria Pia,

La ringrazio per aver risposto alla mia lettera.
La Sua risposta è abbastanza soddisfacente; adesso è più chiara la Sua posizione.

Il fatto che Lei studi da 16 anni settarismo e movimenti religiosi non è comunque una buona ragione per prendere le Sue tesi come buone in qualsiasi circostanza; come tutti gli esseri umani è comunque soggetta alla possibilità di errore.

Non metto quindi in dubbio il suo curriculum ma ci tengo a ricordare che molte volte il significato di qualcosa dipende dalla prospettiva dalla quale la si osserva.
La religione è un cammino spirituale che ci accompagna per tutta la vita e il fatto che la Wicca non professi il monoteismo non equivale a doverla denigrare.

Inoltre, non tutti gli/le wiccan ballano nudi/e nei boschi; è la persona che decide in base al suo approccio con il rito e con le energie. Ricordo oltretutto che molto tribù continuano a svolgere le loro cerimonie attraverso il ballo e la nudità.

Afferma poi che la Wicca non abbia un credo.
Se per credo intende una preghiera in cui si ripetono i principi fondamentali della propria fede, mi dispiace deluderLa, ma ce l’abbiamo.
L’altra eccezione di Credo, si scrive con la lettera maiuscola e si riferisce esclusivamente alla religone cattolica per cui è impossibile che si possa avere anche nella Wicca.
Se per credo erroneamente però intendeva i principi, abbiamo anche quelli.

Detto questo, spero vivamente che possa aver modo di approfondire la Wicca; quando non si conosce abbastanza qualcosa, non ci si può prendere il diritto di sminuirla.

Per quanto riguarda la droga, sposo a pieno la Sua opinione: è pericolosa. Ma, come saprà anche Lei, non è la Wicca a spingere i ragazzi a drogarsi; l’uso di sostanze supefacenti è conseguenza di un pessimo uso dell’intelligenza.

Sulla reincarnazione, Le ripeto che non tutti ci credono.
Il fatto che molti libri ne parlino non vuol dire assolutamente niente; non ci si può basare su un testo scritto da una persona per dichiarare che tutte le persone la pensino nella stessa maniera.

Ad ogni modo, La ringrazio per aver dato spazio ai miei commenti.

Distinti saluti.
Lucia Tumino.
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Re: La Wicca.

Messaggioda GrisAdmi » gio apr 15, 2010 6:42 pm

Infatti, il tono della risposta è radicalmente errato. Si affastellano nozioni imprecise su una realtà che, per chi la vive, è un qualcosa di estremamente serio. Purtroppo, oggi come oggi, in Italia non abbiamo ancora uno studio sulla Wicca e sul neopaganesimo realizzato in modo serio e documentato (io ci sto lavorando, ma, dato lo scarso tempo di cui dispongo, la cosa procede assai lentamente). Una cosa è sicura, la Wicca si diffonde a macchia d'olio, soprattutto tra gli adolescenti, ma i nostri pastori sembrano non essersi ancora accorti della cosa.
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