Domenica 7 Luglio 2013 - XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (Anno C)Prima Lettura Is 66,10-14cRallegratevi con Gerusalemme,
esultate per essa tutti voi che l’amate.
Sfavillate con essa di gioia
tutti voi che per essa eravate in lutto.
Così sarete allattati e vi sazierete
al seno delle sue consolazioni;
succhierete e vi delizierete
al petto della sua gloria.
Perché così dice il Signore:
«Ecco, io farò scorrere verso di essa,
come un fiume, la pace;
come un torrente in piena, la gloria delle genti.
Voi sarete allattati e portati in braccio,
e sulle ginocchia sarete accarezzati.
Come una madre consola un figlio,
così io vi consolerò;
a Gerusalemme sarete consolati.
Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore,
le vostre ossa saranno rigogliose come l’erba.
La mano del Signore si farà conoscere ai suoi servi».
Domanda – è il caso di dirlo - da cento milioni: fuor di metafora, chi è, dove si trova oggi la Gerusalemme divina? nella Chiesa Cattolica o nella Congregazione geovista? La risposta merita assolutamente, e prima di ogni altro interrogativo, la nostra ricerca accurata. Quindi sarà legittimo di invitare il TG, come abbiamo fatto noi per la valutazione critica delle credenziali offerte dalla Congregazione dei TG (che si autopropone come Schiavo fedele e discreto; Società Torre di Guardia; Corpo Direttivo dei TG), a fare analogo esame critico nei confronti delle credenziali avanzate a proprio favore dalla nostra Chiesa Cattolica. Le confronti, e valuti "bereanamente", con "apertura di mente", con animo "più nobile di quelli di tessalonica", quali tra le due sono le più ragionevoli.
Noi abbiamo già trattato in questa sede tale problema. Perciò non debbo far altro che riportare , ad utilità di chi non abbia mai fatto tale confronto, un riassunto schematico di alcune caratteristiche che entrambe le denominazioni ritengono basilari e sufficienti per accreditarsi la... promozione.
Nella Torre di Guardia del 1 marzo 2012, da pag. 3 a pag. 8 la WT elenca 5 aspetti per individuare – a suo avviso – chi sarebbero i veri cristiani oggi, così che chi cerca la vera Chiesa di Gesù possa individuarla con certezza. Detti fattori consisterebbero in ciò che i cristiani conosciuti come Testimoni di Geova fanno e, si lascia credere, che altri non fanno. E, poiché essi sono visti come essenziali e discriminanti la vera fede, si dice indirettamente che solo in loro si trovano tali fattori, ed eventuali altri criteri che venissero esibiti da altre denominazioni sono secondari e non pertinenti a scalzare il solido fondamento che proporrebbe la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova come la... vincitrice del concorso tra le molte Chiese pretendenti di essere la vera Chiesa di Cristo.
Ma conosciamo tutti la saggia raccomandazione, ricordata ogni tanto dalla stessa WT sia ai suoi adepti che alle persone che leggono i suoi stampati, di essere "bereani", cioè di esaminare attentamente ciò che ci viene detto per "vedere se le cose stanno realmente così". Questa avevrtenza viene ripetuta in altra forma, anche in quello stesso numero della Torre, subito dopo l'elencazione di quei fattori (che andremo or ora ad esaminare) con un articolo che si intitola: "Dovreste fidarvi della prima impressione?" Quindi noi ci vediamo l'invito ad essere guardinghi e prudenti anche nella valutazione dei 5 aspetti appena reclamizzati.
Prudenza e "bereanità" si impongono verso i 5 fattori esibiti dalla WT come credenziali di essere lei la vera Chiesa di Cristo (un tempo amava chiamarsi "Chiesa", poi ha preferito definirsi "Congregazione") giacché essa è la base della nostra fede; noi infatti cattolici la abbiamo ricevuta dalla nostra Chiesa così come i TG dalla loro Congregazione. E' assolutamente importante verificare se queste basi-radici-fondamenta sono solide o traballanti. I 5 fattori in questione la Torre li desume da comandi dati da Gesù ai suoi discepoli o da caratteristiche da lui indicate che li distinguerebbero:
1) Rimanete nella mia parola;
2) Non fanno parte del mondo;
3) Abbiate amore fra voi;
4) Ho fatto conoscere il tuo nome
5) Questa buona notizia del Regno sarà predicata
Avverto però che, per brevità, in questa sede riporterò solo il secondo dei due POST da noi dedicati a tale analisi che si può leggere, in dettaglio molto più abbondante, in questo stesso forum, sempre nella sezione dedicata ai Testimoni di Geova, alla discussione "La Torre 2012 in tempo reale: analisi per il dialogo", esattamente nei due post del 3 Marzo e del 10 Maggio:
link viewtopic.php?f=3&t=931
A quei due POST rimandiamo i lettori che esigessero maggiori dettagli circa la nostra valutazione critica dei 5 aspetti-fattori esibiti dalla WT. Qui, nel secondo dei due POST dedicati all'argomento, offriamo solo una sintesi di essi per offrire invece, diffusamente, le credenziali che noi riteniamo essenziali ad individuare la vera Chiesa esibite dalla nostra Chiesa Cattolica e disattese dalla Torre di Guardia (giudicherà il lettore se omesse oculatamente o per mancanza di... bereanità nei TG che hanno stilato quel numero del 1 marzo).
Ecco dunque cosa abbiamo scritto in quella sede:
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§1) Non si può dire che i TG «rimangono nella Sua Parola», sia perché fondano la dottrina su una Bibbia manipolata, sia perché, quando la WT ha un sussulto di sincerità, ammette che essi non rimangono neanche con la condotta, con il "fare", nella Parola del Signore. Al massimo deve dire che "si sforzano" di rimanervi. Ma questo non è specifico dei TG, tutti i seguaci di Cristo devono umilmente ammettere che
si sforzano di segure le orme del loro santo Maestro;
2) Non si può dire che il comando di «non far parte del mondo» sia capito nel senso preciso voluto da Gesù che disse chiaramente che non toglieva i suoi discepoli dal mondo, ma voleva che essi fossero pienamente nel mondo per illuminarlo, salarlo fino a sciogliersi in esso, farlo lievitare in buon pane, amandolo nelle sue persone e odiandone e contrastandone "lo spirito" pagano e diabolico, quando è diabolico e non quando è espressione di quei "semi del Verbo" che partoriscono un'etica di tutto rispetto anche in pagani e "laici" di buona volontà ;
3) Non si può dire che i TG obbediscano più di altri membri della "cristianità" al comando «Abbiate amore fra voi» se presso di loro si compiono (e in percentuale rilevante) quei peccati, vergognosi e perfino atroci quando si tratta di pedofilia, che accadono ad ogni latitudine e in ogni confessione e anche nel mondo "laico". E lasciamo agli ex TG di
http://www.infotdgeova.it la narrazione delle altre miserie e cattiverie che sono di casa presso i TG come ovunque. Del resto ammettere che "si sforzano di..." contiene implicitamente l'ammissione che spesso "non ce la fanno a...". Non è vero?;
4) Non si può dire che il TG possa vantarsi dicendo a Dio «Ho fatto conoscere il tuo nome» atteso che: a) fa conoscere di Dio non il vero nome ma solo una pronuncia sbagliata del nome in uso nell'ebraismo; b) se si intende – come si deve! – per "nome" la personalità di Dio, non si può dire che il TG ce la mostri per quella che è, giacché diffonde l'idea di un Dio strutturato sulla falsariga dell'uomo.**
5) Non si può dire infine che i TG «predicano la buona notizia del regno», giacché il regno di cui parlano (salvo che per i privilegiati 144.000) è confinato sulla terra e perciò non corrisponde al "gaudio del tuo Signore" in cui il Padre ammetterà tutti i "servi buoni e fedeli". E quindi l'esca di prospettare di vivere per sempre su una terra paradisiaca, che abbindola quei cristiani inconsapevoli che la loro fede è "molto più preziosa dell'oro" (1 Pietro 1,7), non è una "buona notizia" ma una pessima notizia perché depriva della figliolanza divina quei figli di Dio che, con il battesimo in acqua (quando non è simbolico ma sacramento), sono diventati eredi del regno dei cieli (Romani 8,17).***
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* Si ricorda, per gli inesperti di geovismo, che il CD dei TG elogia molto i lettori che coltivano una attitudine "bereana", vale a dire critica, attenta, indagatrice, che controlla, che sa vagliare e scegliere tra vero e falso, bene e male. Questo aggettivo è formulato dal comportamento degli antichi abitanti di Berea che, evangelizzati dall'Apostolo Paolo, «... erano di mente più nobile di quelli di Tessalonica, poiché ricevettero la parola con la massima premura di mente, esaminando attentamente le Scritture ogni giorno per vedere se queste cose stessero così.» (Atti 17,11 - NM) E siccome la Parola di Dio deve fare da modello di comportamento, noi estendiamo il nostro "bereanesimo" oltre le Scritture, anche agli stampati della Società Torre di Guardia, controllando con molta attenzione se le cose che dicono stanno proprio così.
** Lo incontreremo più volte questo strano "personaggio" che pretende di essere Dio ma, invece di essere Spirito, ha "un corpo di forma ben definita... un cervello... occupa un luogo... è provvisto di organi di senso... non è onnipresente... è di umore variabile... impara l'essere dell'uomo studiandolo... prevede il futuro facendo i conti sulle variabili... è sessuato al maschile... ecc...
*** Questa conseguenza della figliolanza divina che S. Giovanni e S. Paolo hanno dichiarato appannaggio di tutti i battezzati, il geovismo la riserva ai soli 144.000 Unti perché solo loro sarebbero "figli adottivi di Dio", rispetto ai milioni di TG che saranno solo "nipoti".ED ECCO A CONFRONTO LA VEDUTA CATTOLICA, PER QUEI TG CHE SONO DAVVERO INTERESSATI A CONOSCERE COME LA PENSA IL PADRONE DI CASADopo la conclusione offertaci dalla TORRE, noi di... Babilonia ci domanderemo: ma davvero sono quei cinque aspetti elencati dalla TORRE quelli capaci di farci individuare la Chiesa di Cristo? Non sono per caso stati scelti ad arte per depistarci dai fattori decisivi e per fare il gioco della WT che appunto, di fronte ai fattori decisivi, non sa che pesci pigliare perché non li ritrova nella propria struttura? Vediamo di procedere con un po' di logica cercando di indovinare quali potrebbero essere altri fattori, dalla WT non elencati, che la vera Chiesa di Cristo deve per forza avere per presentarsi come tale. Per esempio, non dovrebbe per caso:
1) Avere il collegamento storico con il primo secolo, cioè essere sempre stata presente ed operante nei secoli senza soluzione di continuità?;
2) Riprodurre in se stessa le caratteristiche di Gesù Cristo che l'ha mandata come il Padre ha mandato lui e perciò, proseguire i suoi gesti di salvezza?;
3) Aver mantenuto la successione apostolica per essere la stessa per tutti gli uomini dei tempi avvenire? Oggi soprattutto che c'è una moltitudine di Chiese che pretendono di essere quella vera!;
4) Aver mantenuto la dottrina in maniera certa e indefettibile; sempre la stessa senza aggiunte, sottrazioni, correzioni, incertezze?,
5) Aver predicato ad ogni popolo la Parola di Dio, sia essa scritta (Bibbia) sia tramandata a voce (Tradizione)?
Anche questi sono cinque (per riassumere, giacché potremmo elencarne di altri). Vediamo un po' se sono ragionevoli ed essenziali e, tra Chiesa Cattolica e Congregazione dei Testimoni di Geova, quale delle due può dimostrare storicamente di averli coltivati sempre e di averli tuttora nella sua struttura.
1- COLLEGAMENTO CON LA CHIESA FONDATA DA GESU'La Chiesa Cattolica potrebbe affidare la prova di questo suo collegamento a qualsiasi storico, anche non credente. Invece abbiamo che, al riguardo, il geovismo brilla per la sua assenza nei secoli. Quando parla della propria storia accenna all'era apostolica e poi salta a piè pari all'epoca moderna. Poi cerca disperatamente di individuare dei TG, che per l'occasione sono definiti "devoti servitori di Dio", negli eretici del cattolicesimo, nei giusti dell'Antico Testamento, fino a dire che il primo TG sarebbe stato nientemeno che Abele!
Naturalmente in questo modo si esce dalla serietà perché quelle persone, per essere rappresentanti del geovismo avrebbero dovuto avere le stesse convinzioni fondamentali di fede che il geovismo oggi insegna, il che non è. Inoltre si richiede anche che nella storia il nucleo di tali TG si sia reso visibile, individuabile, almeno a livello dirigenziale. Ma anche in questo abbiamo una totale assenza del cosiddetto "Schiavo fedele e discreto" geovista, cioè del rimanente dei 144.000 Unti! Senza contare le trovate esilaranti per... tappare dei buchi di illogicità. Ad es. data la concezione del popolo di Dio che il geovismo ha avuto fino al 1935 (epoca in cui sono state inventate sia la categoria delle
Altre pecore che la terra paradisiaca) il geovismo era composto dal solo rimanente dei 144.000 Unti, definito lo Schiavo di Geova, destinato al Reame dei cieli. Il che poneva alla WT il problema di trovare chi mai fosse, precedentemente a quella data il soggetto, che gli Unti, come insegnanti, pascevano con le verità geoviste. E allora, non essendoci quella che oggi è la serie B dei salvati, le Altre Pecore, si disse che essi "pascevano se stessi" facendo sia la parte degli insegnanti che degli... insegnati!
2- RIPRODURRE IN SE' LE CARATTERISTICHE DI GESU'Ma Gesù, come si evince dalla Bibbia, ha svolto tre mansioni: sacerdotale, profetica e regale. E' stato
Sacerdote, dando culto al Padre; è stato
Profeta evangelizzando; è stato
Re, come pastore, guida, condottiero, servo delle sue pecorelle.
Sono esattamente queste le caratteristiche che la Chiesa Cattolica riproduce in sé: il culto lo svolge con la lode di Dio (S. Messa, Liturgia delle Ore ecc...) e amministrando i sacramenti; la funzione profetica facendosi Madre e Maestra di tutti, propagando le idee divine del Vangelo e illuminando i problemi etici che emergono nei vari momenti storici; e la funzione pastorale-regale di servizio la svolge con le sue strutture e istituzioni (Congregazioni pontificie, Istituti religiosi, parrocchie ecc...) e soprattutto con le varie strutture della Caritas.
Di nuovo, se passiamo al geovismo, troviamo che tutto ciò è ridotto alla sola funzione profetica della predicazione (che viene allargata a forma di culto definendola indebitamente anche "adorazione"). Del resto essa sembra essere l'unica cosa ragionevole da fare, data la persuasione che presto la società civile finirà nel massacro di Armaghedon, dopo il quale si ricostruirebbe un "nuovo mondo". Il TG è invitato a pregare privatamente. Prima o dopo le riunioni c'è qualcuno che prega a nome di tutti. Ma quanto a dare culto a Dio in maniera collettiva, non esiste altra celebrazione pubblica se non la "Commemorazione della morte di Cristo", una sola volta l'anno.
3- AVER MANTENUTO LA SUCCESSIONE APOSTOLICAAbbiamo di nuovo il gigantesco buco-assenza che il geovismo non può non accusare per la sua Congregazione (dato e non concesso poi che nel primo secolo esistesse
la loro Congregazione!). Questa assenza della Congregazione geovista nella storia depone per la grave carenza di un aspetto essenziale della Chiesa. Cristo, avendola fatta per essere luce e strumento di santificazione per tutti gli uomini di tutti i tempi e luoghi, le ha donato il suo Spirito che, come dice S. Paolo, ha suscitato in essa maestri, pastori, profeti ecc... Ed essa si è organizzata in sacerdozio gerarchico a partire dalla pienezza dell'ordine sacro che Gesù ha dato agli Apostoli, i quali si sono creati dei collaboratori (presbiteri e diaconi).
E' vero che nel geovismo esistono dei presbiteri detti "anziani" (una sorta di capi) e "servitori di ministero" (una sorta di diaconi). Ma è dottrina dichiarata che si tratta di una struttura dirigenziale che non ha nulla di sacerdotale. Manca la trasmissione che veniva significata dalla imposizione delle mani e dalla preghiera che invocava lo Spirito sugli ordinandi. E poi è vero che i 144.000 Unti sono detti "sottosacerdoti con Cristo", ma la loro funzione "sacerdotale" sarà svolta solo nel millennio dopo Armaghedon e consisterà in una non meglio spiegata "applicazione dei meriti di Cristo" per "risanare fisicamente e mentalmente i sopravvissuti ad Armaghedon e i risuscitati". Non c'è alcuna possibilità di paragone... Lo Schiavo geovista, nella storia, brilla per la sua assenza anche nella sua funzione profetico-evangelizzante.
4- AVER MANTENUTO L'INDEFETTIBILITA' DELLA DOTTRINADa questa funzione, di intuizione ovvia perché ogni essere umano futuro aveva diritto a ricevere l'essenziale della dottrina salvifica predicata da Gesù, è derivata nella nostra Chiesa cattolica la coscienza della funzione primaziale di Pietro che, ravveduto dal suo peccato, doveva "confermnare i fratelli nella fede". Funzione che gli è stata riconosciuta sin dal primo secolo, così che quando la sede di Pietro si è trasferita dalla Palestina a Roma, lentamente si è creata nelle varie Chiese dell'Orbe la coscienza di guida suprema del romano Pontefice. Così, la decisione espressa dal Papa, vescovo di Roma, fu vista dirimente nei problemi di fede e di morale, fino a creare lo slogan "
Roma locuta, causa finita!" E il Vescovo di Roma, sulla falsariga di ciò che ha fatto S. Pietro nel primo Concilio di Gerusalemme e negli Atti degli Apostoli, ha esercitato anche in maniera solenne tale funzione di guida tramite i vari Concili Ecumenici. Fino al punto che nella Chiesa universale, riunita in Concilio, soprattutto dopo i disastri scismatici dell'ortodossia e del protestantesimo, è maturata anche la convinzione (senz'altro ispirata dallo Spirito Santo) dell'infallibilità pontificia che prima era esercitata solo collegialmente nei Concili. Essa è stata compresa anche come privilegio personale del Papa nel caso di disaccordi insormontabili; ma limitata ai soli pronunciamenti
ex cathedra che, come è noto, avvengono rarissimamente. Gesù-Dio insomma sapeva dello sbandamento e del dissenso dottrinale che un libero esame della Bibbia avrebbe provocato. Non può non aver provveduto una "roccia" capace di sostenere anche questo tentativo diabolico di sgretolare le fondamenta della Sua Chiesa.
Se passiamo, per confronto, a vedere cosa avviene nel geovismo a questo riguardo, abbiamo una desolazione totale. Esso, mancando di una autorità istituita da Gesù, fa appello a una diretta gestione divina che definisce "teocratica". Ma così riesce solo a gettare biasimo sulla conoscenza e imparzialità di Geova, dal momento che sono state emanate decisioni "teocratiche" che in seguito sono state smentite. Il CD dei TG, maldestramente, per tappare le falle dei ripensamenti dottrinali, ricorre ora alla teoria del
bordeggio, ora a quella della
luce crescente, ora a quella della
verità presente, o della
verità come allora era conosciuta e ad altri ammennicoli che riescono solo a confondere il fedele TG e non cancellano affatto la pecca che la WT, o Schiavo che sia, pur denominandosi "parte terrena del Canale di Geova" ha dato direttive e insegnato, come divine, cose che in seguito ha rigettato come false e demoniche. Questa nostra disamina di ciò che si stampa sulla TORRE ne è una prova eloquente.
A riguardo dell'infallibilità della chiesa (di cui quella pontificia è una partecipazione) è interessante notare come il geovismo cada in pacchiana contraddizione contestandola oggi, ma riconoscendola legittima e presente nell'opera di compilazione del Canone biblico (avvenuta in maniera ufficiale verso il 400 al Concilio Regionale cattolico di Cartagine e riconfermata tale e quale in modo solenne al Concilio di Trento). I TG infatti usano un libro sacro che è stato definito "Parola di Dio" dalla Chiesa Cattolica! Se si aggiunge che il geovismo ritiene che la Chiesa Cattolica a quel tempo era tutta dominata da Satana non si capisce proprio come mai Satana non abbia sviato le menti dei Vescovi conciliari facendo loro approvare come Scritture (il futuro unico volume chiamato Bibbia) degli scritti non ispirati!
Ulteriore incoerenza va accusata quando i TG, al seguito della riforma protestante di cui sono figli, hanno accettato la espunzione dalla Bibbia di 7 libri. Qui siamo alla schizofrenìa pura perché si è praticamente riconosciuta dapprima l'infallibilità alla Chiesa Cattolica nella scelta dei libri e poi, negatala a lei, la si è riconosciuta a Lutero per la decisione di accettare un Canone nuovo, ma senza ricordarsi Lutero non era e non ha mai sostenuto di essere infallibile in questa decisione! Occorre dirlo che, prima della sua ribellione, lui accettava pacificamene i... magnifici 7 come Parola di Dio?
5- AVER PREDICATO LA RIVELAZIONE DIVINA A TUTTIQuesto punto voglio trattarlo avendo davanti un foglio che i TG portano sempre con sé. E' intitolato "
Roma e la Bibbia". In esso si sostiene che la Chiesa Cattolica avrebbe osteggiato la diffusione della Bibbia, sottraendo così la parola di Dio a tutti i figli di Adamo che, come creature di Dio, ne avevano diritto. Addirittura vi si sostiene che questo sarebbe avvenuto perché la Bibbia non contiene la dottrina che la Chiesa propaga, ma la condanna.
A parte il fatto che questo fogliolino denigratorio non è stato scritto ufficialmente dalla WT ma è di matrice protestante (diciamo del protestantesimo più retrivo, poiché oggi c'è una buona aliquota di confessioni protestanti in fraterno dialogo ecumenico con noi) e contiene anche accuse che i TG non farebbero mai poprie perché riguardano punti di dottrina che il geovismo non insegna (per es. si lamenta che solo il sacerdote beve il vino quando Gesù comandò "bevetene tutti")*.
Mi chiedo solamente: ma stanno o no rimproverando alla Chiesa il peccato di omissione di non aver diffuso la Bibbia? Allora vuole dire che riconoscono che era della Chiesa il compito di fare questa diffusione! Allora vuol dire che nel loro pensiero è lei la vera Chiesa di Cristo! Altrimenti perché rimproverarla? Se essa fosse una struttura asservita a Satana, osteggiando la Bibbia non avrebbe fatto altro che il suo mestiere!
Ma l'accusa merita di essere ritorta. Se invece fsi sostiene che non era lei la vera Chiesa, allora la domanda circa il dovere di diffondere la Bibbia al popolo va girata a quella struttura che pretende di essere la vera Chiesa. Ma la Congregazione geovista, che appunto lo pretende, può dire di aver fatto questo? Può dimostrare di aver diffuso la Bibbia nei secoli? E come, se abbiamo visto che essa brilla per la sua assenza per almeno 17 secoli, cioè dalla fine del primo secolo in cui sarebbe scoppiata la "grande apostasia" alla comparsa di Russell e della Congregazione praticamente nata nel 1879 insieme alla
Torre di Guardia?
E anzi, è stata o no la Chiesa cattolica che, non appena l'impero Romano ha soppiantato quello di Alessandro Magno, ha fatto tradurre il Nuovo Testamento dalla
koiné in cui è stato scritto (lingua greca parlata al tempo di Gesù insieme all'aramaico) nella nuova lingua latina diffusa dall'impero, con la versione della Vulgata commissionata a S. Girolamo da papa Damaso? E durante i secoli è stata o no lei a divulgare il vangelo con la predicazione, la scuola di religione e il catechismo? E per chi non sapeva leggere non ha forse illustrato gli episodi biblici nelle sue innumerevoli chiese con pitture e mosaici? (opera questa definita la
Biblia pauperum)
Ma, passando all'epoca moderna, è vero o no che è stata la Chiesa Cattolica, con Papa Giovanni XXIII, a volere la Bibbia per ogni famiglia così che è nata la famosa Bibbia delle Paoline a 1000 lire verso il 1960, cioè 7 anni prima che la WT editasse la sua
Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture in italiano?
Infine dovremmo anche chiederci: ma quanta gente sa leggere la Bibbia, anche tradotta in italiano, e capirla in tutto e per tutto? Anzi, quanta gente sapeva leggere semplicemente nei secoli passati visto che la scolarizzazione è avvenuta in tempi recenti e ad inizio 1900 c'era ancora una massa notevole di analfabeti? Non è evidente che la strada migliore per far conoscere la Parola di Dio era e resta per il popolo quella di predicarla? E questo la Chiesa non lo ha fatto fedelmente ogni domenica e feste comandate? Ogni cristiano di età adulta che non abbia dormicchiato la Domenica a Messa, conosce anche grazie alla sola predicazione (poi affiancata da giornali, riviste, Radio, Televisione, Internet) il pensiero di Dio necessario alla santificazione e alla salvezza. Lo conosce nella sua sostanza, anche se non sa i nomi dei libri biblici.
Conosce la dottrina, al punto (è stato il mio caso all'inizio) da percepire "a pelle" che il messaggio geovista non corrisponde in tutto e per tutto alla Bibbia. Questa percezione è stata la difesa della mia fede venticinque anni fa, e mi ha dato lo stimolo a dedicarmi allo studio del geovismo come catechista di adulti per aiutare i miei fratelli di fede e per dialogare confrontandomi con i TG.
In conclusione perciò posso dire che la prima difesa dei cattolici può poggiare sulla condizione tassativa che i TG, volendo dialogare con noi, usino solo la nostra versione della Bibbia. Il Cd dei TG del resto fa dire loro che sono lieti di usare qualsiasi versione biblica noi preferiamo (cf
Ragioniamo pag. 402). ma mica è vero! Se infatti i TG sono costretti ad usare la nostra versione CEI della Bibbia si vedrà che i punti nevralgici della loro versione sui quali poggiano le loro deformazioni dottrinali nella versione cattolica sono tradotti diversamente. E quindi la loro "letizia" si trasformerà in tristezza, almeno momentaneamente. Diverrà però grande gioia quando realizzeranno di essere stati loro stessi depistati dalla verità biblica proprio grazie alla loro traduzione artefatta. Gioa perché ciò li avvierà verso gli "accertamenti bereani" che lo condurranno alla liberazione e alla conquista della vera verità biblica.
E' questo accertamento che ha fatto scrivere a Mons. Minuti (già professore di greco e presidente del GRIS nazionale) il libro "
I Testimoni di Geova non hanno la Bibbia", Coletti a San Pietro).
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* Non può essere una lamentela geovista perché nel geovismo l'assumere il pane e il vino alla Commemorazione della morte di Cristo non è appannaggio di tutti, ma solo degli Unti rimanenti sulla terra.§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§Seconda Lettura Gal 6,14-18Fratelli, quanto a me invece
non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale
il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione,
ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio.
D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.
"non ci sia altro vanto che nella croce... crocifisso": nella NM trovIamo, al solito «non avvenga mai che io mi vanti se non nel palo di tortura... messo al palo». A parte che rimane strana l'immagine di un mondo messo al palo, abbiamo già ricordato come il fondatore dei TG Russell venerasse la croce e che Rutherford, secondo presidente, disse di vantarsi della croce di Cristo e ha ritenuto e inseganto pertanto, per ben tre lustri, come verità trasmessa da Geova tramite il suo "Canale", che Cristo fosse stato crocifisso su una croce a due bracci, come la conosciamo da secoli.
E' solo verso il 1930 che (sempre Geova tramite il Canale?) lo avrebbe informato che la croce è un simbolo pagano scurrile che offende l'Altissimo e che la verità era che Gesù era stato martirizzato dai Romani appendendolo "ad un albero", tesi che durò breve tempo e che fu cambiata con quella tuttora vigente di una "croce" a forma di semplice palo verticale. Che (ohibò) - ma forse lo ignorava! - era un simbolo ancor più scurrile che la croce.
Nulla da dire se la cosa fosse trattata in base ad indagine storica. Le testimonianze storiche sulla croce tradizionale non temono smentita. Molta perplessità invece se si pretende che tale verità di una croce, prima normale e poi a forma di palo sia oggetto di fede trasmessa, sia prima che dopo, da Dio stesso.
"ma l'essere nuova creatura": fa riferimento, come sappiamo al battesimo, sostituivo della circoncisione, che dona l'adozione a figli di Dio e la partecipazione alla divina natura (vita divina) tramite la grazia. Tale pregnante valenza, ricavabile da una analisi accurata di S. Paolo e S. Giovanni, i primi grandi teologi della rivelazione donata da Gesù, viene offuscata dalla versione geovista che traduce «ma una nuova creazione [è qualcosa]» Espressione nebulosa che comunque insinua che non si alluda all'essere nuova creatura personalmente in forza del battesimo ma forse a una "nuova creazione" esterna (riferibile al Nuovo Mondo?).
"La grazia... sia con il vostro spirito": diventa nella NM «L'immeritata benignità del nostro Signore Gesù Cristo [sia] con lo spirito che voi [mostrate] fratelli». Qui la deformazione è grave. Abbiamo già denunciato l'arbitrio e la stranezza di rendere "grazia" (dono di Dio che dà la vita divina) con "immeritata benignità" (mero atteggiamento di benevolenza da parte di Dio). Ma qui c'è anche da chiedersi come mai l'immeritata benignità viene riferita ora come proveniente da Cristo il quale è esso stesso – come si legge in NM Giovanni 1, 14 - oggetto di immeritata benignità da parte di Geova?
E come mai la dizione "il vostro spirito" che fa riferimento stretto alla parte intima dell'essere umano, grazie alla quale esso si differenzia dalle bestie, viene cambiato in atteggiamento psicologico, sociale, in carica di entusiasmo e simili? Non c'è il fondato sospetto, con quella aggiunta di "mostrate" che non esiste nell'originale, di non far dire alla Bibbia ciò che dice? ovvero la sua allusione appunto allo spirito o anima dell'uomo distinto dal corpo che lo relaziona con l'esterno?Vangelo Lc 10,1-12.17-20In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa.
Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco,
io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
"Non passate da una casa all'altra": idem la NM «Non vi trasferite di casa in casa». Poi, non si sa come se si dice di obbedire alla Bibbia, la WT ha stabilito che i suoi predicatori vadano proprio "di casa in casa"!
"Io vi ho dato il potere". Già "io". Se Gesù non fosse altro che un uomo, avrebbe detto "Geova vi darà il potere di...". Siamo cioè di fronte a una "rapina della gloria che spetta a Geova o alla verità di ciò che Gesù asserì dicendo: "tutto ciò che ha il padre è mio"? Sì, tutto, compresa cioè la potenza, l'onniscienza, il potere creativo e quant'altro è, e non può non essere, esclusiva pertinenza della natura divina. Solo in tale "comproprietà o condominio" non sarebbe rapina da parte di Gesù dire che lui ha e perciò dona il potere di..., come anche quello di donare la grazia (la sua vita divina) di cui alla Lettura precedente.
«In patientia vestra possidebitis animas vestras»... aliorumque. (Lc 21,19)