sassio ha scritto:catechista ha scritto:Mi riferisco al numero di Settembre.
Io trovo queste parole allucinanti. E' una logica che mi lascia senza parole! Se ci fosse uno strizzacervelli per analizzarle psicologicamente (o psichiatricamente!) ci farebbe proprio un gran regalo. Soprattutto vorrei capire che idea di giustizia hanno i Capi dei Testimoni e se è vero che essa collima con l'insegnamento biblico.
«In quel giorno della resa dei conti, i bambini, o rami, saranno giustamente trattati in base alla valutazione che Dio avrà fatto delle loro radici, i genitori, che sono responsabili dei figli. I genitori malvagi non avranno discendenti che ne perpetuino le vie malvage.» (TOR, 22/4/1995 p. 22).
Scusa quali parole???
Quelle in calce si riferisco al 1995, sappiamo che sono ancora valide ma non sono richiamate nel numero di settembre, o sbaglio?
Fai bene attenzione. Catechista è una mia vecchia conoscenza sin da quando scrivevo nel forum
infotdgeova.it e ha imparato a pensare molto sui testi. Lei si riferisce al mio commento alle parole (che sono a pag. 10 di questo numero di settembre della Torre) che dicono "
Solo i malvagi impenitenti verranno distrutti ad Armaghedon". la citazione del 1995 l'ho riportata nella mia nota di commento per mostrare come la WT, avendo assicurato in passato che geova avrebbe distrutto
non solo i malvagi ma anche i figlioletti di essi, contraddice se stessa insegnando ora una cosa e ora correggendola.
Però Catechista ha voluto sottolineare il contenuto dottrinale, appunto "allucinante", di quella vecchia citazione che dovrebbe farci capire in maniera direi esplosiva come la WT anche facendo tali deduzioni dalla Parola di Dio che dice "non lascerà né radice né ramo" tutto può trasmetterci fuorché la comprensione della verità biblica.
Infatti quel "né radice né ramo" deve significare l'eliminazione di tutta la malvagità che, metaforizzata come un albero che dà frutti marci (rami) perché la radice è marcia, merita di essere totalmente eliminato. Ma per frutti-rami marci non si possono intendere i figlioletti di gente malvagia, ancora incapaci di intendere e volere, ma solo ed esclusivamente le azioni malvage dei loro genitori; tutte le azioni malvage, anche le più... periferiche e minute.
I figli, finché sono incapaci, sono soggetti che non hanno alcuna colpa e non possono essere trattati "
giustamente in base alla valutazione che Dio avrà fatto delle loro radici, i genitori". Una tale valutazione sarebbe ingiusta; e perciò si tratta di un modo allucinante di capire la Bibbia.
Né la WT potrebbe far ricorso al fatto che i pensieri di Dio non sono come i nostri. Giacché questo è vero ma ha senso solo se si intende che sono più saggi, più giusti, più illuminati... più tutto insomma, e non certo inferiori a quella che con tutta evidenza i nostri piccoli cervelli umani ci dicono essere vera e sacrosanta giustizia. Dio deve essere più grande del nostro cuore e non inferiore. E se noi riteniamo ingiusto questo trattamento di innocenti, Dio non può ritenerlo giusto.
Per chi avesse deposto la sua intelligenza ai piedi del letteralismo e fondamentalismo biblico (che riesce solo a travisare il senso della Bibbia invece di proteggerlo come desidera) e fosse convinto che solo la Bibbia spiega la Bibbia e solo la Bibbia ci insegna ciò che è vero-falso, giusto-ingiusto, bene-male, ricorderemo che Abramo, saputo del proposito del Creatore di distruggere interamente le città di Sodoma e Gomorra esclamò "Non sia mai che il giudice di tutta la terra commetta una tale ingiustizia! Leggiamolo: «25 È impensabile da parte tua che tu agisca in questa maniera per mettere a morte il giusto col malvagio così che debba accadere al giusto come al malvagio! È impensabile da parte tua. Non farà il Giudice di tutta la terra ciò che è giusto?» (Genesi 18,25 - NM) E la cosa interessante è che Dio approvò tale ragionamento, cioè che sarebbe stata una ingiustizia (in effetti la Sua fu una mossa pedagogica per spremere da Abramo l'amore per il suo prossimo). La NM geovista ha scritto "impensabile". Catechista ha scritto "allucinante". Non è lo stesso?
Ma aggiungerò anche una domanda per aiutare i TG a capire che non è vero che l'etica, la valutazione di ciò che è bene e male, ci viene solo dalla Parola di Dio; e la dirò anche per far capire che anche la Bibbia è soggetta alla intelligenza umana, appunto quando la sua "spiegazione" (che è interpretazione trasmessa sempre da un mediatore umano!), ci risulta allucinante. Si è mai riflettuto che ai tempi di Abramo non esisteva ancora una riga di Bibbia? Chi è allora che ha detto alla mente di Abramo che un tal comportamento - quello di massacrare innocenti insieme a ingiusti - perfino se il massacro venisse da Dio padrone della vita di tutti, sarebbe stato ingiusto?
E ancora, e stavolta la riflessione intende evidenziare come la filosofia aiuti a capire la verità, e non ad imbrogliarla "demonicamente" come pensano i TG "culturalmente indifesi". Aggiungo due riflessioni filosofiche e precisamente di ordine antropologico sull'argomento.
La prima: Dio non può trattare le cose da lui create esigendo da loro ciò che non è dato ritrovare nella loro natura. Non può incolpare eticamente una tigre se ha sbranato un uomo. Ogni bestia feroce eticamente è innocente. Nell'uomo le cose stanno diversamente. Ed è la natura intelligente dell'uomo a fargli capire ciò che è bene e ciò che è male. Perciò l'uomo va giudicato in ciò che è specifico della sua natura: l'intelligenza, la consapevolezza. Ecco quindi che sarebbe ingiusto se Dio trattasse da persone coscienti e responsabili creature che, anche se umane, non hanno raggiunto il pieno sviluppo e perciò, essendo ancora incapaci di intendere e di volere, sono irresponsabili.
La seconda: se da un lato è vero il detto che "i figli seguono le orme dei padri... tale figlio quale padre", esperienza conferma che spesso e volentieri se ne discostano. Ogni persona, anche la più indottrinata e condizionata, ha la possibilità di emanciparsi e mettersi contro gli insegnamenti ricevuti. Quindi pensare che i figli minori da adulti seguiranno pedissequamente le orme dei padri mavagi divenendo anch'essi malvagi, significa considerare gli esseri umani come robot, privi di libertà. Il che è contrario al vero; un vero confermato dall'esperienza di personaggi biblici e di personagtgi del mondo, a tutte le latitudini e in ogni momento della storia.