Sospetti sull’esistenza di sette sataniche

Segnalazioni di giornali, riviste, trasmissioni radio-televisive che riguardino i Movimenti Religiosi Alternativi e le tematiche a questi connesse.

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Sospetti sull’esistenza di sette sataniche

Messaggioda Erik » mer giu 18, 2008 12:56 am

Ecco una breve rassegna stampa di alcuni eventi occorsi recentemente a Firenze. Un gruppo di ragazzi appartenenti ad una setta satanica sono stati arrestati con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere.

Un caro saluto a tutti

Enrico



FENOMENO INQUIETANTE - Sospetti sull’esistenza di sette sataniche
Elisa Cecchi
Resti di animali, tracce di riti e scritte ineggianti al diavolo in edifici in città, a Calci e Marina
PISA. Se a Firenze si riaprono i fascicoli sulle morti sospette dei boschi della Lunigiana, a Pisa il rischio di costituzione di sette sataniche trasuda dalle mura di alcuni edifici abbandonati della città. In molti casi si tratta soltanto di scritte tracciate a caso e prive di una chiara intenzione satanista. Sono moltissimi, infatti, i giovani che, spesso per incoscienza, spesso per noia, visitano gli edifici abbandonati alla periferia di Pisa lasciando scritte su qualche parete una traccia del proprio passaggio. In altri casi, se si scava più a fondo, si scoprono graffiti che sembrano tracciati con maggiore consapevolezza e chiaro riferimento ad un mondo occulto che niente ha a che fare con i movimenti dark o metal post-adolescenziali.
La distinzione, infatti, tra i ragazzi che in cerca di avventure stile “Goonies” si introducono in edifici in ristrutturazione o abbandonati, e protagonisti invece legati attivamente a gruppi satanisti attivi in Toscana sino dal 2000 è nettissima, e spesso sono proprio i ragazzi stessi a diventare testimoni di episodi inquietanti che sembrano dimostrare come alcuni luoghi della città siano divenuti ritrovo per messe nere od inquietanti rituali macabri.
È, a esempio, il caso dell’ex monastero trappista ormai abbandonato nelle vicinanze di Calci. Di giorno, moltissimi curiosi si introducono nelle vecchie cucine o nei sotterranei dell’edificio.
Di notte, in molti sono pronti a giurare che qualcosa di più inquietante accada lì dentro: sono proprio alcuni ragazzi, che fermiamo all’uscita del monastero, a raccontarci di scritte sataniche inquietanti e cadaveri di animali ritrovati all’interno del monastero pericolante.
«I riferimenti al satanismo sono evidenti - racconta un ragazzino - noi veniamo qui solo perché è un po’ un’avventura entrare nel monastero, non vogliamo fare niente di male. Ma probabilmente qualcun altro si, ed era lo stesso anche alla Motofides: un sacco di volte abbiamo trovato invocazioni a satana o scritte rovesciate».
E dai racconti di diversi ragazzi emergono particolari inquietanti, forse in parte frutto di fantasia ma confermati dai messaggi effettivamente presenti nei locali del monastero, dove i simboli satanici e le maledizioni sono ricorrenti: qualche ragazzo racconta di aver trovato anche cadaveri di faine e gatti, oltre che corde appese al soffitto e macchie di sangue.
Anche nel caso dell’edificio, ormai demolito, a Marina di Pisa, si racconta di scritte inquietanti tracciate sui muri, come croci rovesciate, pentacoli o numerologia satanica. Ma anche altri luoghi in provincia sono conosciuti come punti di ritrovo “occulti”: è il caso di ex ville ormai diroccate presenti lungo il percorso ciclabile delle Piagge o a Tirrenia.
Anche in questi casi basta osservare le pareti per accorgersi che, per scherzo o meno, qualcuno si è divertito ad evocare il diavolo con scritte rosse e nere che ricoprono i muri.
Quello dell’evocazione satanica è divenuto anche a Pisa, dunque,un fenomeno reale ma dai confini molto labili, che spaziano dallo scherzo alla leggenda metropolitana (sono moltissime le case della città divenute oggetto di leggenda senza che in realtà vi fosse mai accaduto niente), dalla suggestione creatasi in seguito alla recente sparizione di numerosi gatti neri a, forse, vere e proprie devianze potenzialmente pericolose: secondo gli esperti, in Toscana sarebbero infatti presenti circa 70 gruppi di satanisti composti da più di 500 membri.

Fonte - Il Tirreno, 16 giugno 2008
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Tracce di Satana in Maremma

Messaggioda Erik » mer giu 18, 2008 12:56 am

RITI DIABOLICI IN PROVINCIA - Ragazzi di 13 anni o poco più attirati dal mistero dell’occulto. Molti i resti di pratiche oscure
Tracce di Satana in Maremma
Claudio Bottinelli
Certa la presenza di sette «acide», formate da giovani
GROSSETO. Maremma, terra di Satana. Affermarlo è esagerato, e non esistono riscontri oggettivi - almeno secondo le forze dell’ordine - che portino ad affermare la presenza nella provincia di Grosseto, di sette sataniche organizzate. Ma è anche vero che tracce di messe nere, di riti diabolici, di malefici ogni tanto si trovano; e accade con una certa frequenza.
Più volte è accaduto in quel che resta dell’Abbazia di San Guglielmo, per esempio, e perfino in un campo alla periferia della città, verso l’aeroporto, c’è stata la segnalazione di strani rituali che gruppi di persone facevano nella notte lasciando sul terreno segni evidenti di riti satanici: candele disposte in certi modi, e addirittura soldi abbandonati in un oliveto. Neppure i cimiteri sono stati risparmiati ed è accaduto di trovare tombe devastate durante la notte o chiese profanate; è accaduto per esempio al cimitero di Sterpeto. Ed è stato trovato un casale nella zona di Alberese con muri dipinti di nero, candele bruciate, teschi; e la stessa cosa è accaduta a Roccatederighi. Secondo Maria Pia Gardini, dell’associazione Aris Toscana, «Grosseto e provincia pullulano di satanismo di tipo “fai da te”, poiché viene praticato da ragazzi di 13 e 14 anni che non sanno bene cosa significano i gesti che compiono. Solitamente si drogano, bevono alcool e dopo, nel momento del fervore, si colpiscono a vicenda oppure compiono gesti sacrileghi».
Una affermazione, questa della Gardini, sulla quale sembrano esserci numerose conferme. Come dimostrerebbe anche l’intervento di una insegnante della quale pubblichiamo l’intervista.
Sette sataniche? Il termine è grosso e sproporzionato.
Vero è invece - come risulta anche alla polizia e come è emerso nelle denunce di un paio di anni fa quando cinque giovani arrivarono a strappare le braccia a un Cristo in croce - che in Maremma sembra essere forte la presenza delle cosidette “sette acide” formate per lo più da giovani (dai 15 ai 25 anni, ma sopratutto minorenni) che si lasciano affascinare dal mistero dell’occulto, si inebriano di musiche cosiddette “diaboliche” e finiscono con il seguire persone più grandi che affascinano le loro menti con racconti sul diavolo e le inebriano con sostanze stupefacenti.
Chiudere gli occhi e far finta che questo non accada, in Maremma, vuol dire fare come gli struzzi. Sono realtà che i giovanissimi conoscono e che, alla fin fine, sono protagoniste dei riti notturni di cui ritrovano poi tracce qua e là, da Grosseto all’Argentario a Manciano e particolarmente attorno a Saturnia.
Voler tentare una mappa di questo mondo che guarda verso Satana è difficile, se non impossibile. Se però si ricorda che qualche anno fa la nostra provincia fu sede di un convegno nazionale sul diavolo, c’è da ritenere che la scelta del luogo non sia stata del tutto casuale. Ed è cosa certa che la Maremma è famosa da sempre per il gran numero di maghi e streghe, di persone che sono pronte a fare “fatture magiche” arrivando perfino a varcare le soglie della magia nera. Sono cose che fanno parte della cronaca di tanti anni. Cronaca che parla anche di una Maremma che è scelta talvolta da persone che abitano in altre province (Firenze e Siena soprattutto) che vengono quaggiù per fare i loro riti. La scarsa densità di popolazione in certe zone favorisce queste cose e d’altra parte che la Maremma fosse indicata come sede di sabbe e riunioni malefiche è cosa che risale fino al medioevo.
Oggi, poi, basta usare internet per impossessarsi di rituali per qualunque tipo di messa o rito diabolico. Ed è cosa da dare come certa che ci sono giovani che usano a man bassa questi siti “diabolici” per trarne ispirazione e suggerimenti. Forse anche spinti da una mancanza di valori che va facendosi sempre più pesante.
Parlare dunque in Maremma di sette sataniche capaci di sacrifici cruenti o di altri malefici appare eccessivo. Ma occhio a giovanissimi. Non sono pochi coloro che vengono attratti dal mistero e che, come dimostra l’intervista della professoressa che riportiamo, finiscono per prendere una brutta strada. Le cui conseguenze sono state ben delimitate dall’allora monsignore Angelo Scola, undici anni fa.

Fonte - IL TIRRENO, 11 giugno 2008
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Satanismo: un po' di luce sul mondo delle ombre

Messaggioda Erik » mer giu 18, 2008 12:57 am

Alla luce degli ultimi eventi di cronaca nera legati a gruppi di cosiddetti “adoratori di Satana”, aumenta la curiosità attorno a fenomeni così inquietanti. Ci chiediamo quindi cosa si intende esattamente col termine “satanismo” e quali sono le sue origini storiche. Secondo il sociologo Massimo Introvigne, uno dei maggiori esperti italiani di culti esoterici, si possono distinguere ben quattro ceppi, a ciascuno dei quali si ispirano poi i vari gruppi di satanisti. Esiste il Satanismo “razionalista”, che vede Satana semplicemente come un simbolo del male ed ha una visione del mondo anticristiana, edonista ed immorale. C'è il Satanismo “occultista”, il quale accetta la versione biblica della Creazione e della cacciata degli angeli ribelli dal paradiso, schierandosi ovviamente dalla parte di questi ultimi. Il Satanismo “acido”, dove il diavolo è solo una figura pretestuosa per organizzare incontri a sfondo sessuale e orgiastico, dove si sottopongono a pressioni psicologiche i partecipanti (adepti) e si assumono varie sostanze allucinogene e stupefacenti. Per ultimo abbiamo il cosiddetto Luciferismo, dove il diavolo viene appunto chiamato Lucifero (angelo della luce), e si venera non in quanto incarnazione del male bensì come un angelo che si è ribellato alla perfidia di un dio prepotente.
In Italia esistono varie sette, tuttora attive e che contano al loro interno numerosi adepti. Per esempio esiste una setta chiamata “i bambini di Satana”, che è la più famosa. È stata fondata da Marco Dimitri, (il quale si autodefinisce incarnazione del diavolo), conta circa 60 adepti, ha sede a Bologna e rientra nel gruppo del satanismo razionalista. Altra setta di una certa importanza è quella delle cosiddette “Chiese di Satana di Torino”, che vanta più o meno seicento seguaci. Al loro interno si celebrano vere e proprie messe nere, in cui viene venerato Satana e rinnegato Dio; si utilizzano amuleti, crocifissi messi al contrario e profanati. Questa setta, quindi, è da annoverare nel gruppo del satanismo occultista. Efrem del Gatto è il fondatore di un'altra importante setta, di impronta luciferina, che conta 150 adepti ed ha sede a Roma: la “Confraternita Luciferina”. Durante le messe nere si eseguono autoflaggellazioni come sacrificio a Lucifero, inteso come “principe perfetto della luce”. A Bassano del Grappa, invece, ha sede una setta clandestina, il “Cerchio satanico”, ispirata alle azioni e al pensiero di Charles Manson, ed ovviamente appartiene al ceppo satanista acido. Altra setta clandestina è quella dei “Figli di Satana”, di ceppo razionalista, attiva in Piemonte e dedita soprattutto alla profanazione di cimiteri di campagna. Un gruppo misterioso e tutto al femminile, scoperto di recente a Pescara è quello chiamato “Ierudole di Ishtar”. Infine il più importante gruppo satanico americano, fondato da Michael Aquino nel 1975: “Il tempio di Seth”, la cui filiale italiana si trova a Napoli, che appartiene al gruppo razionalista. Insomma, da cosa deriva tutta questa morbosa attrazione verso Satana? Forse è direttamente proporzionale al silenzio che c'è a riguardo. A pensarci bene, il diavolo con tutto ciò che lo circonda è forse rimasto l'ultimo dei tabù di questo secolo all'avanguardia.

Fonte - 055.it, 12 Giugno 2008
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Feste dark fra Prato e la Lucchesia è qui che Satana ha alle

Messaggioda Erik » mer giu 18, 2008 12:57 am

I quattro indagati per la morte di una donna frequentavano raduni in onore del marchese De Sade
Feste dark fra Prato e la Lucchesia
è qui che Satana ha allevato la setta
Laura Montanari
A questi ritrovi esoterici si affollano anche 5-600 persone alla volta e vi si accede soltanto su invito strettamente riservato
Il gruppo omicida si sarebbe costituito fra il 2000 e il 2001 partecipando agli eventi ospitati in una villa di Montemurlo
Gli accusati sono due uomini e due donne tra i 25 e i 27 anni, vivono fra Firenze e Pistoia
Uno fa l´operaio, gli altri tre sono disoccupati. Il delitto dovrebbe risalire al 2004
Un giro di feste dark e di altre stranezze, di musiche oscure, ritmi gotici mescolati a passioni per l´occulto. Inviti strettamente personali che girano fra una cerchia di adepti fidati, gente che apprezza serate all´insegna di discutibili motti del tipo: «nei rapporti interpersonali è sempre necessaria un´arma da taglio». Tra Firenze, Prato, la Lucchesia e il Bolognese, un giro di locali notturni, ma anche di ville abbandonate e casolari a pezzi dove si ritrovavano per «la nuit de Sade» o la festa delle bambole cinque o sei cento persone. E´ in questo giro dark che la squadra mobile di Firenze sta cercando di ricostruire incontri e movimenti dei quattro giovani accusati di aver fatto parte di una setta satanica. Gli adepti del «satanismo acido» una pratica che definisce forme rituali di messe nere, orge, droga, violenze. Sono giovani fra i 25 e i 27 anni, due ragazzi e due ragazze, accusati di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Tutto nasce da un diario lasciato aperto da una ragazza e letto dal padre: «Qualche tempo fa abbiamo fatto un rito satanico. C´è stata un´orgia alla fine della quale una donna è stata uccisa». Il genitore si gela, strappa la pagina e la consegna alla polizia. Le indagini cominciano da lì e sono difficili. Grazie a qualche altro dettaglio trovato nel diario della ragazza si incrociano i dati con un´altra inchiesta, quella del ritrovamento di ossa umane in un sacco il 21 giugno 2006 ai bordi dell´autostrada A1, fra Barberino del Mugello e Roncobilaccio. Quello scheletro senza il teschio, senza cinque vertebre e privo anche delle parti inferiori delle braccia e delle gambe, potrebbe essere appartenuto a una prostituta dell´Est, età approssimativa intorno ai 25 anni, uccisa nel 2004 secondo gli accertamenti del medico legale. Nessuno ne ha mai denunciato la scomparsa, ma adesso gli investigatori sono convinti che quella donna sarebbe stata uccisa in un piccolo cimitero del Mugello proprio nel corso di un sacrificio satanico. Il gruppo secondo i primi accertamenti si sarebbe costituito fra il 2000 e il 2001, sabato mattina sono scattate anche ventitré perquisizioni di cui undici a Prato, le altre tra Firenze, Lucca, Livorno, Siena e Pistoia. Moltissimo il materiale sequestrato, gli agenti hanno recuperato due teschi umani su cui sono stati subito avviati degli accertamenti per risalire ai luoghi da cui sono stati prelevati, probabilmente dei cimiteri. Sequestrate anche spade, mantelli, monili con simboli satanisti, cd musicali con testi particolarmente violenti. Alcune delle persone perquisite oggi non fanno più parte della setta che avrebbe nel frattempo continuato a celebrare dei riti esoterici la notte nei cimiteri o nei locali dove si esibiscono delle band death metal, in ville prese in affitto o in ville abbandonate nella campagna tra Firenze e Prato. Uno dei luoghi simbolo del gruppo toscano (in contatto anche con persone che venivano da altre regioni e che si davano appuntamento in occasione dei dark-party) era la struttura dell´ex Cicognini di Prato dove sono state trovate scritte sui muri, resti di ceri rossi e neri, macchie di sangue di piccoli animali probabilmente sacrificati nel corso delle messe nere.
Il fenomeno del satanismo in Toscana è in crescita e raccoglie adepti soprattutto tra i giovani già a partite dai quindici anni. Secondo gli esperti, nella regione sono attivi una settantina di gruppi con oltre cinquecento aderenti. Le zone dove il fenomeno è più diffuso sono la Lunigiana, la Versilia (l´area di Viareggio in particolare), l´area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia compreso il Mugello, il Casentino e la Maremma. Una testimonianza viene anche dal fatto che nelle settimane scorse, in Lombardia, è stato riaperto il caso di Fabio Rapalli, l´uomo trovato morto il 7 settembre del 1996 a Pontremoli (Massa Carrara). Il decesso venne catalogato come suicidio, ma da settimane gli inquirenti che indagano sulle «Bestie di satana» hanno deciso di fare luce sull´episodio ritenendo che il suicidio possa essere stato indotto nell´ambito dei riti imposti dalla setta.

Fonte - La Repubblica, edizione di Firenze, 09 giugno 2008
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Satanisti fecero a pezzi una donna: indagini della Mobile an

Messaggioda Erik » mer giu 18, 2008 12:58 am

del 08/06/2008 di Manuela Mattei - Lo Schermo di Lucca

LUCCA – Anche la nostra provincia è stata coinvolta nell’indagine della squadra mobile di Firenze che ha portato all’invio di quattro avvisi di garanzia nei confronti di alcuni fiorentini sospettati di far parte di un gruppo definito dagli inquirenti di ispirazione dark-satanista. In quattro nel 2004 avrebbero ucciso e fatto a pezzi una giovane donna. Con i due controlli, diretti dalla squadra mobile di Lucca, torna a riaffacciarsi in lucchesia l’ipotesi della presenza di qualche adepto dedito alla cosiddetta ‘religione del male’.

Per adesso sono solo ipotesi, di certo ci sono soltanto due perquisizioni che la procura di Firenze ha delegato agli agenti lucchesi nella prima settimana di giugno. Infatti, mentre giovedì 6 giugno nella provincia fiorentina venivano ispezionate oltre una ventina di abitazioni, gli uomini dei commissariati di Viareggio e Forte dei Marmi si dirigevano verso due abitazioni della zona.

Dai controlli fiorentini della Squadra Antisette sono stati ritrovati un totale di due teschi umani, materiali ovviamente ritenuti significativi per l’indagine, in Versilia pare non essere emerso niente di troppo significativo. La prima ispezione è stata effettuata a Lido di Camaiore nella casa per le vacanze di uno degli indagati fiorentini. Nell’abitazione dell’uomo non è però stato trovato alcun materiale che facesse riferimento ai ‘culti del male’.

La seconda perquisizione è stata effettuata invece, sempre nel giorno di giovedì 6 giugno, presso la prima casa di un ventiduenne pietrasantino. Qui invece gli agenti avrebbero trovato materiale cartaceo ricollegabile forse al gruppo costituitosi tra il 2000 e il 2001, adesso accusato di omicidio e soppressione di cadavere, o perlomeno a qualche interesse nutrito dallo stesso versiliese per i culti demoniaci.

Secondo ulteriori particolari forniti dagli agenti fiorentini, il gruppo dark-satanista sarebbe formato da almeno quattro persone, le quali potrebbero essere tutte coinvolte nell'assassinio di una donna tra i venti e i trent’anni i cui resti furono trovati in sacchi di plastica abbandonati lungo l'A1 tra Barberino e Roncobilaccio nel giugno 2006.

Ossa umane e materiale organico testimonierebbero un gesto di mortale violenza avvenuto addirittura due anni prima. Inoltre nel corso di una perquisizione un giovane di ventitre anni di Sesto Fiorentino è stato tratto in arresto in flagranza per il reato di pornografia virtuale, poiché nella sua abitazione è stato ritrovato un considerevole quantitativo di materiale pedopornografico.
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Gli otto anni satanici del gruppo dark

Messaggioda Erik » mer giu 18, 2008 12:59 am

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Riaperti i fascicoli su due morti sospette a Prato e nei boschi della Lunigiana
E’ del 2000 l’incontro dei quattro giovani ora indagati per omicidio

FIRENZE. Otto anni da ricostruire con un lavoro paziente e minuzioso, una moltitudine di personaggi che potrebbero essere entrati a contatto con il gruppo satanista scoperto a Firenze e una miriade di fatti di cronaca registrati come frutto dell’attività di sette sataniche in varie zone della Toscana e in particolare nell’area compresa tra Firenze, Prato e Pistoia che devono essere riconsiderati.
Il lavoro degli inquirenti coordinati dal pubblico ministero Luca Turco è potenzialmente enorme e adesso si comincia a ripassare al vaglio molti episodi criminosi che potrebbero essere riletti in maniera diversa.
Non soltanto, dunque, il mistero della donna sconosciuta, uccisa nel 2004 e i cui resti sono stati ritrovati due anni fa lungo l’Autostrada del Sole tra Roncobilaccio e Barberino.
Si torna a scavare sulla morte di Fabio Rapalli, il giovane dell’Oltrepò Pavese che venne trovato morto nella zona di Pontremoli nel settembre di dodici anni fa. Sul caso Rapalli, in Lombardia sono state riaperte le indagini, anche in considerazione del fatto che nella stessa zona di Montelungo venne trovato morto, nel novembre di due anni dopo, un giovane di un paese vicino a quello dove abitava Fabio Rapalli.
Così come a Prato adesso si torna a scavare sul caso di Antonella Bruni, una donna di 41 anni che venne trovata morta nel greto del Bisenzio il giorno di Ferragosto di quattro anni fa.
Sarebbe troppo facile trovare una spiegazione univoca per questi e altri casi, non è questa la traccia su cui sembrano muoversi gli inquirenti, anche perché nel caso della morte di Fabio Rapalli gli attuali indagati avrebbero avuto tra i dodici e i quattordici anni. E’ possibile, invece, che da questo caso possa aprirsi un nuovo capitolo sull’attività delle «Bestie di Satana» scoperte in provincia di Varese.
Il fatto è che attraverso la scoperta del gruppo dark satanista, nato nel 2000, che agiva sull’asse Firenze-Prato-Pistoia gli inquirenti potrebbero aver trovato il bandolo di una matassa oscura e complicatissima che potrebbe permettere di ricostruire fatti e situazioni e di dare un volto anche ad altri protagonisti di questo mondo.
Anche perché il gruppo dark satanista finito sotto inchiesta con le accuse di omicidio volontario, distruzione, sottrazione o soppressione di cadavere non è un’entità strutturata come lo erano «Le bestie di Satana».
Il gruppo toscano si sarebbe costituto frequentando feste dark negli ambienti vicini al club Decadence di Bologna e in altri eventi simili in Toscana come la «Nuit de Sade» (La notte del Marchese de Sade) che si svolge in Lucchesia o la «Festa delle bambole» nella villa Scarfantoni a Montemurlo nelle vicinanze di Prato. Si tratta di eventi dove si accede solo con invito riservato e ai quali partecipano anche 500-600 persone alla volta. In fenomeno del satanismo in Toscana è dato in crescita e raccoglie adepti soprattutto tra i giovani già a partite dai 14-15 anni. Secondo gli esperti, in Regione sono attivi circa 70 gruppi con oltre 500 aderenti. Le zone dove il fenomeno è più diffuso sono la Lunigiana, la Versilia, l’area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia compreso il Mugello, il Casentino e la Maremma.
E’ proprio su questo mondo magmatico e di difficile penetrazione che gli inquirenti fiorentini cercheranno di fare luce.

Fonte – Il Tirreno, 09 giugno 2008
Ultima modifica di Erik il mer giu 18, 2008 1:02 am, modificato 1 volta in totale.
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Satanismo a Firenze, nuove scoperte

Messaggioda Erik » mer giu 18, 2008 12:59 am

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"Dopo l'orgia una donna è stata uccisa"

Mugello, diario-shock di una ragazza: una pista per il cadavere fatto a pezzi

di Michele Bocci

«Qualche tempo fa abbiamo fatto un rito satanico. C´è stata un´orgia alla fine della quale una donna è stata uccisa». E´ rimasto sconvolto il padre di una ventenne che vive nel Mugello quando ha letto queste parole nel diario della figlia. L´uomo ha portato la pagina alla polizia permettendo agli uomini della squadra mobile fiorentina di imboccare una pista che potrebbe risolvere un mistero risalente a due anni fa. Grazie a quella segnalazione, e ad altri accertamenti sugli scritti privati della giovane, che hanno trovato riscontro, si sono incrociate due inchieste. Quella sulle ossa di una donna trovate il 21 giugno del 2006 dentro alcuni sacchetti di plastica ai bordi dell´autostrada A1 tra Barberino e Roncobilaccio, e quella su un gruppo di giovani toscani, soprattutto pratesi e fiorentini, adepti del cosiddetto "satanismo acido", con cui si definisce una forma di ritualismo fatto di messe nere, orge, droga, atti di violenza. Quattro di loro, quelli con rapporti più stretti con la giovane del diario, sono sotto inchiesta per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Hanno tra i 25 e i 27 anni. L´ipotesi dell´accusa è che durante un rito, magari in un piccolo cimitero del Mugello, sia stata uccisa quella donna, di cui non è stato ritrovato il teschio. Non è ancora stata identificata, le analisi dicono che aveva circa 25 anni ed era di razza bianca. Potrebbe trattarsi di una prostituta dell´est, la cui scomparsa non sarebbe mai stata denunciata da nessuno. I medici fanno risalire la sua morte al 2004, in una data che renderebbe possibile accostare l´episodio a quanto scritto sul diario dalla giovane. Il corpo era stato sezionato con un seghetto elettrico con lama circolare molto sottile e poi era stato scarnificato. Sulle ossa, infatti, erano rimaste le tracce di una lama che aveva asportato carne e muscoli. Oltre al cranio, mancavano cinque vertebre e le parti inferiori di braccia e gambe. La polizia si è mossa la mattina presto di venerdì su mandato del pm fiorentino Luca Turco per trovare materiale utile alle indagini. Sono partite 23 perquisizioni, di cui 11 a Prato e le altre a Firenze, Lucca, Livorno, Siena e Pistoia. Gli agenti hanno trovato due teschi umani, spade, mantelli, monili con simboli satanisti, cd di gruppi death metal, un filone dell´heavy metal con testi violenti e ritmi irregolari. Quattro giovani, due di Prato e due di Firenze, due maschi e due femmine, sono indagati per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Alcune delle persone perquisite non fanno più parte del gruppo, che celebrerebbe i suoi riti in cimiteri, locali dove suonano band di death metal, ville prese in affitto per feste private (una di queste è in Lucchesia), dove i toscani incontravano giovani provenienti da altre regioni. Ma il luogo simbolo del gruppo è la struttura dell´ex Cicognini di Prato, dove sono state trovate tracce rilevanti del passaggio dei giovani. Scritte sui muri, resti di ceri rossi e neri bruciati e macchie di sangue che si fanno risalire al sacrificio di piccoli animali. Di solito i riti avvengono in coincidenza con le festività cattoliche, per celebrare diavoli e demoni al posto di santi. Per individuare i giovani, gli uomini della squadra anti-sette della squadra mobile hanno esaminato gli scambi di messaggi su internet, si sono addirittura infiltrati nei loro locali, per parlarci, scoprire dove si tenevano le feste private e parteciparvi. Tre delle persone perquisite, ma non i denunciati per i reati più gravi, fanno parte di una band di death metal di cinque elementi che suona in una cantina di Prato e rappresenta il punto di riferimento per i giovani del gruppo. Dalla mobile spiegano che la droga in quel contesto non ha un ruolo particolarmente importante, i ventenni preferiscono bere, soprattutto l´assenzio. Una delle persone perquisite giovedì mattina, S. A., ventitreenne di Sesto Fiorentino, è stata arrestata perché nel computer aveva centinaia di immagini pedopornografiche.


Fonte - La Repubblica, Cronaca di Firenze, 07 giugno 2008
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Sette sataniche a Firenze, si indaga su omicidio

Messaggioda Erik » mer giu 18, 2008 1:01 am

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Un gruppo di persone legate dalla passione per la musica dark, fra le quali alcuni componenti di band amatoriali, che nel tempo ha avuto un'evoluzione, arrivando a compiere riti satanici. E' il filo conduttore dell'indagine della squadra mobile di Firenze nata dal ritrovamento di sacchi contenenti ossa, nel giugno 2006 sull'A1. Quattro gli indagati con accuse che vanno dall'omicidio volontario alla soppressione di cadavere. Sono due uomini e due donne fra i 25 e i 27 anni, delle province di Firenze e Prato, fra cui un operaio e tre in cerca di lavoro. L' indagine ha portato alla perquisizione di 23 persone, tutti di età compresa tra i 23 e i 28 anni, molti studenti o da poco usciti da scuola, qualche professionista e operaio. Fra le ipotesi quella che le ossa ritrovate siano riconducibili a un rito satanico, anche se, hanno spiegato gli investigatori, non sono escluse altre piste. Ancora da identificare la donna a cui appartenevano i resti. Nei colloqui fra i compenti del gruppo, hanno spiegato gli investigatori, si parlava di riti satanici, ricordando come fossero previsti anche sacrifici umani o di animali. Alla luce del materiale sequestrato le indagini mirano ad appurare se e quali tipo di sacrifici siano stati compiuti. Il gruppo si sarebbe ritrovato in luoghi sconsacrati della Toscana e in un ex convitto di Prato, poi trasformato in scuola (vi studiò Curzio Malaparte) e adesso abbandonato. A FIRENZE 4 AVVISI GARANZIA PER OMICIDIO - Quattro avvisi di garanzia per omicidio volontario, distruzione, sottrazione o soppressione di cadavere, nell'ambito di un'operazione compiuta dalla squadra mobile di Firenze, coordinata dal sostituto procuratore Luca Turco, contro una setta satanica composta da giovani riconducibili all'area cosiddetta dark-satanista. Le indagini sono state avviate in seguito al ritrovamento, il 21 giugno 2006, di numerosi sacchi di plastica di colore nero e azzurro, contenenti ossa umane e materiale organico, in avanzato stato di decomposizione, nei pressi di una piazzola di sosta dell'A1, in località Villanecchio, nei pressi del casello di Pian del Voglio (Bologna). Gli esami autoptici hanno ricondotto i resti umani ad una donna di età compresa tra i 20 e i 30 anni, il cui decesso è stato fatto risalire a circa due anni prima dal ritrovamento. Nel corso dell'indagine gli uomini della squadra mobile hanno trovato nei domicili degli appartenenti al gruppo numeroso materiale informatico e cartaceo "di chiara ispirazione satanista". In particolare, nell'ambito di una perquisizione sono stati sequestrati due teschi umani. Nell'abitazione di uno dei quattro, un ventitreenne di Sesto Fiorentino (Firenze), che é stato arrestato in flagranza per il reato di pornografia virtuale, è stato trovato un considerevole quantitativo di materiale pedopornografico.

Fonte – ANSA, 7 Guigno 2008
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