Un cordiale Saluto

[bestap]

Sono paolo amicucci, accolito della diocesi di Roma e svolgo il mio ministero presso la Cattedrale. Ho incarichi perlopiù riguardanti la liturgia sia della vita pastorale dell'arcibasilica, sia nella diocesi. Per la catechesi faccio parte dell'Equipe sia del catecumenato che della preparazione degli adulti alla cresima.

buon lavoro a tutti.

[GrisAdmi]

Benvenuto tra noi!!!

[brunodb2]

Benvenuto

anche da parte mia

Bruno

[algoritmo70]

Siamo felici sempre quando ci sono nuovi foristi,pronti acollabborare grazie.algoritmo70

[Leonardo]

Ciao Paolo. Aggiungo il mio BENVENUTO agli altri, scusandomi se lo faccio con qualche ritardo.
Hai un bel curriculum, ritengo quindi il tuo ingresso nel forum importante per quache dritta che ci potrai fornire.
Ogni bene. Leonardo.

[Generale Specifico]

Benvenuto!!

[pennanera]

Ciao Paolo,

Benvenuto

e a risentirti presto

[Sandro]

Carissimo
Leggo che ti interessi della preparazione degli adulti alla Cresima.

Io ho sempre sostenuto, e ribadisco, che la Cresima è il momento della "confermazione" del nostro essere cristiano, donatoci inconsapevolmente nel Battesimo.
Pertanto, prima di riceverla, si dovrebbero vagliare con cura i "motivi della speranza che è in noi" (1Pietro 3,15) e, stante la pluralità di offerte del supermercato religioso dell'epoca postmoderna, si dovrebbe anche confrontarsi con il pensiero di altre fedi; per lo meno di quelle più consistenti.
Insomma non si tratta di instituire corsi specifici che, dando l'idea che sono per specialisti, verrebbero disertati dai più, quanto di inserire nella normale catechesi per gli adulti, e sulla occorrenza delle tematiche toccate, il confronto con tali speranze diverse, per evidenziarne la non consistenza; vuoi biblica, vuoi spesso anche razionale.

Un Diacono che si interessa di tale formazione avrà una marcia in più se divverrà un tantino esperto di queste nuove realtà.
E ci aspettiamo che faccia capire, all'occorrenza, che, anche se chi chiede la Cresima è cristiano praticante da tempo, non dovrebbe ridurre la propria preparazione al solo aspetto cerimoniale (che si impara in 5 minuti) né solo spirituale, ma dovrebbe spingersi appunto ad un vaglio profondo della propria fede per vedere se è maturata davvero la serietà e la consapevolezza di voler confermare la propria statura di Battezzato, rifiutando ogni altra fede.
Benvenuto!

[predestinato74]

Benvenuto!!

sarò lieto di arricchirmi della tua esperienza

[bestap]

Un saluto.
La mia risposta a primo impatto può sembrare caustica ma preciso da subito che l’intenzione non è assolutamente quella di creare dissapori.
Fatta premessa che faccio molta attenzione alla differenza esistente tra “capire” e “comprendere”, capisco e comprendo perfettamente che conoscere realtà altre a quella presentata dal Cristianesimo Cattolico è importante, spesso però vale molto interrogarci sulla reale necessità di proporre una vastità di scenari quando una sintetica affermazione «Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza» (2cor,12,9).
Nell’epoca odierna pervasa dal relativismo ma e soprattutto dove il sincretismo detta i tempi di una ricerca nevrotica del “nuovo”, anacronistico infatti sarebbe affermarsi contro valori che anche svariate religioni portano, sempre meno si avverte l’esigenza di tale sinteticità riassumibile dall’affermazione di Ratzinger nell’enciclica “Deus Caritas Est”: La vera novità del N.T. non sta in nuove idee, ma nella figura stessa di Cristo, che dà carne e sangue ai concetti – un realismo inaudito.
Una parola va spesa per descrivere quello che è invece lo scenario reale della Diocesi di Roma e non solo.
Chi sono le persone che approdano alla cresima da adulti, tenendo presente che è un fenomeno sempre più facente parte della nostra società unitamente al servizio del Catecumenato, cioè di quanto chiedono il battesimo da adulti.
Partendo proprio da quest’ultimo, osserviamo come esso sia radicalmente cambiato. Dati alla mano, da un sette anni a questa parte chi chiede il battesimo da adulto non è più l’emigrato, anche se sono sempre tanti, ma in costante crescita sono gli italiani. Questo ci dice come il sacramento del matrimonio è sempre più disatteso. Quella che viene definita come “inconsapevolezza”, cela una ben più grande infedeltà di persone verso il sacramento da loro celebrato sostituendosi di fatto a Dio: “Siete disposti ad accogliere con amore i figli che Dio vorrà donarvi e a educarli secondo la legge di Cristo e della sua Chiesa?” e mi fermo qui per non entrare nel merito di quel “…vorrà donarvi…” che scatena ben più ampi ragionamenti di natura etica e morale.
Quando crescerà sceglierà da solo, almeno sa cosa vorrà scegliere, con affermazioni di questo tipo, secondo una ricerca spasmodica del nuovo, si tarpano di netto le ali allo Spirito Santo. Come se Dio avesse problemi di donare la grazia dell’intelletto a qualsiasi età, vedasi Samuele, vedasi lo stesso Gesù, vero Dio, ma anche vero uomo che nel tempio a dodici anni mette in soggezione il sinedrio.
Così possiamo arrivare a capire il trascorso di quanti si accostano a chiedere il battesimo, persone sempre più disagiate dal punto di vista morale, che grazie all’azione dello Spirito Santo vengono chiamati ad incontrare la fede.
L’esperienza fatta con queste persone è molto particolare e lascia spesso senza parole, esse infatti capiscono subito che l’essenzialità di Dio è quella di essere vicino all’uomo, il Dio di Gesù Cristo è il Dio che libera.

Circa il cammino per la preparazione alla cresima degli adulti, sebbene non possa essere considerato catecumenato, ha in qualche maniera molto in comune per come viene sviluppata. Quello che viene proposto è in sostanza un cammino di riscoperta del Battesimo proprio perché la tipologia di persone che si presenta a chiedere il sacramento è in uno stato travagliato e forse peggiore di un non battezzato che si accosta per la prima volta alla fede.
Sebbene esista una traccia delineata in accordo con i Vescovi, e per opportuna conoscenza a roma esiste solo questa e un’altra possibilità presso altra struttura in deroga al minimo di un anno di cammino presso le parrocchie, secondo quanto disposto dal nostro Vescovo Benedetto, di volta in volta il lavoro è specifico per quel gruppo che si presenta, valutando quanto interesse ci sia, ma soprattutto come demolire quelle false fedi che pensano di avere. Alle famiglie incoerenti con la testimonianza cristiana, sovente, si aggiunge sulle spalle di quanti si presentano relazioni disastrose con parroci che “non hanno tempo” per usare un esempio da poter raccontare;
Ho volutamente raccontato uno spaccato in parallelo di due realtà che hanno un minimo comun denominatore: Cristo al centro.
Tante volte il tempo che intendiamo usare nel ricercare tematiche da sviluppare si rivela perso quando basta semplicemente portare il “realismo inaudito” di Cristo.

Tuttavia, ogni servizio esistente nella Chiesa Cattolica è espressione del Cristo che il giovedì santo si cinge il grembiale ai fianchi e lava i piedi agli apostoli. Un gesto che ha due soggetti beneficiari e chi opera è lo spirito. Pertanto non dobbiamo perdere di vista il fatto che nei nostri gruppi, equipe, comunità e quant’altro, siamo stati chiamati ad operare e allo stesso tempo arricchire la nostra fede.

Per quanto riguarda l’aspetto Pre-scelta dobbiamo osservare che il rapporto esistente tra fede e ragione è alto, tuttavia non tutto può essere visto se non che con gli occhi della fede, che peraltro se così non fosse non avrebbe necessità di esistere.
Spero di essere stato chiaro circa il fatto che il nostro non è un mero corso di liturgia.
Grazie e a presto, paolo amicucci.