Eccomi di nuovo qua.
Finalmente il sabato o la domenica si trova un po' di tempo per il forum, ma ho ruminato (come dice qualcuno) tutta la settimana.
Proseguo il post precedente.
Ringrazio per le precisazioni e prometto in futuro di non commentare più UFO finché rimangono tali e dall'altra parte mi auguro che prima di mettere in circolazione una vettura ci si ricordi di targarla.
Se il video è un elaborazione prodotta da non TdG ogni commento allo stesso è privo di senso.
Quindi cestino i commenti passati e previsti sul filmato, mentre conservo il fine principale della riflessione sull'argomento che prendeva a pretesto il film, ma che può vivere indipendentemente. Provo ad esporla girandola in forma di domande e ragionando per ipotesi, sperando di riuscire ad esprimere con semplicità quello che avrei voluto dire.
Stavo studiando il Labor 4 sull'anima nel quale c'è un accenno a Michele.
http://www.grisroma.org/forum_b/viewtopic.php?f=3&t=58 Quando ho visionato anche il cartone animato, speculando sull'immagine dell'angelo, mi è venuto in mente di intavolare una riflessione sull'identità di Gesù.
La riflessione mi era scaturita da qui:
...
Capo degli angeli (Michele)! E' un titolo o Gesù è un angelo? In sostanza: è il capo degli angeli senza esserlo o è capo degli
altri angeli come riporta Perspicacia 2° vol. a pag.278: “
Se il titolo “arcangelo” non si riferisse a Gesù Cristo, ma ad altri angeli....” Allora se Gesù è angelo è soggetto alle limitazioni di tali creature. Come ci dice sempre Perspicacia alla voce Spirito pag 1036 gli angeli sono in grado di materializzarsi in forma umana, ma non sono di natura materiale o carnale.
Mi limito a queste citazioni, forse ci sarà anche una voce specifica per angeli, ma ho solo il secondo volume di Perspicacia. Comunque quello che ho citato qui mi sembra sufficiente per ciò che voglio dire.
Parlo per ipotesi generali e partendo non necessariamente dalla dottrina
Faccio delle premesse per ipotesi opposte, a stabilire convenzionalmente cosa intendo in questo discorso per:
Natura angelica di Gesù: Michele (o Gesù pre umano) é creatura spirituale, creato da Dio, da Lui distinto e separato
Natura divina di Gesù: Gesù è di natura divina cioè Dio, diverso dagli angeli poiché convenzionalmente stabilisco che la natura divina sia appartenente solo a Dio. Se così non fosse intesa, ma fosse intesa solo come una qualità che appartiene a tutte le creature spirituali staremmo riformulando la prima ipotesi.
Vediamo ora cosa può succedere quando Gesù nasce sulla terra.
L'analisi per ipotesi è in funzione delle seguenti domande:
Quel Gesù sulla terra chi é? Lo stesso Michele che stava in cielo? E quello che ritorna in cielo è lo stesso che c'era prima, come quello che era sulla terra? Questo Gesù, al di là del cambiamento di nome, è lo stesso ieri oggi e sempre?
Gli scenari che si verificherebbero:
1.Gesù è un angelo e rimane angelo ininterrottamente
2.Gesù (Michele) è un angelo e viene dotato di un corpo di carne, cioè creato uomo che in questo caso intendo come lo intende la dottrina geovista:
uomo = anima = corpo + forza vitale e niente altro
3.Gesù è Dio e rimane sempre Dio.
Situazione n°1
Gesù rimarrebbe lo stesso in ogni passaggio, ma, essendo angelo, di umano potrebbe prendere solo la forma (vedi quanto detto prima da Perspicacia), il suo corpo non potrebbe essere di vera carne e quindi sarebbe solo un'immagine. In conseguenza la passione non risulterebbe vera passione. Oltre che essere contraddittoria con la Bibbia questa situazione svuoterebbe di significato anche la visione geovista del sacrificio di Gesù come riscatto.
Situazione n°2
Michele è un angelo ed il corpo umano gli viene creato.
Se per uomo si intende una cosa fatta di corpo + forza vitale impersonale, nulla si conserva dell'originale che era in cielo. Infatti il corpo carnale non gli apparteneva come angelo e la forza vitale non lo distingue dalle altre cose e non gli fornisce un'identità poiché impersonale, cioè elemento indifferente tra le creature come la corrente elettrica per diversi apparecchi radio i quali non si distinguono per la corrente che li fa funzionare. Quindi Gesù non sarebbe lo stesso individuo Michele, non avendo un'essenza che permanga e ne conservi l'identità. Stesso discorso nei passagi successivi. Geova lo ricrea ogni volta e non si può dire che la nuova creatura sia l'originale. Se io potessi clonarmi non si potrebbe dire che quel clone sia io.
Anche in questa seconda ipotesi, oltre alle contraddizioni bibliche, a mio avviso risulterebbero privi di senso anche aspetti dottrinali.
Ad esempio che senso avrebbe dire che Gesù ha potuto ereditare il regno di Davide in cielo poiché ha superato gli 'esami' di idoneità sulla terra, se Gesù in cielo e Gesù in terra fossero due individui diversi? Lo troviamo in Rivelazione pag. 59-60:
“
Gesù si umiliò fino al punto di subire la morte su un palo di tortura, mostrando così di essere pienamente idoneo per ereditare il regno davidico. Geova risuscitò Gesù come spirito immortale e lo innalzò alla propria destra nei cieli. Lì egli ereditò tutti i diritti del regno davidico”
Situazione n°3
Gesù è Dio,
Colui che rimane in eterno, e in virtù della propria onnipotenza assume i ruoli e la natura che vuole rimanendo se stesso sempre. Un Dio che sceglie liberamente di assumere anche la natura umana e patirne volontariamente le conseguenze. Per non essere nel patire diverso da noi uomini, da uomo rinuncia per scelta libera ai privilegi dell'essere Dio, ma rimane Dio. Chi oltre a Dio ha il potere di dare la vita e di riprendersela se non Dio stesso?
La TNM in Gv 10,17-18 solo in parte riesce a negare questo concetto, perché anche piegando la traduzione alla dottrina con la solita traduzione di psiché e con il significato addomesticato delle parole (come in questo caso con prendere e ricevere che in italiano significano cose diverse), mi sembra che si torni al caso n° 2 con un circolo vizioso che non si sana.
In sostanza i nostri amici e fratelli TdG non possono sorvolare (con o senza ali) l'argomento sulla presunta natura angelica di Gesù. Da qualunque parte questo venga affrontato, se qualcuno voglia difendere le dottrine geoviste, dovrà fare ricorso o all'esistenza di qualcosa di immortale che fornisca individualità alle creature e che alla fine dei conti si troverà a coincidere con quella che chiunque non TdG definirebbe anima, oppure alla divinità di Gesù. Negando l'una si dovrebbe necessariamente chiedere soccorso all'altra.... logica permettendo.
Un saluto
Pennanera