da GrisAdmi » mer gen 09, 2008 2:01 am
I Privilegi di Maria
Come conseguenza della divina Maternità deriva che Dio adornò la Vergine SS.ma di singolari privilegi. Primo di tutti le diede una “santificazione negativa” per cui non permise che in Lei fosse mai nemmeno l’ombra del peccato; inoltre le diede una “santificazione positiva” facendola piena di grazia e ornandola di ogni virtù.
L’Immacolata Concezione
La Beata Vergine, per singolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, fu preservata immune da qualsiasi macchia di peccato originale, fin dal primo istante della sua concezione per intuito dei meriti di Gesù Cristo, Salvatore del genere umano. Ciò è stato dogmaticamente stabilito dalla Bolla “Ineffabilis” (Pio IX, 8 dicembre 1854).
Questa verità, creduta costantemente dalla Chiesa nei sec. XII - XIV era rimasta oscurata presso alcuni Teologi latini. Vari scolastici pensarono che ammettendo l’immunità dal peccato fino dal primo istante del concepimento, sarebbero andati contro al dogma della universalità del peccato originale e della Redenzione.
La Chiesa nella sua definizione espressamente fa vedere che non vi è contrasto fra le due verità. Anche la Madonna è stata Redenta, ma in modo preservativo, vale a dire non dopo avere avuto il peccato originale; bensì ne viene preservata per intuito dei meriti di Gesù. Fino dai primo istante della sua Concezione, e cioè fino dal primo momento in cui Dio creava la sua anima e la infondeva nel suo corpo, vale a dire fino dal primo istante della sua esistenza. Mai perciò è stata macchiata dalla colpa.
La Scrittura, se rettamente intesa (vale a dire se compresa così come la comprende la Chiesa), ci attesta questa verità di fede. Nel cosiddetto Protoevangelo è scritto: “Porrò inimicizia fra te la donna, fra la tua discendenza e la discendenza di Lei, essa ti schiaccerà la testa” (Gn. 3-15). Il testo ebraico dice: “Egli” cioè Gesù ti schiaccerà. Ma sia che si prenda una traduzione o l’altra il senso è che la Vergine avrebbe schiacciato la testa al serpente diventando la Madre del Salvatore. Questa vittoria però non sarebbe stata completa se Maria anche per un solo istante fosse stata schiava del serpente per il peccato. La Bolla “Ineffabilis” afferma che con questo oracolo è apertamente annunziato il Redentore del genere umano.
Sono pure una dimostrazione le parole dell’Angelo: “Ave, o piena di grazia, il Signore è con te” (Lc. 1,28 ). Di questa grazia non ci sarebbe stata la pienezza e la completezza, se Maria non fosse stata immune dal peccato fino dal primo istante della sua Concezione. Che questo testo debba essere interpretato così, a differenza di altri testi simili, per es. “Stefano pieno di grazia” (Atti 6,8 ), ce lo dice la Chiesa nella stessa Bolla che “con questo singolare e solenne saluto non mai udito altra volta è mostrato che la Madre di Dio è stata la sede di tutte le grazie divine ed è stata adornata di tutti i carismi dello Spirito Divino anzi degli stessi carismi quasi infinito tesoro e abisso inenarrabile, cosicché non fu mai soggetta alla maledizione, partecipe insieme col Figlio dalla perpetua enedizione, sì da meritare di udire da Elisabetta, mossa dal divino Spirito: “Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del ventre tuo» (Lc. 1, 42)”. Dunque, anche questo ultimo testo dimostra l’Immacolata Concezione.
La Tradizione sia attraverso voce dei Padri, sia attraverso la Liturgia, come per tramite del comune senso dei fedeli ha sempre unanimemente e universalmente attestato questa verità.
S. Giustino (Dial. cum Tryph. 100 e 141), S. Ireneo (Adv. Haer. 1,3,22), Tertulliano (De carne Christi 17), S. Efrem (Serm. 4) fanno un confronto fra Eva e Maria dicendo che come l’una era senza peccato prima dell’incontro col serpente, così Maria è stata sempre senza peccato.
S. Ambrogio (In Ps. 118,36,42): “Maria è vergine incorrotta, vergine per la grazia, integra da ogni macchia di peccato”.
S. Agostino (De Nat. et gratia 36,42), afferma che appunto perchè Madre di Dio è “eccettuata dai peccati” e “consta che non ha mai avuto alcun peccato”.
Molti Padri parlano di Maria, la chiamano “purissima sotto tutti gli aspetti”; “Immacolata, illibata fondamentalmente; tutta Santa; pura da ogni macchia, sola santa, sola immacolata, più pura degli Angeli, sola innocente”.
La ragione teologica spiega la convenienza di questa verità. E’ celebre la frase di Guglielmo de Ware presunto maestro di Duns Scoto, il quale dimostra la possibilità e la convenienza dal punto di vista speculativo: “(Dio) lo potè, era conveniente, dunque lo fece”.
Era conveniente per l’affinità di Maria verso la SS. Trinità che aveva scelto Maria per Madre del Verbo e perciò l’aveva scelta tutta santa.
“Era conveniente - dice la “Ineffabilis” - che l’Unigenito… sulla terra avesse una Madre cui non fosse mancato mai lo splendore della santità». Inoltre Colei che sarebbe la Cooperatrice nella Redenzione non doveva mai essere stata soggetta al demonio.
Dal Dogma della Immacolata Concezione deriva come conseguenza che Maria fu immune dalla concupiscenza. Infatti tolta la causa viene tolto pure l’effetto, e la concupiscenza deriva dal peccato originale. Maria, essendone immune, era immune da questa. Così le stesse ragioni per cui Maria fu pura e Immacolata fino dalla sua Concezione, sono valide, perchè in Lei non fosse mai nemmeno nessuna macchia di peccato attuale, né mortale, né veniale.
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GrisAdmi il mer gen 09, 2008 2:43 am, modificato 1 volta in totale.
Trianello
Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)