Getto giù, prima che mi passino di mente e mano mano che mi vengono, delle riflessioni e segnalazioni utili al discorso - affidandone la stesura, eventualmente rivista, arricchita, documentata meglio ecc... a chi trarrà da questa sezione di servizio ciò che merita di essere fissato in quella antologica.
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1. W l'apologetica
L’apologetica (=difesa della fede) sta tornando in auge – è dal postconcilio che era finita fuori casa, cacciata malamente e con vituperio da parte di alcuni che l’hanno accusata di voler costringere, e/o di pretendere di offrire dimostrazioni matematiche – oggi ci si è accorti sia che erano sciocche calunnie (la Chiesa non avrebbe mai tenuto per tanti secoli in onore una tale disciplina se non ne avesse visto l’utilità e la legittimità; una legittimità che risale al tempo degli Apostoli, basta leggere Atti e Paolo…) – soprattutto ci si è accorti che la dizione “difesa della verità” non era relativa alla verità in se stessa – la verità, per quanto è in lei sa difendersi da sola, sa cioè trovare le strade “dolci e soavi” per farsi accogliere - non è la verità in sé a dover essere difesa ma la verità dentro alle menti della gente – ovvero sono le persone a dover essere aiutate se sono “culturalmente indifese” (come dice Don Minuti) – sono loro ad essere infettate di anticlericalismo e di prevenzioni che non solo le fa chiuse alla fiducia ma perfino incapaci di capire le “ragioni della speranza che è in noi”.
2. W la documentazione e la precisione-finezza argomentativa
Si tratta quindi di imbastire un’apologetica rispettosa e intelligente – soprattutto documentaria, schietta (sine ira et studio dicevano un tempo) – che affini le sue capacità adattandosi al livello culturale ed emotivo del fratello bisognoso di luce – dialogica, argomentata, che sappia condire l’argomento in tutte le salse, friggerlo in tutti i modi – sempre aperta alla revisione e rispettosissima della libertà e dei tempi dello Spirito – ci voglio nervi saldi (perché i settari hanno studiato mosse per farci uscire dai gangheri, insultando, ridicolizzandoci, provocandoci ecc…) – e quando accade che l’incontro è andato male, esaminarci con lucidità (anche con l’aiuto di un fratello più esperto) e prendendo nota per correggerci e perfezionarci
3. Una profezia vera iuxta modum
Harvey Cox, un pastore battista, ottimo teologo, nel 1968 aveva profetizzato che per il 2000 le città si sarebbero secolarizzate (cf “La città secolare”, Vallecchi) cioè che la religione sarebbe rimasta appannaggio di convinzioni soggettive – oggi deve riconoscere che si è sbagliato, ma solo a metà: ha infatti indovinato circa il dilagare del secolarismo (fratello siamese del relativismo) ma ha sbagliato circa l’eclissi totale del sacro – il sacro ha ricicciato, sia nella forma di nuove religionie sette sia come mera ansia di spiritualità, oltre che in un revival di entusiasmo nelle grandi chiese storiche (cf i nuovi movimenti ecclesiali e il potenziamento dei vecchi) – risultato? In Italia ci sono oggi, anno di grazia 2007, circa 600 denominazioni religiose (dato tratto dalla "Enciclopedia delle religioni in Italia", LDC, curata dal CESNUR (Centro Studi Nuove Religioni) – sarà d’uopo che i “Grissini” mettano su un po’ di muscoli…
4. Setta, NMR, MRA purché in carità
Per NMR si intende “Nuovi Movimenti Religiosi” e, per chi protesta di non essere nuovo e/o non religioso si ura MRA “Movimenti Religiosi Alternativi”, alternativi alla fede cattolica nel nostro caso, e perciò vi si comprende anche il Buddismo, l’induismo, il musulmanesimo ecc… che sono antiche religioni ma per la nostra fede rappresentano una “alternativa nuova” – questa dizione dovrebbe pian piano sostituire la precedente di “setta” che tuttavia è stata utilizzata anche nei documenti ufficiali della Chiesa (cf appresso) ma è stato fatto per mera praticità, come precisa il Catechismo per gli adulti “La verità vi farà liberi” a pag. 231 «… proliferano “nuovi movimenti religiosi”, quanto mai diversi tra loro, che per praticità vengono chiamati anche “sètte”, senza necessariamente voler loro attribuire la connotazione negativa che il termine suggerisce.»
5. Documenti basilari della Chiesa
A proposito, sarà bene appuntarci e procurarci e studiarci a fondo i documenti con i quali la dirigenza della nostra Chiesa ci educa al modo pastorale e fraterno di trattare il problema delle sette e nuovi movimenti religiosi
- DOC 1: “Il fenomeno delle sette o nuovi movimenti religiosi, sfida pastorale” (1986)
- DOC 2:“L’impegno pastorale della Chiesa di fronte ai nuovi movimenti religiosi e alle sette” (1993) - ivi si fa riferimento, chiamandoli per nome precisamente ai Testimoni di Geova (nn. 39-40), deviazione settaria, e alla New Age (nn. 41-43), deviazione gnostica, poi ripresa nel
- DOC 3: “Gesù Cristo portatore dell’acqua viva: una riflessione cristiana sul New Age” (2003)
6. Ricercare e informare. Chi convince è lo Spirito
I “Grissini” sono di solito guardati con occhiacci da parte degli aderenti alle varie confessioni religiose, per la loro opera di critica (per quanto costruttiva, ma è successo anche a Gesù) e a volte con occhio sospettoso da parte dei propri compagni della Vigna – questo avviene solo perché alcuni, nel loro ardore apostolico, dimenticano di attenersi strettamente al mansionario stabilito dall’acronimo del GRIS (Gruppo di Ricerca e di Informazione Socioreligiosa) che è appunto quello di “ricercare” e di “informare” – di più non serve – anzi non funziona, perché lo Spirito Santo mantiene gelosamente per sé l’esclusiva di convincere – e Lui, si sa, funziona a preghiere e… a pazienza
7. W lo studio delle fonti
Molti MRA hanno premunito i loro seguaci nei confronti degli studi critici fatti da noi nei loro confronti – ad es. la dirigenza geovista ha scritto che “quelli del mondo di fuori” cioè chiunque non è dei loro “scrivono per ingannare” – ecco allora che il GRIS ha adottato e raccomanda come metodo principe lo studio delle stesse opere del settario – ovvero bisogna analizzare il contenuto di quelle opere che, a suo avviso, fondano la sua fede, e aiutarlo a scoprire ciò che non va: potrebbe trattarsi di deformazione del messaggio biblico tramite una interpretazione stiracchiata, o eretica (che sceglie alcune parti e ne tralascia altre), o falsata perfino a livello di traduzione; può trattarsi di incongruenze, illogicità, contraddizioni all’interno della stessa nuova dottrina; di informazioni di appoggio truccate, di verità sottaciute, di “astuzie e trucchi travestiti da ragionamenti, di cavilli furbeschi, di falsità ben mimetizzate, di insinuazioni sotterranee…” insomma dei più svariati ammennicoli con cui il nuovo MRA cerca di bypassare l’attenzione critica, nello stesso momento che invita a controllare di persona ciò che esibisce come prova.