1 DI QUATTRO
Mi è accaduto Domenica 18 marzo scorso, dalle 16,40 alle 18 circa, in casa di Luigi dalle parti della Stazione Tiburtina a Roma. L’Anziano TG è venuto accompagnato dal figlio “giovane” (42enne) TG, ed è arrivato in anticipo (per piazzare le batterie?) infatti li ho trovati già in casa al mio arrivo.
Ne do relazione non tanto per il sig. Luigi con cui mi ero precedentemente incontrato e che – persona di rara intelligenza e intuitività – aveva già una sua precisa opinione e voleva, da buon matematico, solo fare una “verifica sul campo”. Cosa che ha fatto anche se, come vedremo, assai incompleta, ma per lui sufficiente a confermarsi nel giudizio negativo nei confronti del geovismo.
Ne do quindi relazione piuttosto sia per i “Grissini”, offrendo loro un esempio su come possono andare “inceppate” le cose nonostante la nostra preparazione, sia per i due Testimoni incontrati che non è giusto restino con il punto interrogativo circa il frutto della mia ricerca. Ed io spero vivamente che visitino questo FORUM (o ascoltino la trasmissione che ne farò il primo mercoledì di Aprile a Radio Maria – ore 18,00, FM 95,500) dove, non potendo darmi sulla voce, saranno costretti a leggere e/o ascoltare le mie ragioni; tutte!
Avrete già capito che, vista la mala parata, i due si sono defilati anzitempo. Restare avrebbe significato per loro una sofferenza dopo l’altra e mostrare anche che, diversamente da quello che la loro Dirigenza assicura, non sanno affatto “rispondere a tutte le domande”, soprattutto a quelle non previste e peggio a quelle che evidenziano come il loro Corpo Direttivo li abbia ingannati.
Ma io credo che in loro sia rimasta la curiosità di sapere che cos’altro avrebbe avuto da osservare sulla loro nuova proposta di fede questo strano cattolico così informato sia sui Testimoni che sulla Bibbia; e perciò vado a sunteggiare l’incontro e a… continuarlo come avrebbe dovuto andare.
Per semplificare le cose al massimo utilizzerò soltanto alcuni dei documenti che sono nel libro di Don Minuti “I Testimoni di Geova non hanno la Bibbia”, citandone il numero tra parentesi quadre e facendo solo un accenno al loro contenuto.
Ha iniziato Luigi spiegando e ripetendo la finalità dell’incontro nel voler accertare, da parte sua, la affidabilità o meno della Bibbia dei TG, cioè della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (NM).
Quindi io ho espresso desiderio di sapere qualcosa della loro storia. Se erano TG dalla nascita o no; e quando e come è avvenuta la loro svolta di fede. Insomma li ho invitati a presentarsi per primi, dicendo loro che poi avrei raccontato la mia storia di come ho incontrato il Signore.
Il padre ha raccontato che ha vissuto una vita da cattolico. Era stato perfino “chierichetto” (cosa che sembra sia capitata a tutti ma proprio tutti gli Anziani geovisti; e non si sa se lo sottolineino per dire che ciò secondo loro basta a garantire che erano ben istruiti sulla fede cattolica!). Senonché, aperto alla verità, nel 1984 ha ricevuto la proposta geovista e, siccome gli è sembrata convincente, ha lasciato la Chiesa cattolica ed è entrato in quel Movimento.
L’ho lodato per la sua coerenza. E ho lodato il Corpo Direttivo dei testimoni di Geova (CD dei TG in seguito) perché invita ad “accertarsi di ogni cosa e ad attenersi a ciò che è eccellente” (1Tess 5,21); se quindi lui ha ritenuto più eccellente il geovismo era giusto che vi aderisse. Ho anche lodato il fatto che il CD esorta ad avere una “attitudine bereana”, quella cioè adottata sulla falsariga degli abitanti di Berea che “esaminavano attentamente le Scritture per vedere se le cose stessero realmente così”, così come le presentava Paolo, propositore della fede cristiana a gente di fede giudaica (cf Atti 17, 10-12). E quindi ho concluso che non se ne dovevano avere a male se, prima di riconoscere la bontà della loro proposta noi ci saremmo comportati da “bereani”, esaminando tutto con acribia e facendo le debite domande tese ad ottenere chiarimenti.
Avrei voluto aggiungere che ero d’accordo con il loro CD anche sulla regola da usare nel riportare citazioni di autori, che appunto – come lui scrive - non vanno tolti dal contesto e vanno citati a favore solo dopo essersi accertati “di ciò che l’autorità citata voleva dire”. [DOC 2] Non l’ho fatto perché avrebbero subito mangiato la foglia di avere davanti una persona troppo informata che avrebbe dato loro del filo da torcere. Ho quindi espresso il desiderio di sapere se anche il figlio era TG. E il padre mi ha spiegato (abbastanza diffusamente) che era riuscito a cooptarlo nel Movimento in età adulta servendosi del libretto geovista “Come ottenere la felicità familiare”.
Avendo egli accennato che nella Chiesa aveva riscontrato “tante contraddizioni” gli ho chiesto di elencarmene una manciata, perché mi interessava vedere ciò che i miei occhi non avevano ancora visto.
Ha avuto una battuta d’arresto. Segno che non aveva un elenco già ordinato nel preconscio. E ha citato solo il fatto che Dio ha un nome e che la Chiesa a suo avviso non onora il nome di Dio non usandolo.
Il figlio che nel frattempo era stato del tutto zitto, è partito per la tangente. Ha estratto l’opuscolo “Il nome divino che durerà per sempre” e ha mostrato a Luigi le cartoline con il tetragramma dilungandosi sulla importanza dell’argomento, soprattutto perché Luigi obiettò che non vedeva tale importanza.
Era un’esca. Molto appetitosa ma l’ho ignorata lasciandolo dire, sennò tutto l’incontro restava su quell’argomento da cui non si tira fuori un bel nulla di dottrinale. Ad un certo punto, poiché non la finiva più, gli ho ricordato che il padre aveva accennato a “Yahweh” e ho detto che quell’argomento non ci faceva problema; per noi Yahweh andava benissimo.
Luigi allora gli ha ricordato che l’argomento prefissato era quello della attendibilità o meno della Bibbia geovista. E io ho chiesto se essi condividevano l’assicurazione che il CD ha scritto circa l’uso della nostra Bibbia: che cioè essi sono esortati a… «Ogni volta che è possibile, chiedete alle persone di prendere la loro Bibbia e di cercare le scritture, affinché si rendano conto che ciò che dite si trova in realtà nella loro stessa copia delle Scritture.» (Ragioniamo pag. otto) e se erano d’accordo con l’assicurazione che il CD mette in bocca ai proclamatori quando fa dire loro «Se qualcuno dice ‘la vostra Bibbia è diversa’… si potrebbe rispondere… ‘Sono lieto di usare qualsiasi traduzione lei preferisca’» (Ragioniamo pag. 402)
Sia il padre che il figlio hanno confermato senza reticenze, ricordando – mossa classica! – che prima di avere la loro Traduzione del Nuovo Mondo essi usavano le Bibbie cattoliche.
(segue in 2)