Moderatore: berescitte
Trianello ha scritto:Le tue osservazioni, caro opepo, sono molto opportune. C'è però un'altra obiezione, ancora più radicale, da muovere ai TdG a riguardo del loro modo di argomentare questo articolo del loro "Credo".
Perché, costoro, per avallare l'autorità della Bibbia citano dei versetti biblici? Che senso ha?
E' ovvio che la Bibbia dica di essere parola di Dio, ma non è che il fatto che questa dica di essere parola di Dio possa in qualche modo provare che lo è. Una volta, infatti, ho conosciuto un tale che diceva di essere la reincarnazione di Napoleone, ma il fatto che lui lo dicesse non dimostrava in alcun modo che egli fosse in effetti la reincarnazione di Napoleone. Anche il Corano dice di essere parola di Dio e forse anche con maggiore insistenza che non la Bibbia. Allora, dovremmo credere nel Corano perché questo ci dice che è parola di Dio?
opepo ha scritto:2…CREDO:
LA BIBBIA E’ PIU’ FIDATA DELLA TRADIZIONE
RAGIONE SCRITTURALE:
Matteo 15:3
Ma egli rispose loro: «E voi, perché trasgredite il comandamento di Dio a motivo della vostra tradizione?
Colossesi 2:8
Badate che nessuno vi inganni con la sua filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo.
Qui i tdg ...secondo me...vogliono fare gli gnorri per non pagare il dazio... perchè... loro... la parola "tradizione" l'intendono solo come "folclore popolare" e nel momento in cui uno gli fa notare che tradizione sta a significare "ciò che è trasmesso a voce " ....sanno solo manifestare quel sorriso sornione che hanno preconfezionato per le occasioni in cui sono in difficoltà.
Così anche per la parola filosofia...io non ancora incontrato un tdg che mi sappia dire il suo significato etimologico...per loro "filosofia"è un sinonimo di "inganno"
chissà perchè Paolo allora disse: “"Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete appreso cosi dalla nostra parola come dalla nostra lettera".
“Per di più la Bibbia “è ispirata da Dio”. (2 Timoteo 3:16) In che senso? La Bibbia stessa risponde: “Degli uomini parlarono da parte di Dio mentre erano sospinti dallo spirito santo”. (2 Pietro 1:21) Facciamo un esempio: Un uomo d’affari può incaricare la segretaria di scrivere una lettera che spieghi il suo punto di vista e dia istruzioni. Ma la lettera è sua, non della segretaria. Similmente nella Bibbia troviamo il messaggio di Dio, non quello degli uomini che la scrissero. Quindi l’intera Bibbia è veramente “la parola di Dio”. — 1 Tessalonicesi 2:13.”
“Per «ispirazione» […] si intende […] la produzione di scritti che hanno la stessa autorità e inerranza che avrebbero se fossero scritti da Dio stesso […] lo spirito di Dio ha agito sulla mente e sul cuore degli scrittori per sostenerli fino a raggiungere l’obiettivo che Dio si era prefisso […] Per mezzo di quello spirito poterono essere impartiti loro sapienza, intendimento, conoscenza e potenza oltre il normale e secondo il particolare bisogno […] La «mano» di Geova […] poteva suggerire allo scrittore di trattare certi argomenti oppure impedirgli di includere altro materiale”.
Se Gesù, quando fu battezzato a trent’anni d’età, fosse stato chiamato un cosiddetto uomo-Dio e una combinazione di persona spirituale e di persona carnale, sarebbe stato sovrumano e avrebbe avuto più valore di un riscatto per tutto il genere umano. La perfetta giustizia di Dio non avrebbe accettato ingiustamente più valore di quello della cosa da riscattarsi. La sua legge data per mezzo di Mosè chiaramente dichiarava che si sarebbe dato tanto per tanto (Dt 19:21) […] Gesù deve similmente essere uomo perfetto per corrispondere all’Adamo senza peccato in Eden. In tal modo poteva offrire un riscatto che corrispondeva esattamente al valore di ciò che il peccatore Adamo perse per i suoi discendenti. Questa esigenza della giustizia divina non permise a Gesù di essere più di un uomo perfetto. Per questo scrivendo 1 Timoteo 2:5,6, l’apostolo Paolo utilizzò una parola greca speciale, antìlytron, per descrivere ciò che Gesù offrì in sacrificio a Dio.
Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo morirono tutti, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia di un solo uomo, Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti gli uomini. (...) Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo. (...) La legge poi sopraggiunse a dare piena coscienza della caduta, ma laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia, perché come il peccato aveva regnato con la morte, così regni anche la grazia con la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.
Caro Opepo, mi permetto di passare al punto 7, se a te non dispiace. Tu procedi pure con ordine la tua analisi.
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