La TORRE in tempo reale: file per la disputa di ogni annata

Moderatore: berescitte

La TORRE in tempo reale: file per la disputa di ogni annata

Messaggioda Citocromo » mer giu 15, 2011 1:41 pm

ATTENZIONE
Questo 3D (thread) è riservato agli interventi e domande dei lettori del file omonimo intitolato
"La TORRE in tempo reale: spunti per un dialogo critico"


Questo avvertimento è stato posto, per motivi tecnici, all'interno del primo POST della serie aperta da Citocromo, con il suo cortese permesso.
Sandro

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Ancora Torre di Guardia di MAGGIO 2011

Sulla TOR 1-05-2011, a pag. 27, c'è una domanda curiosa nella sezione "I lettori chiedono": "La vita eterna nel Paradiso sarà noiosa?" Io a questa domanda risponderei subito, senza esitazioni, di sì. Sì, una vita materiale qui sulla terra, una vita che non avrà mai fine - e dopo miliardi e miliardi di anni sarà come se fosse il primo giorno - è una noia mortale, anzi una condanna eterna alla noia. Nell'articolo in questione la WT accenna a questo fatto, ma poi mena il can per l'aia facendo un discorso che, secondo me, cerca di evitare i problemi piuttosto che affrontarli. E' vero che l'uomo è stato creato per l'eternità e che in lui c'è il desiderio dell'eternità, ma questo desiderio non può essere colmato dalle cose materiali. Solo Dio può colmare il desiderio di eternità che c'è nell'uomo. Anche la Scrittura ce lo ricorda in molti passi, come è stato evidenziato in altri interventi nel forum. Mi fa ridere la citazione che hanno messo all'inizio di Lc 23,43 (oltre al Sal 37, dove si parla chiaramente della terra promessa): se Gesù dice al ladrone "tu sarai con me" (e non come fa credere la WT, cioè "io sarò con te"), vuol dire che il Paradiso è il Regno dei cieli. Il Paradiso è la comunione di Amore con la SS. Trinità. Inoltre, secondo me, questo episodio del ladrone buono è importantissimo perchè il Paradiso e Gesù Cristo sono due cose inscindibili: non esiste Paradiso senza Gesù Cristo.
Vi inserisco il testo, così potete leggere da soli la pseudo-risposta data dalla WT. Vi faccio notare che all'inizio si accenna alla noia; guardate cosa dicono (secondo me, è interessante perchè sarà quello il pericolo, solo che aggirano l'ostacolo menando il can per l'aia e aggiungendo una certa dose di love booming). Il grassetto è mio:
La Bibbia ci offre la speranza di vivere per sempre su una terra paradisiaca. (Salmo 37:29; Luca 23:43) Ma la vita senza fine in un ambiente perfetto sarà noiosa? La domanda è legittima. Gli studiosi hanno riscontrato che la noia cronica può rendere una persona ansiosa, depressa e propensa a correre rischi. Chi non ha uno scopo nella vita o è stanco della routine quotidiana può essere sopraffatto dalla noia. Che dire di quelli che vivranno nel Paradiso? La loro vita avrà uno scopo, o sarà monotona? Per prima cosa teniamo conto che è Geova Dio, l’Autore della Bibbia, ad offrire la vita eterna. (Giovanni 3:16; 2 Timoteo 3:16) La sua principale qualità è l’amore. (1 Giovanni 4:8) Geova ci ama profondamente e ci ha dato tutte le cose buone che abbiamo.— Giacomo 1:17. Il nostro Creatore sa che per essere felici abbiamo bisogno di lavorare con uno scopo. (Salmo 139:14-16; Ecclesiaste 3:12) Nel Paradiso le persone non si sentiranno come minuscoli ingranaggi di un gigantesco macchinario. Il lavoro che svolgeranno recherà diretti benefiıci sia a loro che ai loro cari. (Isaia 65:22-24) Trovereste noiosa la vita se durante il giorno faceste un lavoro interessante e stimolante? Tenete presente, inoltre, che Geova Dio non permetterà a chiunque di vivere nel Paradiso. Geova offre il dono della vita eterna solo a coloro che imitano suo Figlio Gesù. (Giovanni 17:3) Mentre era sulla terra, Gesù provava diletto nel fare la volontà di suo Padre. Sia con le parole che con l’esempio, insegnò ai suoi seguaci chela vera felicità deriva più dal dare che dal ricevere. (Atti 20:35) Nel Paradiso ristabilito tutti seguiranno i due comandamenti più grandi: amare Dio e amare il prossimo. (Matteo 22:36-40) Immaginate di essere circondati da persone altruiste che vi vogliono bene e amano il loro lavoro. Vi annoiereste in loro compagnia? Cos’altro si farà nel Paradiso? Ogni giorno potremo imparare qualcosa di nuovo sul nostro Creatore. Gli scienziati hanno già fatto molte scoperte eccezionali sulle opere creative di Geova. (Romani 1:20) Comunque tali scoperte non sono nulla in confronto a quello che c’è ancora da scoprire. Migliaia di anni fa il fedele Giobbe riflettè su quello che sapeva riguardo alla creazione divina, e la conclusione a cui giunse è ancora valida. “Questi sono i margini delle sue vie”, disse riferendosi a Dio, “e qual sussurro di una questione si è udito riguardo a lui! Ma del suo potente tuono chi può mostrare intendimento?”— Giobbe 26:14. Anche se vivremo per l’eternità, non scopriremo mai tutto quello che c’è da sapere su Geova Dio e le sue opere. La Bibbia afferma che egli ha messo nel nostro cuore il desiderio di vivere per sempre, ma dice pure che ‘non troveremo mai l’opera che il vero Dio ha fatto dall’inizio alla fine’. (Ecclesiaste 3:10, 11) Pensate che ci si possa annoiare imparando sempre cose nuove su Colui che ci ha creati? Sin da ora, chi si dà da fare per aiutare gli altri e dar gloria a Dio difficilmente si annoia. Possiamo star certi che una vita vissuta in questo modo, anche se eterna, non ci annoierà mai.


La WT non solo fa credere che questa sia una dottrina biblica, ma stampa pagine e pagine di riviste ed opuscoli con illustrazioni che rappresentano la terra paradisiaca, aggiungendo citazioni estrapolate dal contesto alle varie figure (si può vedere, ad esempio, Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca pagg. 3, 151, 156-158, 161-162). Qual è lo scopo di questa dottrina? Semplice. Facendo leva su un materialismo diffuso e sui problemi della gente, la WT incanta le persone con autentici miraggi in modo tale da attirare quelle “culturalmente indifese”. Riducendo l’uomo a materia, la sua “fame” non potrà essere altro che “fame di mondo” (per usare un’espressione tipica della spiritualità antica). Quindi, secondo l’insegnamento geovista, l’uomo, se vuole essere felice, può farlo solo godendo dei beni materiali (frutta fresca in abbondanza, villetta personale, assenza di malattie, guerre e sofferenze varie). Questo è, a mio modo di vedere, un inganno satanico perché lo scopo di satana è quello di separare per sempre l’uomo da Dio. A questo livello, la vita è sfamarsi di mondo, proprio come qualunque animale. E’ questo il destino dell’uomo? Vivere in eterno così? Oppure l’uomo aspira a qualcosa di più grande? Il cuore dell’uomo è perennemente in cerca di un amore eterno, che sussista anche oltre la morte. L’uomo non può essere felice solo con i beni materiali. Poi immaginiamoci la vita eterna sulla terra. Dopo miliardi di miliardi di miliardi ecc… di anni sarà come il primo giorno. Alla fine la situazione dell’uomo diventerebbe insopportabile, una condanna eterna, e l’uomo preferirebbe il nulla eterno alla terra paradisiaca. Come diceva il vecchio catechismo, l’uomo è stato creato per conoscere, amare e servire Dio in questa vita e per goderlo nell’altra in Paradiso. E la Dei Verbum riprende il concetto, dicendo che il progetto di Dio per l’uomo è quello di “ammetterlo alla comunione con Sé”! La “fame di Dio” appartiene alla struttura originaria dell’essere umano. Come dicevano i filosofi medievali, l’uomo è “desiderium Dei” oppure “desiderium naturale videndi Deum”. Egli desidera Dio perché è stato creato a sua immagine e somiglianza ed è stato ordinato a Lui. Dio ha creato l’uomo capace di conoscerlo e di amarlo e, per sua natura, l’uomo è affamato di Dio. Tuttavia, l’uomo sarebbe infelice se Dio non provvedesse a soddisfare la fame di Dio che c’è in lui. Quando l’uomo si ciba di Dio già in questa vita (mediante la sua Parola, la preghiera, l’Eucaristia, ecc…) e quando "si ciberà" di Lui nell’eternità, realizza/realizzerà pienamente se stesso. In Lc 6,21 leggiamo: “Beati voi che avete fame, perché sarete saziati”! L’uomo aspira a Dio come al suo Bene più grande anche se, a causa del peccato, nella sua vita deve lottare per impedire che il desiderio di Dio venga soffocato dalle cose materiali. Sant’Agostino diceva: “Signore, tu ci hai fatti per te e il nostro cuore è inquieto finchè non riposa in te”! L’anima che ama Gesù Cristo desidera che il momento della morte sia quello della sua unione eterna con il suo Signore (“Entra nel gaudio del tuo Signore”). Questa è la vera beatitudine eterna. Nella Scrittura tutto questo è riassunto dall’anelito umano espresso nei Salmi 42 e 63:

Come la cerva anela ai corsi d'acqua,
così l'anima mia anela a te, o Dio.
L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
quando verrò e vedrò il volto di Dio?

O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco,
di te ha sete l'anima mia,
a te anela la mia carne,
come terra deserta,
arida, senz'acqua.

Sant’Agostino, rivolgendosi ai cristiani, nel Discorso 158 scrive:
"7. Ciascuno di voi, fratelli miei, si guardi nell'intimo, si giudichi da sé, si esamini in tutte le sue opere; nelle sue opere buone veda se le compie con carità, senza attendersi una ricompensa temporale, ma la promessa di Dio, il volto di Dio. Infatti niente di ciò che Dio ti promette vale qualcosa eccetto Dio stesso. Di nulla Dio mi farebbe contento se non mi promettesse sé, Dio medesimo. Cos'è la terra intera? Cos'è la vastità del mare? Cos'è tutto il cielo? Cosa sono gli astri? Cos'è il sole e cos'è la luna? Cos'è la moltitudine degli angeli? Ho sete del Creatore di tutte queste cose; di lui ho fame, di lui ho sete, a lui dico: Poiché in te è la sorgente della vita. Egli mi dice: Io sono il pane che sono disceso dal cielo. Il mio soggiorno da pellegrino sia contrassegnato dalla fame e dalla sete, perché io trovi pieno appagamento al mio arrivare. Il mondo sorride con molte cose che hanno bellezza, forza, varietà; colui che le fece è più bello, colui che le fece è più forte e più risplendente; colui che le fece è più amabile. Mi sazierò quando si manifesterà la tua gloria. Se c'è in voi la fede che opera per mezzo dell'amore, già fate parte dei predestinati, dei chiamati, dei giustificati; aumenti perciò in voi. Infatti la fede che opera per mezzo dell'amore, non può essere senza speranza. Ma quando saremo arrivati, vi sarà ancora la fede? Ci verrà chiesto: Credi? No certamente! Lo vedremo, lo contempleremo. Dilettissimi, noi siamo figli di Dio e non è stato ancora rivelato ciò che saremo. Siccome non è stato ancora rivelato, perciò la fede. Siamo figli di Dio, predestinati, chiamati, giustificati: noi siamo figli di Dio e non è stato ancora rivelato ciò che saremo. Ora perciò la fede, ora prima che si riveli ciò che saremo. Noi sappiamo che quando egli si sarà manifestato, saremo simili a lui. Forse per il fatto che crediamo? No. Perché allora? Perché lo vedremo così come egli è".
Sant’Alfonso M. de Liguori, a conferma di quanto abbiamo detto, ci ricorda: “Tutto il mondo non può contentare il nostro cuore; solo Dio lo contenta”.
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Re: La TORRE in tempo reale: spunti di dialogo critico

Messaggioda catechista » mer giu 15, 2011 4:46 pm

Io penso che a tali considerazioni si possa aggiungere il fatto che non pochi intellettuali, di estrazione laica, convengono nel ritenere che, se paradiso si dà, quello promesso da Gesù come compartecipazione al gaudio divino sarebbe il più ragionevole possibile perché rispondente in modo esaustivo alle maggiori aspettative umane.
Infatti è impossibile che Dio, perfezione e pienezza assoluta, sia mai annoiato o scontento della sua situazione (i Testimoni accettano che sia da ritenersi come "il felice Iddio"); né è possibile paragonare i vari paradisi ipotizzati da altre religioni con quello che appunto va al centro, alla Fonte assoluta della felicità.
Si pensi ad esempio alla modestissima aspettativa delle "celesti praterie" degli amerindi; o il "perenne banchetto" musulmano cui si aggiunge, se il candidato è maschio, l'aggiunta di varie vergini (72 se non sbaglio e tutte cogli occhi neri) a sua disposizione; o, come era l'aspettativa ebraica,una terra promessa e una vita di benessere che prescinda dal cielo; o, come nel caso del buddhismo, ad una situazione di distruzione del desiderio e di opaca impersonalità nel nirvana; o appunto, come per i Testimoni di Geova, alla terra paradisiaca (mentre però, stranamente, si dice che il premio celeste degli Unti è di qualità superiore) eccetera...
Certo è che considerazioni di questo tipo, fatte al mio gruppo giovani, sono apparse convincenti. E lo sono anche se fatte ad una mente "laicista", come ipotesi di lavoro. Invece, come ha scritto Messori in Scommessa sulla morte , le aspettative dei Testimoni di Geova sono quelle "dell'americano medio" che sogna ciò che non ha avuto e che invidia in altri.
piantiamo un Sicomoro in giardino su cui i figli possano salire per vedere Gesù
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Re: La TORRE in tempo reale: spunti per un dialogo critico

Messaggioda opepo » ven giu 24, 2011 1:58 am

Ma avremmo modo di tornarci. Sarà sorprendente per i TG "altre pecore" e per i simpatizzanti del geovismo apprendere che i TG di oggi hanno ricevuto la Bibbia dalla Chiesa protestante, e questa dalla Chiesa Cattolica, e che stranamente sia il Protestantesimo che il Geovismo ritengono che, in tale assemblaggio che ha escluso dall'elenco molti libri (poi denominati apocrifi o pseudoepigrafici) la Chiesa Cattolica, salvo 7 libri rifiutati dalla Riforma verso il 1500, ha fatto una scelta "infallibile"!


questo è un argomento molto interessante che può far aprire gli occhi a molti....e... nel mio caso specifico...mi ha proprio aperto la mente...per me è stato come arrivare ad un bivio e scegliere... consapevolmente... la via dello Spirito Santo
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Re: La TORRE in tempo reale: spunti per un dialogo critico

Messaggioda Generale Specifico » gio giu 30, 2011 12:42 pm

Come al solito, le tue analisi sono illuminanti.
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Re: La TORRE in tempo reale: spunti per un dialogo critico

Messaggioda opepo » ven lug 01, 2011 2:24 pm

«Mediante lo spirito santo Geova Dio compì un miracolo: trasferì la vita del suo Figlio celeste nel grembo della vergine ebrea Maria affinché nascesse come essere umano perfetto.»
Anzitutto il nostro Spirito Santo merita le maiuscole perché è persona divina
.

Ho sempre trovato aberrante questo modo di scrivere della wt...direi che è stato uno dei motivi che mi hanno spinto a fare ricerche

Io dico ...come si può ...scrivere in minuscolo... anche secondo il credo geovista...il nome dello SPIRITO SANTO

Anche se fosse la forza attiva di Dio ... mi dovrebbero spiegare che cosa è la forza attiva di una persona se non la persona stessa...e allora è possibile che solo per distinguersi da quella che loro chiamano cristianità si debba ricorrere anche a sminuire lo SPIRITO SANTO

Si... perchè ...almeno secondo me...scrivere il nome e il cognome di una persona...oltre ad essere un errore grammaticale...soprattutto facendolo con deliberato consenso ...sarebbe come offendere quella persona stessa...perchè...scrivere in maiuscolo è soprattutto una forma di rispetto...figuriamoci poi se si tratta di quella "forza " che scruta le profondità del Padre... la cui bestemmia contro non sarà mai perdonata

MAH!!!
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Re: La TORRE in tempo reale (3D di servizio)

Messaggioda berescitte » lun set 05, 2011 6:18 pm

Oggi Ho inserito i commenti alla Torre dei mesi di Marzo e Agosto 2011
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Re: La TORRE in tempo reale: spunti per un dialogo critico

Messaggioda Citocromo » mer set 07, 2011 10:06 am

Torre di Guardia di MARZO 2011

Pagg. 10-11

L'articolo intende confutare questa asserzione: «"il regno di Dio viene attraverso il cuore docile", dice papa Benedetto XVI del suo libro Gesù di nazaret.» Sostenendo che invece «il Regno comporta più che accettare Dio a livello personale e ubbidirgli.»

Nel suo primo volume "Gesù di Nazareth" Benedetto XVI tratta il tema del "Regno di Dio" al terzo capitolo (pp. 69-86) e alle pp. 176-177, dove commenta la domanda del Padre Nostro "venga il tuo regno". "Il regno di Dio viene attraverso un cuore docile" è presa dalla pag. 177 e non è l'unica affermazione del Papa. Quella affermazione deriva da una riflessione spirituale sulla preghiera del Signore e si riallaccia alla preghiera di Salomone in 1Re, in cui Salomone chiede a Dio di donargli un "cuore docile". Infatti, nel commento al "Padre nostro" Ratzinger riflette sulla preghiera, ma la riflessione teologica sul Regno la si trova nel terzo capitolo, di cui la WT riporta solo quella brevissima seconda citazione che c'è nell'articolo.

E questo lo sanno bene anche i dirigenti geovisti che registrano peccati anche in casa loro, e quando sono presi da sussulti di sincerità ammettono piagnucolosi "Triste a dirsi..."; ma lo fanno tornando proditoriamente a galla con il ricorso alla categoria, non del tutto scusante, della "imperfezione". Scusa poi che fanno valere solo per loro e non per gli appartenenti ad altre fedi.

“Triste a dirsi, durante l'anno di servizio 1986, 37.426 persone hanno dovuto essere disassociate dalla congregazione cristiana, per lo più per aver praticato l'immoralità sessuale. E questo senza contare il numero ancora più alto di quelli ripresi per immoralità, ma non disassociati in quanto sinceramente pentiti.” (TOR 15-9-87, pag.13)
“Per quanto possa essere sconcertante, perfino alcuni che erano preminenti nell’organizzazione di Geova hanno ceduto a pratiche immorali, fra cui omosessualità, scambio delle mogli e molestie sessuali a bambini. Va anche notato che, nello scorso anno, 36.638 persone hanno dovuto essere disassociate dalla congregazione cristiana, la maggior parte per pratiche immorali.” ( TOR 1-1-1986, pag.13)

Torre di Guardia di AGOSTO 2011

p. 19[b]
Qui abbiamo il TG Alex Lemos Silva, brasiliano convertito al geovismo, che dice di essere stato colpito da due cose: «primo, i Testimoni non si limitano a parlare dell'amore verso Dio e il prossimo ma lo manifestano [i corsivi evidenzianti sono nell'originale – ndr]; secondo, non si immischiano nella politica e non hanno niente a che fare con le guerre. (Isaia 2:4) Questi due fatti mi convinsero che avevo trovato la vera religione...».

E a proposito del non aver niente a che fare con le guerre, il nostro tranquillo e sorridente-fiducioso Alex è informato di quanto la WT ammette di aver fatto in Australia durante la seconda guerra mondiale? Lo troverà, se è "di mente aperta", a pag. 97 dell'Annuario geovista del 1984.

“Perciò, affinché nessuna colpa segreta gravi su di noi, desideriamo confessare, alla presenza di Geova Dio e del suo Re Gesù Cristo, che durante la seconda guerra mondiale abbiamo contribuito in vari modi con le nostre mani alle ingiustizie di questo mondo in guerra; abbiamo impiegato vari beni del consacrato popolo di Dio in attività che ora comprendiamo facevano parte della propaganda e dello sforzo bellico, venendo meno in tal modo alla neutralità di tutti i seguaci delle orme di Cristo Gesù che erano nel mondo ma non autorizzati a farne parte. Questo, come ora comprendiamo chiaramente, non ha avuto la benedizione di Geova. Ha recato onta al suo nome e suscitato malintesi in merito alla sua causa, turbando e indebolendo i fratelli. Non vogliamo scaricare la colpa di questa condotta su qualcuno in particolare, ma desideriamo umilmente ammettere una responsabilità comune in questa faccenda qui in Australia”. (Annuario 1984, pag. 97)

[b] Torre di Guardia di AGOSTO 2011

p. 24-26

Voglio solo segnalare che a pag. 25 della medesima rivista in alto a sinistra c'è un'immagine assurda e antistorica, in cui è raffigurato il tdg Pietro apostolo con borsetta sulle spalle e papiro aperto nelle mani, proprio come si presentano oggi i tdg con borsetta e TNM o rivista in mano. (In questo link ho inserito quella di Paolo: viewtopic.php?f=17&t=2547)
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Re: La TORRE in tempo reale: spunti per un dialogo critico

Messaggioda Sandro » mer set 07, 2011 11:48 am

Citocromo ha scritto:
Torre di Guardia di MARZO 2011
p. 24-26

Voglio solo segnalare che a pag. 25 della medesima rivista in alto a sinistra c'è un'immagine assurda e antistorica, in cui è raffigurato il tdg Pietro apostolo con borsetta sulle spalle e papiro aperto nelle mani, proprio come si presentano oggi i tdg con borsetta e TNM o rivista in mano. (In questo link ho inserito quella di Paolo: viewtopic.php?f=17&t=2547)


Questo sì che è avere occhio bereano!
Suggeriamo ai lettori di cercare su wikipedia alla voce "analfabetismo" per capire come questa immagine di Pietro con la cartella a tracolla e un rotolo in mano, sia del tutto assurda in una situazione di analfabetismo pressoché totale ai suoi tempi.
Occorre dirlo, oltretutto, che, anche chi avesse saputo leggere, ben difficilmente avrebbe potuto controllare (su quali rotoli, di quale biblioteca?) se i riferimenti alle scritture ebraiche esibiti dagli apostoli erano esatti? Lo sa la gente che i rotoli, opere scritte faticosissimamente a mano, essi erano appannaggio di pochissimi ricchi, e che in essi non esistevano né capitoli né versetti? E' evidente dunque che l'evangelizzazione agli inizi si svolgeva sulla base della memoria, informata da predicazione e lettura orale ascoltata nelle sinagoghe, e non da lettura personale di scritti.
Così possiamo sorridere di gusto (ma per altro verso piangere di fronte alla sfacciataggine della menzogna) leggendo in un recente "opuscolo formato rivista" della WT, intitolato "Ascoltate Dio e vivrete per sempre". cosa si "deve" fare per ascoltare Dio. A pag. 4 c'è scritto "Se volete ascoltare Dio, dovete leggere e capire la Bibbia."
Dobbiamo forse stenderci sopra un velo pietoso e concludere pregando "padre perdona la WT perché non sa quello che scrive!"? cioè passargliela liscia come nulla fosse?
Proviamo invece a prendere la WT sul serio e ponderiamo le sue parole: dovete, leggere, capire, la Bibbia. Quindi non si deve ascoltare e capire ciò che dice l'uomo che ce la presenta. Questo non sarebbe "leggere", ma accettare a fiducia umana il filtro di chi dice e spiega. Non sarebbe più un contatto con la Parola di Dio ma mediazione con la parola dell'uomo, la quale (ahimé, e questo lo ammette anche la WT) può deformare il messaggio, già leggendolo male, non rispettando la punteggiatura, e poi interpretandolo in maniera distorta (quante interpretazioni diverse si possono dare a certi versetti della Bibbia!). E ancora, esiste pure il pericolo che la Bibbia sia tradotta male; c'è un passaggio umano anche dagli originali alla propria lingua! ecc... Se per esempio, la Bibbia ci viene proposta da un cattolico, ne risulteranno dei sensi diversi da quelli che ci tira fuori il TG, non è vero? E allora? se devo prescindere dalla voce umana che me la trasmette e filtra, come faccio ad andare al testo sacro se sono analfabeta? Anzi, come fa Dio, con quale ragionevolezza lo fa (se è davvero lui quello che suggerisce cosa stampare alla WT!) a terrorizzarmi dicendomi che devo leggere e capire? me lo dice sapendo che sono irrimediabilmente escluso dal numero di coloro che possono "ascoltare Dio" -.
Noi del GRIS abbiamo incontrato dei TG - perfino tra quelli catalogati dalla WT come "dotati di accurata conoscenza" biblica! - che hanno sì letto il versetto di Giovanni 13,24 ove Pietro chiede a Giovanni in nome del traditore dicendo "Di' chi è colui del quale egli parla" ma non hanno capito che quel «di'» era l'abbreviativo di "dimmi", imperativo del verbo dire, e l'hanno letto come preposizione semplice "di chi è....?" una assurdità totale senza senso!*
E come faranno allora i semplici TG che, venendoci a spiegare la Bibbia, non sanno neanche leggerla con senso? Insomma non basta neanche saper leggere per capire, ci vuole una istruzione superiore al semplice alfabetismo.
E' vero però che c'è una cosa di facile apprendimento. Ed alla quale ricorrono anche tutti i demagoghi e comizianti sobillatori: l'insulto. In quello tutti i TG sono maestri. perché l'insulto (dice l'intelligente Bertrand Russell) è una sorta di giudizio gratuito frutto di un processo sommario in cui l'insultante fa da parte lesa, pubblico ministero, avvocato dell'accusa, giuria e giudice, escludendo ogni difesa e dibattimento.
_____________________________________
* Ma spero proprio che i nostri pastori non si basino su questo accenno per ridurre a nulla il pericolo alla fede rappresentanto da una fede alternativa così mal messa. Che anzi va considerata come più temibile, perché un soggetto acculturato potrà darci del filo da torcere, ma alla fine, se è, oltre che intelligente, di animo retto, certe cose del Vangelo non potrà non ammetterle, né potrà disprezzare i vantaggi sociali che la fede produce. Ma contro una persona blindata nella propria subcultura ("culturalmente indifesa" la definì sin dall'inizio Mons. Minuti) non ci sono proprio mezzi per farsi strada. E queso tipo di proclamatori sono quelli più determinati perché, rifiutano il dialogo e non si confrontano mai.
«In patientia vestra possidebitis animas vestras»... aliorumque. (Lc 21,19)
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Re: La TORRE in tempo reale: spunti per un dialogo critico

Messaggioda Citocromo » gio set 08, 2011 5:20 pm

Infatti mentre prima Geova era collocato all'interno dell'universo fisico (molti sanno del riferimento rutherfordiano alla stella Alcyone del gruppo delle Pleiadi come luogo della reggia di Geova!), ora ci si è spostati ai «cieli spirituali, una dimensione distinta dall'universo fisico» decretando che i "cieli" a cui si riferiscono certi passi biblici «non indicano l'atmosfera intorno alla terra, né la vasta distesa dello spazio cosmico».

Facciamo una sintesi delle tappe di questa variazione di dottrina (grassetto mio):

"...per questo motivo pensiamo che le Pleiadi possono rappresentare la residenza di Geova, il posto dal quale egli governa l'universo" (TOR 15/6/1915).

"Per queste ed altre ragioni gli Studenti Biblici hanno ottime ragioni per ritenere che il trono di Geova Dio, il centro dell'universo spirituale, si trovi nella regione delle Pleiadi" (The Golden Age, 10/9/1924, pp. 793-794).

"Si pensa con fondati motivi che ... una delle stelle della costellazione delle Pleiadi sia il luogo di dimora di Geova. Le Pleiadi sono il luogo dell'eterno trono di Dio" (Riconciliazione, p.14, 1928).

"La Bibbia sembra dimostrare che il trono di Dio nei cieli si trovi in una regione a Nord, vicino ad un gruppo di stelle chiamate Pleiadi" (The Golden Age, 16/5/1928, pag. 540).

"Il gruppo di stelle meglio conosciuto con il nome di "costellazione delle Pleiadi", situato a Nord, sembra essere indicato dalla Bibbia come il centro dell'Universo celeste, il luogo del trono di Geova dal quale esercita la sua suprema autorità" (Annuari del 1928 e 1929)

"...sarebbe poco saggio per noi cercare di fissare il trono di Dio in un luogo particolare dell'universo" (TOR 15/11/1953, p.703, ed. inglese).

"A proposito, le Pleiadi non si possono più considerare come il centro dell'universo e sarebbe stolto cercar di determinare il trono di Dio in un particolare punto dell'universo" (TOR 1/9/1954, p. 542, ed. inglese).

"Il “Padre…che è in cielo” vive forse fra le stelle? […] No, Geova Dio non vive nell’universo fisico che ha creato, proprio come un falegname non vive all’interno di un mobile che ha fabbricato." (wp10 02/01-I, vedere le prime pagine)

"In realtà la Bibbia dice che Dio risiede in un luogo specifico, i cieli. [...] Questi versetti mostrano chiaramente che Geova Dio non risiede ovunque, ma solo in cielo. Ovviamente i “cieli” a cui si fa riferimento in tali passi biblici non indicano l’atmosfera intorno alla terra, nè la vasta distesa dello spazio cosmico. I cieli fisici non possono contenere il Creatore dell’universo. (1 Re 8:27) La Bibbia spiega che “Dio è uno Spirito”. (Giovanni 4:24) Egli risiede nei cieli spirituali, una dimensione distinta dall’universo fisico. — 1 Corinti 15:44". (TOR 1/08/2011, p. 27)

Mi piacerebbe sapere perchè l'ovvietà dell'attuale evidenza, sostenuta da citazioni bibliche, non fu tanto ovvia all'inizio, visto che ai tempi di Russell e Rutherford i tdg si presentavano come seri Studenti della Bibbia. Luce crescente? Non credo, perchè penso che ai seri Studenti Biblici, se veramente leggevano e studiavano tutta la Scrittura (e per diversi anni!), non potevano essere sfuggiti quei versetti oggi tanto, anzi troppo chiari. Quindi, come la mettiamo? Forse le critiche della cristianità apostata fanno bene anche alla WT.
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Re: La TORRE in tempo reale: spunti per un dialogo critico

Messaggioda berescitte » ven set 09, 2011 6:37 pm

Oggi ho inserito il commento alla Torre di Settembre 2011
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Re: La TORRE in tempo reale: spunti per un dialogo critico

Messaggioda sassio » lun set 12, 2011 3:45 pm

Questa volta anch'io sono riuscito ad avere una copia della Torre e, ovviamente, non avevo riscontrato tutte quelle cose che hai scritto.
Però ho notato l'articolo che trattava della traduzione della Bibbia da parte di Pierre Robert alias Olivetan e, francamente, credevo che fosse una solita loro invenzione. invece ho scoperto che è veramente esistito e veramente ha tradotto in francese i testi aramaici e greci.
Solo mi è sembrato strano che, essendo vissuto solo 32 anni, abbia potuto raggiungere una tale padronanza delle lingue antiche; leggendo bene affermano che lo scopo principale della traduzione era quello di confutare e travisare la Bibbia cattolica.
Infine ammettono, purtroppo, che solo in pochissime occasione traduceva Jeowa, ma quasi sempre adoperava il termine "Eterno"; ultima chicca affermano che egli abbia sempre usato i termini:" Sorvegliante, Congregazione, segreto" poichè detta traduzione è stata poi adottata dai Valdesi, aggiornandola, non mi sembra che essi si chiamino "Congregazione dei Valdesi" ma piuttosto "Chiesa dei Valdesi"
Non ho la loro Bibbia e quindi non posso verifica gli altri termini, ma basta questo per smentirli.
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Re: La TORRE in tempo reale: spunti per un dialogo critico

Messaggioda berescitte » mar set 13, 2011 8:45 am

La loro Bibbia puoi consultarla on line su http://www.watchtower.org/i/bibbia
tenendo però presente che riproduce (e lo fa adesso e non sappiamo se in futuro cambierà) l'edizione della Bibbia grande, con riferimenti (che noi indichiamo, quando occorre, con NMrif). Ma noi utilizziamo anche la NM del 1967 (la più utile per notare le intenzionali deformazioni e le successive "limature") e quella, dello stesso formato, del 1987 che in aggiunta ha una colonnina centrale con i passi paralleli e riferimenti.

Quanto alla valutazione e giudizi su personaggi storici (che, come vedi ho volutamente tralasciato), stiamo pregando che Dio ci regali qualche persona esperta. Fare una valutazione critica di ciò che scrive la TORRE su di essi è molto arduo, ed espone a contropiedi, se non si è bene informati. Noi (io almeno) ci manteniamo nella nostra competenza come catechisti di adulti, il che comporta una conoscenza teologica avanzata, e una biblica che si appoggia a esperti, nonché ovviamente un uso del crivello della logica che ogni uomo può sviluppare da sé e alla quale affidiamo il giudizio dei lettori su ciò che diciamo.

Del resto la nostra finalità precipua è quella di rendere edotti i nostri fratelli di fede, e chiunque creda nella veridicità del messaggio biblico, che la WT fa tuttaltro che insegnarlo e rispettarlo. Discussioni su fatti e persone storiche, anche se utili, non raggiungerebbero questo obiettivo e sarebbero dispersive. Il forum resta comunque aperto a chi volesse cimentarvisi.
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Re: La TORRE in tempo reale: spunti per un dialogo critico

Messaggioda catechista » mar set 13, 2011 9:13 am

Mi riferisco al numero di Settembre.
Io trovo queste parole allucinanti. E' una logica che mi lascia senza parole! Se ci fosse uno strizzacervelli per analizzarle psicologicamente (o psichiatricamente!) ci farebbe proprio un gran regalo. Soprattutto vorrei capire che idea di giustizia hanno i Capi dei Testimoni e se è vero che essa collima con l'insegnamento biblico.

«In quel giorno della resa dei conti, i bambini, o rami, saranno giustamente trattati in base alla valutazione che Dio avrà fatto delle loro radici, i genitori, che sono responsabili dei figli. I genitori malvagi non avranno discendenti che ne perpetuino le vie malvage.» (TOR, 22/4/1995 p. 22).
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Re: La TORRE in tempo reale: spunti per un dialogo critico

Messaggioda sassio » mar set 13, 2011 3:57 pm

Sempre sulla Torre di settembre, vi è a pag.24-25 la solita lettera che racconta l'esperienza (anonima !) avuta dai TdG.
Francamente a me sembra assurdo magnificarsi di essere andati in 130, ripeto 130, in un accampamento per profughi che, come loro stesso hanno scritto, avevano perso TUTTO e preoccuparsi di portare loro solo pubblicazioni e libretti.
Nessuno di loro, nessuno, ha pensato di riempirsi le tasche almeno di caramelle, biscottini da donare ai bambini, almeno a loro. E' vero che lo stesso Gesù ha detto:" Non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni parola di Dio" però ha messo una parolina di troppo (per loro) "solo" che vuole dire che il pane (cibo) è necessario, certamente indispensabile, ma necessita ANCHE della Parola Divina, quindi sarebbe stata credibile la lettera se, oltre alla stampa, avessero portato in dono anche del cibo, ma............
Come possiamo pensare che sia la verità che quella gente li salutava, festosi, agitando le riviste avute in dono: neppure in brodo erano buone per mitigare la loro fame !!!!!!
Alla fine di pagina 24 vi è il solito ritornello che persone che hanno sofferto tantissimo...ora vivevano MEGLIO (!!) solo perchè "hanno deciso di seguire i principi biblici."
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Re: La TORRE in tempo reale: spunti per un dialogo critico

Messaggioda sassio » mar set 13, 2011 4:01 pm

catechista ha scritto:Mi riferisco al numero di Settembre.
Io trovo queste parole allucinanti. E' una logica che mi lascia senza parole! Se ci fosse uno strizzacervelli per analizzarle psicologicamente (o psichiatricamente!) ci farebbe proprio un gran regalo. Soprattutto vorrei capire che idea di giustizia hanno i Capi dei Testimoni e se è vero che essa collima con l'insegnamento biblico.

«In quel giorno della resa dei conti, i bambini, o rami, saranno giustamente trattati in base alla valutazione che Dio avrà fatto delle loro radici, i genitori, che sono responsabili dei figli. I genitori malvagi non avranno discendenti che ne perpetuino le vie malvage.» (TOR, 22/4/1995 p. 22).


Scusa quali parole???
Quelle in calce si riferisco al 1995, sappiamo che sono ancora valide ma non sono richiamate nel numero di settembre, o sbaglio?
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