“Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare.” (Luca 17,10 – CEI)
E’ l’invito del nostro Maestro
- ad aver fede che è Dio che fa crescere; Lui ha il segreto e i mezzi di produzione, la signoria dei cuori;
- a fare tutto il possibile;
- a credere che Dio non ci chiede l’impossibile;
- a farlo alla perfezione (quindi con sempre maggiore competenza e innaffiandolo di preghiera giacché non è solo opera intellettuale quella di trasmettere una Verità fatta Persona);
- a non darci alcun merito, ma anzi a sentirsi onorati che Dio ci ingaggia per la stupenda opera che Lui potrebbe fare da solo (in questo senso la nostra opera è “inutile”; è lui che la rende utile grazie allo stile della “incarnazione” che è quello della compartecipazione al Suo disegno di salvezza;
- a capire che è un “dovere” e che è “nostro” perché siamo, oltre che figli e fratelli, anche servi e operai del nostro buon Signore;
- a proiettarci subito verso la nuova opera, come un servo che, fatto ciò che gli è stato ordinato, torna dal padrone per nuovi ingaggi.