Cielo nuovo e Terra nuova

Si suppone la conoscenza della Dottrina Cattolica in linea di massima. Qui si dà spazio al chiarimento di punti che rimanessero lacunosi per alcuni utenti.

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Cielo nuovo e Terra nuova

Messaggioda roberto » mer mar 24, 2010 4:21 pm

Sappiamo dal C.C.C. che nella nuova Gerusalemme Dio sarà tutto in tutti, ma con la resurrezione dei morti l'uomo continuerà a vivere per l'eternità sulla stessa Terra trasfigurarata o dove ora vive anche corporalmente la Madre di Dio? Il Paradiso sarà terrestre o celeste? Attendo risposte. Grazie
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Re: Cielo nuovo e Terra nuova

Messaggioda GrisAdmi » ven mar 26, 2010 11:54 pm

Il paradiso è uno stato e non un luogo. Quando si parla di Cielo, nel NT, lo si fa in un senso molto particolare. Non bisogna intendere questa parola in senso letterale, ma in senso metaforico. Non è che i beati, una volta risorti, svolazzeranno tra le nuvole suonando l'arpa (come si vede nei cartoni animati). Il cielo, infatti, nella Bibbia, è il luogo ove risiede Dio. Ora, noi sappiamo che Dio è immateriale, quindi non risiede da nessuna parte, anche se è presente ovunque nel mondo che ha creato, in quanto questo partecipa del suo stesso essere. Il Cielo, quindi, deve essere inteso come un luogo in senso metafisico, il Cielo indica Dio (tanto è vero che nei Vangeli l'espressione "Regno di Dio" e "Regno dei Cieli" è intercambiabile). Devi considerare il fatto che il linguaggio biblico risente delle concezioni cosmologiche vigenti quando i testi biblici furono scritti, visione che vedeva la terra al centro del cosmo, circondata da tanti cieli, corrispondenti ai vari pianeti; al vertice di tutto c'era l'ultimo cielo, che segnava il confine dell'universo. Nel più alto dei cieli, vale a dire, oltre il confine dell'universo, c'era Dio. Pertanto, quando si dice che i beati vanno in cielo, si vuole indicare il fatto che i beati accedono alla presenza di Dio. Quella cristiana è una speranza celeste non perché i cristiani desiderano sfrecciare nella stratosfera come tanti aerei supersonici, ma perché desiderano contemplare Dio, stare alla sua presenza. Tutto ciò non è contemplato nell'escatologia dei TdG, i quali, invece, ritengono (erroneamente) che l'uomo possa essere appagato da un'esistenza senza fine su una terra paradisiaca (poiché priva di malattie, fame, violenza, invecchiamento, ecc.).
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Re: Cielo nuovo e Terra nuova

Messaggioda GrisAdmi » ven mar 26, 2010 11:56 pm

Per maggiori delucidazioni:

Immagine

Titolo I novissimi. Introduzione all'escatologia
Autore Sanchez Justo L.; Molinero Jorge
Prezzo € 12,39
Dati 2001, 200 p.
Editore Ares (collana Biblioteca teologica di base)

Descrizione:
"Biblioteca teologica di base" è una collana che si propone di spiegare le questioni fondamentali della scienza teologica al vasto pubblico. A partire dalla nozione escatologica universale e individuale, queste pagine illustrano tutte le tematiche connesse alle "cose ultime": la Prusia, la resurrezione dei morti, la teologia della morte e il giudizio, il Paradiso, l'Inferno e il Purgatorio alla luce delle fonti scritturistiche e del Magistero.
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Re: Cielo nuovo e Terra nuova

Messaggioda roberto » lun mar 29, 2010 1:07 pm

Se tutto ciò è uno stato e non un luogo, la Madonna assunta in cielo in anima e corpo non è in nessun luogo? La risposta alla mia domanda non è molto convincente.
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Re: Cielo nuovo e Terra nuova

Messaggioda GrisAdmi » lun mar 29, 2010 4:11 pm

Che il paradiso non sia un luogo, ma uno stato, non lo asserisco io, bensì il Magistero della Chiesa cattolica.
La Madre di Dio è stata assunta in Cielo in anima e corpo non perché svolazzi da qualche parte nella stratosfera in carne ed ossa, ma perché ella gode della visione beatifica (ed è quindi in uno stato paradisiaco) non come un'anima disincarnata (così come tutti gli altri beati) ma nella sua integrità di spirito incarnato. Dove si trova la madre di Dio ora? In una qualche altra dimensione fisica assieme al suo divin Figlio, anche lui asceso in Cielo con il suo corpo spiritualizzato. Dobbiamo immaginare il rinnovamento del mondo che ci sarà con la Parusia di Cristo come un accesso del medesimo a questa nuova dimensione fisica. In che cosa questo possa consistere in dettaglio, però, non ci è dato saperlo.
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