Bisogno di credere o credere nel bisogno?

Segnalazioni di giornali, riviste, trasmissioni radio-televisive che riguardino i Movimenti Religiosi Alternativi e le tematiche a questi connesse.

Moderatore: GrisAdmi

Bisogno di credere o credere nel bisogno?

Messaggioda brunodb2 » lun nov 17, 2008 8:31 am

Bisogno di credere o credere nel bisogno?

di Francesca Calloni

Fonte: http://www.ghigliottina.it/costume/081117calloni.htm


In occidente, nel secolo passato molti gruppi a matrice settaria sono assurti agli onori della cronaca, perchè percepiti come minaccia dalla società, (“Sangue versato nel nome di una fede” http://xenu.com-it.net/txt/repon.htm#8). Ancora oggi la parola: setta contiene al suo interno due definizioni antitetiche dello stesso fenomeno ( http://it.wikipedia.org/wiki/Setta), sia nei dizionari che in internet, infatti, le definizioni sono molteplici e sfuggenti, ma la caratteristica fondamentale che, agli occhi della società, fa di un gruppo una setta (nella sua accezione più negativa) è la presenza di una “volontà coercitiva” che controlla e sottomette gli appartenenti al gruppo. Nonostante la presenza di gruppi a matrice settaria sia diffusa a livello mondiale, in Occidente, questo fenomeno sembra ottenere maggiori attenzioni.

L'aumento della popolarità di alcuni di questi gruppi, (di cui il satanismo è nonostante tutto una componente minoritaria) è stata attribuita alla perdita di valori che la cultura e la società occidentale ha sperimentato a partire dal secondo dopoguerra in poi, o meglio al: “... crollo... di una gerarchia organica di valori, di un sistema etico coerente, (che) è il vero dramma della coscienza moderna” (cecilia gatto trocchi “la crisi della modernità e le sette religiose” http://xenu.com-it.net/txt/repon.htm#6). Anche secondo la dott.ssa Chiara Camerani: “ Come spesso accade in periodi in cui l'industrializzazione e l'isolamento permeano la società, si verifica ciclicamente un rinnovato interesse verso la spiritualità e la religione, tradizionale o no. Il forte isolamento e il clima di insicurezza spingono a cercare certezze e speranza. Il satanismo, in particolare quello razionalista, che si appoggia alla filosofia della bibbia satanica riflette più che mai i tempi odierni: non porgere l'altra guancia, sii Dio di te stesso, esprimono un approccio fortemente orientato ad un materialismo e all'individualismo che sono lo specchio della nostra epoca... il problema non è costituito dal satanismo come corrente di pensiero, che in se e per se rientra nella libertà di pensiero e religione, ma da quanti usano la scusa del satanismo (o di altre sette n.d.r.) come mezzo per esprimere la propria frustrazione e il proprio bisogno di violenza, ma ciò accade anche in altri fenomeni come il fondamentalismo religioso o il tifo sportivo”.

Accanto alle motivazioni psicologiche e culturali, non bisogna però dimenticare che la democrazia, fondamento degli stati moderni occidentali permette, proprio in quanto tale, a ogni uno di esprimere liberamente se stesso, le proprie idee o credenze religiose, (siano esse vicine o lontane all'ortodossia) dando appunto la possibilità di fondare gruppi religiosi e non all'interno della legalità e della vita sociale di una nazione.

Riassumendo dunque, questi gruppi a matrice settaria in occidente, si insediano in società in cui ormai è forte la disillusione verso le fedi maggioritarie (troppo spesso secolarizzate e impegnate più a difendere il corpo che l'anima!). L'operato delle fedi dominanti porta a confondere e a identificare Dio e Chiesa, dimenticando che la Chiesa non è fatta di Dio, per sua natura infallibile, ma di uomini, per propria natura fallibili. A ciò si aggiunge il clima di incertezza generale dovuto al crollo delle ideologie ( il comunismo non pare sia sopravvissuto, ma anche il capitalismo sembra non godere di ottima salute), e non ultimo gli importanti cambiamenti mondiali che sempre più influenzano la vita di tutti vicini o lontani dal centro reale della crisi. All'interno di questo panorama la necessità di trovare nuovi “stili di vita” ha spinto molti alla ricerca di nuovi significati, ed è importante ricordare che non tutti i gruppi a matrice settaria, coltivano in se il seme della coercizione e della volontà a sottomettere l'altro, molti anzi nascono come semplici gruppi di discussione e confronto, aperti e liberi, ma non sono quelli che ci interessa capire e studiare.

Cosa rende così seducenti questi gruppi a matrice settaria? Quali sono le loro caratteristiche? (anno 1998 http://xenu.com-it.net/txt/crist.htm#3 anno 2006-2007 http://www.poliziadistato.it/pds/primap ... index.html). Dalla lettura di opuscoli, siti internet e da studi svolti negli Stati Uniti (http://www.cybsoc.org/wienerevs.htm) e in Italia (vedi gli studi svolti dal GRIS gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa) i punti di forza principali sembrano essere pochi, ma comuni a tutti: fornire risposte certe e definitive (cosa per cui li ammiro, visto che io non sono ancora riuscita a formulare le domande!!), fornire un ambiente sicuro e protetto dove tutto è preordinato e nulla è lasciato al caso (offrendo spiegazioni logiche a eventi che spesso hanno a che fare con il caso), creare una comunità con un forte senso di appartenenza e sicurezza (a patto però che il neofita si allontani completamente addirittura dalla sua stessa famiglia, prima forma di comunità), un'apparente accettazione incondizionata del neofita, della sua persona, spingendolo ad adattarsi “volontariamente” alle regole del nuovo credo, promettere di accrescere il divino o le potenzialità insite nell'uomo, garantendo la trasformazione in una persona migliore, senza conseguenze negative. Una sorta di “progetto comune” si ritrova anche nella modalità di approccio ai neofiti, nei meccanismi di “conversione” al nuovo “credo”, e nella struttura stessa spesso a piramide, ma soprattutto (come emerge dalla ricerca statunitense) nell'uso e manipolazione dell'informazione.

Il neofita e l'adepto hanno accesso solo alle informazioni “utili”, favorevoli, inibendo lo spirito critico, sfruttando a proprio favore il senso di colpa. Il gruppo a matrice settaria trasforma il dubbio in mancanza di fede e fiducia nel gruppo stesso, mettendo in atto un meccanismo che, attraverso il senso di colpa, rafforza il sentimento di appartenenza invece di rianimare la classica “pulce nell'orecchio” che permetterebbe un'analisi critica di una situazione che altrimenti appare scontata.
Personalmente trovo quasi incredibile che una conquista della modernità, quale l'accesso libero alle informazioni si sia trasformata nell'arma migliore per annullare lo spirito critico e il libero arbitrio piuttosto che diventare il cibo che lo nutre.
Anche in Italia i gruppi a matrice settaria stanno aumentando la propria influenza, le zone in cui questo fenomeno riscuote maggiore successo sono il nord, in particolare il nordest, (dove il benessere economico non è stato affiancato da un adeguato sviluppo culturale) e la capitale, insomma l'Italia sempre più ricca sembra sempre meno capace di farsi domande, ma vuole sempre più risposte.

Foto: http://www.federicovigna.it

PER SAPERNE DI PIU':

http://xenu.com-it.net/sette.htm

http://www.praticomondo.net/Satana_in_I ... nismo.html
http://www.assotutor.it/sette.html

http://www.assotutor.it/situazione_ita_europa.html

http://utenti.lycos.it/cesap/culti.html

http://www.viveremeglio.org/conovive/va ... _sette.htm

http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_ne ... _movements

Film: “Holy smoke” Jane Campion 1999


Ciao

Bruno
___________________________

---Verba volant scripta manet---
___________________________
brunodb2
Nuovo Utente
 
Messaggi: 182
Iscritto il: ven mar 17, 2006 4:12 pm
Località: CAMPOBASSO

Torna a Rassegna stampa

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 12 ospiti

cron