La Chiesa Mormone grande fabbrica di manager ora punta su Wa

[Max]

Mitt Romney, imprenditore di successo ed exgovernatore del Massachusetts, ha accumulato centinaia di milioni di dollari prima di puntare alla nomination repubblicana per la Casa Bianca. Jon Huntsman, che viene fa una famiglia miliardaria, è stato ambasciatore in Cina e governatore dello stato dell’Utah: anche lui sta per scendere in campo contro Barack Obama. Che cosa hanno in comune i due candidati repubblicani? Sono entrambi mormoni e tutti e due, da giovani, hanno trascorso un lungo periodo all’estero il primo in Francia, l’altro a Taiwan come missionari della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, comunemente nota come Chiesa mormone. Solo un caso? Una coincidenza? "Nient’affatto", rispondono sociologi ed economisti interpellati da Business Week, che ipotizzano invece una stretta correlazione tra la fede mormone (in particolare grazie all’esperienza missionaria) e il successo nella società civile e nel mondo degli affari.
Fondata 181 anni fa da Joseph Smith nello Stato di New York, la Chiesa Mormone, il cui epicentro è oggi a Salt Lake City, nello Utah, conta solo 14 milioni di fedeli, di cui quasi la metà negli Stati Uniti e circa 1 milione in Messico e in Brasile. A dispetto di questi numeri esigui è riuscita a sfornare un numero altissimo di chief executives: personaggi che, nella storia recente, hanno fondato o guidato gruppi come Dell e Marriott, come JetBlue ed Eastman Kodak, come American Motors e Continental Grains. "Ed è impossibile sopravvalutare il loro contributo alla vita americana", disse una volta Ronald Reagan, che ne scelse parecchi come collaboratori.
All’inizio la Chiesa mormone era in favore della poligamia e, anche se la pratica fu ufficialmente abbandonata nel 1890, ancora oggi nei villaggi più remoti dello Utah si nascondono dei tradizionalisti con più mogli e decine di figli. E nell’immaginario collettivo è ancora ben radicata – a torto questa identificazione con la poligamia. In realtà i mormoni hanno una cultura più ricca e un modo di vivere la fede più articolato, che aiutano a spiegare il loro ruolo di primo piano nella società e nell’economia. Sin dall’infanzia imparano a parlare in pubblico, interagire con la gente, assumersi responsabilità. La Chiesa chiede ai fedeli un gravoso impegno di tempo e di soldi, verificandone l’obbedienza. E ogni anno 20mila giovani mormoni, per l’80% maschi, frequentano per alcuni mesi il centro di addestramento dei missionari e vengono poi disseminati nel mondo per fare proseliti.
Da missionari, lavorano sodo, vivono in condizioni modeste, bussano alle porte, distribuiscono "Il libro di Mormon": una esperienza dura, che permette però di acquisire doti importanti: dalla conoscenza delle lingue all’etica lavorativa. Del resto, anche la Chiesa mormone assomiglia a una prospera multinazionale: si calcola che abbia un patrimonio di quasi 30 miliardi di dollari. Resta un interrogativo: saranno in grado Romney e Huntsman di far leva su tutte queste qualità per superare diffidenze e pregiudizi dell’America di oggi, e in particolare della destra cristiana?

DI ARTURO ZAMPAGLIONE http://www.repubblica.it/supplementi/af ... ltaim.html