da Leonardo » ven feb 25, 2011 9:42 pm
CONVEGNO 16 Febbraio 2011 – Roma P.U.L.
“L’ESPERIENZA RELIGIOSA DELL’UMANITA’ TRA LIBERTA’ E MANIPOLAZIONE”
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L’intento di questo scritto è quello di riportare pedissequamente i quattro stacchi, ai vari interventi, letti dal dott. Lucio Saia –voce della RAI, seguiti da brani di musica classica. Lo scritto è da attribuire all’Associazione Comunità Papa Giovanni XXXIII.
Scheda 1
Le sette, parola strana e scomoda, termine indiscreto e fastidioso
suscita inquietudine e turbamento.
Ritornano i fantasmi del passato? Sono visionari coloro che ne parlamo?
Sicuramente c’è qualche scalmanato…
Anime turbate dalle onde del male e della malvagità.
Volti sfigurati dalla cattiveria sempre in mostra.
Così le vittime restano inascoltate.
Menti plagiate che non possono parlare.
Voci sommerse dalla derisione di chi è indifferente.
Le vittime delle sette, dei tanti, troppi guru dell’orrore.
NOI siamo qui per loro.
Per dare voce a chi, per troppo tempo, è stato ammutolito.
PER DARE SPERANZA A CHI PUO’ ANCORA SOGNARE.
Scheda 2
Si lavano i panni
Si lavano i pavimenti
Si lavano le mani.
Ma non si possono lavare i cervelli
Le menti, l’intelligenza umana, il pensiero.
Non si può lavare la volontà
Il desiderio non può essere annacquato.
I manipolatori delle menti vanno fermati
Non tollerati i dittatori
Perché il pensiero possa volare
Liberare la parola.
La diversità è vita….. la divisione è morte.
Non si danza più da soli
La dignità: …. tra libertà e verità.
E la gioia viene restituita
Lo sguardo non più abbassato
L’onore restituito
L’ESSERE RIFIORISCE.
Scheda 3
Si cerca e si corre ovunque per ottenere una speranza.
Si elemosina, si grida e qualcuno incontra la persona sbagliata.
Eppure sembrava un amico. S e m b r a v a …..
E ora come ne esco fuori? - A chi dirò quanto sono stato cretino?
Come vincerò la vergogna, la delusione… la derisione?
Chi mai potrà comprendermi? Chi mi accoglierà?
No … non ce la farò mai … !!!
Vi prego aiutatemi!!! A I U T A T E C I …
Noi non vogliamo essere più prede dei cultori della morte
Fateci uscire da queste prigioni. Non lasciateci più soli!
Ed ecco una luce inaspettata
Un uomo incredibile …
Un uomo lungo la mia strada
Si chiama don Oreste (*)
E scopro che dal cielo lui ci segue -E dice:
“guarda che il Signore veglia su chi ha cura del debole”
TU NON TEMERE … ora possiamo farcela … i n s i e m e.
(*) don Oreste BENZI, il sacerdote dalla tonaca lisa, fondatore della Comunità Giovanni XXXIII
Scheda 4
Il Pastore buono e mansueto forte e audace.
Colui che attira il gregge.
Loro, lo riconoscono dalla sua voce. Lo seguono, perché di LUI si fidano.
Il Buon Pastore, mansueto e docile
Posto in un trono solenne perché fatto per esaltare l’Amore.
E’ solo LUI la guida del gregge. Le chiavi del Regno affidate solo a Pietro.
E soltanto da questo Apostolo, appassionato e irrequieto
Innamorato e profondamente umano che la storia è ricominciata davvero!
Una nuova famiglia… ma che deve ritornare unita
Questa sarà la forza della Chiesa, ma anche il suo peccato.
Dramma inaspettato: la divisione, l’invidia…e ancora una volta il tradimento.
E così ecco quel tutto nel piccolo frammento di un pane da condividere.
Riparte la Speranza.
Lui riappare e non si ferma. Non si scoraggia … nonostante il divisore.
Ed il Buon Pastore eccolo raggiante, pieno di maestà
Lui osserva le mani giunte di un debole mendicante, di un povero inerme e si commuove.
Nessuno potrà impedirgli di piangere. Piangeranno insieme …
Il pianto, il grido della libertà … La libertà di amare l’AMORE
La libertà dai carcerieri del male. La libertà dell’anima.
GRAZIE perché anche oggi, TU, PASTORE BUONO, ritorni pazientemente a riunirci,
sventi le trappole dei lupi, ci liberi dai mercenari,
CI R I D O N I I L S O R R I S O D E L L A V I T A
festina lente