Re: Prossimo convegno del GRIS di Campobasso
Inviato:
mer gen 06, 2010 12:47 pm
da brunodb2
Relazione di p. Francois-Marie Dermine
N.B.
L’intera trascrizione è stata riportata - quasi - parola per parola
da un file audio in mio possesso.
INTRODUZIONE
Premetto subito una cosa: le rivelazioni private (r. pr.) non vengono a completare la Rivelazione Pubblica (R. P.) o Grande Rivelazione (G. R.), non è il loro scopo perché nella R.P. è detto tutto: Gesù Cristo è la Parola, il Verbo e quindi, è esaustivo. Anche i grandi mistici che sono stati oggetto di r. pr. dicono che tutto è compiuto con Cristo dal punto di vista della R. P. di ciò che ci serve per conoscere Dio e le vie della Salvezza.
Le r. pr. vengono semplicemente un determinati periodi storici ad applicare la R. P, cioè la G. R. adeguata ad ogni epoca, cioè Dio non ci abbandona dopo la conclusione della G. R., non è che Dio stia con le mani in mano e non dica più nulla, che non mandi i suoi santi a dire qualcosa, lo fa perché Dio non ci abbandona, Dio è presente, Dio non è un Essere che aleggia nell’aria ma è un Essere presente e molto attento a quanto ci accade.
Purtroppo, il discorso delle r. pr. suscita spesso una opposizione, una diffidenza e, nella migliore delle ipotesi, un disinteresse da parte dei teologi e anche, devo dire da parte di molti vescovi che, quando sentono parlare di r. pr. nella loro diocesi, si mettono le mani nei capelli.
È ovvio che c’è, come minimo, un disinteresse e a volte dei pregiudizi. Sono prof. di Teologia e uno studente mi ha chiesto di fare la sua tesi di laurea su Maria Valtorta, conoscete Maria Valtorta, vero? Io non sono voltariano e non sono anti voltariano, però sono stato felice di accogliere questa sua richiesta perché mi permette di capire un personaggio ed un autore che viene letto da centinaia di migliaia di persone, di fedeli non solo in Italia ma nel mondo anche perché, i suoi scritti sono tradotti in non so quante lingue. Quando ho proposto questa tesi al consiglio dei professori vi è stata una reazione poco gradevole. Per convincerli ho dovuto dire: guardate, noi teologi passiamo il nostro tempo a fare delle tesi su altri teologi, ci studiamo a vicenda, viviamo nel nostro bozzolo ignari di ciò che succede effettivamente presso il popolo cristiano. C’è questa specie di diffidenza per una forma di razionalismo, per un’idea sbagliata del concetto di chiusura della R. P.
È vero! La G. R. è chiusa, non c’è nulla di sostanziale, c’è solo di esplicitare attraverso i secoli ciò che ha detto.
Però dobbiamo stare attenti perché Dio parla, Dio agisce tutt’ora, questo è molto importante e così lo ha recepito la Chiesa.
La Chiesa non giudica assolutamente male chi è aperto alle r. pr., poi specificherò meglio questo discorso.
Il Card. Ratzinger, in un’intervista risalente agli anni ’70, concessa a Vittorio Messori, intervista che poi è diventato un libro “Rapporto sulla fede” dice:
Nessuna apparizione è indispensabile alla fede, la Rivelazione è terminata con Gesù Cristo, Egli stesso è la Rivelazione. Ma non possiamo certo impedire a Dio di parlare a questo nostro tempo, attraverso persone semplici e anche per mezzo di segni straordinari che denuncino l'insufficienza delle culture che ci dominano, marchiate di razionalismo e di positivismo.
Le apparizioni … hanno un loro posto preciso nello sviluppo della vita della Chiesa nell'ultimo secolo. Mostrano tra l'altro che la Rivelazione - pur essendo unica, … dunque non superabile - non è cosa morta, è viva e vitale. Parole del cardinale Ratzinger, conosciuto sotto il nome di Benedetto XVI, nostro Papa.
Inutile dire che ci sono delle “false” rivelazioni … tante … tantissime. Quando ho saputo che dovevo documentarmi su “Gesù Bambino di Gallinaro” mi sono cascate le braccia, per dire il vero sono un po’ stufo di occuparmi di queste cose per un semplice motivo … ne studi una, ne compaiono dieci, non si finisce mai. Sono prof. di Teologia Morale e mi piacerebbe approfondire dei discorsi attinenti la mia materia, purtroppo mi è molto difficile farlo … comunque è un servizio e ne sono consapevole, spero di svolgerlo questa sera insieme a voi.
Si, ci sono tantissime false rivelazioni ed io mi sono occupato di alcune di loro che, tra l’altro, mi hanno procurato un sacco di guai. Sono stato oggetto di diffide giuridiche, minacce di denunce, dichiarazioni molto violenti anche su dei giornali cattolici riguardo a dei grandi nomi di veggenti o pseudo veggenti che io mi ero permesso di criticare. Grazie a Dio, finora, la Congregazione per la Dottrina della Fede mi ha sempre dato ragione.
È un campo vastissimo, complesso e anche minato perché buona parte di queste r. pr. sono segnate dal “Millenarismo”.
“Millenarismo” fa riferimento alle parole dell’Apocalisse … il demonio sarà legato per 1000 anni e ci sarà quindi, un’era di pace e di benessere universali. Questo, la Chiesa, lo considera sin dall’inizio, come un’eresia.
Sulla terra, non ci sarà il Paradiso. Il Paradiso non è per questo mondo, non è possibile.
Non so se ve ne siete accorti sennò ve lo rivelo adesso: la vita nostra è in salita, con dei momenti di pause però è in salita, lo sappiamo per esperienza e il Concilio Vaticano II ribadisce in maniera chiarissima che la lotta contro Satana durerà fino alla fine del mondo.
Faccio notare che è la Gaudium et Spes che lo dice che è il documento più ottimistico del Concilio Vaticano II … Gioia e Speranza … Gaudium et Spes.
Quindi, nel Millenarismo si parla di un regno intermedio, di un regno paradisiaco, di una venuta intermedia di Gesù Cristo … Gesù Cristo tornerebbe qui, sulla terra prima della fine del mondo in maniera visibile e gloriosa a instaurare un suo regno di pace universale, di benessere universale, ripeto, questo è ERESIA.
Molte di queste visioni, rivelazioni, sono improntate ad un certo catastrofismo apocalittico e, molto spesso, sono soggette a degli errori di interpretazione che avvengono e che è facile che avvengono.
Faccio un esempio concreto. San Bernardo ha una conversazione con San Norberto … due santi! San Norberto era convinto che il Regno di Gesù Cristo sarebbe iniziato da lì a pochissimi anni con la conseguente la fine del mondo. Lui interpretava a modo suo l’Apocalisse e San Bernardo si permette di dirgli che dissente da questa sua interpretazione.
Non è facile interpretare le r. pr.
La stessa Valtorta, ad un certo momento critica la rivelazione fatta dalla Beata Caterina Emmerick sulla Passione di Gesù Cristo, dice che non corrisponde … allora?
Questi veggenti che si correggono, che si contraddicono a vicenda … È un campo difficilissimo. Comunque ci sono effettivamente, molte rivelazioni false sulle quali oggi non voglio soffermarmi.
Qual è il ruolo dei fatti soprannaturali straordinari nella nostra vita di fede?. Se è vero che una fede autentica debba essere, come ho detto prima, aperta alle r. pr. e ai fatti soprannaturali straordinari perché Dio è presente, perché Dio agisce adesso e non ci abbandona, dobbiamo essere aperti a queste r. pr. Ma, se è vero questo è pure vero che la fede non debba dipendere da queste r. pr. In altre parole: apertura SI’, ma attesa e ricerca, soprattutto spasmodica, attiva, assolutamente NO!
Sono gli stessi mistici depositari delle r. pr. che ce lo dicono così come gli stessi santi che ci dicono di crescere nella fede cristiana di tutti i giorni.
A me piace molto ripetere una frase di Teresina di Gesù Bambino che diceva: All’estasi preferisco la monotonia del sacrificio”, la vita cristiana ordinaria. Qualcuno potrebbe dire che lo straordinario potrebbe essere una specie di flebo o di cura ricostituente per aumentare la nostra fede, ma non è necessariamente sempre così.
Generalmente il corpo si mantiene con una dieta equilibrata, normale, così la nostra fede: preghiere, opere buone, vita di fede ordinaria.
Per chi ha fede, più che affidarsi a dei segni straordinari si deve affidare alla consapevolezza della presenza attuale di Dio nella propria vita. Per chi non ha fede … no!.
La causa di questo atteggiamento di ricerca, comunque spasmodica, è senz’altro una mancanza di fede condannata da Gesù: Beati quelli che crederanno senza aver visto, senza aver toccato … ecc.
Forse dipende dal fatto che il credente non sa meravigliarsi di fronte all’essenziale contenuto nella R. P. Se ci pensiamo un po’ essa ci presenta dei fatti, delle parole straordinarie e meravigliose, un Dio che ci crea che si incarna che muore per noi che ci invita a condividere la Sua vita per l’eternità. Tutto questo è straordinario!
Il volere a tutti i costi cercare qualcos’altro oltre questo, è un segno che non si è accolto l’essenziale. Un po’ come dei bambini viziati che non sono mai soddisfatti e capaci di meravigliarsi delle cose più semplici a loro portata … sono già vecchi. Chiedono sempre nuove cose e quando le hanno non sono mai soddisfatti.
Quindi, attenti a questa ricerca di sensazionalismo e, anche a confondere il soprannaturale con lo straordinario.
Il soprannaturale è la vita di grazia essenziale, è la vita divina in noi.
Lo straordinario è secondario, sono gli effetti speciali, ma gli effetti speciali non valgono la sostanza della realtà.
Riguardo a queste r. pr. ci deve essere un indispensabile discernimento della Chiesa perché satana si maschera da “angelo di luce”, lo sappiamo … 2 Cor. 11 e lo stesso San Paolo in Gal. 1,8 dice che: anche se un angelo dal cielo vi annunziasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia anatema. Anche un angelo potrebbe dirvi, raccontarvi delle cose contrarie al Vangelo. Fatto straordinario da non credere … vade retro Satana.
È la Chiesa che ha il compito di discernere, questo da sempre.
Nell’Antico Testamento era il profeta che, a nome di Dio, giudicava la comunità. Nel Nuovo Testamento, essendo stata istituita la Chiesa, colonna e fondamento della Verità che ha il compito di confermare i fratelli nella fede come dice Gesù Cristo a Pietro, è la Chiesa che discerne, tanto è vero che nella lista dei carismi, quello delle profezie viene dopo quello dell’insegnamento e dell’apostolato.
C’è il rischio di confondere queste r. pr. con una specie di linea diretta con Dio, trascurando la linea ordinaria che è quella della predicazione della Chiesa attraverso i secoli. Così come, c’è il rischio, quando avvengono questi fenomeni, di non tenere conto di quanto dicono i vescovi e la conseguenza e che non si obbedisce ai vescovi, perché? … perché Dio mi ha parlato … la Madonna mi ha detto … mi ha detto questo ed io devo fare quello che dice la Madonna e non quello che dicono gli uomini … in questo caso, un vescovo.
Faccio notare che il discernimento riguardo ai fatti straordinari è di competenza dei vescovi locali tranne quando viene interpellata la Chiesa Universale perché il fenomeno sta crescendo anche a livello universale.
Però, anche i santi hanno delle testimonianze interessanti su questo discorso dell’obbedienza. Per esempio, Santa Teresa d’Avila: “quando il Signore mi ordinava qualcosa nell’orazione, se il confessore me ne imponeva un’altra, lo stesso Signore tornava a dire di obbedire al confessore, poi Sua Maestà gli faceva cambiare parere, così che ci tornasse su, uniformando il comando al Suo volere”.
Il Signore può cambiare la testa ad un Superiore, anche ad un vescovo e se, a un certo momento il vescovo è troppo testardo, lo può anche togliere di mezzo, questo è normale. Il Signore non è a corto di mezzi, però dobbiamo obbedire alla Sua Chiesa che Lui ha fondata, per questo: Obbedisci al vescovo, obbedisci al confessore … poi, dopo, vedrò Io.
Lo stesso concetto lo ritroviamo in Santa Margherita Maria Alaquoche: “Non soltanto voglio che tu faccia quello che i tuoi superiori ti diranno ma, che tu non faccia nulla che ti ordinerò senza il loro consenso, poiché amo l’obbedienza e senza di essa nessuno può piacere a Me”. Quindi, è molto chiaro.
Poi faccio un’ultima precisazione. Non è mica vero che la Chiesa sia sempre tardona nel riconoscere, è prudente, ma riconosce quello che c’è da riconoscere.
Ci sono vari tipi di pronunciamento nella Chiesa nei fatti straordinari per ordine di progressione:
1) constat de supernaturalitate
cioè, è evidente la soprannaturalità di questi fatti;
2) non constat de supernaturalitate
cioè, non ci risulta che siano soprannaturali;
3) constat de non supernaturalitate
è ovvio che non sono soprannaturali.
Per esempio, nei confronti di Medjugorie, attualmente, la posizione della Chiesa è: non constat de supernaturalitate cioè, non è ovvia la soprannaturalità delle cose.
Cosa significa questo? Non è una stroncatura, non è una bocciatura, la cosa è allo studio. La Chiesa non dice: constat de non supernaturalitate. Aspetta!
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La relazione di p. Francois Dermine sul fenomeno di: "Gesù Bambino di Gallinaro" farà da "base" per una pubblicazione del GRIS di Campobasso.
Bruno