alenis ha scritto:forse è vero che ho un pregiudizio di quel tipo; non lo so. Certamente quel passo del Vangelo in cui Gesù dice di comprare una spada (Lc 22,36) non mi è chiaro; perchè comprarne una?
Ovviamete, Gesù, invitando i suoi a comprare una spada non voleva invitarli ad una sorta di resistenza armata contro coloro che avrebbero presto attentato alla sua vita, ma prepararli per le persecuzioni che sarebbero presto arrivate. Del resto, l'opposizione armata dei pochi fedelissimi di Gesù non avrebbe certamente salvato la sua vita, ma avrebbe probabilmente eliminato alla radice, con la morte violenta dei dodici, la possibilità stessa della nascita di una Chiesa propriamente cristiana.
1) il martirio di sant'Ignazio in cui non cerca di fuggire; anzi dice che vuole morire; vuole essere macinato come il grano dai leoni che lo sbraneranno; per carità, anche i santi possono commettere errori teologici gravi; infatti sono stati fatti santi per la loro enorme fede e per i miracoli avvenuti dopo la loro morte; tuttavia la scelta di questo santo non sembra compatibile con il criterio di legittima difesa; costui ha veramente scelto di morire. Come conciliare questo con la legittima difesa?
Qui la problematica ha davvero poco a che vedere con la "legittima difesa". Ignazio era nelle mani delle autorità romane, egli sapeva che qualcuno dei cristiani avrebbe voluto esporsi per salvarlo. Ciò, però, se da una parte non avrebbe certo garantito la sua salvezza, avrebbe certamente compromesso nei confronti delle autorità la posizione di coloro che un tale tentativo avessero compiuto. Ecco, probabilmente, il motivo che spinse Ignazio a dissuadere i suoi dal tentare di evitargli il martirio, che, da buon cristiano, egli certo non anelò, ma seppe affrontare con spirito sereno.
2) se uno mi attacca ed io lo amo senza reagire? c'è un fatto storico avvenuto: Chiara Amirante, fondatrice di Nuovi Orizzonti; viene ordinato ad una satanista di andare ad ammazzarla; va dietro la sua porta di ingresso e suona il campanello; qualcosa dice a Chiara di abbracciare la persona alla quale aprirà; non appena apre la porta la abbraccia; e la satanista viene così colpita da questo gesto che lascia cadere il coltello e addirittura si converte. Ora tu dirai "che c'entra questo con la legittima difesa? mica così hai dimostrato che è contro il Vangelo difendersi" Se uno senza reagire, amando l'aggressore, subisce un colpo mortale; quell'amore potrà convertire l'aggressore; ma anche qui: si può amare l'aggressore anche riuscendo a difendersi e bloccarlo; sono infatti due cose separate la difesa (o non difesa) e il sentimento di amore; qua forse ci sono arrivato.
Che cosa sarebbe successo se all'aggressione della Polonia da parte della Germania nazista i capi di stato europei fossero corsi ad abbracciare Hitler? Oggi il Reich millenario dominerebbe i continente. Ci sono delle situazioni in cui, mettendo a rischio la propria vita, è possibile guadagnare la salvezza di un proprio fratello, ed in questo caso è ovviamente lodevole da parte del cristiano il farlo (sia pure nei confronti di un ingiusto aggressore). Non ha alcun senso, invece, farsi ammazzare da un ingiusto aggressore solo per evitare di doverlo accoppare. In questo caso, infatti, vale il principio del doppio effetto di cui parlavo nel mio precedente post.
3) amare il prossimo come se stessi; si, ma se si arriva a dare la vita per qualcuno, non lo si sta amando DI PIU' della propria vita?
No (se per vita intendiamo quella dell'anima, l'unica veramente importante per il cristiano). Si può certamente sacrificare la propria vita per salvarne delle altre, ma questo proprio perché li si ama come se stessi, non certo perché li si ama più di se stessi. Si pensi al caso di San Massimiliano Kolbe, il quale si votò a morte certa pur di salvare la vita ad un suo compagno di prigionia padre di famiglia. Tra le vite di due innocenti, Kolbe decise che valeva la pena di sacrificare propria per salvare quella di un suo compagno che aveva delle responsabilità verso i propri congiunti. Egni amava il proprio fratello come se stesso e per questo decise di affrontare la morte. E' se non altro probabile che se questo santo avesse avuto la possibilità di salvare la vita del suo compagno aggredendo colui che voleva ingiustamente ucciderlo, lo avrebbe fatto.
Del resto la Chiesa ha proclamato diversi santi "guerrieri". Si pensi a San Lugi IX re di Francia, che nella sua vita di battaglie ne combattè tante e morì addirittura mentre guidava una crociata.