Trianello ha scritto:Qualsiasi chierico può essere dimesso dal proprio stato. La dimissione dallo stato clericale, in sé, non comporta però la dispensa dall'obbligo al celibato, la quale dovrà essere concessa separatamente. La dimissione dallo stato clericale (impropriamente detta "riduzione allo stato laicale") non comporta una sorta di annullamento del Sacramento dell'ordine, ma la semplice perdita di tutte le prerogative esclusive degli ordinati. Un prete ridotto allo stato laicale rimane prete, ma non può più fare il prete, per intenderci. E' un po' quello che succede con il matrimonio, un coniuge separato rimane, infatti, sposato, ma non più fare il coniuge.
Anche un vescovo può essere dimesso dallo stato clericale. L'unico caso registrato, credo, sia quello di Fernando Lugo, il quale è stato dimesso dallo stato clericale (su sua stessa richiesta) quando è stato eletto presidente del Paraguay. Secondo il Diritto Canonico, infatti, nessun ordinato può occupare una carica politica.
Piccola precisazione sulla parola da me evidenziata.
Andrebbe cambiata con "divorziato" e sottintendendo che abbia contratto matrimonio valido e perciò sia divorziato solo civilmente giacché cattolicamente la Chiesa non può divorziare nessuno ma solo fare processi che accertano l'inesistenza di matrimonio valido all'origine, quindi accerta l'esistenza di una sorta di concubinato inconsapevole.
I cattolici onesti con la loro fede, nel momento che ricevessero la sentenza di matrimonio invalido, dovrebbero immediatamente astenersi da incontri coniugali e (se si amano) dovrebbero immediatamente, ripetendo la cerimonia, donarsi validamente il sacramento del matrimonio.
Nel caso invece che siano validamente sposati e solo consensualmente "separati" nulla proibisce che, in un momento di ripensamento cristiano, stiano assieme, anche occasionalmente, giacché sono sposi; possono cioè lecitamente "fare i coniugi" tra di loro, ma non con altre persone.
La persona invece sposata validamente e divorziata (tale cioè solo per lo Stato, giacché nella fede non esiste il divorzio) non può comportarsi da coniuge con nessun'altra persona.