Moderatore: berescitte
1) per secolare, se non ho capito male, si intende uno che vive nel mondo; dici che esistono appunto gli ordinati secolari; e chi sono ? per es. sono i sacerdoti diocesani ?
2) per religioso, invece, si intende uno che non vive nel mondo e che è entrato a far parte di un ordine ( appunto ) religioso; dici, se non ho capito male, che esistono dei religiosi laici; e chi sono questi religiosi laici ? suore e monaci ?
3) per religioso ordinato si intende invece uno che è stato ordinato e che fa parte anche di un ordine religioso; per es, un sacerdote gesuita; giusto ?
4) 4) un laico secolare, invece, è il normale classico cattolico; esatto ?
5) quando parlavo all'inizio di laici consacrati, mi riferivo a persone che, pur lavorando normalmente nella società ( camionista, informatico, infermiere, ecc. ) , decidono di non sposarsi per dedicare il loro tempo libero alla preghiera e a Dio. Questi ultimi sono paragonabili a suore e monaci, oppure, ci sono altre differenze ( oltre ovviamente al tipo di vita scelta ) ?
Trianello ha scritto:2) per religioso, invece, si intende uno che non vive nel mondo e che è entrato a far parte di un ordine ( appunto ) religioso; dici, se non ho capito male, che esistono dei religiosi laici; e chi sono questi religiosi laici ? suore e monaci ?
Tutte le monache e le suore e tutti i monaci ed i frati che non siano stati ordinati al sacerdozio ministeriale (anche se, oggi come oggi, quasi tutti i frati ed i monaci sono anche dei “preti”).
5) quando parlavo all'inizio di laici consacrati, mi riferivo a persone che, pur lavorando normalmente nella società ( camionista, informatico, infermiere, ecc. ) , decidono di non sposarsi per dedicare il loro tempo libero alla preghiera e a Dio. Questi ultimi sono paragonabili a suore e monaci, oppure, ci sono altre differenze ( oltre ovviamente al tipo di vita scelta ) ?
Sono paragonabili a suore e monache e a frati e monaci non ordinati. La grossa differenza sta nel fatto che chi entra a far parte di un ordine religioso (benedettini, francescani, domenicani, salesiani, paolini, ecc.) si impegna a rispettare una precisa regola (ecco perché viene detto “regolare”), mentre ciò non vale per i laici consacrati che non entrino a far parte di un preciso ordine, ma decidano di consacrarsi a Dio seguono una regola stabilita da loro stessi (in accordo, si spera, con il loro padre spirituale) o una regola approvata dalla Chiesa.
e per questi ( quelli che non sono preti ) non c'è Sacramento giusto ? se è così, in che senso, ad esempio, le suore possono essere chiamate "Spose di Cristo" se il Sacramento non c'è ? e i monaci ( che non sono preti ) e le suore possono lasciare l'ordine quando vogliono ( senza incorrere in peccato mortale ovviamente ) , oppure solo sotto il permesso dei loro superiori ?
anche in questo caso, in che senso di può parlare di "spose/i di Cristo" ? e inoltre, in quali casi possono rompere il loro voto se lo desiderano ? quando lo decidono loro ? oppure sotto particolari condizioni ? ed eventualmente quali ?
Trianello ha scritto:Un sacramento è un mezzo efficace della grazia. Chi fa un voto non ha bisogno di mezzi particolari della grazia di Dio per mantenerlo. Chi fa un voto a Dio, se non viene ne in qualche modo dispensato, commette peccato mortale se lo infrange. Tra i voti che si fanno quando si entra in un ordine religioso, poi, c'è anche quello di obbedienza, per cui chi se ne va di sua iniziativa, senza aver ottenuto il consenso da parte dei superiori, commette due volte peccato.
Le consacrate sono spose di Cristo come la Chiesa è Sposa di Cristo. Queste sono spose di Cristo perché hanno rinunciato a formarsi una famiglia qui sulla terra per pregustare sin da ora le gioie della partecipazione alla vita trinitaria e, pertanto, della “famiglia” celeste.
Per ciò che concerne lo scioglimento del voto, tutto dipende dal voto che si è fatto. Se questo voto comprende anche l'obbedienza ai superiori, allora bisognerà che questi ce ne dispensino. Del resto, ogni voto assunto nei confronti di Dio non può essere sciolto che per motivi serissimi e, comunque, previo consenso del proprio padre spirituale (non so se ti ricordi il voto di Lucia ne I Promessi Sposi che Fra Cristoforo scioglie sul letto di morte).
Si, ma il Sacramento è indissolubile ( a meno che non fosse "viziato" già da prima come abbiamo detto in altri thread )
alenis ha scritto:quindi, quelli che io chiamo "laici consacrati", ovvero quelli che non appartengono ad alcun ordine, ma che hanno fatto dei voti, sono, alla fine, semplicemente, dei laici ?
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