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La Chiesa e il potere temporale

MessaggioInviato: ven feb 01, 2008 8:42 pm
da Diego
Salve a tutti,
eccomi con una nuova domanda: "La Chiesa e il potere temporale".
Prima dell' unità di Italia, uno dei tanti stati di cui era composta era lo Stato della Chiesa che comprendeva l' attuale Lazio,Umbria e Marche, il cui monarca era il Papa.
Per quale motivo la Chiesa deteneva e detiene ancor oggi un potere temporale?
Inoltre come considera la Chiesa il comportamento di alcuni Papa, come ad esempio Papa Alessandro Borgia?
Spero di aver postato nella sezione giusta perchè non so se la mia domanda sia attinente con la Dottrina :D
Grazie.

Re: La Chiesa e il potere temporale

MessaggioInviato: sab feb 02, 2008 10:44 am
da GrisAdmi
Intanto, puoi leggere questo articolo come preambolo alla risposta alla tua domanda che cercherò di postare nei prossimi giorni:

http://www.kattoliko.it/leggendanera/mo ... le&sid=128

Re: La Chiesa e il potere temporale

MessaggioInviato: lun feb 04, 2008 6:16 am
da GrisAdmi
Ora, per ciò che concerne lo Stato della Chiesa, c’è da notare che questo si costituì a seguito della caduta dell’Impero Romano d’Occidente. A seguito di questo evento, si verificò un vuoto di potere a Roma che indusse la popolazione ad affidarsi al suo Vescovo, il quale dovette sobbarcarsi pertanto anche il compito di governante, oltre che quello di pastore (questa non fu una situazione insolita durante quei tempi turbolenti, ed anche altri Vescovi, in altre città, per periodi limitati, si trovarono a dover governare anche politicamente le proprie diocesi, e questo a prescindere dalla “stagione” dei Vescovi-Conti che sarebbe venuta con il Sacro Romano Impero Germanico). A Roma, dove il vuoto di potere fu più prolungato (già verso gli ultimi anni dell’Impero d’Occidente, la capitale era stata trasferita altrove e, di fatto, l'imperatore aveva quasi completamente perso il controllo del territorio che gli era virtualmente soggetto), il Vescovo divenne presto il vero e proprio sovrano di una porzione d'Itala che, dapprima, si estendeva agli immediati dintorni della città, per poi ampliarsi a seguito delle Guerre Gotiche e della calata dei Longobardi. Anche qui, chi sa leggere tra le pieghe della storia, può scorgere la mano della Provvidenza. Il fatto, infatti, che il Papa fosse sovrano di uno Stato autonomo lo rese indipendente dalle ingerenze dei sovrani stranieri: la curia romana non doveva contare su nessuno per poter sopravvivere e poteva muoversi autonomamente nello scacchiere internazionale, potendo far sentire la sua voce in totale indipendenza rispetto agli interessi dei vari Regni cristiani. Questo è il motivo per cui, successivamente, i Papi non vollero mai rinunciare la potere temporale, solo questo, infatti, dava loro la possibilità di non essere “sudditi” che di Dio, ed è proprio questo il motivo per cui la diplomazia vaticana, al tempo della stipula dei Patti Lateranensi, pose come condizione imprescindibile per il buon fine di tutta l’operazione il riconoscimento da parte del Governo Italiano dell’indipendenza politica della Città del Vaticano (con la cessione al "nuovo" Stato della sovranità su una briciola di territorio).

Re: La Chiesa e il potere temporale

MessaggioInviato: mar feb 05, 2008 4:35 pm
da Diego
Ok, ti ringrazio per avermi chiarito anche questo punto... :wink:
Alla prossima!......