da berescitte » sab apr 20, 2013 9:08 am
la Chiesa, interpretando la voce di Dio in questo come in altri problemi morali, precisa che l'atto unitivo degli sposi non deve essere disgiunto da quello naturalmente procreativo. L'adoperare un contraccettivo "non naturale" rende l'atto artificialmente disgiunto dalla possibilità naturale della procreazione. Il metodo Billings non è su questo piano perché non adopera nulla di artificioso, ma sfrutta le leggi di natura, rispettandole. Può però farlo indiscriminatamente, perennemente?
No, perché va aggiunto che anche tali coniugi sarebbero chiusi alla procreazione e perciò colpevoli se adoperassero tale metodo costantemente con il proposito di non aver figli. Anzi, in tale situazione sarebbero colpevoli anche coniugi (abbastanza strani ma tant'è!) che, una volta sposati decidessero di non stare mai assieme appunto per evitare anche il più lontano "pericolo" di incorrere in una non voluta gravidanza.
Tale rifiuto-esclusione assoluto, sia esso attuato con condom & Co. o con il metodo Billings sarebbe tale, se deciso prima del matrimonio, da rendere nulla la celebrazione sacramentale.
Naturalmente al laico che ci ride sopra dovremmo ricordare che in questo la morale cattolica (non mi pronuncio per altri cristiani) è decisamente eroica, ed insieme molto misericordiosa per le defezioni a cui il "tira tira" della natura induce. Altro però è imparare a disciplinarsi (che è virtù), altro lasciarsi andare a un atteggiamento che predilige il piacere alla scuola di santità alla quale lo stato coniugale invita i coniugi.