La Wicca.
Inviato: dom mag 21, 2006 11:58 pm
Quello della cosiddetta Wicca è oggi il movimento neopagano più diffuso. Si calcola che conti ormai un milione di aderenti ed il loro numero è in costante crescita.
Definizione
Wicca è un’espressione anglo-sassone antica per "stregone", maschile di wicce, "strega", presentata alle origini della corrente - ma in modo filologicamente fantasioso - come versione inglese antica di witchcraft, "stregoneria".
Storia
La nascita della Wicca è da collocarsi attorno alla fine degli anni Trenta del secolo scorso, ma la prima rivelazione pubblica della stessa risale al 1954, anno di pubblicazione del libro Witchcraft today ("stregoneria oggi") di Gerald Gardner.
Gardner sostenne che la sua religione fosse tutto quello che rimaneva dei culti europei preistorici della Dea Madre e che gli fosse stata insegnata da una donna di nome Dorothy Clutterbuck. Oggi, gli studiosi di formazione accademica sono unanimemente concordi nel ritenere che, in reatà, la Wicca sia una creazione di Gardner stesso, il quale non fece che fondere le tesi “eretiche” dell’egittologa Margaret Murray e fonti quali Aradia: Gospel of the Witches ("Aradia, il vangelo delle streghe") di Charles G. Leland, il tutto condito con simbologie e rituali ispirati alla massoneria ed alla magia cerimoniale. Del resto, nonostante la Clutterbuck sia realmente esistita, lo storico Ronald Hutton ha concluso che è molto improbabile un suo coinvolgimento nelle attività di Gardner.
L'idea di un "Culto della Dea Madre" era molto popolare all'epoca di Gardner, sia fra gli accademici (Erich Neumann e Margaret Murray) che fra gli appassionati come Robert Graves. Alcuni accademici hanno proseguito la ricerca in questo senso (JJ Bachofen, Carl Jung, Joseph Campbell, Ashley Montagu e Marija Gimbutas); in particolare, i lavori della Gimbutas sulle culture matriarcali dell'Europa antica furono molto apprezzati, ma, dopo la sua morte, la sua interpretazione dei dati archeologici venne messa in discussione e la sua teoria di una "Dea Madre" universalmente diffusa non è più considerata valida dalla stragrande maggioranza degli storici delle religioni ed esperti in genere.
E’ assodato che gli aspetti rituali della Wicca sono stati modellati sulla base dell'occultismo di era vittoriana, mentre gli aspetti spirituali si ispirano alla lettura che alcuni studiosi tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 facevano del paganesimo nordico, con influenze buddhiste ed induiste. La maggior parte dei riti risultano da un adattamento dei lavori di Aleister Crowley. A titolo di esempio basti citare il gardneriano: Finché non fai del male a nessuno, fa' ciò che vuoi e il motto di Crowley: Fa' ciò che vuoi sarà tutta la tua legge.
Credenze e pratiche
La Wicca non è una chiesa e non possiede un'ortodossia. Alcuni suoi aderenti (wiccan) formano gruppi, in inglese chiamati coven (termine che denota una congregazione sancita in modo solenne), ma molti (i "solitari") celebrano i lori riti in solitudine.
In sintesi, quindi, la Wicca è il trionfo della religione fai-da-te di ispirazione esoterica.
I wiccan adorano due divinità: la Dea (Madre) ed il Dio (di solito rappresentato con aspetto cornuto e chiamato "Cornuto"), anche se in alcuni circoli il Dio riveste comunque un ruolo minore, od è addirittura assente. Il Dio e la Dea sono adorati sotto uno qualunque dei loro aspetti, considerati come diverse manifestazioni (così, ad esempio, la Dea può essere Iside, Diana, Aradia, etc.).
Centrale nella Wicca, come nel neopaganesimo in genere, è l’idea della sacralità della Natura. I wiccan definiscono il proprio culto come un percorso di crescita e sviluppo che consiste nella riscoperta della divinità in noi e nella ricerca di un'armonia con tutti gli altri esseri viventi. Il concetto di "armonia" si trova spesso nelle prescrizioni rituali: ogni cerimonia va eseguita al giusto tempo, seguendo il corso delle stagioni e della luna etc.
La maggior parte dei wiccan possiede un Libro delle ombre (o Grimorio), ossia un diario magico nel quale vengono registrati riflessioni, idee, formule di incantesimi etc. Chiaramente, questo è uno degli aspetti che più di ogni altro contrasta con l'idea della Wicca come di una religione antica, che avrebbe dovuto esistere in tempi di diffuso analfabetismo o persino in epoca preistorica.
I rituali solitamente si svolgono all'interno di un cerchio, dove si recitano le preghiere e si preparano gli incantesimi. Prima di entrare nel cerchio possono essere richiesti un digiuno e delle abluzioni, mentre le cerimonie all'interno del cerchio possono essere seguite da un pasto rituale. Per i rituali vengono utilizzati vari strumenti e materiali: entra qui in gioco il concetto di corrispondenza, ossia l'analogia che collega un particolare oggetto od azione, utilizzato nel rituale, con un altro. Nel gioco delle corrispondenze, fondamentale è il simbolo del Pentacolo (una stella a cinque punte con una punta rivolta verso l'alto, inscritta in un cerchio), solitamente messo in relazione coi "cinque" elementi. Il pentacolo viene spesso indossato come talismano o per simboleggiare l'appartenenza alla Wicca.
Un aspetto particolare della ritualistica wiccan, tipicamente nella Wicca di più stretta osservanza gardneriana, è il celebrare skyclad (ossia nudi), ma come per le altre pratiche, non si tratta di una regola universale. Solitamente i wiccan celebrano i rituali indossando una tunica di cotone (a simboleggiare purezza) stretta in vita da un cordone (simbolo del legame che unisce tutte le cose) che viene utilizzato anche come strumento rituale.
Morale
La morale Wicca è incentrata attorno alla Rede (termine inglese arcaico traducibile anche come "consiglio, proverbio") che, in parte, recita: Finché non fai del male a nessuno, fa' ciò che vuoi. Molti wiccan professano anche la Legge del tre: l'idea che tutto ciò che facciamo (nel bene e nel male) ci ritornerà moltiplicato per tre. L'accento viene posto sul fatto che la morale risiede nella responsabilità individuale, non nelle strutture religiose (?).
La mancanza di rigidi dogmi, l'attenzione all'individualità, il rispetto delle differenze personali e la tolleranza, l'assenza di misoginia (anzi, spesso la centralità della figura femminile), il messaggio ecologico sono sicuramente gli aspetti che caratterizzano la Wicca e che la rendono attraente agli occhi dei suoi membri.
Definizione
Wicca è un’espressione anglo-sassone antica per "stregone", maschile di wicce, "strega", presentata alle origini della corrente - ma in modo filologicamente fantasioso - come versione inglese antica di witchcraft, "stregoneria".
Storia
La nascita della Wicca è da collocarsi attorno alla fine degli anni Trenta del secolo scorso, ma la prima rivelazione pubblica della stessa risale al 1954, anno di pubblicazione del libro Witchcraft today ("stregoneria oggi") di Gerald Gardner.
Gardner sostenne che la sua religione fosse tutto quello che rimaneva dei culti europei preistorici della Dea Madre e che gli fosse stata insegnata da una donna di nome Dorothy Clutterbuck. Oggi, gli studiosi di formazione accademica sono unanimemente concordi nel ritenere che, in reatà, la Wicca sia una creazione di Gardner stesso, il quale non fece che fondere le tesi “eretiche” dell’egittologa Margaret Murray e fonti quali Aradia: Gospel of the Witches ("Aradia, il vangelo delle streghe") di Charles G. Leland, il tutto condito con simbologie e rituali ispirati alla massoneria ed alla magia cerimoniale. Del resto, nonostante la Clutterbuck sia realmente esistita, lo storico Ronald Hutton ha concluso che è molto improbabile un suo coinvolgimento nelle attività di Gardner.
L'idea di un "Culto della Dea Madre" era molto popolare all'epoca di Gardner, sia fra gli accademici (Erich Neumann e Margaret Murray) che fra gli appassionati come Robert Graves. Alcuni accademici hanno proseguito la ricerca in questo senso (JJ Bachofen, Carl Jung, Joseph Campbell, Ashley Montagu e Marija Gimbutas); in particolare, i lavori della Gimbutas sulle culture matriarcali dell'Europa antica furono molto apprezzati, ma, dopo la sua morte, la sua interpretazione dei dati archeologici venne messa in discussione e la sua teoria di una "Dea Madre" universalmente diffusa non è più considerata valida dalla stragrande maggioranza degli storici delle religioni ed esperti in genere.
E’ assodato che gli aspetti rituali della Wicca sono stati modellati sulla base dell'occultismo di era vittoriana, mentre gli aspetti spirituali si ispirano alla lettura che alcuni studiosi tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 facevano del paganesimo nordico, con influenze buddhiste ed induiste. La maggior parte dei riti risultano da un adattamento dei lavori di Aleister Crowley. A titolo di esempio basti citare il gardneriano: Finché non fai del male a nessuno, fa' ciò che vuoi e il motto di Crowley: Fa' ciò che vuoi sarà tutta la tua legge.
Credenze e pratiche
La Wicca non è una chiesa e non possiede un'ortodossia. Alcuni suoi aderenti (wiccan) formano gruppi, in inglese chiamati coven (termine che denota una congregazione sancita in modo solenne), ma molti (i "solitari") celebrano i lori riti in solitudine.
In sintesi, quindi, la Wicca è il trionfo della religione fai-da-te di ispirazione esoterica.
I wiccan adorano due divinità: la Dea (Madre) ed il Dio (di solito rappresentato con aspetto cornuto e chiamato "Cornuto"), anche se in alcuni circoli il Dio riveste comunque un ruolo minore, od è addirittura assente. Il Dio e la Dea sono adorati sotto uno qualunque dei loro aspetti, considerati come diverse manifestazioni (così, ad esempio, la Dea può essere Iside, Diana, Aradia, etc.).
Centrale nella Wicca, come nel neopaganesimo in genere, è l’idea della sacralità della Natura. I wiccan definiscono il proprio culto come un percorso di crescita e sviluppo che consiste nella riscoperta della divinità in noi e nella ricerca di un'armonia con tutti gli altri esseri viventi. Il concetto di "armonia" si trova spesso nelle prescrizioni rituali: ogni cerimonia va eseguita al giusto tempo, seguendo il corso delle stagioni e della luna etc.
La maggior parte dei wiccan possiede un Libro delle ombre (o Grimorio), ossia un diario magico nel quale vengono registrati riflessioni, idee, formule di incantesimi etc. Chiaramente, questo è uno degli aspetti che più di ogni altro contrasta con l'idea della Wicca come di una religione antica, che avrebbe dovuto esistere in tempi di diffuso analfabetismo o persino in epoca preistorica.
I rituali solitamente si svolgono all'interno di un cerchio, dove si recitano le preghiere e si preparano gli incantesimi. Prima di entrare nel cerchio possono essere richiesti un digiuno e delle abluzioni, mentre le cerimonie all'interno del cerchio possono essere seguite da un pasto rituale. Per i rituali vengono utilizzati vari strumenti e materiali: entra qui in gioco il concetto di corrispondenza, ossia l'analogia che collega un particolare oggetto od azione, utilizzato nel rituale, con un altro. Nel gioco delle corrispondenze, fondamentale è il simbolo del Pentacolo (una stella a cinque punte con una punta rivolta verso l'alto, inscritta in un cerchio), solitamente messo in relazione coi "cinque" elementi. Il pentacolo viene spesso indossato come talismano o per simboleggiare l'appartenenza alla Wicca.
Un aspetto particolare della ritualistica wiccan, tipicamente nella Wicca di più stretta osservanza gardneriana, è il celebrare skyclad (ossia nudi), ma come per le altre pratiche, non si tratta di una regola universale. Solitamente i wiccan celebrano i rituali indossando una tunica di cotone (a simboleggiare purezza) stretta in vita da un cordone (simbolo del legame che unisce tutte le cose) che viene utilizzato anche come strumento rituale.
Morale
La morale Wicca è incentrata attorno alla Rede (termine inglese arcaico traducibile anche come "consiglio, proverbio") che, in parte, recita: Finché non fai del male a nessuno, fa' ciò che vuoi. Molti wiccan professano anche la Legge del tre: l'idea che tutto ciò che facciamo (nel bene e nel male) ci ritornerà moltiplicato per tre. L'accento viene posto sul fatto che la morale risiede nella responsabilità individuale, non nelle strutture religiose (?).
La mancanza di rigidi dogmi, l'attenzione all'individualità, il rispetto delle differenze personali e la tolleranza, l'assenza di misoginia (anzi, spesso la centralità della figura femminile), il messaggio ecologico sono sicuramente gli aspetti che caratterizzano la Wicca e che la rendono attraente agli occhi dei suoi membri.