Come ha già detto predestinato, i tdg non celebrano l'Eucaristia come noi cattolici. Essi si ritrovano il 14 di Nisan dopo il tramonto nelle sale del Regno per la Commemorazione della morte del Signore, che prevede un discorso sulla morte di Gesù e il passaggio degli emblemi (è questo il linguaggio che usano per denominare il pane e il vino). Gli emblemi sono dei simboli, vengono passati di mano in mano tra i tdg e possono essere mangiati solo dagli unti; quindi, se nella sala non vi è alcun unto, il pane e il vino ritornano sul tavolo intatti. Questo è ciò che si fa nelle sale del Regno una volta l'anno.
Nella TOR del 1-04-2008 scrivono:
Quando si deve celebrare la Commemorazione? La risposta è chiara se si ricorda che Gesù istituì la Commemorazione in una data particolare, il giorno della Pasqua. Da oltre 1.500 anni gli israeliti, il popolo di Dio, commemoravano annualmente in quella data, il 14 nisan del loro calendario, uno straordinario atto di salvezza che Geova aveva compiuto in loro favore. È chiaro che Gesù stava indicando che in quella data i suoi seguaci dovevano commemorare un atto di salvezza molto più grande, che Dio avrebbe reso possibile con la morte di Cristo. Per questo motivo i veri seguaci di Gesù assistono ogni anno al Pasto Serale del Signore nella data corrispondente al 14 nisan del calendario ebraico.
Per quanto rigurda ciò che ha detto Gesù e ciò che è scritto nei Vangeli, la WT traduce "questo
significa il mio corpo/il mio sangue", per dare la dimostrazione biblica che il pane e il vino sarebbero simboli, anche se il greco ha la terza persona singolare del verbo "essere". I protestanti, anche se interpretano in modo diverso dalla Chiesa cattolica e ortodossa, traducono questo versetto come la CEI.
Inoltre, la WT non si ferma qui. In At 2,42.46, dove troviamo κλάσις e κλάω, che hanno la stessa radice del verbo κλαίω (spezzo, rompo), il verbo usato dagli evangelisti per dire ciò che fa Gesù nell'ultima cena, la WT traduce i due versetti in modo diverso dalla CEI e dalle traduzioni protestanti.
Vediamo la traduzione CEI:
[42] Erano assidui nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nell'unione fraterna, nella frazione del pane (gr. τῇ κλάσει τοῦ ἄρτου) e nelle preghiere ... [46] Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane (gr. κλῶντες ... ἄρτον) a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore.
La CEI (e anche le traduzioni protestanti) traduce alla lettera, invece la TNM ha: "E continuavano a dedicarsi all’insegnamento degli apostoli e a partecipare [l’uno con l’altro], a
prendere i pasti e alle preghiere ... E di giorno in giorno erano con costanza assidui nel tempio, di comune accordo, e
prendevano i loro pasti nelle case private e partecipavano al cibo con grande allegrezza e sincerità di cuore".
Che sia un modo per nascondere ciò che facevano nella comunità cristiana primitiva?