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I Testimoni di Geova in chi hanno fede?

MessaggioInviato: lun dic 28, 2009 3:32 pm
da francocoladarci
A questa domanda i TdG si potrebbero sentirsi offesi, poiché è ben noto come essi mettono in risalto il “nome” di Dio, Geova, lontano da me proporre un argomento offensivo, poiché è anche ben noto le loro buone qualità, la domanda iniziale serve per capire in chi effettivamente il Testimone di Geova rimette la sua fede, ma per fare questo dobbiamo necessariamente fare un excursus anche se veloce del percorso che porta una persona a divenire un TdG.

Analizzando la presentazione del loro Dio Geova si evidenzia una caratteristica simile al dio Giano bifronte, ossia una duplice faccia, quando una persona inizia uno studio biblico con i TdG, Geova viene presentato per le sue caratteristiche migliori, come, misericordioso, clemente, paziente, amorevole, si può notare come tutte queste eccellenti qualità prorompono davanti allo studente lasciandolo attonito, proseguendo lo studio gli si evidenzia come Egli usi un’organizzazione al fine di eseguire i suoi propositi, ed anche questa viene presentata come, amorevole, benigna, come fosse una madre che accudisce i propri figli, quando poi lo studente inizia a frequentare la congregazione ecco allora la sua sorpresa nel vedere tutti sorridenti, pronti ad accoglierlo, interessandosi di lui, come non essere attratti da tutto ciò? Sembra trovare cose che in altre parti non esistono, si convince che lo Spirito di Dio è su quella religione.

Continua lo studio, fa progresso secondo i criteri di tale organizzazione, viene lentamente plasmato ad avere una nuova personalità, la stessa che egli non conosce, non gli appartiene, non è propria del suo essere, inizia a vedere gli altri sotto una nuova luce, si modifica il suo relazionarsi con gli amici, parenti ed estranei, interessante un commento della Torre di Guardia sullo studio del 27/12/2009, al paragrafo 14 del tema” Come conservare le amicizie in un mondo privo d’amore”, il CD (corpo direttivo dei Testimoni di Geova) scrive “ Quando chi studia la Bibbia viene abbandonato dai suoi vecchi amici che non amano Dio(grassetto mio), i componenti della congregazione possono riempire il vuoto che questi hanno lasciato”, come non rimanere stupefatti da questa espressione di scorrettezza da parte del CD, quando una persona studia con i testimoni di Geova non viene abbandonato dai suoi amici, ma bensì è lui che abbandona i suoi amici, parenti e tutti coloro che non condividono le sue dottrine, vi è anche una calunnia, un’insinuazione spacciata per un dato di fatto, come si può permettere il CD, colui che ha la pretesa di essere lo schiavo fedele e discreto a cui Dio rivela i suoi propositi di affermare che i suoi amici NON AMANO DIO?, da chi hanno avuto questa rivelazione?.

Come abbiamo detto precedentemente, allo studente gli si prospetta un tipo di Dio, per cosi dire gli si fa conoscere per il momento una sola “faccia”, e questo fino al momento del suo battesimo, nel frattempo iniziano quelle modifiche che possono sembrare insignificanti ma con il tempo si riveleranno tutt’altro, come ad esempio per gli uomini il tagliarsi la barba anche se la medesima è ben curata, il taglio dei capelli ecc, mentre per le donne attenzione al trucco, alle gonne tassativamente non sopra al ginocchi, gioielli ecc.

Quando poi lo studente è pronto per il battesimo ecco allora che il CD cambia la formula battesimale (forse per una nuova rivelazione), Gesù ha espressamente detto come deve essere formulato il battesimo, infatti in Matteo 28; 19 si legge<< Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo>>, quindi il discepolo si dedicava a Dio osservando tutti i comandamenti del Cristo, la pensava così anche la WTS – CD? Interessante ciò che disse la Torre di Guardia del 15/12/1955 pag 759, parlando del cristiano<< non può essere battezzato nel nome di colui che lo immerge materialmente o nel nome di qualche uomo, o nel nome di qualche organizzazione, ma nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo>>, ancora più rimarchevole è stata la dichiarazione della Torre di Guardia del 1/2/1967 pag 92 che afferma<<Non ci dedichiamo ad una religione, né a un uomo, né a un’organizzazione. No ci dedichiamo al Supremo Sovrano dell’Universo, al nostro Creatore, Geova Dio stesso, questo rende la dedicazione una relazione molto personale fra noi e Geova>>.

Mi chiedo come non si può essere d’accordo con tale asserzione?, purtroppo le cose sono andate diversamente, allontanandosi da ciò che il Cristo ha indicato la WTS – CD ha cambiato il destinatario di tale dedicazione, fino alla fine del 1984 le due domande erano queste;<< (1) Avete riconosciuto dinanzi a Geova Dio d'esser peccatori che han bisogno di salvezza, e avete ravvisato che questa salvezza procede da lui, il Padre, per mezzo del Figlio Cristo Gesù?
(2) Sul fondamento di questa fede in Dio e nel suo provvedimento per la salvezza vi siete dedicati a Dio senza riserve per fare d 'ora in poi la sua volontà come egli ve la rivelerà mediante Cristo Gesù e mediante la Bibbia sotto la guida dello spirito santo? >>

Ma dal 1985 le cose cambiarono infatti la nuova formula divenne;<< In base al sacrificio di Gesù Cristo, ti sei pentito dei tuoi peccati e ti sei dedicato a Geova per fare la Sua volontà? 2.Comprendi che la tua dedicazione e il tuo battesimo ti identificano come testimone di Geova associato all’organizzazione diretta dallo spirito di Dio?>>.

Quindi il nuovo battezzato ha si fede in Geova, ma deve riconoscere l’organizzazione come “parte” di Geova, a cui deve “ cieca” ubbidienza,senza mettere in discussioni le varie dottrine e le molteplici norme.

Con il passar del tempo, ma più precisamente con i mezzi che oggi abbiamo a disposizione per qualunque informazione molti testimoni si rendono conto delle incongruenze della loro organizzazione,sia sotto l’aspetto dottrinale, che normativo e comportamentale, questo per loro è qualcosa che li lascia perplessi, esterrefatti, vedono crollare tutto ciò in cui credevano, tutte le loro certezze vengono annullate, vengono a trovarsi per così dire nudi spiritualmente, ed è in queste circostanze che nei testimoni o ex, avvengono mutazioni di difficile comprensione.

Ora la loro ,collera, la loro rabbia, il loro risentimento si manifestano contro quell’organizzazione che per molti anni è stata il loro tutore, decidendo per essi ciò che era giusto e ciò che era sbagliato, è in questa situazione che molti ex testimoni perdono quello che è l’equilibrio emotivo, spirituale subendo in modo molto marcato quello che io definii “ l’effetto pendolo”, in molte occasioni ho avuto modo di parlare con questi ex testimoni, e notare la loro distruzione nella fede in Dio, spesso diventano “Relativisti”, “ Agnostici” e non di rado “ Atei”, mi chiedo dov’è finita quella fede in Dio anche se chiamato “ Geova”?, che per molto e molto tempo non si risparmiarono dal divulgare?, come mai ora si trovano in una situazione così particolare?.

Il tema di questa considerazione è “ I Testimoni di Geova in chi hanno fede?”, sembra da come essere la loro risultante che la fede NON era riposta in Dio, ma bensì in una organizzazione umana, fondendo la medesima con Dio, così che alla sfiducia nella WTS si associava la sfiducia in Dio, poiché al momento non si era in grado di fare un distinguo tra Dio e la WTS, poiché se l’avessero fatto sarebbe si crollata la fiducia nella loro organizzazione, ma sarebbe rimasta la fede in Dio, anche se chiamato” Geova”, ma un grande numero di ex testimoni non crede più in Dio, poiché la loro fede era riposta nella loro organizzazione.
Tutta questa considerazione può essere compresa, giustificata se si applicasse agli ex testimoni che lo erano per così dire dalla nascita, non avendo avuto altre radici se non quelle dei loro genitori, ma rimango alquanto pensieroso quando tutto ciò venga applicato a coloro che una volta furono cattolici ( in quanto maggioranza)che bene o male hanno avuta una qualche infarinatura della dottrina cattolica, e che le loro radici fondavano sulla loro prima religione, cosa impedisce loro di riesaminare le dottrine e ricostruirsi la propria spiritualità?, l’uomo è creato ad immagine di Dio e tutti prima o poi dovremmo riconoscere la nostra dipendenza da Lui.

Franco

Re: I Testimoni di Geova in chi hanno fede?

MessaggioInviato: ven gen 08, 2010 10:32 am
da berescitte
Caro Franco
Questo tuo thread non riguarda solo i TG. Riguarda tutti i cristiani. E' come se chiedesse loro: "come e su quale base offrite ragioni/rendete conto della vostra fede?"
Io, leggendoti, mi sono sentito interpellato. E' una domanda, come sai, che la stessa Bibbia ci esorta a soddisfare con una decente risposta (cf 1 Pietro 3,15) e che io, come convertito dall'ateismo alla fede, mi sono sempre posta e me la ripropongo ogni volta che qualcuno mi pone il quesito del fondamento o sono tentato di scardinarlo io stesso per miscredenza. E' bene riformularla all'inizio del nuovo Anno.

Ora, tu che mi sai cattolico, forse ti meraviglierai se ti dico che i cattolici hanno al riguardo della fondazione della fede la stessa posizione dei TG, nel senso che anch'essi credono in Dio ma tramite la Chiesa. Infatti essi credono nel Dio Trinità che appunto è stato rivelato da Gesù e trasmesso fino ai nostri giorni dalla Chiesa.
La Chiesa cioè fa da filtro obbligato della nostra fede, dal momento che nessuno di noi ha una rivelazione privata e diretta di Dio che ci trasmetta le verità sul Suo essere e sui suoi progetti per le sue creature.

Non è un caso che nella formula battesimale, usata nella Chiesa Cattolica, il celebrante, dopo aver enunciato i fondamentali articoli del Credo a cui il battezzando dice di aderire, proclama: "questa è la nostra fede, questa è la fede della Chiesa". Non dice che la appoggiamo su altro che sulla Chiesa.
Ed in effetti, chi appoggiasse la sua fede o credenza religiosa che sia, su altre basi (poniamo la ragione, la Bibbia, il Corano, i libri vedici, la tradizione degli antenati etc...) si troverebbe ad aderire a fedi diverse, in tante cose incompatibili.
Questo, come testifica il fenomeno del protestantesimo, è avvenuto anche a chi si è basato come sua unica fonte sulla Bibbia. Ne sono risultate fedi differenti (non in tutto ma in cose essenziali!) Tanto è vero che poi le varie comunità risultanti, per dovere di serietà, hanno deciso di coalizzarsi in dichiarazioni comuni, in confederazioni eccetera... per dire che chi non aderisce a certi punti non fa parte di quella fetta di protestantesimo che invece li condivide. Si è quindi passati dalla singolarità e solipsismo più assoluti a raggrupparsi, secondo il detto che "l'unione fa la forza" e, scaricando su più cervelli la responsabilità, fa anche la tranquillità di chi dice: "Boh! Chi ci capisce niente? Io mi appggio a una data maggioranza."

Tornando alla Chiesa Cattolica. Anche lei chiede ai suoi fedeli di credere in lei. Lo chiede sia all'inizio, quando li battezza, e glielo chiede (esigendolo!) quando sono tentati di non fidarsi (miscredenza) o di accogliere idee religiose da lei non condivise,- anche se il soggetto ritenesse che sono fondate nella Bibbia! - (eresia) o di dichiararsi in disaccordo su gravi questioni dottrinali o direzionali disobbedendo (scisma) o di disertare verso altre fedi (apostasia).
Ovvero la conclamata "libertà dei figli di Dio" che vige in essa - e chi conosce l'avventura della teologia dal postconcilio ad oggi l'ha toccata con mano! - esiste ma comunque entro certi limiti.

Lo specifico di diverso che, secondo me, a noi cattolici fornisce una marcia in più di ragionevolezza nel fondare la fede consiste nel fatto che:
1) Essa non deve mai essere disgiunta dalla ragione. La quale anzi ha perfino il diritto e dovere di verificarne razionalmente i fondamenti previi (che sono, al minimo: il realismo della conoscenza, l'esistenza di Dio Creatore, la spiritualità dell'anima, l'universalità della legge morale, il fatto storico della rivelazione, la divinità di Cristo, la sua fondazione della Chiesa, l'individuazione per me qui ed ora della vera Chiesa di Cristo tra le tante che si propongono come tali. Questa è una catena della quale nessun anello può restare debole, debole quanto a ragioni che li supportino);

2) Il cristiano di fede adulta è invitato espressamente a "rendere ragione della speranza/fede che è in lui", cioè invitato a non spegnere mai il motore dell'intelligenza, neanche con la scusa-pretesto di doversi fidare della Parola di Dio. Infatti anche la Parola di Dio è costretta ad essere ragionevole (i misteri non sono irragionevoli!) pena la sua ridicolizzazione. La teologia è servizio razionale su base rivelata. Lei può garantirci se ci viene offerto di credere ad un mistero o ad una scempiaggine. E lo stesso Papa, che è infallibile da solo solo quando parla ex cathedra, viene sottoposto dal cattolico adulto ad analisi di ciò che dice per discernere se dice qualcosa in linea con la fede di sempre, se dice una novità aggiuntiva, se stimola una nuova riflessione su cui si può discutere, se esprime un parere autorevole o solo una sua veduta etc...

3) iL CATTOLICO non deve mai "digerire" pronunciamenti pretesi di fede che siano contraddittori tra di loro, come purtroppo tocca fare ai TG (non a caso Don Minuti ogni tanto chiede loro a Radio Maria "vi sembra che i vostri capi vi rispettino?"). Se la sua Chiesa facesse questo diverrebbe subito delegittimata ai suoi occhi, giacché la Chiesa di Cristo non può fallire. Deve avere l'infallibilità in cose essenziali.

Ma non voglio dire tutto. Anzi invito altri foristi ad intervenire con libertà, e a contestare se credono. Anche se sono miei fratelli di fede. Perché questo è un forum, una agorà, ovvero il luogo della libera e civile esposizione delle proprie idee. Ed io, che mi sforzo di essere un cattolico adulto, sono tenuto a "pagare" con ragioni ciò che sostengo. Ne va la mia serietà e la mia... gioia.
Buon Anno.