Il primo DOC della CEI sui Testimoni

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Il primo DOC della CEI sui Testimoni

Messaggioda Sandro » lun nov 24, 2008 5:04 pm

«L’impegno pastorale delle Chiesa di fronte ai nuovi movimenti religiosi e alle sette: nota pastorale» del Segretariato per l’Ecumenismo e il dialogo della Conferenza Episcopale Italiana (1993, nn. 39 e 40)

I Testimoni di Geova
39. I Testimoni di Geova si impegnano anche in Italia in una vasta e martellante propaganda, che ingenera spesso disorientamento tra i fedeli cristiani, soprattutto negli ambienti socialmente e culturalmente più indifesi.
Ci sentiamo in dovere di dichiarare con franchezza che i Testimoni di Geova non appartengono alla comunione cristiana e non solo a quella cattolica. Rifiutano infatti esplicitamente verità fondamentali della nostra fede, innanzitutto quella del Dio uno e trino, Padre, Figlio e Spirito Santo, e quindi della divinità del Signore Gesù Cristo; negano la spiritualità e immortalità dell’anima; interpretano in modo letterale e fondamentalista, e persino falsificante, la Sacra Scrittura.

40. I Testimoni di Geova si dedicano alla diffusione del loro messaggio con zelo e spesso con soggettiva sincerità di adesione alle proprie convinzioni; ma è evidente in loro un atteggiamento aggressivo e denigratorio, una preparazione superficiale e artefatta, un riferirsi alla Scrittura per frasi staccate da ogni contesto e assai spesso travisate. Con sconcertante presunzione considerano la propria comunità detentrice di tutta la verità ed esclusiva destinataria della salvezza e assumono l’atteggiamento di chi si ritiene giusto e disprezza gli altri (cf Lc 18,9).
Assommano a tali e tanti errori che appare sprecato anche provare a ribattere le loro argomentazioni. Con carità e rispetto, ordinariamente non c’è altra via che rifiutare un confronto che non ha modo di poggiarsi su elementi oggettivi.
Il comportamento dei Testimoni di Geova, che, pur presentandosi come cristiani, combattono le Chiese e le comunità ecclesiali, seminando confusione e incomprensioni al loro interno, deve essere considerato particolarmente negativo ai fini del cammino verso l’unità dei credenti in Cristo.

E' un accenno breve ma denso. Nei prossimi post lo riprenderò facendo delle sottolineature e commentandone alcuni punti.
«In patientia vestra possidebitis animas vestras»... aliorumque. (Lc 21,19)
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