Approccio "Ecumenico" o "No, grazie"?
Inviato: ven apr 20, 2007 10:50 pm
L’approccio Ecumenico
Cari Grissini,
volevo evidenziare questo atteggiamento tipico di molti cattolici in buona fede di fronte ai proclamatori. E’ solo una precisazione ad un’avvertenza fatta mille volte.
Se non sai nulla sui TdG, se senti di non avere una adeguata conoscenza biblica e loro bussano alla tua porta, rispondi gentilmente: “No, grazie!” Poi chiedi a qualcuno più esperto o ricerca.
Prima di conoscere infotdgeova ed il GRIS, mi ricordo che ogni tanto mi soffermavo con spirito ecumenico quando un testimone di Geova suonava al mio campanello. Pensavo fossero cristiani come tanti altri e cercavo sempre di fare discorsi del tipo: “siamo tutti fratelli” “Dio ci ama tutti” “Dobbiamo cercare l’unità”, etc…
Ecco i “più” ed i “meno” di quest’approccio:
PIU’
1) La forza di quest’approccio è il mostrare il dio geovista per quello che è: un tiranno vendicativo.
2) La coscienza libera sente che certe argomentazioni geoviste stridono con il proprio concetto di amore cristiano e di cristianesimo.
MENO
1) Molti cattolici possiedono la conoscenza di Dio nel cuore, ma non altrettanto nella conoscenza biblica. Si rischia di cadere come ingenui di fronte a citazioni bibliche non omnicomprensive e furbescamente selezionate.
2) Nel giro di poche frasi, si subiscono una serie di domande mirate sul proprio credo con tanto di citazioni bibliche selettive a sostegno. Il discorso ecumenico finisce normalmente in un interrogatorio o in una difesa della propria fede.
3) Finito l’incontro, se non si ha la conoscenza per rispondere, spesso si ha l’amaro in bocca nei confronti della religione. La si sente proprio un’invenzione dell’uomo: si vede un dio cattivo e castigatore, un modo per soggiogare gli altri, ci si sente traditi dalla religione.
4) La propria buona fede ed ingenuità devono avere a che fare con personale addestrato a demolire la fede altrui, a far sorgere odio, disprezzo e terrore nei confronti della propria Chiesa.
5) Un TdG non accetta la filosofia in quanto fondamentalista biblico. Si può fare il più bel discorso del mondo che senza corrispondenza biblica non si riuscirà a far leva su nulla. Ripeto per esperienza: su nulla.
I “PIU’” possono servire a difendersi, ma difficilmente fanno breccia nel cuore e nella mente di un zelante TdG.
I “MENO” possono invece fare una bella breccia nella propria ignoranza biblica e nelle proprie insicurezze, nonché rassicurare il TdG sulla sua posizione.
Quindi sono profondamente convinto che l’”approccio ecumenico” fa più male che bene. Sembrerò duro, ma vi assicuro che dico queste cose per il bene di tutti da entrambe la parti... Rispondere senza conoscere può solo portare un Testimone di Geova ancora di più sulle sue posizioni.
Se si vuole amare un Testimone di Geova come Cristo ci ha insegnato allora è giunta l'ora di mettersi a studiare e passo dopo passo portarlo verso la conoscenza...E poi non smettere mai di volergli bene.
Con il cuore!!
Marco
Cari Grissini,
volevo evidenziare questo atteggiamento tipico di molti cattolici in buona fede di fronte ai proclamatori. E’ solo una precisazione ad un’avvertenza fatta mille volte.
Se non sai nulla sui TdG, se senti di non avere una adeguata conoscenza biblica e loro bussano alla tua porta, rispondi gentilmente: “No, grazie!” Poi chiedi a qualcuno più esperto o ricerca.
Prima di conoscere infotdgeova ed il GRIS, mi ricordo che ogni tanto mi soffermavo con spirito ecumenico quando un testimone di Geova suonava al mio campanello. Pensavo fossero cristiani come tanti altri e cercavo sempre di fare discorsi del tipo: “siamo tutti fratelli” “Dio ci ama tutti” “Dobbiamo cercare l’unità”, etc…
Ecco i “più” ed i “meno” di quest’approccio:
PIU’
1) La forza di quest’approccio è il mostrare il dio geovista per quello che è: un tiranno vendicativo.
2) La coscienza libera sente che certe argomentazioni geoviste stridono con il proprio concetto di amore cristiano e di cristianesimo.
MENO
1) Molti cattolici possiedono la conoscenza di Dio nel cuore, ma non altrettanto nella conoscenza biblica. Si rischia di cadere come ingenui di fronte a citazioni bibliche non omnicomprensive e furbescamente selezionate.
2) Nel giro di poche frasi, si subiscono una serie di domande mirate sul proprio credo con tanto di citazioni bibliche selettive a sostegno. Il discorso ecumenico finisce normalmente in un interrogatorio o in una difesa della propria fede.
3) Finito l’incontro, se non si ha la conoscenza per rispondere, spesso si ha l’amaro in bocca nei confronti della religione. La si sente proprio un’invenzione dell’uomo: si vede un dio cattivo e castigatore, un modo per soggiogare gli altri, ci si sente traditi dalla religione.
4) La propria buona fede ed ingenuità devono avere a che fare con personale addestrato a demolire la fede altrui, a far sorgere odio, disprezzo e terrore nei confronti della propria Chiesa.
5) Un TdG non accetta la filosofia in quanto fondamentalista biblico. Si può fare il più bel discorso del mondo che senza corrispondenza biblica non si riuscirà a far leva su nulla. Ripeto per esperienza: su nulla.
I “PIU’” possono servire a difendersi, ma difficilmente fanno breccia nel cuore e nella mente di un zelante TdG.
I “MENO” possono invece fare una bella breccia nella propria ignoranza biblica e nelle proprie insicurezze, nonché rassicurare il TdG sulla sua posizione.
Quindi sono profondamente convinto che l’”approccio ecumenico” fa più male che bene. Sembrerò duro, ma vi assicuro che dico queste cose per il bene di tutti da entrambe la parti... Rispondere senza conoscere può solo portare un Testimone di Geova ancora di più sulle sue posizioni.
Se si vuole amare un Testimone di Geova come Cristo ci ha insegnato allora è giunta l'ora di mettersi a studiare e passo dopo passo portarlo verso la conoscenza...E poi non smettere mai di volergli bene.
Con il cuore!!
Marco