I testimoni di Geova e la loro partecipazione alla guerra.

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I testimoni di Geova e la loro partecipazione alla guerra.

Messaggioda Max » mer lug 20, 2011 10:39 pm

In questo articolo vorrei dimostrare come il corpo direttivo organo supremo dei testimoni di geova abbia delle amnesie. Oppure sono dimenticanze volute?
Sicuramente sono dimenticanze volute come dimostrerò a breve. Con queste amnesie tentano di ingannare gli altri facendogli credere che loro sono sempre stati neutrali alla guerra.
Ma vediamo cosa scrive la torre di guardia e poi ne trarremo un giudizio.

... “finita la prima guerra mondiale l' 11 novembre 1918, il moderno rimanente dell'Israele spirituale dovette modificare il suo modo di agire e i suoi pensieri, quando, essendo ancora in vita sulla terra, entrò nel periodo del dopoguerra. L'esilio dal pieno favore di Dio nel reame di Babilonia la Grande stava per finire, ed era tempo che pensassero ai falli e alle mancanze riguardo all'adorazione e al servizio di Dio. Eran venuti a trovarsi sotto la responsabilità collettiva per lo spargimento di sangue e la violenza della prima guerra mondiale. Avevano bisogno di ricercare Geova e di invocare il Suo nome in pre­ghiera.
Nella sua ricerca, accompagnata dall'invocazione del nome divino in preghiera, il rimanente dell'Israe­le spirituale, riesaminò le Sacre Scritture, ora che le cose si erano svolte in maniera diversa da: come ave­vano compreso le profezie bibliche. Avevano bisogno di modificare il loro modo di pensare e agire secondo la nuova e inattesa situazione in cui si trovavano. Erano stati "consacrati" al loro Dio non in vista di una certa data come il 1914 o il 1918 E.V., ma per l'eternità. Questo li obbligava a continuare a servi­re il vero Dio finché egli li preservava in vita sulla terra. Per mezzo della sua Parola scritta e della sua organizzazione Egli rivelò al rimanente che doveva compiere un'importantissima opera sulla terra ri­guardo al neonato regno messianico. C'era dunque ogni ragione perché 'tornassero a Geova'. Ma sarebbe stato vano questo loro tentativo, a causa delle loro passate mancanze?
Come gli Ebrei esiliati nell'antica Babilonia, il rimanente dell'Israele spirituale aveva ogni ragione di prendere a cuore il proprio ritorno a Dio e farsi coraggio...” ( Vicina la salvezza dell'uomo dall'afflizione mondiale 1978 pag 112-113).
Come avrete notato c'è una chiara ammissione di responsabilità dello spargimento di sangue durante la prima guerra mondiale.

Ma è l'unica volta che i testimoni di geova commisero così grave peccato e reato? No!
Anche durante la seconda guerra mondiale commisero la stessa cosa.
Leggiamo cosa scrivono nell'annuario dei testimoni di geova dl 1984 a pag. 97.
“AFFINCHÈ possiamo accettare con mani e cuori puri i benedetti privilegi di servizio del dopoguerra come i nostri fratelli in tutti gli altri paesi, non vogliamo sottrarci alle nostre even­tuali responsabilità per questa diminuzione, sia nel numero di proclamatori del Regno di Dio che nella divulgazione del messaggio del Regno.
"PERCIÒ, affinché nessuna colpa segreta gravi su di noi, desideriamo confessare, alla presenza di Geova Dio e del suo Re Gesù Cristo, che duran­te la seconda guerra mondiale abbiamo contri­buito in vari modi con le nostre mani alle ingiu­stizie di questo mondo in guerra; abbiamo impiegato vari beni del consacrato popolo di Dio in attività che ora comprendiamo facevano parte della propaganda e dello sforzo bellico, venendo meno in tal modo alla neutralità di tutti i seguaci delle orme di Cristo Gesù che erano nel mondo ma non autorizzati a farne parte. Questo, come ora comprendiamo chiaramente, non ha avuto la benedizione di Geova. Ha recato onta al suo nome e suscitato malintesi in merito alla sua causa, turbando e indebolendo i fratelli. Non vogliamo scaricare la colpa di questa con­dotta su qualcuno in particolare, ma desideriamo umilmente ammettere una responsabilità comu­ne in questa faccenda qui in Australia.
PERCIÒ noi, testimoni di Geova di queste grande Continente, confessiamo apertamente e congiuntamente dinanzi a Lui i nostri peccati, e le nostre colpe e mancanze, e chiediamo umil­mente perdono e misericordia mediante Cristo Gesù, affinché cancelli le nostre trasgressioni” ( Annuario dei testimoni di geova dl 1984 a pag. 97.)
Come si evidenzia anche in questo documento ufficiale della torre di guardia si confessa l'uso dei beni del popolo di Dio per fini bellici, venendo meno in tal modo alla neutralità
che invece sia ai propri seguaci, sia alle persone che vengono contattate nei vari modi e sia sulle loro riviste fanno credere.

Ma a questo punto, secondo voi, cosa ci si potrebbe aspettare da una società biblica addirittura scelta da Dio per far conoscere il suo messaggio al mondo? Potrebbe dopo aver fatto queste ammissioni accusare le altre confessioni di aver partecipato alla guerra? E addirittura dichiarando se stessa neutrale dai fatti bellici della prima e seconda guerra mondiale?
Non ci crederete eppure lo fa! Dove lo scrive? Ecco i testi.
" Nel settembre 1939 scoppiò la seconda guerra mondiale e nell'ottobre 1940 il go­verno neozelandese mise al bando l'attività dei testimoni di Geova. Molti nostri fratelli cristiani furono trascinati davanti ai tribu­nali locali. Alcuni furono mandati in cam­pi di lavoro, lontani dalla moglie e dai figli. Mentre infuriava la guerra, mi chiedevo se sarei stato chiamato a fare il soldato, ben­ché avessimo una fattoria. Poi fu annuncia­to che, per non lasciare le fattorie abban­donate, non sarebbero stati arruolati altri agricoltori.
Rowena ed io continuammo a svolgere il ministero cristiano, dedicando ogni mese più di 60 ore ciascuno all'opera di predica­zione. In quel periodo ebbi il privilegio di aiutare i giovani Testimoni che manteneva­no la neutralità cristiana. Comparvi in loro favore davanti ai tribunali di Wellington, Palmerston North, Pahiatua e Masterton. Di solito la commissione di leva include­va un ecclesiastico, ed era un vero piace­re smascherare il sostegno assai poco cri­stiano che il clero dava allo sforzo bellico" (Tdg 01.02.1996 pag. 30).

Ancora un'altra citazione.
"IL CATHOUC HERALD, un giornale cattolico ingle­se, ha pubblicato di recente la seguente lettera di un lettore del Galles: "Una sera sono venu­ti alla mia porta due testimoni di Geova. Sono riuscito a dire che era la Chiesa Cattolica che garantiva l'autenticità del Nuovo Testamento che citavano. Con mia sorpresa uno di essi si è di­chiarato d'accordo. 'Sì', ha detto, 'lo garantite ma non lo seguite. Gesù disse: "Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi", ma voi vi uccidete gli uni gli altri. Nell'ultima guerra i cattolici si sono uccisi fra loro, ma nessun te­stimone di Geova ha ucciso altri Testimo­ni'. Cosa potevo fare se non convenirne? Come possiamo pregare per l'unità con i 'fratelli se­parati' quando non c'è vera unità fra noi? Non dovremmo prima porre fine a questo scandalo?".
Le due guerre mondiali del nostro secolo sono iniziate entrambe nella cristianità e hanno fatto cir­ca 50-60 milioni di vittime. Ma si può dire senza timore d'essere smentiti che i testimoni di Geova non hanno preso parte in nessun modo a queste guerre, né sono coinvolti in alcuno dei conflitti che si combattono al presente .Com'è possibile? E nel vostro interesse sapere di più riguardo ai forti le­gami di amore cristiano che uniscono oltre cinque milioni di testimoni di Geova in tutto il mondo" (Tdg 1.1.98 pag 32).
Lo so non credete ha vostri occhi, ma questa è l'amara verità dei capi dei testimoni di Geova: ingannano sapendo di ingannare! Purtroppo ha discapito di tanta povera gente che va per le strade a portare le riviste fatte da queste persone abili nel “creare amnesie di massa...”. Cosa fare allora?
Pregare e fare prevenzione e dimostrazione attraverso i documenti, solo i quali possono dimostrare le manipolazione della Società Torre di Guardia. Pace e Bene e alla prossima smascherazione.
Max
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Re: I testimoni di Geova e la loro partecipazione alla guerra.

Messaggioda berescitte » ven set 02, 2011 3:42 pm

Ottimamente!
Ma la forza della documentazione, se basta a sfatare il loro vanto di neutralità, e ad accusare la Dirigenza geovista di consapevole e determianto mendacio quando inculca loro questa convinzione falsa, e se basta (e come no?) a mettere in guardia chi, con libertà di indagine, soppesa i documenti storici e ne vede la discrepanza con le dichiarazioni più recenti, siano scritte che verbali, non basterà (ahimé!)a far rinsavire il TG.
Non basterà se si pensa che in lui agisce un meccanismo di difesa - fasullo ma che lui, disabituato alla logica - ritiene valido, chiamato "la verità presente". Tale verità presente al tempo di vecchie dichiarazioni, può essere diversa - perfino se viene da Geova in persona! - dalla "verità come allora era conosciuta", cioè dalla verità presente agli occhi di chi realizzava i vecchi stampati.
Perciò, fatti i debiti rilievi, se si dialoga con i TG, bisognerà passare a far capire che quella che loro a torto chiamano verità, si chiama in realtà informazione, convinzione, opinione e sim. Perché una verità, di qualunque tipo, una volta riscontrata vera (e sarebbe assurdo non considerare "vere" le dichiarazioni di colpevolezza fatte dallo stesso reo!) se contrasta con una verità successiva che pretende smentirla (come fanno le odierne dichiarazioni-esibizioni di neutralità) realizza un dilemma: o è falsa la prima ammissione e vera l'odierna, o è falsa l'odierna e vera la prima. E' contraddirsi in termini ammettere che hanno partecipato alla guerra e che sono sempre stati neutrali; cioè asserire che sono vere entrambe queste dichiarazioni solo perché rispondenti ciascuna a una "verità presente" nel diverso momento storico che sono state fatte.
E si potrebbe notare, per far capire il concetto, che, quando gli fa comodo, il CD, adopera il dilemma (che è un meccanismo della logica) nei confronti di altri che intende confutare e ne ricava la ragione dalla parte propria. Quindi, se il dilemma ha valore, deve averlo anche se dà torto alla sedicente "sincerità" del CD dei TG. Due pesi e due misure sono in abominio davanti a Geova (Proverbi 20,10). Popolarmente si chiama "ciurlare nel manico" o "cambiare le carte in tavola. Naturalmente sperando che l'interlocutore non sia informato di quanto i TG hanno fatto storicamente e si basi solo sulla diffusa opinione di perbenismo tanto raccomandata e curata dalla Dirigenza geovista.
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