molte grazie, vedrò se in qualche modo riesco a contattare qualcuno di quelli che hai nominato.
Il problema è che a parlare di certe tematiche, in ambito cattolico, ci si può scontrare contro un muro di scetticismo, per cui si liquidano certi fenomeni con faciloneria e sufficienza.
Mi piacerebbe sviluppare il tema dei "sacramenti" delle religioni arcaiche e moderne, di quelle pratiche, simboli, parole che (nella pretesa religiosa) metterebbero il fedele in comunione col dio.
Un cristiano che usasse quei "sacramenti" non con la convinzione e con l'intento di comunicarsi al dio (che sia Shiva, Visnu o qualsiasi altra divinità) ma per semplice....ginnastica o per ottenerne benefici fisici (innegabili), non cadrebbe comunque nell'idolatria, non subirebbe comunque un influsso negativo? Insomma, come Dio ha creato i 7 sacramenti che ci mettono in contatto con la redenzione del Cristo, così nelle altre religioni esistono cosiddetti sacramenti che hanno lo scopo di creare un contatto tra il dio, gli dèi e l'uomo.
Esempio pratico, lo Yoga, che è tuttauna liturgia, un sacramento; dalla posizione, al respiro, all'unificazione del pensiero.
Ammesso che un cristiano pratichi lo Yoga senza condividerne la dottrina di fondo, potrebbe incorrere 1) nella colpa
2) in qualche influsso negativo?
Se lo chiedo ad un prete qualunque o ad un teologo "prevenuto" mi dirà "che sciocchezze!", ecco perchè cerco qualcuno che sia portavoce della Tradizione della Chiesa e conoscitore della materia "demonologica"
Un caro saluto (spero di non averti spaventato o fatto ridere