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Vi segnalo questo articolo di Don M. Stanzione: http://www.pontifex.roma.it/index.php/o ... la-chiesa-

Dall'articolo estraggo un pezzo importante:

Ma oggi è anche necessaria una proposta della fede cattolica attraverso i mass-media (a questo riguardo è esemplare l'attività di apostolato di Radio Maria), anche noi dobbiamo diffondere in mezzo al nostro popolo opuscoli, dépliants, riviste che difendono e diffondono la fede cristiana. La nostra "guerra" non è mai contro le persone, gli erranti, che vanno profondamente amati ma contro gli errori, le idee sballate e pervertite che poi a loro volta creano dei comportamenti errati e cattivi.

Purtroppo, duole dirlo, l'attività dei cattolici su questo fronte è un'operazione di retroguardia, praticamente. Ora sono in Sicilia, in provincia di Catania, qui, ormai, praticamente non c'è un centro abitato di una qualche importantanza che non ospiti almeno una Chiesa evangelica (spesso facente capo ad un qualche movimento pentecostale fondamentalista).

Vorrei rispondere a don Marcello Stanzione riguardo il problema sette,è vero Roma già da diversi anni ha subito e subisce l'attacco delle sette purtroppo sottovalutato dalle stesse realtà parrocchiali,che hanno davvero tanti impegni liturgici e caritativi e spesso la realtà delle sette sembra solo un fatto privato,nel riflettere su questa realtà mi è venuto spontaneo pensare che anche questo fenomeno settario andrebbe considerato dalle Diocesi come una realtà da inserire nella Caritas Diocesana e Parrocchiale,come centri di ascolto, naturalmente il tutto coadiuvato da preghiere e suffragi,certamente per il resto condivido pienamente l'articolo di don Stanzione,e leggendo La Inimica vis,di Papa Leone XIII.Egli per la massoneria opponeva alle cose negative come gli scritti etcc.. con realtà positive e sane.Egli è stato un Papa che ha illuminato un'epoca che di luce non ne aveva quasi più.Oggi non stiamo molto meglio.algoritmo70

Le sette sono una reale emergenza. C'é quindi del vero nella segnalazione, ma non ci lasciamo sopraffare.
Occorre perseverare nei contatti e nel dialogo a cominciare da quelli a noi più vicini. Il seme di senape é un esempio da non sottovalutare: piccolo, insignificante. Nessuno gli darebbe un minimo di credibilità, eppure cresce e si sviluppa incredibilmente e diventa una pianta.
Del resto l'esempio stesso di "Radio Maria", con il suo forte seguito di ascolti, interventi, é qualcosa che anche forze ostili ci invidiano. Come non citare la
selezione della stampa, operata dal suo fondatore don Livio quotidianamente intorno alle 08,40, che offre una lettura serena, garbata, con punta di
salutare ironia dei quotidiani italiani. Una indicazione onesta e senza veleni degli accadimenti sui quali intrattenerci ogni giorno.
Leonardo