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La terapia REIKI non é cristiana. - Zenit 20 Apr. 2009

MessaggioInviato: sab apr 25, 2009 9:25 pm
da Leonardo
Vescovi USA: la terapia Reiki non è cristiana

Denunciano il suo utilizzo in istituti cattolici


- Il Reiki, medicina alternativa giapponese, manca di credibilità scientifica ed è estranea alla fede cristiana, e per questo motivo è inaccettabile per le istituzioni sanitarie cattoliche, indica la Conferenza Episcopale degli Stati Uniti.

Il 29 marzo, la Conferenza ha pubblicato le "Direttrici per la valutazione del Reiki come Terapia Alternativa", svolte dal suo comitato dottrinale, presieduto dal Vescovo di Bridgeport (Connecticut), monsignor William Lori, e approvate dal comitato amministrativo il 28 marzo.

Il documento osserva che "la Chiesa riconosce due classi di cure: la cura mediante la grazia divina e la cura che utilizza i poteri della natura", che "non si escludono a vicenda".

Il Reiki, ad ogni modo, "non trova sostegno né nelle scoperte della scienza naturale né nella fede cristiana", osserva.

Le Direttrici indicano che questa tecnica di cura "è stata inventata in Giappone alla fine dell'Ottocento da Mikao Usui, che studiava i testi buddisti".

"Secondo gli insegnamenti del Reiki, la malattia è provocata da qualche tipo di disfunzione o squilibrio nell''energia vitale' di una persona. Un medico Reiki cura collocando le mani in certe posizioni sul corpo del paziente per facilitare il flusso del Reiki, l''energia vitale universale', dal medico Reiki al paziente".

Cura spirituale

La terapia, spiega il testo, ha alcuni aspetti religiosi, venendo "descritta come un tipo di cura 'spirituale'", con i propri precetti etici o "forma di vita".

Il Reiki "non è stato accettato dalle comunità scientifica e medica come una terapia efficace", osservano le Direttrici. "Seri studi scientifici testimoniano che il Reiki manca di efficacia, così come di una spiegazione scientifica plausibile su come potrebbe essere efficace".

Neanche la fede può essere la base di questa terapia, sostengono i Vescovi, visto che il Reiki è diverso dalla "cura divina conosciuta dai cristiani".

Per i presuli, "la differenza radicale si può vedere in modo immediato nel fatto che il potere di guarigione del medico Reiki è a disposizione dell'essere umano". Per i cristiani, rilevano, "l'accesso alla cura divina si compie attraverso la preghiera a Cristo come Signore e Salvatore", mentre il Reiki è una tecnica che si trasmette da "maestro" ad allievo, un metodo che "a quanto pare produrrà i risultati previsti".

Problemi insolubili

"Per un cattolico credere nella terapia Reiki presenta problemi insolubili - dichiarano le Direttrici -. In termini di cura della salute fisica propria o altrui, impiegare una tecnica che manca di sostegno scientifico - e anche di verosimiglianza - è in generale imprudente".

A livello spirituale, il documento indica che "esistono pericoli importanti". "Per usare il Reiki bisognerebbe accettare, almeno in modo implicito, elementi centrali della visione del mondo che sta dietro alla terapia Reiki, elementi che non appartengono né alla fede cristiana né alla scienza naturale".

"Senza giustificazione né della fede cristiana né della scienza naturale, quindi, un cattolico che riponga la sua fiducia nel Reiki starebbe agendo nell'ambito della superstizione, quella terra di nessuno che non è né fede né scienza".

"La superstizione corrompe il culto a Dio portando in una falsa direzione i sentimenti e la pratica religiosa. Anche se a volte la gente cade nella superstizione per ignoranza, è responsabilità di tutti coloro che insegnano in nome della Chiesa eliminare questa ignoranza nel modo che sia a loro possibile".

"Visto che la terapia Reiki non è compatibile né con l'insegnamento cristiano né con le prove scientifiche, non sarebbe appropriato che istituzioni cattoliche, come istituti sanitari e centri di ritiri, o persone che rappresentano la Chiesa, come i cappellani cattolici, promuovano o forniscano la terapia Reiki", termina il documento.

Per ulteriori informazioni sulle Direttrici, http://www.usccb.org/dpp/doctrine.htm

Re: La terapia REIKI non é cristiana. - Zenit 20 Apr. 2009

MessaggioInviato: lun apr 27, 2009 3:03 pm
da Leonardo
La Commissione per la Dottrina della Conferenza episcopale degli Stati Uniti nel documento "Linee guida per la valutazione del Reiki, una terapia alternativa" del 25 marzo 2009, bolla come "superstizione" il Reiki senza alcun fondamento scientifico e contrario alla fede cristiana. Il Reiki è una tecnica di channeling o spiritismo della "energia cosmica universale" o "spiriti Deva" che entrerebbero attraverso i "chakra" per alienare al maligno corpo-mente-spirito della persona e fargli sviluppare fantomatici poteri di "guarigione da tutte le malattie" nonchè "conoscenza del futuro" e "autoilluminazione con l'espansione del Sè-aura fino ad essere il divino". Purtroppo sta entrando in modo mascherato da "tecnica di rilassamento" negli Ospedali e come "sport" nelle scuole. Come, da tecnica olistica "alternativa alla medicina scientifica", "capace di guarire da tutte le malattie" e "della guarigione karmica" il Reiki entrando negli ospedali si presenta solo come "tecnica di rilassamento"? Come mai? Perchè così riesce a sfruttare l'effetto alone o benemerenza di queste strutture e a proporsi poi nella vendita dei suoi fantasmagorici corsi senza alcun fondamento scientifico.

A seguire é possibile trovare il documento dei Vescovi americani in lingua inglese e la sua traduzione in italiano.
Entrambi sono tratti dal sito del GRIS nazionale: http://www.gris.org

Re: La terapia REIKI non é cristiana. - Zenit 20 Apr. 2009

MessaggioInviato: lun apr 27, 2009 3:21 pm
da Leonardo
GUIDELINES FOR EVALUATING REIKI AS AN ALTERNATIVE THERAPY

* Committee on Doctrine United States Conference of Catholic Bishops *

- 25 Marzo 2009 -

1. From time to time questions have been raised about various alternative therapies that are

often available in the United States. Bishops are sometimes asked, "What is the Church's

position on such therapies?" The USCCB Committee on Doctrine has prepared this resource in

order to assist bishops in their responses.

I. HEALING BY DIVINE GRACE AND HEALING BY NATURAL POWERS

2. The Church recognizes two kinds of healing: healing by divine grace and healing that

utilizes the powers of nature. As for the first, we can point to the ministry of Christ, who

performed many physical healings and who commissioned his disciples to carry on that work. In

fidelity to this commission, from the time of the Apostles the Church has interceded on behalf of

the sick through the invocation of the name of the Lord Jesus, asking for healing through the

power of the Holy Spirit, whether in the form of the sacramental laying on of hands and

anointing with oil or of simple prayers for healing, which often include an appeal to the saints for

their aid. As for the second, the Church has never considered a plea for divine healing, which

comes as a gift from God, to exclude recourse to natural means of healing through the practice of

medicine.1 Alongside her sacrament of healing and various prayers for healing, the Church has a

long history of caring for the sick through the use of natural means. The most obvious sign of

this is the great number of Catholic hospitals that are found throughout our country.

---------------------------------

1 See Congregation for the Doctrine of the Faith, Instruction on Prayers for Healing (14 September 2000), I, 3:

"Obviously, recourse to prayer does not exclude, but rather encourages the use of effective natural means for

preserving and restoring health, as well as leading the Church's sons and daughters to care for the sick, to assist them

in body and spirit, and to seek to cure disease."



3. The two kinds of healing are not mutually exclusive. Because it is possible to be healed

by divine power does not mean that we should not use natural means at our disposal. It is not

our decision whether or not God will heal someone by supernatural means. As the Catechism of

the Catholic Church points out, the Holy Spirit sometimes gives to certain human beings "a

special charism of healing so as to make manifest the power of the grace of the risen Lord."2

This power of healing is not at human disposal, however, for "even the most intense prayers do

not always obtain the healing of all illnesses."3 Recourse to natural means of healing therefore

remains entirely appropriate, as these are at human disposal. In fact, Christian charity demands

that we not neglect natural means of healing people who are ill.

II. REIKI AND HEALING

A) The Origins and Basic Characteristics of Reiki

4. Reiki is a technique of healing that was invented in Japan in the late 1800s by Mikao

Usui, who was studying Buddhist texts.4 According to Reiki teaching, illness is caused by some

kind of disruption or imbalance in one's "life energy." A Reiki practitioner effects healing by

placing his or her hands in certain positions on the patient's body in order to facilitate the flow of

Reiki, the "universal life energy," from the Reiki practitioner to the patient. There are numerous

designated hand positions for addressing different problems. Reiki proponents assert that the

practitioner is not the source of the healing energy, but merely a channel for it.5 To become a

Reiki practitioner, one must receive an "initiation" or "attunement" from a Reiki Master. This

-----------------------------

2 Catechism, no. 1508.

3 Catechism, no. 1508.

4 It has also been claimed that he merely rediscovered an ancient Tibetan technique, but evidence for this claim is

lacking.

5 As we shall see below, however, distinctions between self, world, and God tend to collapse in Reiki thought.

Some Reiki teachers explain that one eventually reaches the realization that the self and the "universal life energy"

are one, "that we are universal life force and that everything is energy, including ourselves" (Libby Barnett and

Maggie Chambers with Susan Davidson, Reiki Energy Medicine: Bringing Healing Touch into Home, Hospital, and

Hospice [Rochester, Vt.: Healing Arts Press, 1996], p. 48; see also p. 102).

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ceremony makes one "attuned" to the "universal life energy" and enables one to serve as a

conduit for it. There are said to be three different levels of attunement (some teach that there are

four). At the higher levels, one can allegedly channel Reiki energy and effect healings at a

distance, without physical contact.

B) Reiki as a Natural Means of Healing

5. Although Reiki proponents seem to agree that Reiki does not represent a religion of its

own, but a technique that may be utilized by people from many religious traditions, it does have

several aspects of a religion. Reiki is frequently described as a "spiritual" kind of healing as

opposed to the common medical procedures of healing using physical means. Much of the

literature on Reiki is filled with references to God, the Goddess, the "divine healing power," and

the "divine mind." The life force energy is described as being directed by God, the "Higher

Intelligence," or the "divine consciousness." Likewise, the various "attunements" which the

Reiki practitioner receives from a Reiki Master are accomplished through "sacred ceremonies"

that involve the manifestation and contemplation of certain "sacred symbols" (which have

traditionally been kept secret by Reiki Masters). Furthermore, Reiki is frequently described as a

"way of living," with a list of five "Reiki Precepts" stipulating proper ethical conduct.

6. Nevertheless, there are some Reiki practitioners, primarily nurses, who attempt to

approach Reiki simply as a natural means of healing. Viewed as natural means of healing,

however, Reiki becomes subject to the standards of natural science. It is true that there may be

means of natural healing that have not yet been understood or recognized by science. The basic

criteria for judging whether or not one should entrust oneself to any particular natural means of

healing, however, remain those of science.



7. Judged according to these standards, Reiki lacks scientific credibility. It has not been

accepted by the scientific and medical communities as an effective therapy. Reputable scientific

studies attesting to the efficacy of Reiki are lacking, as is a plausible scientific explanation as to

how it could possibly be efficacious. The explanation of the efficacy of Reiki depends entirely

on a particular view of the world as permeated by this "universal life energy" (Reiki) that is

subject to manipulation by human thought and will. Reiki practitioners claim that their training

allows one to channel the "universal life energy" that is present in all things. This "universal life

energy," however, is unknown to natural science. As the presence of such energy has not been

observed by means of natural science, the justification for these therapies necessarily must come

from something other than science.

C) Reiki and the Healing Power of Christ

8. Some people have attempted to identify Reiki with the divine healing known to

Christians.6 They are mistaken. The radical difference can be immediately seen in the fact that

for the Reiki practitioner the healing power is at human disposal. Some teachers want to avoid

this implication and argue that it is not the Reiki practitioner personally who effects the healing,

but the Reiki energy directed by the divine consciousness. Nevertheless, the fact remains that for

Christians the access to divine healing is by prayer to Christ as Lord and Savior, while the

essence of Reiki is not a prayer but a technique that is passed down from the "Reiki Master" to

the pupil, a technique that once mastered will reliably produce the anticipated results.7 Some

practitioners attempt to Christianize Reiki by adding a prayer to Christ, but this does not affect

------------------------------------------

6 For example, see "Reiki and Christianity" at http://iarp.org/articles/Reiki_and_Christianity.htm and "Christian

Reiki" at http://areikihealer.tripod.com/christianreiki.html and the website http://www.christianreiki.org.

7 Reiki Masters offer courses of training with various levels of advancement, services for which the teachers require

significant financial remuneration. The pupil has the expectation and the Reiki Master gives the assurance that one's

investment of time and money will allow one to master a technique that will predictably produce results.



the essential nature of Reiki. For these reasons, Reiki and other similar therapeutic techniques

cannot be identified with what Christians call healing by divine grace.

9. The difference between what Christians recognize as healing by divine grace and Reiki

therapy is also evident in the basic terms used by Reiki proponents to describe what happens in

Reiki therapy, particularly that of "universal life energy." Neither the Scriptures nor the

Christian tradition as a whole speak of the natural world as based on "universal life energy" that

is subject to manipulation by the natural human power of thought and will. In fact, this worldview

has its origins in eastern religions and has a certain monist and pantheistic character, in that

distinctions among self, world, and God tend to fall away.8 We have already seen that Reiki

practitioners are unable to differentiate clearly between divine healing power and power that is at

human disposal.

III. CONCLUSION

10. Reiki therapy finds no support either in the findings of natural science or in Christian

belief. For a Catholic to believe in Reiki therapy presents insoluble problems. In terms of caring

for one's physical health or the physical health of others, to employ a technique that has no

scientific support (or even plausibility) is generally not prudent.

11. In terms of caring for one's spiritual health, there are important dangers. To use Reiki

one would have to accept at least in an implicit way central elements of the worldview that

-------------------------------------------

8 While this seems implicit in Reiki teaching, some proponents state explicitly that there is ultimately no distinction

between and the self and Reiki. "Alignment with your Self and being Reiki is an ongoing process. Willingness to

continuously engage in this process furthers your evolution and can lead to the sustained recognition and ultimate

experience that you are universal life force" (The Reiki Healing Connection [Libby Barnett, M.S.W.],

http://reikienergy.com/classes.htm, accessed 2/6/2008 [emphasis in original]). Diane Stein summarizes the meaning

of some of the "sacred symbols" used in Reiki attunements as: "The Goddess in me salutes the Goddess in you";

"Man and God becoming one" (Essential Reiki Teaching Manual: A Companion Guide for Reiki Healers [Berkeley,

Cal.: Crossing Press, 2007], pp. 129-31). Anne Charlish and Angela Robertshaw explain that the highest Reiki

attunement "marks a shift from the ego and self to a feeling of oneness with the universal life-force energy" (Secrets

of Reiki [New York, N.Y.: DK Publishing, 2001], p. 84).



undergirds Reiki theory, elements that belong neither to Christian faith nor to natural science.

Without justification either from Christian faith or natural science, however, a Catholic who puts

his or her trust in Reiki would be operating in the realm of superstition, the no-man's-land that is

neither faith nor science.9 Superstition corrupts one's worship of God by turning one's religious

feeling and practice in a false direction.10 While sometimes people fall into superstition through

ignorance, it is the responsibility of all who teach in the name of the Church to eliminate such

ignorance as much as possible.

12. Since Reiki therapy is not compatible with either Christian teaching or scientific

evidence, it would be inappropriate for Catholic institutions, such as Catholic health care

facilities and retreat centers, or persons representing the Church, such as Catholic chaplains, to

promote or to provide support for Reiki therapy.

- Most Rev. William E. Lori (Chairman) Most Rev. John C. Nienstedt

- Bishop of Bridgeport Archbishop of St. Paul and Minneapolis

- Most Rev. Leonard P. Blair Most Rev. Arthur J. Serratelli

- Bishop of Toledo Bishop of Paterson

- Most Rev. José H. Gomez Most Rev. Allen H. Vigneron

- Archbishop of San Antonio Bishop of Oakland

- Most Rev. Robert J. McManus Most Rev. Donald W. Wuerl

- Bishop of Worcester Archbishop of Washington

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9 Some forms of Reiki teach of a need to appeal for the assistance of angelic beings or "Reiki spirit guides." This

introduces the further danger of exposure to malevolent forces or powers.

10 See Catechism, no. 2111; St. Thomas Aquinas, Summa theologiae II-II, q. 92, a. 1.

Re: La terapia REIKI non é cristiana. - Zenit 20 Apr. 2009

MessaggioInviato: lun apr 27, 2009 3:39 pm
da Leonardo
LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DEL REIKI, UNA TERAPIA ALTERNATIVA

* Commissione per la Dottrina Stati Uniti Conferenza dei Vescovi Cattolici *

- 25 marzo 2009 -



1. Di volta in volta questioni sono state sollevate in merito a varie terapie alternative, che

sono spesso disponibili negli Stati Uniti. Ai Vescovi viene a volte chiesto, "Qual è la

posizione della Chiesa su tali terapie?" La Commissione per la Dottrina USCCB ha

preparato questo documento, al fine di assistere i vescovi nelle loro risposte.

I. GUARIGIONE PER GRAZIA DIVINA E GUARIGIONE ATTRAVERSO I METODI

NATURALI


2. La Chiesa riconosce due tipi di guarigione: la guarigione per grazia divina e la

guarigione che utilizza le risorse naturali. Per quanto riguarda il primo tipo di guarigione, il

riferimento non può essere che il ministero di Cristo, il Quale ha operato molte guarigioni

fisiche ed ha incaricato i suoi discepoli di proseguire in un tale ministero. Fedele alla

missione affidataLe sin dal tempo degli Apostoli, la Chiesa è sempre intervenuta in favore

dei malati invocando su di essi il Nome del Signore Gesù, per chiedere la guarigione

attraverso la potenza dello Spirito Santo, sia in forma di sacramentale con l'imposizione

delle mani e l'unzione con olio benedetto oppure in forma di semplici preghiere di

guarigione, che spesso includono anche un appello ai santi per ottenerne l'intercessione.

Per quanto riguarda il secondo tipo di guarigione, la Chiesa non ha mai escluso il ricorso a

mezzi naturali di guarigione, la quale è e rimane comunque sempre un dono di Dio,

attraverso la pratica della medicina1. Oltre al sacramento dei malati ed alle varie preghiere

di guarigione, la Chiesa ha una lunga storia nel prendersi cura dei malati con mezzi

naturali. Il segno più evidente di questo è il grande numero di ospedali cattolici che si

trovano in tutto il nostro paese.

3. I due tipi di guarigione non si escludono a vicenda. Perché è possibile essere guarito

dalla potenza divina non significa che non dobbiamo usare mezzi naturali a nostra

disposizione. Non dipende dalla nostra decisione se Dio guarirà o no qualcuno con i mezzi

soprannaturali. Come il Catechismo della Chiesa Cattolica ricorda, lo Spirito Santo dà

talvolta ad alcuni esseri umani "uno speciale carisma di guarigione in modo da rendere

evidente la potenza della grazia del Signore risorto"2. Tale potere di guarigione non è a

disposizione dell’uomo, tuttavia, "anche la più intensa preghiera non sempre ottenere la

guarigione di tutte le malattie"3. Il ricorso a mezzi naturali di guarigione rimane dunque del

tutto appropriato, in quanto queste sono a disposizione dell’uomo. In realtà, la carità

cristiana esige che noi non trascuriamo i mezzi naturali di guarigione di persone che sono

ammalate.

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1 Cfr. Congregazione per la Dottrina della Fede, Istruzione su preghiere di guarigione (14 sett 2000), I,3:

"Ovviamente, il ricorso alla preghiera non esclude, ma anzi incoraggia l'uso dei mezzi naturali per la

conservazione e il ripristino della salute, nonché il clero della Chiesa, figli e figlie a prendersi cura dei malati,

assisterli nel corpo e nello spirito, e cercare di curare la malattia".

2 Catechismo della Chiesa Cattolica, n°1508.

3 Catechismo della Chiesa Cattolica, n°1508.



II. REIKI E GUARIGIONE

A) Le origini e le caratteristiche di base di Reiki

4. Reiki è una tecnica di guarigione che è stato inventato in Giappone nel 1800 da Mikao

Usui dallo studio di testi buddisti4. Secondo l'insegnamento del Reiki, la malattia è causata

da un qualche tipo di perturbazione o di squilibrio della "energia vitale". Gli effetti curativi

del praticante di Reiki si avrebbero ponendo la sua mano in certe posizioni sul corpo del

paziente, al fine di facilitare il flusso di Reiki, la "energia vitale universale", dal guaritore

Reiki al paziente. Vengono insegnate, dai master Reiki, numerose posizioni delle mani per

affrontare diversi problemi. I fautori del Reiki sostengono che il guaritore Reiki non è la

fonte di energia di guarigione, ma solo un canale per essa5. Per diventare un praticante di

Reiki, uno deve ricevere un'"iniziazione" o "armonizzazione" da un Reiki Master. Questa

cerimonia fa diventare "canali" della "energia vitale universale" e permette di servire come

un canale essa. Dicono che il Reiki si compone di tre diversi livelli di iniziazione (alcuni

insegnanti dicono che sono quattro). Conseguendo i più elevati livelli di iniziazione Reiki si

può canalizzare l’energia Reiki e il suo effetto di guarigioni a distanza, senza contatto

fisico.

B) Reiki come un mezzo naturale di Guarigione

5. Sebbene i fautori del Reiki sembrano concordare sul fatto che Reiki non rappresenti

propriamente una religione, ma una tecnica che potrebbe essere utilizzata da persone

provenienti da molte tradizioni religiose, ha molti aspetti di una religione. Il Reiki è spesso

descritto come un mezzo "spirituale" di guarigione rispetto alle comuni procedure mediche

di guarigione che utilizzano mezzi fisici. Gran parte della letteratura sul Reiki è piena di

riferimenti a Dio, alla Dea, al "potere di guarigione divina" e alla "mente divina". La forza di

energia vitale è descritta come diretta da Dio, la "Intelligenza più alta" o la "Coscienza

Divina". Allo stesso modo, le varie "iniziazioni" che il praticante di Reiki riceve da un Reiki

Master sono realizzate mediante "cerimonie sacre" che implicano la manifestazione e la

contemplazione di alcuni "simboli sacri" (che sono sempre state tenuti segrete da Reiki

Master). Inoltre, Reiki è spesso descritto come un "modo di vivere", con un elenco di

cinque "precetti del Reiki" stabilendo una corretta condotta etica.

6. Tuttavia, vi sono alcuni operatori Reiki, soprattutto gli infermieri, che tentano

approcciano il Reiki semplicemente come un mezzo naturale di guarigione. Visto come

mezzi naturali di guarigione, tuttavia, il Reiki è soggetto alle norme delle scienze naturali.

È vero che ci possono essere strumenti di guarigione naturale che non sono stati ancora

capiti o riconosciuti dalla scienza. I criteri di base per valutare se si dovrebbe o non

dovrebbe affidarsi ad un particolare mezzo di guarigione naturale, tuttavia, restano quelli

della scienza.

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4 È stato inoltre affermato che egli semplicemente ha riscoperto un antica tecnica tibetana, ma manca la

prova di tale affermazione.

5 Come si vedrà più avanti, tuttavia, le distinzioni tra Sé, mondo e Dio tendono a sovrapporsi nella filosofia

del Reiki. Alcuni insegnanti Reiki spiegano che si raggiunge, infine, la realizzazione di Sé quando il Sé si

fonde con la "energia vitale universale", che “sono universali forza di vita e che tutto è energia, compresi noi

stessi" (Libby Barnett e Maggie Camere con Susan Davidson, Reiki Energy Medicine: Bringing Healing Touch

into Home, Hospital, andHospice [Rochester, Vt.: Healing Arts Press, 1996], p. 48, v. anche p.102).



7. Giudicati in base a tali leggi, il Reiki manca di credibilità scientifica. Il Reiki non è stato

accettato dalla comunità scientifica e medica, come un efficace terapia. Gli studi scientifici

che attesterebbero l'efficacia di Reiki sono carenti, in quanto non spiegano

scientificamente come sia plausibile l’efficacia del Reiki. La spiegazione dell'efficacia del

Reiki poggia interamente su una particolare visione del mondo, come pervaso da questa

"energia vitale universale" (Reiki), che è oggetto di manipolazione da parte del pensiero e

della volontà dell'uomo. Gli operatori del Reiki sostengono che la loro iniziazione gli

permette di incanalare la "energia vitale universale" che è presente in tutte le cose. Questa

"energia vitale universale", tuttavia, è ignota alla scienza naturale. Visto che la presenza di

tale energia non è stata osservata per mezzo delle scienze naturali, la giustificazione di

queste terapie deve necessariamente risiedere in qualcosa di diverso dalla scienza.

C) Reiki e la forza risanatrice di Cristo

8. Alcune persone hanno cercato di identificare il Reiki con la guarigione divina nota ai

cristiani6. Si sono sbagliati. La differenza radicale può essere immediatamente notata dal

fatto che per il praticante di Reiki il potere di guarigione è a disposizione dell’uomo. Alcuni

insegnanti o Reiki Master vogliono evitare questa implicazione e sostengono che non è il

praticante di Reiki che personalmente determina la guarigione, ma l’energia del Reiki

diretta dalla Divina Coscienza. Tuttavia, resta il fatto che per i cristiani l'accesso alla

guarigione divina è tramite la preghiera a Cristo come Signore e Salvatore, mentre

l'essenza del Reiki non è una preghiera, ma una tecnica che viene trasmessa dal Reiki

Master all’'allievo, una padronanza tecnica che, una volta acquisita, produrrà i risultati

attesi7. Alcuni praticanti Reiki tentano di cristianizzare il Reiki con l'aggiunta di una

preghiera a Cristo, ma questo non cambia il carattere essenziale del Reiki. Per questi

motivi, il Reiki e le altre tecniche terapeutiche simili non possono essere identificate con

ciò che i cristiani chiamano guarigione per mezzo della Divina Grazia.

9. La differenza tra ciò che i cristiani riconoscono come la guarigione per mezzo della

Grazia Divina e la terapia Reiki è evidente anche nei termini di base utilizzati dai praticanti

del Reiki per descrivere ciò che accade nella terapia Reiki, in particolare quello di "energia

vitale universale". Né la Scrittura né la tradizione cristiana nel suo complesso, parlano del

mondo naturale basato sulla "energia vitale universale" che sarebbe soggetta alla

manipolazione da parte del potere umano naturale di pensiero e di volontà. In realtà,

questa visione del mondo ha la sua origine nelle religioni orientali e ha un certo carattere

monista e panteista, in quanto le distinzioni tra Sé, mondo e Dio tendono a cadere8.

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6 Ad esempio, vedi la sezione "Reiki e cristianesimo" in http://iarp.org/articles/Reiki_and_Christianity.htm e

http://areikihealer.tripod.com/christianreiki.html e il sito web http://www.christianreiki.org.

7 I Reiki Master offrono corsi di formazione con vari livelli di avanzamento, servizi per i quali richiedono un

rilevante esborso economico. Il cliente del Reiki ha delle grande attese verso il Reiki Master che gli dà la

garanzia che l’investimento di tempo e di denaro permetterà di padroneggiare la tecnica che prevedibilmente

produrrà [mirabolanti] risultati.

8 Anche se questo sembra implicito nell’insegnamento del Reiki, alcuni fautori del Reiki affermano

esplicitamente che non vi è, in definitiva, alcuna distinzione e tra il Sé e il Reiki. "L'allineamento del vostro Sé

e al Reiki è un processo in corso. La disponibilità al continuino impegnarsi in questo processo che favorisce

la vostra evoluzione può portare al riconoscimento, sostenuto dall’esperienza, che “tu sei la energia

universale di vita" (The Reiki Healing Connection [Libby Barnett, M.S.W.], http://reikienergy.com/classes.htm,

accessed 2/6/2008 [emphasis in original]). La master Reiki, Diane Stein riassume il significato di alcuni dei

"sacri simboli" utilizzati nel Reiki: "The Goddess in me salutes the Goddess in you"; "Man and God becoming

one" (Essential Reiki Teaching Manual: A Companion Guide for Reiki Healers [Berkeley, Cal.: Crossing

Press, 2007], pp. 129-31). Anne Charlish e Angela Robertshaw spiegano che la più alta iniziazione Reiki

"segna il passaggio dall'ego e dalSé ad un sentimento di unità con la Energia Vitale Universale" (Secrets af

Reiki - New York, DK publishing, 2001 - pag.84).



Abbiamo già visto che gli operatori Reiki non sono in grado di distinguere chiaramente fra

il potere divino di guarigione e il potere che è a disposizione dell’umano.

III. CONCLUSIONE

10. La terapia Reiki non trova alcun sostegno né in base ai risultati delle scienze naturali o

della fede cristiana. Per un cattolico che crede nella terapia del Reiki terapia si presentano

problemi insolubili. In termini di cura per la propria e altrui salute fisica si tratta di impiegare

una tecnica che non ha alcun supporto scientifico (o anche una plausibilità) pertanto ciò

non è generalmente prudente.

11. In termini di cura per la salute spirituale, vi sono importanti pericoli. Per utilizzare il

Reiki si dovrebbe accettare almeno implicitamente gli elementi centrali della visione del

mondo della teoria del Reiki, che non appartengono né alla fede cristiana, né alle scienze

naturali. Senza una giustificazione dalla fede cristiana o dalle scienze naturali, tuttavia, un

cattolico, che pone la sua fiducia nel Reiki starebbe operando nell’ambito della

superstizione, la terra di nessuno che non è né fede né scienza9. La Superstizione

corrompe l’unico culto a Dio ruotando attorno a un sentimentalismo religioso e indirizzando

verso una falsa strada10. Sebbene a volte le persone cadano nella superstizione per

ignoranza, è responsabilità di tutti coloro che insegnano in nome della Chiesa l’eliminare

tale ignoranza per quanto possibile.

12. Poiché la terapia Reiki non è compatibile con la dottrina Cristiana e le prove

scientifiche, sarebbe improprio per le istituzioni Cattoliche, come le strutture sanitarie

Cattoliche, i centri di ritiro, o le persone che rappresentano la Chiesa, come i cappellani

cattolici, promuovere o fornire sostegno alla terapia Reiki.



Mons. William E. Lori (presidente), Vescovo di Bridgeport

Mons. José H. Gomez, Arcivescovo di San Antonio

Mons. John C. Nienstedt, Arcivescovo di St. Paul e Minneapolis

Mons. H. Allen Vigneron,Vescovo di Oakland

Mons. Leonard P. Blair, Vescovo di Toledo

Mons. Robert J. McManus, Vescovo di Worcester

Mons Arthur J. Serratelli, Vescovo di Paterson

Mons. Donald W. Wuerl, Arcivescovo di Washington

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9 Alcune forme di Reiki insegnano la necessità del ricorso all'assistenza di esseri angelici o "spiriti guida del

Reiki". Questo introduce l'ulteriore pericolo di esposizione a forze o poteri maligni.

10 Cfr. Catechismo, no. 2111; St. Thomas Aquinas, Summa theologiae, II-II, q. -