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Noi mensile di Avvenire 30 novembre 2008

MessaggioInviato: ven dic 05, 2008 6:59 pm
da algoritmo70
Vorrei richiamare l'attenzione di chiunque legga questo messaggio su questo mensile di domenica 30 novembre,perchè l'inserto all'interno riguardale nuove religioni quale sfida per le famiglie e richiama al plagio.Credo sia utile capire e osservare, poichè anche Avvenire ha dato risalto ad un fenomeno che purtroppo sta dilagando senza riguardi.algoritmo70

Re: Noi mensile di Avvenire 30 novembre 2008

MessaggioInviato: sab dic 27, 2008 11:01 pm
da Leonardo
Credo di poter dire che le Sette, o come oggi si preferisce definirle oggi NMR = "Nuovi Movimenti Religiosi" siano la lebbra che il XX secolo ci ha dato tristemente in eredità. Solo che la lebbra é devastante per il corpo umano, le Sette distruggono la mente e lo spirito, agendo a livello incoscio, con subdola strategia, quali plagio, lavaggio del cervello... che spacciano per verità alterazioni gravissime dei testi sacri.
Nella generalità dei casi, ed in primis con i Testimoni di Geova, il dialogo NON é mai possibile. Per cui, a mio parere, bisogna agire su due direzioni:
- la prima é quella di studiare a fondo i testi di questi Movimenti, cercando di cogliere le contraddizioni, le alterazioni inserite nei testi sacri e il riferimento parzialmente estrapolato che cambia il suo significato originale;
- la seconda é la convinzione di dover approfondire la propria Dottrina, che caratterizza l'identità di appartenenza, per porla come garanzia di base alla indebita alterazione dei testi e del pensiero ufficiale della tradizione apostolica.
In tutto questo discorso, l'opera di informazione e studio sono insostituibili per non far cadere le persone nella rete dei NMR. Prevenire infatti é sempre meglio di curare
La Chiesa, con i suoi sacerdoti, deve prendere coscienza di questa realtà e dei pericoli che corrono i fedeli. Il recente Sinodo dei Vescovi é stato chiaro a proposito dell'attenzione che deve essere posta al dilagare delle Sette e della conseguente responsabilità, che la Chiesa ha, di informare e difendere il gregge a lei affidato.
Leonardo.

Re: Noi mensile di Avvenire 30 novembre 2008

MessaggioInviato: dom dic 28, 2008 10:59 am
da francocoladarci
"La Chiesa, con i suoi sacerdoti, deve prendere coscienza di questa realtà e dei pericoli che corrono i fedeli. Il recente Sinodo dei Vescovi é stato chiaro a proposito dell'attenzione che deve essere posta al dilagare delle Sette e della conseguente responsabilità, che la Chiesa ha, di informare e difendere il gregge a lei affidato."


Questo è il motivo per cui i Parroci devono essere istruiti in merito a questi NMR, il GRIS può dare queste informazioni, simboliche armi che dovranno difendere la fede, ma anche i Parroci devono essere disposti ad accettare questo aiuto, non pensando che sia una intromissione nella sua sfera parrocchiale.
Il richiamo del Sinodo dei Vescovi dovrebbe essere un incentivo per tutti quei parroci che hanno a cuore il benessere spirituale dei fedeli, l’aiuto che potrebbero avere dal GRIS servirà a tale scopo.
Franco

Re: Noi mensile di Avvenire 30 novembre 2008

MessaggioInviato: dom dic 28, 2008 1:03 pm
da predestinato74
studio e informazione su questo fenomeno sono certo un buon deterrente.
Ma la cosa più essenziale, ed è il motivo principale per cui si abbandona la Chiesa volgendosi ad altre aggregazioni, è la comunione fraterna.

Se le pecore scappano dall'ovile, è perchè non si sentono parte di questo. Venendo a contatto con comunità alternative in cui si viene accolti, amati e fatti sentire importanti, è giocoforza che si abbandoni il precedente stato di "solitudine".

La prima e più essenziale prevenzione è perciò andare a cercare i lontani, invitarli, circondarli di affetto, farli sentire amati; insomma liberarli dall' "anticamera dell' apostasia"; la solitudine.
Ecco perchè si deve mettere ogni cura nel rafforzare i movimenti già presenti nella Chiesa.
Ricordo che Leone XIII, parlando delle sette massoniche (Humanum Genus), oltre ad invitare ad una capillare informazione sui loro veri intenti e ad invitare ad un approfondimento della dottrina cattolica, invitava anche al rafforzamento di ordini come i francescani del III ordine o la san Vincenzo. Chiedeva anche di ristabilire le aggregazioni di operai e mestieri vari che rappresentavano un ottimo deterrente alla tentazione dell'abbandono.

Se dovessi fare una scaletta di priorità direi allora:

1) Comunione
2) Approfondimento Dottrina cattolica
3) Informazione sulla realtà delle sètte

Re: Noi mensile di Avvenire 30 novembre 2008

MessaggioInviato: dom dic 28, 2008 1:32 pm
da Gabriella Prosperi
La prima e più essenziale prevenzione è perciò andare a cercare i lontani, invitarli, circondarli di affetto, farli sentire amati; insomma liberarli dall' "anticamera dell' apostasia"; la solitudine.
Ecco perchè si deve mettere ogni cura nel rafforzare i movimenti già presenti nella Chiesa.


A quanto eccellentemente espresso da Predestinato, vorrei aggiungere una riflessione:
a parte molti di noi "culturalmente indifesi" relativamente alla dottrina cattolica, che hanno pagata cara l'ignoranza finendo nella rete del geovismo, vivono con noi masse di emigrati dai luoghi più disparati.
Penso in particolare ai cittadini di paesi dell'est che, in particolar modo, sono presi di mira da questi movimenti.
Per loro è necessaria una particolare attenzione poichè oltre la solitudine esiste anche la piaga sociale dell'emarginazione che ne fa vittime ideali.
Gabriella

Re: Noi mensile di Avvenire 30 novembre 2008

MessaggioInviato: dom dic 28, 2008 4:59 pm
da predestinato74
Gabriella Prosperi ha scritto:La prima e più essenziale prevenzione è perciò andare a cercare i lontani, invitarli, circondarli di affetto, farli sentire amati; insomma liberarli dall' "anticamera dell' apostasia"; la solitudine.
Ecco perchè si deve mettere ogni cura nel rafforzare i movimenti già presenti nella Chiesa.


A quanto eccellentemente espresso da Predestinato, vorrei aggiungere una riflessione:
a parte molti di noi "culturalmente indifesi" relativamente alla dottrina cattolica, che hanno pagata cara l'ignoranza finendo nella rete del geovismo, vivono con noi masse di emigrati dai luoghi più disparati.
Penso in particolare ai cittadini di paesi dell'est che, in particolar modo, sono presi di mira da questi movimenti.
Per loro è necessaria una particolare attenzione poichè oltre la solitudine esiste anche la piaga sociale dell'emarginazione che ne fa vittime ideali.
Gabriella


e non solo i cittadini dell'est, spesso anche in metropolitana vedo "evangelizzatori" latino-americani che cercano proprio quelli della loro area culturale.
Trattandosi poi (gli immigrati) di persone che soffrono (e per la lontananza da casa e per la famiglia e per altri motivi) si tratta di persone che facilmente cadono nella rete trovandosi accolti e amati.

Re: Noi mensile di Avvenire 30 novembre 2008

MessaggioInviato: lun dic 29, 2008 6:34 pm
da algoritmo70
Vorrei dire una piccola cosa sul discorso accolti e amati,spesso le persone che entrano in discorso di setta sono anche plagiati, con tutto l'amore che i parenti più prossimi, parlo di mariti, mogli, figli ,padri, madri, possono voler dare alla vittima in questione ,non trova risposta in quanto la persona è come sorda ad ogni richiamo.Per cui è sempre necessario un ricondizionamento specifico.algoritmo70.