Creazione di ibridi - IL FOGLIO 21/5/2008
Inviato: mer mag 21, 2008 6:59 pm
In Inghilterra ha perso la vita
La battaglia per la vita in Inghilterra ha perso su tutti i fronti. Il Parlamento ha dato il via libera alla ricerca che porterà alla creazione di ibridi, ha bocciato la proposta che voleva ridurre il limite massimo per praticare l’aborto da 24 a 20 settimane e concesso alle donne che si sottopongono alla fecondazione assistita di presentarsi senza compagno, escludendo così l’obbligatorietà della figura paterna nella vita di un figlio. Sul primo punto, non c’è stata battaglia: conservatori e laburisti erano sostanzialmente d’accordo nell’aiutare nuove forme di ricerca, nonostante i testi di scienziati di tutto il mondo si siano già sperticati nel sostenere che questo tipo di ricerca rischia soltanto di aumentare le aspettative. Sul secondo punto c’è stata battaglia, anche perché dai mondi conservatori – e soprattutto dal megafono di questa battaglia, il Daily Mail – sono usciti dati pesanti sulla frequenza (in crescita) delle interruzioni di gravidanza. Perso anche questo voto, i conservatori speravano almeno di vincere sulla questione della paternità, dal momento che gran parte della politica dei New Tory si basa sul valore della famiglia. Non è andata così. Il fronte pro life ha perso su tutta la linea nonostante il lavoro di Anne Widdecombe e Nadine Dorries, che saranno ricordate per aver mostrato alla Camera dei Comuni le foto choccanti dell’uccisione di un feto alla ventiquattresima settimana.
La battaglia per la vita in Inghilterra ha perso su tutti i fronti. Il Parlamento ha dato il via libera alla ricerca che porterà alla creazione di ibridi, ha bocciato la proposta che voleva ridurre il limite massimo per praticare l’aborto da 24 a 20 settimane e concesso alle donne che si sottopongono alla fecondazione assistita di presentarsi senza compagno, escludendo così l’obbligatorietà della figura paterna nella vita di un figlio. Sul primo punto, non c’è stata battaglia: conservatori e laburisti erano sostanzialmente d’accordo nell’aiutare nuove forme di ricerca, nonostante i testi di scienziati di tutto il mondo si siano già sperticati nel sostenere che questo tipo di ricerca rischia soltanto di aumentare le aspettative. Sul secondo punto c’è stata battaglia, anche perché dai mondi conservatori – e soprattutto dal megafono di questa battaglia, il Daily Mail – sono usciti dati pesanti sulla frequenza (in crescita) delle interruzioni di gravidanza. Perso anche questo voto, i conservatori speravano almeno di vincere sulla questione della paternità, dal momento che gran parte della politica dei New Tory si basa sul valore della famiglia. Non è andata così. Il fronte pro life ha perso su tutta la linea nonostante il lavoro di Anne Widdecombe e Nadine Dorries, che saranno ricordate per aver mostrato alla Camera dei Comuni le foto choccanti dell’uccisione di un feto alla ventiquattresima settimana.