MITT ROMNEY: UN MANAGER CON L'OSTACOLO DELLA FEDE
di Marco Bardazzi
WASHINGTON - Un padre governatore e candidato presidente, un ricco clan familiare, un nome di battesimo preso in prestito dal fondatore della catena alberghiera Marriott: tra i candidati repubblicani alla Casa Bianca, Mitt Romney e' quello con la storia personale che piu' assomiglia a quella dell'uomo di cui spera di prendere il posto, George W.Bush. Come Bush, anche Romney e' figlio d'arte ed e' stato uomo d'affari e poi governatore, prima di tentare il grande balzo.Del presidente condivide molto anche sul piano delle scelte,dalla guerra in Iraq alla politica fiscale. Romney ha il profilo perfetto per piacere al mondo repubblicano che ha sostenuto Bush, tranne che per un particolare, tutt'altro che secondario: la fede mormone. La religione e' il grande ostacolo che si frappone tra l'ex governatore del Massachusetts e la nomination.
A Romney tocca un compito in qualche modo simile a quello che John F. Kennedy affronto' nel 1960, quando convinse l'America che da primo presidente cattolico non avrebbe preso ordini dal Papa. Convincere i cristiani evangelici a non diffidare di quella che per molti di loro resta una setta, e' stata una delle sfide principali della campagna di Romney, che l'ha affrontata anche con un discorso di alto profilo sul ruolo della fede in America ricco di ispirazioni kennedyane.
Willard Mitt Romney e' nato il 12 marzo 1947 a Detroit,quarto figlio di George e Lenore Romney, subito ribattezzato 'baby miracle' perche' la madre, secondo i medici, non avrebbe potuto piu' restare incinta. Il primo nome era in onore del miglior amico del padre,J.Willard Marriott, fondatore mormone dell'omonima catena di hotel. Il secondo nome era invece ispirato a Milton 'Mitt' Romney, un cugino di George, celebre come 'quarterback' nei Chicago Bears. Mitt divenne ben presto il prodotto della buona borghesia dei sobborghi, oltre che il favorito del fu eletto governatore del Michigan quando Mitt era alle scuole superiori e la politica repubblicana permeo' la sua formazione fin dall'adolescenza.
Nel 1965 Mitt si trovo' all'universita' di Stanford in un periodo in cui nella vicina Berkeley cominciavano i bollori della protesta studentesca. Romney era il perfetto giovane repubblicano,impegnato in furibondi dibattiti contro fumo, droga e sesso. Come Bush, anche a Romney fu risparmiato il Vietnam. Prima che esplodesse il '68, parti' per due anni e mezzo per fare il predicatore mormone in Francia ed evito' la leva per motivi religiosi. Nel frattempo, aveva gia' chiesto di sposarlo alla fidanzatina del liceo, Ann Davies, quando questa aveva 16 anni.
Durante la permanenza di Mitt all'estero il padre George - cheintanto aveva fallito una campagna presidenziale - converti' Ann alla fede mormone. Romney la sposo' nel 1968 e hanno avuto cinque figli maschi: una famiglia perfetta per il candidato che si propone come difensore dei valori familiari in mezzo ad avversari quasi tutti divorziati. Anche in questo, assomiglia a Bush.
I 'five brothers' Romney, come un tempo i Kennedy, in questo periodo spuntano dovunque in campagna elettorale. Romney ha un MBA e un dottorato in legge presi ad Harvard, e' stato manager di successo nella societa' di consulenza Bain & Company e nel 2002 divenne il salvatore delle Olimpiadi invernali di Salt Lake City, prendendone la guida a un passo dal tracollo organizzativo. Subito dopo e' stato eletto governatore del Massachusetts, lo stato dei Kennedy e di John Kerry, un baluardo dei democratici.Il successo in casa del 'nemico' lo ha lanciato verso la Casa Bianca. (marco.bardazzi@ansa.it)