da francocoladarci » sab ott 20, 2012 12:16 pm
C’è da dire che nell'insegnamento sulle arti marziali vi sono aspetti come in questo caso il saluto che non ha rilevanza religiosa ma semplicemente di costume, possiamo definirla la cornice che racchiude il quadro.
Inoltre vi sono molti modi di esprimere il saluto, che tale saluto va visto nell'ottica moderna e non ciò che voleva significare nel tempo passato, a meno che prima della lezione vi siano “riti” particolari, ma non mi pare che vi siano, almeno per quel che ricordo quando mi obbligarono a frequentare regolarmente il “Judo”, eravamo nel 1965 (militare).
C’è invece un aspetto da considerare oltre quello già citato in modo esaustivo da Sandro, se tale saluto il quale non ha rilevanza religiosa, ma che ti procura un certo disagio questo è quello che devi considerare, e come ti è già stato detto, parlane con franchezza all'istruttore, se dopo avrai ancora un certo disagio tieni a mente il principio paolino.
1Corinzi 10,19
Che cosa dunque intendo dire? Che la carne immolata agli idoli è qualche cosa? O che un idolo è qualche cosa?
1Corinzi 10,28
Ma se qualcuno vi dicesse: «È carne immolata in sacrificio», astenetevi dal mangiarne, per riguardo a colui che vi ha avvertito e per motivo di coscienza;
Come vedi, San Paolo colloca nella giusta prospettiva come considerare (in quel caso) la carne offerta agli idoli, cosa sono gli idoli?, se non fattezze degli uomini.
Ma è interessante quando afferma “per motivo di coscienza”, se tale carne la quale non è altro che carne se pur offerta agli idoli provoca disagio alla propria coscienza, allora la coscienza stessa si priverà di ciò che la turba, violare la propria coscienza significa peccare contro la propria coscienza, in quanto la si costringe a fare ciò che la coscienza stessa rifiuta.
Applica tale principio al saluto.
Franco