GRIS Roma.org

Cari Amici,

vi pongo un mio dubbio che mi porto avanti da molto tempo senza trovare una risposta univoca: come prega un cattolico?

Vi spiego: so che per la nostra fede la preghiera è quella "canonica" (il padre nostro, ad esempio, è la preghiera che Gesù stesso ci ha insegnato), ma che c'è spazio anche per le intenzioni personali e per il dialogo con Dio. Ma come dovrebbe,secondo i canoni, articolarsi questo tipo di preghiera "libera" e personale
?
Nella mia esperienza ho avuto indicazioni discordanti a riguardo: tutti i sacerdoti mi hanno sempre detto che è consentita l'invocazione personale, alcuni, invece, mi hanno detto che è meglio pregare solo con le preghiere canoniche perchè così sappiamo per certo che quello è il modo giusto di rivolgersi al Signore.

Fermo restando che è evidente che si prega per stabilire e reforzare il nostro rapporto con Dio e non per farGli sterili richieste... ma sono un po' confusa perchè fin da bambina ho sempre seguito il "mio" modo di preghiera (non avendo mai ricevuto una educazione sul punto): prego il Padre Nostro e poi invoco il Signore in quello che diventa un vero "dialogo" con Lui. Questa preghiera mi dà una beatitudine e una sicurezza che in nessun altro modo ricevo e non ho mai avuto dubbi sulla bontà di questo "metodo" fino a quando un sacerdote mi disse che a parer suo è un approccio un po' "pretestante" ed i missionari mormoni-ovviamente se conoscete come la pensano sul punto- ci hanno montato su tutta una loro storia per dimostrarmi che sono fatta per essere mormona dato che ho già capito come si prega ... e sono chiaramente molto ironica in quest'ultima affermazione

Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggere e vorrà rispondere. Che Dio vi benedica!

Paola86 ha scritto:... ma sono un po' confusa perchè fin da bambina ho sempre seguito il "mio" modo di preghiera (non avendo mai ricevuto una educazione sul punto): prego il Padre Nostro e poi invoco il Signore in quello che diventa un vero "dialogo" con Lui. Questa preghiera mi dà una beatitudine e una sicurezza che in nessun altro modo ricevo e non ho mai avuto dubbi sulla bontà di questo "metodo"

Anch'io ho sempre fatto così, fin da bambino, da solo, senza che nessuno me lo avesse insegnato: padre nostro, ave maria, e poi una chiacchierata con Dio.

fino a quando un sacerdote mi disse che a parer suo è un approccio un po' "pretestante" ed i missionari mormoni-ovviamente se conoscete come la pensano sul punto- ci hanno montato su tutta una loro storia per dimostrarmi che sono fatta per essere mormona dato che ho già capito come si prega ... e sono chiaramente molto ironica in quest'ultima affermazione ...

Sono un po' scandalizzato da questa definizione: approccio protestante??
Credevo fosse una mentalità di epoche passate, possibile che ancora oggi c'è qualcuno che dà giudizi del genere... Mi chiedo in che senso lo intendesse quel sacerdote. Ci sono dei membri GRIS che hanno le stesse convinzioni, e che potrebbero giustificarle con riferimenti alla Bibbia o al CCC?

Ora non vorrei fare un elenco di versetti. Mi limito a ricordare alcuni paragrafi del il CCC (ad essere precisi bisognerebbe distinguere tra le tre modalità principali tradizionali di preghiera: la preghiera vocale, la meditazione e la preghiera contemplativa, ma qui parliamo soprattutto della preghiera personale, poi credo che il discorso valga anche in generale).

Tanto per citare velocemente solo alcuni riferimenti dal CCC (sottolineature mie):

2688 La catechesi dei fanciulli, dei giovani e degli adulti mira a che la Parola di Dio sia meditata nella preghiera personale, sia attualizzata nella preghiera liturgica ed interiorizzata in ogni tempo perché dia il suo frutto in una vita nuova. La catechesi rappresenta anche il momento in cui la pietà popolare può essere vagliata ed educata [Cf Giovanni Paolo II, Esort. ap. Catechesi tradendae, 54]. La memorizzazione delle preghiere fondamentali offre un supporto indispensabile alla vita della preghiera (qui si parla di SUPPORTO), però è di somma importanza che se ne faccia gustare il senso [Cf ibid., 55].

I. La preghiera vocale
2700 Con la sua Parola Dio parla all'uomo. E la nostra preghiera prende corpo mediante parole, mentali o vocali. Ma la cosa più importante è la presenza del cuore a colui al quale parliamo nella preghiera. “Che la nostra preghiera sia ascoltata dipende non dalla quantità delle parole, ma dal fervore delle nostre anime” [San Giovanni Crisostomo, Eclogae ex diversis homiliis, 2: PG 63, 583A].

2704 Essendo esteriore e così pienamente umana, la preghiera vocale è per eccellenza la preghiera delle folle. Ma anche la più interiore delle preghiere non saprebbe fare a meno della preghiera vocale. La preghiera diventa interiore nella misura in cui prendiamo coscienza di colui “al quale parliamo” [Santa Teresa di Gesù, Cammino di perfezione, 26]. Allora la preghiera vocale diventa una prima forma della preghiera contemplativa.

III. La preghiera contemplativa
2709 Che cosa è la preghiera contemplativa? Santa Teresa risponde: “L'orazione mentale, a mio parere, non è che un intimo rapporto di amicizia, nel quale ci si intrattiene spesso da solo a solo con quel Dio da cui ci si sa amati” [Santa Teresa di Gesù, Libro della mia vita, 8].
La preghiera contemplativa cerca “l'amore dell'anima mia” (⇒ Ct 1,7 ) [ Cf ⇒ Ct 3,1-4 ]. E' Gesù e, in lui, il Padre. Egli è cercato, perché il desiderio è sempre l'inizio dell'amore, ed è cercato nella fede pura, quella fede che ci fa nascere da lui e vivere in lui. Si può meditare anche nella preghiera contemplativa, ma lo sguardo è rivolto al Signore.

“LA SINTESI DI TUTTO IL VANGELO”
2761 “L'Orazione domenicale è veramente la sintesi di tutto il Vangelo” [Tertulliano, De oratione, 1]. “Dopo che il Signore ci ebbe trasmesso questa formula di preghiera, aggiunse: "Chiedete e vi sarà dato" ( ⇒ Lc 11,9 ). Ognuno può, dunque, innalzare al cielo preghiere diverse secondo i suoi propri bisogni, però incominciando sempre con la Preghiera del Signore, la quale resta la preghiera fondamentale” [Tertulliano, De oratione, 10].

eccetera...

La preghiera è già un dialogo e un invocazione a Dio, forse tu intendi che fai una preghiera più meditativa, meditare per esempio sul Vangelo sarebbe un ottimo spunto come si fa nei Rosari. Non so se è questo che intendi però puoi fare un esempio di invocazione personale (se non è troppo personale) così si può capire. Comunque le preghiere insegnano anche ad avere il giusto rapporto con il Signore (ad un tempo di intimità, ma anche di grande riverenza) sempre sul modello di Gesù, che l'ha invocato con il Padre Nostro.
Grazie delle benedizioni, che scendano anche copiose su di te.

Cara Paola, le difficoltà e i dubbi che hai manifestato sono comuni a moltissimi cristiani che non sono stati educati alla preghiera. Il discorso è molto lungo. Io ho impiegato due anni ad approfondirlo e ancora continuo ad approfondire questo tema, anche se non bisogna fare solo della teoria sulla preghiera: per imparare a pregare bisogna pregare. Tu chiedi come. Arte difficile, la preghiera...
Per aiutarti, ti consiglierei di ascoltare con attenzione queste catechesi: http://www.youtube.com/user/scuoladipreghiera/videos
Sono state il mio punto di partenza. Spero ti siano utili.
Saluti

Belle risposte, c'è molta gente preparata in questo forum

Mi piacerebbe però che qualcuno commentasse brevemente e con riferimenti a Bibbia a CCC la seguente questione. Paola dice:

prego il Padre Nostro e poi invoco il Signore in quello che diventa un vero "dialogo" con Lui.

però è successo questo:

un sacerdote mi disse che a parer suo è un approccio un po' "protestante"

Qualcuno se la sente di commentare? Ho cercato di esprimere il mio parere più sopra, vorrei conoscere il vostro...

Ho pochi elementi per giudicare, non si parla infatti di cose oggettive, o forse non sono abbastanza "preparato" per farlo
Comunque le formule di preghiera sono un ricco tesoro da non disprezzare assolutamente e aiutano ad avere il giusto approccio, ma non devono diventare lettere morte.
Grazie comunque degli spunti ottimi che porti

Ho trovato provvidenziali le catechesi del mercoledì che sta facendo il Santo Padre in questo periodo sulla preghiera:
http://www.vatican.va/holy_father/bened ... 18_it.html
http://www.vatican.va/holy_father/bened ... 25_it.html
http://www.vatican.va/holy_father/bened ... 02_it.html
http://www.vatican.va/holy_father/bened ... 09_it.html
http://www.vatican.va/holy_father/bened ... 16_it.html
http://www.vatican.va/holy_father/bened ... 23_it.html
http://www.vatican.va/holy_father/bened ... 30_it.html
Per l'indice quì:
http://www.vatican.va/holy_father/bened ... dex_it.htm

Hermes ha scritto:Belle risposte, c'è molta gente preparata in questo forum

Mi piacerebbe però che qualcuno commentasse brevemente e con riferimenti a Bibbia a CCC la seguente questione. Paola dice:

prego il Padre Nostro e poi invoco il Signore in quello che diventa un vero "dialogo" con Lui.

però è successo questo:

un sacerdote mi disse che a parer suo è un approccio un po' "protestante"

Qualcuno se la sente di commentare? Ho cercato di esprimere il mio parere più sopra, vorrei conoscere il vostro...

Credo che la perplessità del presbitero in oggetto dipenda dal fatto che la preghiera, per il cattolico, deve necessariamente avere anche una dimensione ecclesiale, in quanto sextra Ecclesiam nulla salus. Anche nella preghiera il fedele è invatato a porsi nella sequela di Cristo attraverso il suo corpo mistico, che è la Chiesa, usufruendo degli "strumenti", per dir così, che duemila anni di pratica liturgica ammaestrata dalla Spirito Santo, attraverso di Lei, ci mettono a disposizione (penso, ad esempio, alla Liturgia delle Ore, che è un vero e proprio tesoro inestimabile di spiritualità, spesso ingiustamente trascurato dai laici) Questo non significa che non ci sia spazio anche per una preghiera improvvisata, anzi: questa può essere molto più salutare ed efficace in determinate circostanze che non la recita di formule che potrebbero essere comprese in modo inadeguato e, pertanto, salmodiate in modo stanco, distaccato e, magari, con la testa altrove. Anche qui, come in tutto, nella Chiesa cattolica c'è posto per tutti e per tutto, et/et (come non si stanca mai di ricordarci il buon Vittorio Messori).
Mi riservo di intervenire con uno scritto molto più articolato sull'argomento nei prossimi giorni, comunque.

Intanto, mi permetto di suggerire il libricino che segnalai tempo fa in questa discussione QUI

Trianello ha scritto:Credo che la perplessità del presbitero in oggetto dipenda dal fatto che la preghiera, per il cattolico, deve necessariamente avere anche una dimensione ecclesiale, ...
Questo non significa che non ci sia spazio anche per una preghiera improvvisata, ...
Mi riservo di intervenire con uno scritto molto più articolato sull'argomento nei prossimi giorni, comunque.

Capisco quel che vuoi dire, ma qui comunque, se ho capito bene, si parlava soprattutto della preghiera personale... cosa diresti a quel parroco che considera "protestante" pregare Dio con un Padre nostro e poi con le proprie parole?

Hermes ha scritto:[
Capisco quel che vuoi dire, ma qui comunque, se ho capito bene, si parlava soprattutto della preghiera personale... cosa diresti a quel parroco che considera "protestante" pregare Dio con un Padre nostro e poi con le proprie parole?

Anche la preghiera personale dovrebbe avere una dimensione ecclesiale. Probabilmente il presbitero in oggetto vedeva nella volontà di limitarsi ad una preghiera improvvista uno slittamento verso quella "libertà di coscienza" (che vuole spazzare via la mediazione ecclesiale della grazia) che è tipico della mentalità protestate. Certo, magari ha utilizzato un modo un po' infelice per dire quello che intendeva, ma io credo che questi volesse intendere proprio ciò a cui mi riferisco. Diciamo che, come punto di partenza, questa forma di preghiera "improvvisata" è un'ottima cosa, ma, appunto, a questa dovrebbe affiancarsi anche un altro tipo di preghiera (stiamo sempre parlando della preghiera personale) che sappia far tesoro dell'immenso patrimonio spirituale della grande tradizione liturgica della Chiesa. Nessuno ci obbilga a farlo, per carità! Ma certo non ci può far male (anzi!) se, di fianco alla preghiera improvvisata ci mettiamo qualcosa di più "sostanzioso", come, ad esempio, le lodi tratte dalla Ligurgia delle Ore.