da Citocromo » gio giu 09, 2011 6:31 pm
Da Dossier Catechista di Sett.-Ott. 2010, p. 17, Elledici.
Decalogo per una corretta lettura della Bibbia
La Bibbia è sempre stata considerata il libro per eccellenza per una buona catechesi. La sua lettura meditata (Lectio divina), antica come la Chiesa, è stata recentemente ricuperata e raccomandata con insistenza, specialmente dopo il Sinodo del 2008, come il modo più adatto per vivere e comprendere la Parola di Dio.
Ecco come il vescovo di Queretaro (Messico), mons. Mario de Gasperín Gasperín, famoso biblista e zelante pastore, ha sintetizzato in una specie di decalogo una fruttuosa e corretta lettura biblica. È un testo semplice, pratico e molto utile per i catechisti
1. Non dobbiamo pensare che siamo noi i primi a leggere la Bibbia. Molti, moltissimi prima di noi l’hanno letta, meditata, e l’hanno vissuta e trasmessa. Chi meglio di tutti ha saputo interpretare la Bibbia sono i santi.
2. La Scrittura è il libro della comunità ecclesiale. La nostra lettura, anche se fatta in un momento di solitudine, non potrà mai essere solitaria. Per leggerla con frutto, ci si deve inserire nel grande respiro ecclesiale, e lasciarsi condurre dallo Spirito Santo.
3. La Bibbia è «Qualcuno». Per questo si deve leggerla e al tempo stesso celebrarla. La migliore forma di lettura biblica è quella che avviene nella Liturgia.
4. Il centro focale della Sacra Scrittura è Cristo; perciò, tutto deve essere letto nell’ottica di Cristo, cercando in lui la sua piena realizzazione. Cristo è la
chiave che interpreta correttamente la Sacra Scrittura.
5. Non si deve mai dimenticare che nella Bibbia troviamo eventi e frasi, azioni e parole intimamente uniti tra di loro. Le parole annunciano e illuminano i
fatti; i fatti realizzano e confermano le parole.
6. Un modo pratico e molto utile di leggere la Scrittura è cominciare con i Vangeli, continuare con gli Atti degli Apostoli e le Lettere; al tempo stesso alternare con alcuni libri dell’Antico Testamento: Genesi, Esodo, Giudici, 1° e 2° libro di Samuele, ecc. Non è consigliabile, ad esempio, leggere il libro del Levitico tutto di seguito. I Salmi debbono essere il libro della preghiera dei gruppi biblici. I Profeti sono l’anima dell’Antico Testamento: meritano un’attenzione speciale.
7. Si deve conquistare la Bibbia come ha fatto Giosuè con Gerico: facendo vari giri attorno. Perciò è consigliabile leggere i luoghi paralleli. È un metodo interessante e molto utile. Un testo chiarisce un altro. Come diceva Sant’Agostino: «L’Antico Testamento chiarisce il Nuovo e il Nuovo è racchiuso nell’Antico».
8. La Bibbia deve essere letta e meditata con lo stesso spirito con cui è stata scritta. Lo Spirito Santo è il suo principale autore e interprete. Bisogna invocarlo prima di leggerla e lo si deve ringraziare alla fine.
9. La santa Bibbia non può mai essere utilizzata per criticare e condannare la condotta altrui!
10. Ogni brano biblico è sorto in un determinato contesto storico ed è stato scritto in un certo stile letterario. Una pagina biblica, tolta fuori dal suo contesto storico e letterario, è un modo di manipolare la Parola di Dio. È usare indebitamente il nome di Dio!
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Mi sembra che si debbano ricondurre gli uomini alla speranza di trovare la verità. (Sant'Agostino, Lettere, 1,1)