Soka Gakkai
Inviato: ven giu 05, 2009 6:27 pm
Definizione
La Soka Gakkai è una grande organizzazione religiosa di matrice neo-buddhista che ha visto crescere enormemente la sua forza ed il numero dei suoi aderenti a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Si calcola che il numero di famiglie a questa legate ammonti a più di otto milioni solo in Giappone, mentre più di un milione e mezzo sono gli adepti sparsi per il mondo.
Storia
Makiguchi Tsunesaburo (1871- 1944), il fondatore della Soka Gakkai, era un insegnante di scuola primaria. All'inizio questi si propose solamente di stabilire un movimento educativo sulla base di un nuovo metodo. In 1928 Makiguchi diventò seguace di una sotto-setta esclusiva della scuola buddhista di Nichiren, cosa che lo indusse a fondere il suo nuovo metodo educativo con gli ideali religiosi della suddetta. Nel 1930 il principale discepolo di Makiguchi, Toda Josei (1900-1958), pubblicò il volume Soka Kyoikugaku Taikei (Il sistema della pedagogia creatrice di valori), libro nel quale venivano esposti i principi pedagogici del maestro. Verso 1941 il numero dei simpatizzanti era aumentato ad approssimativamente duemila unità. All'epoca le attività della Soka Kyoiku Gakkai era inseparabili dalle attività dei gruppi di laici che appartenevano alla setta buddhista Nichiren Shoshu. Il movimento fu disperso nel 1943 dal governo (che ne imprigionò il fondatore, il quale morì in carcere), ma nel 1945 riprese le attività sotto il nuovo nome di Soka Gakkai. Tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta del secolo, il movimento conobbe così una crescita davvero esplosiva.
Lo scopo di Makguchi, come educatore, era quello di individuare un metodo pedagogico che inducesse gli studenti ad affrontare in modo volontario gli sforzi necessari per sviluppare le proprie capacità e raggiungere una vita migliore. I numerosi lutti subiti nella propria famiglia lo portarono, con l'andar del tempo, ad interessarsi ai valori religiosi, avvicinandosi alla setta Nicherin Shoshu, un movimento sorto nell'ambito della scuola buddhista Nicherin. Makiguchi concepì presto l'idea che la nazione potesse essere salvata dal buddhismo e che ogni singolo individuo potesse diventare mezzo di salvezza per tutti gli altri. Quando nel 1951 Toda Josei riorganizzò il gruppo, in qualità di secondo presidente del medesimo, il numero degli aderenti raggiunse in pochissimo tempo i cinquecento, e già nel 1956 circa settecentocinquantamila famiglie si erano affiliate al medesimo. Dopo la morte di Toda, gli successe, Ikeda Daisaku (dal 1979 presidente onorario della Soka Gakkai), sotto la cui gestione il movimento ha raggiunto l'attuale, sorprendente espansione.
Quando il numero degli affiliati giapponesi raggiunse una cifra ragguardevole, la Soga Gakkai iniziò un'opera abbastanza intensa di proselitismo al di fuori del suo paese di origine. Il primo gruppo di adepti americani si formò già nel 1960 e dopo circa un decennio il loro numero ammontava a più di duecentomila unità. A partire da questa data, la Soga Gakkai cominciò ad espandersi in varie parti del mondo e cominciò ad acquisire un peso rilevante tra i movimenti pacifisti operanti in seno all'Organizzazione delle Nazioni Unite, venendo riconosciuta come ONG dalla suddetta nel 1981. In questi anni, il suo presidente Ikeda Disaku intraprese una fitta attività a livello globale, incontrandosi con alcune delle più prestigiose personalità del panorama internazionale e dando grossa pubblicità alle attività pacifiste dell'organizzazione attraverso i sistemi di comunicazione di massa. Nel frattempo, questi aveva operato affinché risultassero smussati i toni nazionalistici che avevano caratterizzato la Soga Gakkai delle origini.
Dottrine.
L'attività religiosa principale degli affiliati della Soka Gakkai consiste nell'ossessiva recitazione del mantra “Nam-Myoho-renge-kyo” (il Sutra del Loto è il più importante e superbo dei sutra) fatta contemplando un mandala dipinto su cui è scritta questa frase. E' questo il Gohonzon (oggetto sacro di preghiera), del quale si crede che sia opera di Nichiren, che lo avrebbe ideato come immagine del dharma. Attraverso questa pratica, i singoli possono unirsi al Buddha, raggiungendo uno stato di piena felicità e auto-realizzazione. La Soka Gakkai, infatti, a differenza del Buddhismo tradizionale, non propugna una salvezza attraverso l'illuminazione personale, ma punta ad un miglioramento concreto della vita di tutti i giorni. Chi ha raggiunto la buddhità rinasce continuamente per aiutare gli altri a diventare a loro volta Buddha. Secondo la Soka Gakkai il desiderio non deve essere negato, ma coltivato come forza per la “rivoluzione umana”, cioè la vittoria sugli aspetti negativi dell’individuo e della società.
Il movimento enfatizza l'attività di gruppo e gli incontri, i quali possono variare dalle poche decine di partecipanti alle diverse migliaia. In questi incontri, specie in quelli più piccoli, gli adepti studiano gli scritti dei leader del movimento e parlano agli altri delle loro pratiche religiose giornaliere e dei successi conseguiti lungo la via spirituale, ricevendo incoraggiamento da questi ultimi, i quali accolgono ogni resoconto positivo battendo le mani. In queste occasioni, gli adepti sono anche invitati a parlare di quelli che sono i loro problemi personali e delle difficoltà che trovano nell'impegno religioso, ricevendo consigli a tal proposito. Tutto ciò alimenta grandemente il senso di appartenenza alla comunità dei singoli praticanti.
I membri della Soka Gakkai sono convinti che il loro impegno religioso debba anche comportare un impegno di tipo politico nella società in cui vivono. Fin dall'avvento della democrazia in Giappone, diversi suoi esponenti si sono così presentati alle elezioni guadagnando diversi seggi nelle amministrazioni locali così come nel parlamento nazionale. La dottrina originale del Buddhismo Nichiren include, infatti, la missione di salvare lo stato ed il mondo per tramite della saggezza derivante dal Dharma del Buddha. Questo tratto della filosofia Nichiren è però andato perduto a durante il periodo Edo (1603-1867), ma è stato ripreso da diversi movimenti neo-buddhisti. Questo impegno politico dei membri della Soka Gakkai portò, nel 1964, alla fondazione di un partito politico, il Komeito, con l'intento di promuovere in maniera organica gli scopi della suddetta. Nel 1970, però, a seguito di forti critiche subite dall'associazione per il fatto di aver impedito la pubblicazione di scritti a lei ostili, il partito politico si separò ufficialmente dal movimento più propriamente religioso stabilendo, per statuto, che nessun suo membro potesse ricoprire incarichi di particolare responsabilità nella Soka Gakkai.
Verso la fine degli anni Settanta, i rapporti tra la Soka Gakkai ed il movimento della Nichiren Shoshu cominciarono a farsi tesi per l'impianto decisamente “eretico” che le dottrine della prima avevano con gli anni assunto e che, ormai, avevano davvero ben poco in comune con il buddhismo in senso stretto, vista l'enfasi da questa posta sulla pratica spirituale come mezzo di miglioramento della vita materiale. I contrasti si andarono sempre più acuendo, fino a sfociare nell'aperta rottura tra le due organizzazioni, che si ebbe nel 1991.